Riforma della giustizia

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mylord61
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Riforma della giustizia

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Si parla molto della separazione delle carriere , ma questa proposta non è il massimo della salute , per la nostra giustizia , considerato il fatto che un pubblico ministero farebbe solo quello di mestiere , non avrebbe modo di maturare un esperienza completa nella valutazione dei fatti , le cose stanno bene così come sono . E poi ricordiamoci sarebbe un ritorno al passato , il futuro pubblico ministero, sarebbe come un inquisitore del medio evo , quando c'era la caccia alle streghe . Si avrebbero degli inquisitori che andrebbero un giorno a colpire determinati personaggi/ correnti politiche , la magistratura deve essere indipendente , non può sottostare al volere di questo o quell'inquisitore particolarmente abile , non si può accettare fatti del genere .
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Sayon
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Re: Riforma della giustizia

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mylord61 ha scritto: 29 gen 2025, 14:31 Si parla molto della separazione delle carriere , ma questa proposta non è il massimo della salute , per la nostra giustizia , considerato il fatto che un pubblico ministero farebbe solo quello di mestiere , non avrebbe modo di maturare un esperienza completa nella valutazione dei fatti , le cose stanno bene così come sono . E poi ricordiamoci sarebbe un ritorno al passato , il futuro pubblico ministero, sarebbe come un inquisitore del medio evo , quando c'era la caccia alle streghe . Si avrebbero degli inquisitori che andrebbero un giorno a colpire determinati personaggi/ correnti politiche , la magistratura deve essere indipendente , non può sottostare al volere di questo o quell'inquisitore particolarmente abile , non si può accettare fatti del genere .
Il problema della giustizia italiana, my lord, e' proprio quello. Che i magistrati hanno svolto una vera e propria "caccia delle streghe" verso personaggi politici a loro non graditi. Se la magistratura DEVE essere indipendente, anche la politica DEVE poter agire senza interferenze da parte dei magistrati. L' esperienza del recente passato indica invce una magistratura estremamente politicizzata e decisa interferire con forza nel processo politico della nazione. La 'persecuzione" di Berlusconi non sara' facilmente dimenticata, al pari delle incredibili sentenze e assurdi ritardi delle stesse. La riforma della Giustizia in Italia e' INDISPENSABILE, because la maggioranza degli italiani la vede come confusionaria, faziosa e ingiusta.
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Fosforo31
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Re: Riforma della giustizia

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mylord61 ha scritto: 29 gen 2025, 14:31 Si parla molto della separazione delle carriere , ma questa proposta non è il massimo della salute , per la nostra giustizia , considerato il fatto che un pubblico ministero farebbe solo quello di mestiere , non avrebbe modo di maturare un esperienza completa nella valutazione dei fatti , le cose stanno bene così come sono . E poi ricordiamoci sarebbe un ritorno al passato , il futuro pubblico ministero, sarebbe come un inquisitore del medio evo , quando c'era la caccia alle streghe . Si avrebbero degli inquisitori che andrebbero un giorno a colpire determinati personaggi/ correnti politiche , la magistratura deve essere indipendente , non può sottostare al volere di questo o quell'inquisitore particolarmente abile , non si può accettare fatti del genere .
Benvenuto Mylord. Ricordo male o eri nel forum di Virgilio?
Sulla separazione delle carriere che Travaglio chiama "riforma Nordio-Gelli" (era nel programma piduista) sono d'accordo. È una riformaccia che non dovrebbe neppure andare a referendum perché viola in modo plateale uno dei principi fondamentali e inamovibili della Costituzione (e non solo di quella italiana) cioè il principio illuministico della separazione dei poteri dello Stato. La politica non può e non deve dettare alla Magistratura le regole sul suo ordinamento interno.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Leno Lazzari
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Re: Riforma della giustizia

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Evudentemente ignori la casistica delle condanne ad cazzum come quella
(per citare il più noto) di Enzo Tortora non scalfiscono la sicumera di alcuni .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Valerio
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Re: Riforma della giustizia

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Fosforo31 ha scritto: 31 gen 2025, 19:06 Benvenuto Mylord. Ricordo male o eri nel forum di Virgilio?
Sulla separazione delle carriere che Travaglio chiama "riforma Nordio-Gelli" (era nel programma piduista) sono d'accordo. È una riformaccia che non dovrebbe neppure andare a referendum perché viola in modo plateale uno dei principi fondamentali e inamovibili della Costituzione (e non solo di quella italiana) cioè il principio illuministico della separazione dei poteri dello Stato. La politica non può e non deve dettare alla Magistratura le regole sul suo ordinamento interno.
Tutti i poteri dello stato devono rispondere all'unico sovrano.

La Costituzione non comincia con l'art.2
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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RedWine
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Re: Riforma della giustizia

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mylord61 ha scritto: 29 gen 2025, 14:31 Si parla molto della separazione delle carriere , ma questa proposta non è il massimo della salute , per la nostra giustizia , considerato il fatto che un pubblico ministero farebbe solo quello di mestiere , non avrebbe modo di maturare un esperienza completa nella valutazione dei fatti , le cose stanno bene così come sono .
non è il Pubblico Ministero che deve valutare i fatti, ma il Giudice che sente gli argomenti sia dell'accusa che della difesa su un piano di parità, e deve essere sia dal punto di vista dell'imputato che del difensore e perfino nella mente del giudice stesso, una figura ben distinta dall'accusa.
il Giudice non puo e non deve considerare l'accusatore un collega, dato che considererebbe emettere una sentenza contro il PM una mezza sconfitta per la magistratura nel suo insieme.
e in quanto all'esperienza è forse l'argomento migliore per una separazione netta delle carriere, il PM nel mondo moderno deve essere estremamente specializzato molto piu del giudice stesso
mylord61 ha scritto: 29 gen 2025, 14:31 E poi ricordiamoci sarebbe un ritorno al passato , il futuro pubblico ministero, sarebbe come un inquisitore del medio evo , quando c'era la caccia alle streghe . Si avrebbero degli inquisitori che andrebbero un giorno a colpire determinati personaggi/ correnti politiche , la magistratura deve essere indipendente , non può sottostare al volere di questo o quell'inquisitore particolarmente abile , non si può accettare fatti del genere .
continui a far confusione tra Giudice e PM, sono proprio per evitare situazioni come quelle che hai descritto che bisogna evitare ogni commistione tra l'accusa e il giudizio, come appunto accadeva nel medioevo dove il tribunale e l'inquisitore rappresentavano lo stesso potere e il poveraccio che se li trovava di fronte poteva solo confessare e sperare che i giudici fossero clementi
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RedWine
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Re: Riforma della giustizia

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ogni sistema giudiziario ha i suoi pregi e difetti, anche se con il nostro non riesco a trovarli i pregi.

“L'Italia: culla del diritto e del rovescio.” — Curzio Malaparte

comunque nel video sotto si spiega a grandi linee come funziona la giustizia negli stati uniti, e si fa qualche paragone con quella italiana, notare soprattutto il ruolo dell'equivalente del PM in italia, ossia di chi conduce l'accusa.
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Valerio
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Re: Riforma della giustizia

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Nella mia analisi di progetto della Riforma, ho intenzione di prendere il meglio della Giustizia americana. E ce n'è tanto di meglio.
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Leno Lazzari
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Re: Riforma della giustizia

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Valerio ha scritto: 1 feb 2025, 5:28 Nella mia analisi di progetto della Riforma, ho intenzione di prendere il meglio della Giustizia americana. E ce n'è tanto di meglio.
Probabilmente, e lo dico da profano, é più al passo coi tempi
rispetto alla nostra .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Fosforo31
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Re: Riforma della giustizia

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Valerio ha scritto: 31 gen 2025, 19:48 Tutti i poteri dello stato devono rispondere all'unico sovrano.
La Costituzione non comincia con l'art.2
Verissimo, ma con ciò? Cosa vorresti dedurre? Che avere la maggioranza in parlamento consente al governo di prevaricare su altri poteri dello Stato? Ovvero di esercitare un ruolo anche solo minimamente privilegiato e minimamente sfuggente al controllo di altri poteri? Assolutamente NO. Questo non è consentito nemmeno al parlamento che è eletto dal popolo sovrano e che in una democrazia parlamentare come (sulla carta è) la nostra dovrebbe essere CENTRALE nella vita delle istituzioni. Di fatto non lo è più da tempo, ma in ogni caso la CENTRALITÀ è una qualità geometrica, non significa affatto SUPERIORITÀ (in un'ipotetica gerarchia di poteri democratici). Il concetto è fissato saldamente nella Costituzione eppure molti lo ignorano. Basta pensare che il presidente della Repubblica può, a sua discrezione, sciogliere le Camere in qualsiasi momento eccetto il "semestre bianco" a fine mandato (art.88), e di conseguenza mandare a casa anche il governo. Che la funzione legislativa non è peculiare del parlamento (legiferano per decreto anche il PdR e il governo, legiferano pure le Regioni e il parlamento europeo) e che questa funzione è sottoposta a controllo di costituzionalità da parte della Consulta. Inoltre tutti parlamentari sono sottoposti alla legge, ovvero a controllo di legalità, come ogni altro cittadino, membri del governo e magistrati inclusi. Questo è il principio di legalità, uno dei tre pilastri dello Stato di diritto. Gli altri due sono la separazione dei poteri dello Stato e la giurisdizione cioè l'autorità indipendente del giudice. In una monarchia assoluta il monarca può strafregarsene delle leggi e del giudice, anzi può farlo impiccare, in uno Stato di diritto il giudice può mandare in galera il monarca (o alla ghigliottina, come è capitato). È evidente che la democrazia non ha alcun senso al di fuori dello Stato di diritto, e fu proprio questo il faro che illuminò i padri costituenti nello scrivere la Costituzione nata dalla Resistenza. Sulla scorta dell'esperienza del fascismo, particolare attenzione fu riservata alla separazione e all'equilibrio dei poteri, a un sistema di pesi e contrappesi che garantisse la stabilità e la resilienza del sistema democratico. La democrazia è concettualmente "inscritta" nello Stato di diritto, che la circoscrive e che è concetto prepolitico (o metapolitico direbbero gli allievi del mio avatar). Per ragioni di ordine pratico si tollerano piccoli squilibri nel controllo di legalità. Per es. l'immunità del capo dello Stato, l'immunità parlamentare, l'immunità diplomatica. Che non sono franchigie assolute (in Italia ce l'ha solo il papa) e fu cosa buona e giusta l'esclusione (dopo Tangentopoli) dell'autorizzazione a procedere per i parlamentari. Permane però la vistosa discrepanza dell'autorizzazione a procedere per i membri del governo, a mio avviso insensata e da abolire.
Ora tu ti appelli all'art.1 - la sovranità appartiene al popolo - per dedurre, immagino, che il governo e la maggioranza espressi dal popolo sovrano avrebbero titolo per ficcare il naso (e le mani) all'interno di un "ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere" quale la magistratura (art.104). Assurdo. Sarebbe come se il governo andasse a ficcare il naso (e le mani) nei regolamenti interni della Camera o del Senato, o viceversa. E potrei fermarmi qui, ma c'è di più, molto di più. Purtroppo sull'art.1 si fa molta confusione e tu, se lo stai interpretando come credo, sei in buona compagnia: politici, giornalisti faziosi, forse perfino qualche autorevole giurista come il prof. Cassese. Purtroppo non riesco a ritrovare in chiaro un vecchio e illuminante articolo del FQ dove la prof.ssa Lorenza Carlassare sottolineava per l'appunto il verbo: appartiene. La grande e compianta costituzionalista ricordava la bozza iniziale dell'art.1 proposta in Assemblea costituente: "La sovranità emana dal popolo". Ma una sovranità emanata dal popolo va evidentemente a finire da qualche altra parte. Per es. nel parlamento eletto direttamente dal popolo. Oppure nel premier qualora passasse la riformaccia meloniana del premierato forte, che prevede l'elezione diretta del presidente del Consiglio. Saremmo all'anticamera dell'autocrazia o peggio: ricordiamoci di quel tale Adolfo che fu eletto dal popolo. Per fortuna i padri costituenti non erano fessi come gli eventuali democratici che in Senato hanno approvato il premierato in prima lettura, e misero nero su bianco che la sovranità APPARTIENE al popolo, ovvero risiede nel popolo e in esso rimane per sempre. Di conseguenza la sovranità NON APPARTIENE al parlamento, e ovviamente nemmeno al governo e alla magistratura. In definitiva non si può stabilire una gerarchia tra i poteri dello Stato. Il parlamento è eletto direttamente dal popolo, il governo è nominato dal presidente della Repubblica ed è legittimato dal voto di fiducia del parlamento, la magistratura amministra la giustizia in nome del popolo (art.101). Se consideriamo anche l'art.67 (i parlamentari esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato), deduciamo che un parlamentare può tradire i suoi elettori (ed è un caso tutt'altro che raro: abbiamo avuto legislature con centinaia di cambi di casacca e anche chi non la cambia può fare in parlamento cose ben diverse da quelle promesse in campagna elettorale); mentre un magistrato, giudice o pm che sia, agisce in nome del popolo e non può tradire il cittadino che gli chiede giustizia, avendo un programma di lavoro fisso e cogente: i codici e le leggi. Insomma, i magistrati sono senza dubbio alcuno molto più vicini dei politici ai cittadini (onesti) e al popolo, molto più affidabili e per nulla in condizione di minorità rispetto ai parlamentari e ai membri del governo sotto il profilo democratico.
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Re: Riforma della giustizia

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Un messaggio chilometrico per dire che, invece, la magistratura può prevaricare la maggioranza e su tutto il popolo, Parlamento compreso.

Si, molto "demokratiko", in effetti!

O sei un imbroglione, o ci credi veramente. Che è peggio.
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Fosforo31
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Re: Riforma della giustizia

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Valerio ha scritto: 1 feb 2025, 17:29 Un messaggio chilometrico per dire che, invece, la magistratura può prevaricare la maggioranza e su tutto il popolo, Parlamento compreso.

Si, molto "demokratiko", in effetti!

O sei un imbroglione, o ci credi veramente. Che è peggio.
O non hai capito niente del mio post (cioè dell'articolo 1 e dello Stato di diritto), o sei fazioso fino al midollo.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Re: Riforma della giustizia

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Fosforo31 ha scritto: 1 feb 2025, 17:37 O non hai capito niente del mio post (cioè dell'articolo 1 e dello Stato di diritto), o sei fazioso fino al midollo.
Ma cosa mi parli a fare dello Stato di Diritto?

Detto da voi si tratta solo di vuote teorie. Per voi anche la Costituzione è di plastilina.
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Re: Riforma della giustizia

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Valerio ha scritto: 1 feb 2025, 17:42 Ma cosa mi parli a fare dello Stato di Diritto?

Detto da voi si tratta solo di vuote teorie. Per voi anche la Costituzione è di plastilina.
Questo forum ha diversi pregi ma anche qualche serio e preoccupante difetto. Per esempio troppo spesso NON SI RISPONDE NEL MERITO e la si butta sul personale o sullo scontro politico. Oppure si cambia semplicemente argomento (mutatio controversiae).
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Re: Riforma della giustizia

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Fosforo31 ha scritto: 1 feb 2025, 17:37 O non hai capito niente del mio post (cioè dell'articolo 1 e dello Stato di diritto), o sei fazioso fino al midollo.
È stato il finale del tuo post che mi ha deluso molto
Affermare che i magistrati sono vicini al popolo è un 'eresia

I politici non saranno molto simpatici ma tra la gente non ci vedo tanta fiducia sulla giustizia italiana
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
Desmond Bagley
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