In democrazia è lecito ribellarsi ?

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Holubice

Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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nerorosso ha scritto: 16 mar 2021, 15:34 ... Un alto prelato, l'Arcivescovo Carlo Maria Viganò, personaggio che ha ricoperto alte cariche nella gerarchia cattolica, e che non sembra proprio essere un terrapiattista, se non altro in funzione della posizione che ha.
...
Non crederà che la terra è piatta...

Ma va in giro dicendo che si può camminare sull'acqua, e trasformarla da acqua in vino...

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Holubice

Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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leno ha scritto: 16 mar 2021, 15:05...
Se pericolo vero non ve n'é allora sarebbe giusto ribellarsi, e anche montare
le ghigliottine in piazza .
Questi qui non avevano niente di più di noi per difendersi dal Covid, ovvero mascherine, distanziamento, bottiglie di alcool. In più, un pelino più di senso civico e rispetto per le regole che il proprio Paese (per il loro bene) si era dato...

Il Giappone e il Covid, un'irriproducibile storia di successo



"... Dall'inizio della pandemia, il Sol Levante ha contato 119 mila casi di coronavirus e 1.874 decessi, numeri che molte nazioni europee macinano in pochi giorni. Se la Corea del Sud ha vinto la guerra contro il virus imponendo ai cittadini rigide limitazioni alla libertà personale e avviando una campagna capillare di test, nulla di tutto questo è avvenuto in Giappone. Come ha fatto Tokyo a passare in un mese dal picco alla fine dell'emergenza?..." (CONTINUA NEL LINK)

Solo 1.874 morti. Noi dove siamo arrivati? Siamo a più di 100.000 morti. E, tenendo conto che hanno una popolazione esattamente il doppio della nostra, il rapporto sarebbe:

1.874 morti in Giappone
200.000 morti in Italia

... ad arrivare al punto che, quando le multinazionali stavano facendo pressing per ottenere l'ok per l'autorizzazione d'emergenza all'uso dei vaccini anche negli ospedali giapponesi, il governo locale disse che non c'era fretta: il problema da loro tutto sommato non esisteva, e si poteva fare tutto con i modi e i tempi dovuti. Sono numeri incontrovertibili ed impietosi che svelano, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutta la nostra anarcoide dabbenaggine...


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Leno Lazzari
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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Spero che leggiate tutti il post dell'amico Holubice che mette sotto il riflettore come il Giappone ha affrontato il Covid e l'ha sconfitto .

Il giapponese, bisogna dirlo, é al tempo stesso attaccatissimo alle sue radici-origini . Non c'é nazionalismo, diciamo all'inglese, nel carattere del giapponese e contemporaneamente sono l'immagine della società consumistica, eppure.........

Lavorando (era in un'altra vita) ho avuto molte occasioni per osservarli quando venivano in vacanza in Italia, a Roma, e direi che la foto sotto, in file ordinate nella metropolitana, sia la miglior rappresentazione possibile del giapponese .
E la dice molto lunga sulle nostre differenze .

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Sono tutti in fila, pazienti e sereni su punti segnati sulla banchina in precisa corrispondenza di dove si apriranno le porte delle carrozze . Sanno che il treno ferma al centimetro . Non c'é l'arrembaggio a fregare il posto nella fila .
Li definivamo già allora automi educati e non certo a mo di complimento . E certo si può dire che rispetto a noi sono dei marziani ma a me piacerebbe che noi fossimo un po' meno anarcoidi e un tantinello più rispettosi del prossimo .

Su come abbiano domato il Covid dicono tutto Holubice e questa foto .
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heyoka
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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Salvo ha scritto: 16 mar 2021, 16:18 Morire per errore medico o per fatalità fa parte del rischio umano e lo accetto; morire per coglioneria non lo accetterei.
Morire x sovrappopolazione non è coglioneria al CUBO?
Tu pensa a quanto sareste più liberi da virus, da inquinamenti e più ricchi di acqua e di materie prime se il pianeta ospitasse UN miliardo di persone invece di ospitarne 8 Miliardi con prospettive di arrivare a 20 in pochi anni.
E oggi la Scienza avrebbe tutti i mezzi ETICI per programmarlo.
Madre Natura ci da una mano di suo, se vogliamo capirlo.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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All' amico Leno che cita i Giapponesi in fila come i polli di allevamento, io preferisco pensare ai miei pellerossa che vivevano liberi e spensierati nelle vaste praterie tutto l' anno, senza dover andare tutte le mattine in ufficio e vivendo perciò come se fossero in campeggio in mezzo alka natura incontaminata per tutta la vita.
La tribù era la loro patria e tutte le decisioni venivano prese democraticamente discutendo intorno al fuoco.
Dicono che non avevano bisogno di farmacie, chiese, prigioni, manicomi, catasto e mense per i poveri nella loro società.
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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heyoka ha scritto: 17 mar 2021, 7:51 All' amico Leno che cita i Giapponesi in fila come i polli di allevamento, io preferisco pensare ai miei pellerossa che vivevano liberi e spensierati nelle vaste praterie tutto l' anno, senza dover andare tutte le mattine in ufficio e vivendo perciò come se fossero in campeggio in mezzo alka natura incontaminata per tutta la vita.
La tribù era la loro patria e tutte le decisioni venivano prese democraticamente discutendo intorno al fuoco.
Dicono che non avevano bisogno di farmacie, chiese, prigioni, manicomi, catasto e mense per i poveri nella loro società.
A prendere le decisioni si provvedeva nelle riunioni dei saggi della tribù e quelle decisioni erano legge e anche se fumavano anche funghi allucinogeni la loro era una forma di società a dimensione d'uomo e di natura .

Io Citavo si i giapponesi ma non intendevo portarli a esempio di quello che dovremmo essere noi però non nascondo che mi piacerebbe che in qualche modo si "stemperasse" un ciccinin il nostro carattere da zingari anarchici che é LA causa di tanti nostri problemi .

Estremismi (giapponesi) a parte, e non so quanti abbiano familiarità ad esempio con l'Austria (giamMAI la Svizzera ! ! !) che non fosse per i nipotini potrebbe tranquillamente essere la mia patria d'elezione ma peccato che gli inverni non finiscono mai . Cito in proposito, un caso occorsomi tre annii fa .

Mia moglie (austriaca ma dei nostri) ed io eravamo a Kirchbach, in Cariinzia, già da una settimana quando alle sei del mattino arrivano mio figlio, nuora e i bambini (viaggiando di notte per i piccoli é molto meno strapazzo) .
Attorno alle otto del mattino decidemmo di andare a Hermagor dove ci sono supermercati più forniti per rifornimenti per le pappe etc . Arrivati a destinazione e scesi dalle macchine mia nuora, da sempre abituata al traffico di Roma tra il lusco e il brusco se ne esce con (parole testuali) ...."Non ci posso credere, persino i motociclisti stanno in fila ai semafori"....

Gli austriaci, oltre ad essere caratterialmente molto diversi dai tedeschi e dagli svizzeri (rispetto a questi é facile essere diversi) hanno innata l'accettazione del diverso . Vero é che li siamo vicinissimi al confine italiano, ma anche a Salisburgo come a Lienz o anche Vienna non ho mai avuto problemi perchè italiano, e ci vado in media ogni secondo ano da quarantanni .
Tornando al punto, é girando per le città e per le campagne che anche il turista più distratto percepisce un senso di "ordine morale" (sto coniando ?) oltre che di pulizia . Immaginate di camminare su sentieri turistici di montagna per 3-4 ore e non trovare mai in terra un pacchetto di sigarette vuoto o la carta di un panino .

Provate poi, se non l'avete fatto già, a fare la stessa cosa da noi dove pare che prevalga la mentalità tanto-c'é-chi-é-pagato-per-pulire .

Ecco, tanto più un popolo é attento a non invadere lo spazio del suo vicino e tanto più la vita é vivibile.........e gli austriaci non somigliamo ne a noi ne ai giapponensi .
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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leno ha scritto: 17 mar 2021, 8:40
heyoka ha scritto: 17 mar 2021, 7:51 All' amico Leno che cita i Giapponesi in fila come i polli di allevamento, io preferisco pensare ai miei pellerossa che vivevano liberi e spensierati nelle vaste praterie tutto l' anno, senza dover andare tutte le mattine in ufficio e vivendo perciò come se fossero in campeggio in mezzo alka natura incontaminata per tutta la vita.
La tribù era la loro patria e tutte le decisioni venivano prese democraticamente discutendo intorno al fuoco.
Dicono che non avevano bisogno di farmacie, chiese, prigioni, manicomi, catasto e mense per i poveri nella loro società.
A prendere le decisioni si provvedeva nelle riunioni dei saggi della tribù e quelle decisioni erano legge e anche se fumavano anche funghi allucinogeni la loro era una forma di società a dimensione d'uomo e di natura .

Io Citavo si i giapponesi ma non intendevo portarli a esempio di quello che dovremmo essere noi però non nascondo che mi piacerebbe che in qualche modo si "stemperasse" un ciccinin il nostro carattere da zingari anarchici che é LA causa di tanti nostri problemi .

Estremismi (giapponesi) a parte, e non so quanti abbiano familiarità ad esempio con l'Austria (giamMAI la Svizzera ! ! !) che non fosse per i nipotini potrebbe tranquillamente essere la mia patria d'elezione ma peccato che gli inverni non finiscono mai . Cito in proposito, un caso occorsomi tre annii fa .

Mia moglie (austriaca ma dei nostri) ed io eravamo a Kirchbach, in Cariinzia, già da una settimana quando alle sei del mattino arrivano mio figlio, nuora e i bambini (viaggiando di notte per i piccoli é molto meno strapazzo) .
Attorno alle otto del mattino decidemmo di andare a Hermagor dove ci sono supermercati più forniti per rifornimenti per le pappe etc . Arrivati a destinazione e scesi dalle macchine mia nuora, da sempre abituata al traffico di Roma tra il lusco e il brusco se ne esce con (parole testuali) ...."Non ci posso credere, persino i motociclisti stanno in fila ai semafori"....

Gli austriaci, oltre ad essere caratterialmente molto diversi dai tedeschi e dagli svizzeri (rispetto a questi é facile essere diversi) hanno innata l'accettazione del diverso . Vero é che li siamo vicinissimi al confine italiano, ma anche a Salisburgo come a Lienz o anche Vienna non ho mai avuto problemi perchè italiano, e ci vado in media ogni secondo ano da quarantanni .
Tornando al punto, é girando per le città e per le campagne che anche il turista più distratto percepisce un senso di "ordine morale" (sto coniando ?) oltre che di pulizia . Immaginate di camminare su sentieri turistici di montagna per 3-4 ore e non trovare mai in terra un pacchetto di sigarette vuoto o la carta di un panino .

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In Svizzera un cittadino è appagato allorché esegue quanto indicatogli (pagare le tasse, parcheggiare solo dove consentito, non gettare niente sul suolo pubblico, ...).

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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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Ovidio ha scritto: 17 mar 2021, 10:42
leno ha scritto: 17 mar 2021, 8:40
heyoka ha scritto: 17 mar 2021, 7:51 All' amico Leno che cita i Giapponesi in fila come i polli di allevamento, io preferisco pensare ai miei pellerossa che vivevano liberi e spensierati nelle vaste praterie tutto l' anno, senza dover andare tutte le mattine in ufficio e vivendo perciò come se fossero in campeggio in mezzo alka natura incontaminata per tutta la vita.
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A prendere le decisioni si provvedeva nelle riunioni dei saggi della tribù e quelle decisioni erano legge e anche se fumavano anche funghi allucinogeni la loro era una forma di società a dimensione d'uomo e di natura .

Io Citavo si i giapponesi ma non intendevo portarli a esempio di quello che dovremmo essere noi però non nascondo che mi piacerebbe che in qualche modo si "stemperasse" un ciccinin il nostro carattere da zingari anarchici che é LA causa di tanti nostri problemi .

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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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gianc ha scritto: 16 mar 2021, 14:49 Dopo un anno di restrizioni che non hanno portato praticamente a nulla (le ondate si sono presentate e succedute a prescindere), è giusto ribellarsi (nel rispetto della legge) o anche il solo parlarne è considerato sovversivo ?
Ma la domanda vera è: siamo in democrazia ?
Vedi, ribellarsi democraticamente oltre che inutile è addirittura impossibile. Non ti fanno vedere in tv le incazzature della gente in varie città, ma ci sono.
Come vedono un accenno di incazzatura generale ti piantano in rosso e tu che sei democratico rispetti il provvedimento e da democratico continui a tenertelo in culo.
Per la democrazia esiste il tempo giusto e oggi non sarebbe quel tempo, ma gli italiani son italiani e democratici.
L'essere oggi democratico significa essere solo frocio.
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

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leno ha scritto: 17 mar 2021, 11:21
Ovidio ha scritto: 17 mar 2021, 10:42
leno ha scritto: 17 mar 2021, 8:40

A prendere le decisioni si provvedeva nelle riunioni dei saggi della tribù e quelle decisioni erano legge e anche se fumavano anche funghi allucinogeni la loro era una forma di società a dimensione d'uomo e di natura .

Io Citavo si i giapponesi ma non intendevo portarli a esempio di quello che dovremmo essere noi però non nascondo che mi piacerebbe che in qualche modo si "stemperasse" un ciccinin il nostro carattere da zingari anarchici che é LA causa di tanti nostri problemi .

Estremismi (giapponesi) a parte, e non so quanti abbiano familiarità ad esempio con l'Austria (giamMAI la Svizzera ! ! !) che non fosse per i nipotini potrebbe tranquillamente essere la mia patria d'elezione ma peccato che gli inverni non finiscono mai . Cito in proposito, un caso occorsomi tre annii fa .

Mia moglie (austriaca ma dei nostri) ed io eravamo a Kirchbach, in Cariinzia, già da una settimana quando alle sei del mattino arrivano mio figlio, nuora e i bambini (viaggiando di notte per i piccoli é molto meno strapazzo) .
Attorno alle otto del mattino decidemmo di andare a Hermagor dove ci sono supermercati più forniti per rifornimenti per le pappe etc . Arrivati a destinazione e scesi dalle macchine mia nuora, da sempre abituata al traffico di Roma tra il lusco e il brusco se ne esce con (parole testuali) ...."Non ci posso credere, persino i motociclisti stanno in fila ai semafori"....

Gli austriaci, oltre ad essere caratterialmente molto diversi dai tedeschi e dagli svizzeri (rispetto a questi é facile essere diversi) hanno innata l'accettazione del diverso . Vero é che li siamo vicinissimi al confine italiano, ma anche a Salisburgo come a Lienz o anche Vienna non ho mai avuto problemi perchè italiano, e ci vado in media ogni secondo ano da quarantanni .
Tornando al punto, é girando per le città e per le campagne che anche il turista più distratto percepisce un senso di "ordine morale" (sto coniando ?) oltre che di pulizia . Immaginate di camminare su sentieri turistici di montagna per 3-4 ore e non trovare mai in terra un pacchetto di sigarette vuoto o la carta di un panino .

Provate poi, se non l'avete fatto già, a fare la stessa cosa da noi dove pare che prevalga la mentalità tanto-c'é-chi-é-pagato-per-pulire .

Ecco, tanto più un popolo é attento a non invadere lo spazio del suo vicino e tanto più la vita é vivibile.........e gli austriaci non somigliamo ne a noi ne ai giapponensi .
In Svizzera un cittadino è appagato allorché esegue quanto indicatogli (pagare le tasse, parcheggiare solo dove consentito, non gettare niente sul suolo pubblico, ...).

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Così ?

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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Ovidio ha scritto: 17 mar 2021, 11:36
leno ha scritto: 17 mar 2021, 11:21
Ovidio ha scritto: 17 mar 2021, 10:42
In Svizzera un cittadino è appagato allorché esegue quanto indicatogli (pagare le tasse, parcheggiare solo dove consentito, non gettare niente sul suolo pubblico, ...).

In Italia un cittadino è felice se può farla franca contravvenendo a tutto quello che è prescritto!
Così ?

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Per esempio!
Ciò che vedi nelle cunette delle nostre strade provinciali, comunali e statali io non l'ho MAI visto in Germania, in Austria, in Svizzera, in Slovenia, in Croazia e neanche in Spagna se é per questo .

Ovvio che la bottiglietta la puoi anche trovare se ci fai proprio caso, ma da noi é la regola .
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

Messaggio da leggere da gianc »

Alfa ha scritto: 17 mar 2021, 11:28
gianc ha scritto: 16 mar 2021, 14:49 Dopo un anno di restrizioni che non hanno portato praticamente a nulla (le ondate si sono presentate e succedute a prescindere), è giusto ribellarsi (nel rispetto della legge) o anche il solo parlarne è considerato sovversivo ?
Ma la domanda vera è: siamo in democrazia ?
Vedi, ribellarsi democraticamente oltre che inutile è addirittura impossibile. Non ti fanno vedere in tv le incazzature della gente in varie città, ma ci sono.
Come vedono un accenno di incazzatura generale ti piantano in rosso e tu che sei democratico rispetti il provvedimento e da democratico continui a tenertelo in culo.
Per la democrazia esiste il tempo giusto e oggi non sarebbe quel tempo, ma gli italiani son italiani e democratici.
L'essere oggi democratico significa essere solo frocio.
Si, analisi corretta anche se un poco estrema.
Diciamo più che altro che noi italiani non sappiamo attivare quei canali "democratici" che ci permetterebbero di farci sentire dal potere a prescindere dall'azione dei partiti.
Basterebbe organizzarsi.
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

Messaggio da leggere da Ovidio »

gianc ha scritto: 17 mar 2021, 12:24
Alfa ha scritto: 17 mar 2021, 11:28
gianc ha scritto: 16 mar 2021, 14:49 Dopo un anno di restrizioni che non hanno portato praticamente a nulla (le ondate si sono presentate e succedute a prescindere), è giusto ribellarsi (nel rispetto della legge) o anche il solo parlarne è considerato sovversivo ?
Ma la domanda vera è: siamo in democrazia ?
Vedi, ribellarsi democraticamente oltre che inutile è addirittura impossibile. Non ti fanno vedere in tv le incazzature della gente in varie città, ma ci sono.
Come vedono un accenno di incazzatura generale ti piantano in rosso e tu che sei democratico rispetti il provvedimento e da democratico continui a tenertelo in culo.
Per la democrazia esiste il tempo giusto e oggi non sarebbe quel tempo, ma gli italiani son italiani e democratici.
L'essere oggi democratico significa essere solo frocio.
Si, analisi corretta anche se un poco estrema.
Diciamo più che altro che noi italiani non sappiamo attivare quei canali "democratici" che ci permetterebbero di farci sentire dal potere a prescindere dall'azione dei partiti.
Basterebbe organizzarsi.
Bravo, ma sino a quando è solo il parlamento a decidere, si può sperare solo sui giochi di palazzo.

Soluzione? Referendum propostivi!
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

Messaggio da leggere da Valerio »

nerorosso ha scritto: 16 mar 2021, 16:02
Salvo ha scritto: 16 mar 2021, 15:55 gianc:
"[...] Detto ciò ci sono paesi dove le misure di contenimento sono state molto più blande rispetto alle nostre e dove la situazione generale è migliore [...*
_____________

Quali sono questi paradisi terrestri?
Uno per tutti la Bielorussa.

PS
Già fatto il "vaccino"? ;)
In Sicilia hanno aperto le iscrizioni per i fragili. Niente Astrazeneca, solo Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson.

Forse ora io e mia moglie ci iscriviamo.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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serge
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Re: In democrazia è lecito ribellarsi ?

Messaggio da leggere da serge »

leno ha scritto: 16 mar 2021, 20:40
gianc ha scritto: 16 mar 2021, 15:21
leno ha scritto: 16 mar 2021, 15:05

A mio avviso le domande vere sono due

A) Quanto davvero incide la mortalità Covid sulle medie annuali passate

B) Prendendo per vero che il Covid sia la peste del nostro tempo, e pericoloso come la stessa, esiste una misura alternativa al blocco ?

Se pericolo vero non ve n'é allora sarebbe giusto ribellarsi, e anche montare
le ghigliottine in piazza .
Il virus è stato sicuramente un elemento di pericolo per la salute pubblica con tanta, troppa gente che è morta e ha sofferto a causa sua.
Ma tutti abbiamo pagato pesantemente.
Incredibilmente anche chi non è stato toccato dal virus ha pagato con limitazioni alla liberta, alla socialità, alla capacità di relazionarsi con gli altri, alla capacità lavorativa, alla possibilità di curarsi se soggetto ad altre patologie.
Detto ciò ci sono paesi dove le misure di contenimento sono state molto più blande rispetto alle nostre e dove la situazione generale è migliore.
Guai però a dirlo, si viene considerati dei veri rivoluzionari da tenere sotto chiave.
E se ti dicessi che quei paesi che non hanno toccato i nostri bassi (o picchi se vuoi) sono per lo più paesi dove i governi invitano ad atteggiamenti un po' più sobri e le persone, per senso civico e non altro, si adeguano ?
E se ti dicessi che noi un invito simile tendiamo (fortunatamente non tutti) a fottercene perchè ne sappiamo comunque di più ?

Ovviamente poi c'é l'aspetto tipico del carattere latino (e noi più ancora che francesi, spagnoli e portoghesi) siamo più "calorosi" . Abbiamo da sempre l'abbraccio e il bacio più "facile", ma soprattuto caratterialmente, purtroppo, siamo paragonabili, e non credo di esagerare, a una banda di zingari anarchici e con lo stesso senso civico .
Smiling Smiling Smiling
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
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