Lo credo anchio.Ho l'impressione che la differenza, in bene e in male, la facciano come sempre i genitori .
Su questo sarebbe interessante sentire il parere dell' amica Ginger.Crossfire ha scritto: 15 lug 2021, 9:00 Si usava dire tempo fa: La mela non cade mai lontano dall’albero.
Ci sono le eccezioni? Certo, conosco figli di operai oggi imprenditori laureati. Ma queste decisioni vengono dalle superiori in su, non certo dalle medie.
Genitori, responsabilità...Mah...Ripensando alla mia antichissima esperienza di scolaretto, dirò una cosa assai politicamente scorretta ma aderente però al mio vissuto. Quasi sempre la propensione allo studio e la facilità di apprendere erano prerogativa dei ragazzini che ricevevano stimoli culturali dai genitori. Genitori che a loro volta non avevano avuto la possibilità di studiare in un'Italia dove chi possedeva la sola licenza media non si poteva considerare indietro rispetto alla massa. Ne derivava che i figli di operai, contadini, artigiani di umile condizione trovavano difficoltà assai maggiori. Per cui non si poteva dire che ci fosse una responsabilità da parte delle famiglie, perché la botte dà il vino che contiene.leno ha scritto: 15 lug 2021, 14:37 Non c'é nulla da fare caro Benx, i figli, come diceva mia nonna Zoraide (romana di Roma) sono le spugne e il nostro esempio, in positivo e in negativo, sono l'acqua che loro assorbono .
E dunque come genitori abbiamo una responsabilità enorme nei loro riguardi .
Verissimo Albatros, i genitori dannno-trasmettono in proporzione alla loro cultura ma io pensavo più a certi genitori che questi mezzi li avrebbero pure poi delegano troppo al cellulare che ragazzini di 7-8 spesso maneggiano meglio di un anziano .albatros ha scritto: 15 lug 2021, 17:12Genitori, responsabilità...Mah...Ripensando alla mia antichissima esperienza di scolaretto, dirò una cosa assai politicamente scorretta ma aderente però al mio vissuto. Quasi sempre la propensione allo studio e la facilità di apprendere erano prerogativa dei ragazzini che ricevevano stimoli culturali dai genitori. Genitori che a loro volta non avevano avuto la possibilità di studiare in un'Italia dove chi possedeva la sola licenza media non si poteva considerare indietro rispetto alla massa. Ne derivava che i figli di operai, contadini, artigiani di umile condizione trovavano difficoltà assai maggiori. Per cui non si poteva dire che ci fosse una responsabilità da parte delle famiglie, perché la botte dà il vino che contiene.leno ha scritto: 15 lug 2021, 14:37 Non c'é nulla da fare caro Benx, i figli, come diceva mia nonna Zoraide (romana di Roma) sono le spugne e il nostro esempio, in positivo e in negativo, sono l'acqua che loro assorbono .
E dunque come genitori abbiamo una responsabilità enorme nei loro riguardi .
Oggi il discorso però sarebbe assai diverso...