Alfa ha scritto: 19 lug 2022, 8:25
Sayon ha scritto: 19 lug 2022, 7:46
Va tutto bene, se si segue la propria coscienza e si fa il proprio dovere. PUNTO. Chi se ne frega se gli altri sbagliano e fanno cazzate. Se fossi un capo politico, avrei delle precise responsabilita. Come cttadino qualsiasi faccio quello che posso (voto, discuto, disapprovo, incito, m'incazzo o mi rallegro) e non perdo la speranza. I parlamentari che si beccano la lauta pensione? Colpa anche dell' elettorato -ovvero noi - e di chi li porto' al governo. Fino a quando non metteremo uno sbarramento del 10% e limiteremo la facolta' di creare nuov partiti con lo scoccare delle dita, avremo una montagna di partitini e di venditori di fumo.
Vero, ma che si vota a fare se uno la mattina si alza e cambia casacca a piacimento portandosi dietro anche il mio voto?
In ìtalia è tutto sbagliato e per primo ci metto il nostro cervello di popolino. A Roma fanno i loro interessi custodendosi i privilegi e noi non pensiamo nemmeno lontanamente a mantenerci i pochi miseri diritti che ci sono rimasti....e non intendo come diritto il voto, quello è un altro privilegio che concediamo a "quei" maledetti.
Alfa capisco la frustrazione, ma non bisogna dargliela vinta. Il PD ancora conta perche ha un numero di gente, magari ignorante, magari ingenua, che continua a votarlo. Lo stesso accade per la Lega, che non ha piu nulla da dire, eppure continua ad essere votata da un gruppo di illusi.
C'e un 60% di persone in Italia che, disilluso, lascia che gli altri comandino a loro piacimento anno dopo anno. Lo so che abbiamo la classe politica peggiore d' Europa ma questa e' stata creata da chi e' andato a votare, e non da chi ha preferito astenersi, laciandoli fare. Noi siamo uomini LIBERI e non dobbiamo essere obbligati a "far parte" di un partito. Se io ieri votavo Berlusconi, magari oggi voto Rizzo, e domani anche 5 stelle se al momento del voto io riterro' loro piu' utili agli interessi del Paese o anche a me stesso, se necessario. Nel caso d'invalidita' voterei per il partito che proporra' e, se al comando, dara' un livello accettabile di pensione per una categoria che e' stata sempre trascurata a favore degli imbroglioni e dei nullafacenti.
La dignita' di un Paese e'dimostrata proprio da come tratta le persone piu deboli, e non dal lusso e benefici che attribuisce a cariche divenute sempre meno utili, come quelle "politiche".