Infatti basterebbe una legge ...( mai fatta da PD, 5S e Meloni )....che imponesse , ai petrolieri, l'obbligo di installare presso ogni distributore di carburante almeno due colonnine di ricarica che vedremmo in giro molte piu auto elettriche rispetto a quelle che oggi circolano . Ovviamente per chi ci ha governato e ci governa , prima arrivano gli interessi dei petrodollari e dei petroislamici .......Alfa ha scritto: 9 dic 2024, 12:40 Elly Schlein chiede al Governo che si batta affinché le produzioni di elettriche vengano fatte in Italia. Le elettriche? Quelle che nessuno compra? Che in Italia spinte a calci in culo nel mercato pesano il 4%, mentre in Europa stanno intorno al 15% e sono in crollo senza fine?
Insomma cara Elly, stai dalla parte degli operai o dei green folli?!
Quei cancelli delle fabbriche sancirono il distacco del Pci dagli italiani, forse ne sei all'oscuro, come del tutto il resto credo. All'infuori delle deviazioni sessuali non t'indenti d'una mazza!
Senza dimenticare che le elettriche costano un botto, ma cosa vuoi che interessi alla Schlein? Fa parte degli eurocrati che obbediscono alle lobby e, non potendolo ammettere, mette colpa al governo se uno non può comprarla. C'est plus facile..Alfa ha scritto: 9 dic 2024, 12:40 Elly Schlein chiede al Governo che si batta affinché le produzioni di elettriche vengano fatte in Italia. Le elettriche? Quelle che nessuno compra? Che in Italia spinte a calci in culo nel mercato pesano il 4%, mentre in Europa stanno intorno al 15% e sono in crollo senza fine?
Insomma cara Elly, stai dalla parte degli operai o dei green folli?!
Quei cancelli delle fabbriche sancirono il distacco del Pci dagli italiani, forse ne sei all'oscuro, come del tutto il resto credo. All'infuori delle deviazioni sessuali non t'indenti d'una mazza!
probabilmente non è questione di concorrenza tra petrolio e energia elettrica ...se ci fosse del guadagno è sicuro che troveresti le colonnine anche nel distributore ...piuttosto è questione di spazio per la sicurezzavito ha scritto: 9 dic 2024, 15:40 Infatti basterebbe una legge ...( mai fatta da PD, 5S e Meloni )....che imponesse , ai petrolieri, l'obbligo di installare presso ogni distributore di carburante almeno due colonnine di ricarica che vedremmo in giro molte piu auto elettriche rispetto a quelle che oggi circolano . Ovviamente per chi ci ha governato e ci governa , prima arrivano gli interessi dei petrodollari e dei petroislamici .......![]()
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Ma infatti la domanda è: un parco auto tutto elettrico... come si ricarica?porterrockwell ha scritto: 9 dic 2024, 17:02 Si parla e straparla di mercato, ma se le auto elettriche costassero meno delle altre, la gente comprerebbe quelle anche se all'inizio ci sarebbero difficoltà di ricarica.
Il vero problema è che se le auto elettriche si diffondessero in Europa chi attualmente ci esporta energia elettrica poi magari non ne avrebbe più da vendercene, essendo il suo surplus produttivo impiegato a ricaricare le proprie auto.
I nostri minchioni green mica se li pongono simili problemi. Ah quanto annoia l'ingegneria !!!
Già, però in Cina le full electric sono da qualche mese il segmento di mercato con le vendite maggiori. Hanno superato prima le vetture a benzina e diesel, poi anche le ibride. Oggi si vendono molte più auto elettriche in Cina che in tutto il resto del mondo! Le fanno piccole ed economiche ma efficienti, e con il battery swapping (della serie: l'uovo di Colombo) hanno risolto anche il problema della lentezza di ricarica. Come scrivevo nell'ultimo post del Forum sul clima, in Europa e nelle cd. democrazie liberali mancano sia la forza che il coraggio delle grandi svolte nell'economia e nella produzione industriale, e di riflesso nei consumi. Il gruppo Volkswagen è (o era) il primo produttore mondiale di automobili ma è una pulce in rapporto allo Stato cinese in termini di capacità di investimento. E anche di innovazione, specie quando questa è in contrasto con gli interessi degli azionisti. I privati hanno la vista corta, lo Stato può investire anche in perdita e guardare lontano. Non siamo la Cina, ma cosa vieta al MEF di creare un consorzio tra ENI, ENEL e Leonardo, rilevare a prezzo stracciato stabilimenti dismessi e progettare e produrre auto elettriche italiane con la clausola zero profitti per 10 anni e tutto in investimento e tecnologia? La conversione ecologica, l'efficientamento energetico, l'economia circolare, la green economy offrono enormi e incredibili occasioni di sviluppo e occupazione. L'Europa se le sta facendo scappare. Si preferisce vivere di conserva a costo di chiudere fabbriche e licenziare persone. Nessuno ha la forza né il coraggio di dire agli azionisti: per qualche anno fate qualche sacrificio anche voi! Certo bisognerebbe "educare" anche i consumatori. Che me ne faccio di un'auto da 150 cv se non posso superare i 130 nemmeno in autostrada? Questo ragionamento oggi non convince quasi nessuno. Però se il limite fosse abbassato a 90, come vigeva negli USA ma nessuno lo rispettava, e con un banale limitatore elettronico che te lo fa rispettare per forza, forse anche nei paesi ricchi si comincerebbe ad apprezzare l'economicità di vetture piccole, tranquille, spartane. Elettriche a batteria ma forse anche a fuel cell a idrogeno se ne vendiamo milioni e abbattiamo i costi con le economie di scala.Alfa ha scritto: 9 dic 2024, 12:40 Elly Schlein chiede al Governo che si batta affinché le produzioni di elettriche vengano fatte in Italia. Le elettriche? Quelle che nessuno compra? Che in Italia spinte a calci in culo nel mercato pesano il 4%, mentre in Europa stanno intorno al 15% e sono in crollo senza fine?
Insomma cara Elly, stai dalla parte degli operai o dei green folli?!
Quei cancelli delle fabbriche sancirono il distacco del Pci dagli italiani, forse ne sei all'oscuro, come del tutto il resto credo. All'infuori delle deviazioni sessuali non t'indenti d'una mazza!
Invece di sbalusarci soldi in Ucraina facciamo come l'Olanda che in parte è sotto il livello del mare e, guarda caso, non sentiamo mai parlare di alluvioni in Olanda. Chissà come faranno a fare andare la pioggia in mare !!!Fosforo31 ha scritto: 9 dic 2024, 18:21 Già, però in Cina le full electric sono da qualche mese il segmento di mercato con le vendite maggiori. Hanno superato prima le vetture a benzina e diesel, poi anche le ibride. Oggi si vendono molte più auto elettriche in Cina che in tutto il resto del mondo! Le fanno piccole ed economiche ma efficienti, e con il battery swapping (della serie: l'uovo di Colombo) hanno risolto anche il problema della lentezza di ricarica. Come scrivevo nell'ultimo post del Forum sul clima, in Europa e nelle cd. democrazie liberali mancano sia la forza che il coraggio delle grandi svolte nell'economia e nella produzione industriale, e di riflesso nei consumi. Il gruppo Volkswagen è (o era) il primo produttore mondiale di automobili ma è una pulce in rapporto allo Stato cinese in termini di capacità di investimento. E anche di innovazione, specie quando questa è in contrasto con gli interessi degli azionisti. I privati hanno la vista corta, lo Stato può investire anche in perdita e guardare lontano. Non siamo la Cina, ma cosa vieta al MEF di creare un consorzio tra ENI, ENEL e Leonardo, rilevare a prezzo stracciato stabilimenti dismessi e progettare e produrre auto elettriche italiane con la clausola zero profitti per 10 anni e tutto in investimento e tecnologia? La conversione ecologica, l'efficientamento energetico, l'economia circolare, la green economy offrono enormi e incredibili occasioni di sviluppo e occupazione. L'Europa se le sta facendo scappare. Si preferisce vivere di conserva a costo di chiudere fabbriche e licenziare persone. Nessuno ha la forza né il coraggio di dire agli azionisti: per qualche anno fate qualche sacrificio anche voi! Certo bisognerebbe "educare" anche i consumatori. Che me ne faccio di un'auto da 150 cv se non posso superare i 130 nemmeno in autostrada? Questo ragionamento oggi non convince quasi nessuno. Però se il limite fosse abbassato a 90, come vigeva negli USA ma nessuno lo rispettava, e con un banale limitatore elettronico che te lo fa rispettare per forza, forse anche nei paesi ricchi si comincerebbe ad apprezzare l'economicità di vetture piccole, tranquille, spartane. Elettriche a batteria ma forse anche a fuel cell a idrogeno se ne vendiamo milioni e abbattiamo i costi con le economie di scala.
Temo però che ormai ci sia poco da fare: il pianeta continua a scaldarsi, il 31 dicembre prossimo ci saremo giocati la prima soglia di sicurezza fissata dagli Accordi di Parigi (rispettati da nessuno). Presto (di questo passo entro gli anni '30), saremo sulla soglia dei 2°C. E allora delle due l'una: economia di guerra, nazionalizzazioni a gogò per salvare le fabbriche come si salvò il MPS, sacrifici moltiplicati rispetto a quelli che potremmo e dovremmo fare ora; oppure rassegnarci a entrare nella "terra incognita" (G. Parisi). Potrebbe andarci bene o così così, ma anche molto male. La Groenlandia oggi perde 270 miliardi di tonnellate di ghiaccio l'anno, superati uno o più tipping points climatici (punti di non ritorno) potrebbero aggiungersi uno, due, forse tre zeri a questa cifra, e allora ci giochiamo prima Venezia poi tutti i lungomare d'Italia e del mondo. E sarebbe solo l'inizio, e a chi crede non resterebbe che pregare che la marea si fermi lì.
In tutta onestà a me con tutto questo green mi sembra di tornare indietro all'epoca del covid, le auto elettriche che viaggiano per mezzo di un'elettricità prodotta da fonti molto più inquinanti degli scarichi, sono identiche ai finti vaccini con i quali vi hanno imperettato. Senza contare li smaltimenti e le produzioni di quelle montagne di batterie che inquinano due volte, quando le produci e quando le smaltisci.Fosforo31 ha scritto: 9 dic 2024, 18:21 Già, però in Cina le full electric sono da qualche mese il segmento di mercato con le vendite maggiori. Hanno superato prima le vetture a benzina e diesel, poi anche le ibride. Oggi si vendono molte più auto elettriche in Cina che in tutto il resto del mondo! Le fanno piccole ed economiche ma efficienti, e con il battery swapping (della serie: l'uovo di Colombo) hanno risolto anche il problema della lentezza di ricarica. Come scrivevo nell'ultimo post del Forum sul clima, in Europa e nelle cd. democrazie liberali mancano sia la forza che il coraggio delle grandi svolte nell'economia e nella produzione industriale, e di riflesso nei consumi. Il gruppo Volkswagen è (o era) il primo produttore mondiale di automobili ma è una pulce in rapporto allo Stato cinese in termini di capacità di investimento. E anche di innovazione, specie quando questa è in contrasto con gli interessi degli azionisti. I privati hanno la vista corta, lo Stato può investire anche in perdita e guardare lontano. Non siamo la Cina, ma cosa vieta al MEF di creare un consorzio tra ENI, ENEL e Leonardo, rilevare a prezzo stracciato stabilimenti dismessi e progettare e produrre auto elettriche italiane con la clausola zero profitti per 10 anni e tutto in investimento e tecnologia? La conversione ecologica, l'efficientamento energetico, l'economia circolare, la green economy offrono enormi e incredibili occasioni di sviluppo e occupazione. L'Europa se le sta facendo scappare. Si preferisce vivere di conserva a costo di chiudere fabbriche e licenziare persone. Nessuno ha la forza né il coraggio di dire agli azionisti: per qualche anno fate qualche sacrificio anche voi! Certo bisognerebbe "educare" anche i consumatori. Che me ne faccio di un'auto da 150 cv se non posso superare i 130 nemmeno in autostrada? Questo ragionamento oggi non convince quasi nessuno. Però se il limite fosse abbassato a 90, come vigeva negli USA ma nessuno lo rispettava, e con un banale limitatore elettronico che te lo fa rispettare per forza, forse anche nei paesi ricchi si comincerebbe ad apprezzare l'economicità di vetture piccole, tranquille, spartane. Elettriche a batteria ma forse anche a fuel cell a idrogeno se ne vendiamo milioni e abbattiamo i costi con le economie di scala.
Temo però che ormai ci sia poco da fare: il pianeta continua a scaldarsi, il 31 dicembre prossimo ci saremo giocati la prima soglia di sicurezza fissata dagli Accordi di Parigi (rispettati da nessuno). Presto (di questo passo entro gli anni '30), saremo sulla soglia dei 2°C. E allora delle due l'una: economia di guerra, nazionalizzazioni a gogò per salvare le fabbriche come si salvò il MPS, sacrifici moltiplicati rispetto a quelli che potremmo e dovremmo fare ora; oppure rassegnarci a entrare nella "terra incognita" (G. Parisi). Potrebbe andarci bene o così così, ma anche molto male. La Groenlandia oggi perde 270 miliardi di tonnellate di ghiaccio l'anno, superati uno o più tipping points climatici (punti di non ritorno) potrebbero aggiungersi uno, due, forse tre zeri a questa cifra, e allora ci giochiamo prima Venezia poi tutti i lungomare d'Italia e del mondo. E sarebbe solo l'inizio, e a chi crede non resterebbe che pregare che la marea si fermi lì.
Quando vogliono obbligare qualcosa c'è sempre puzza di bruciato sotto e di loschi affari dietro.Alfa ha scritto: 9 dic 2024, 19:40 In tutta onestà a me con tutto questo green mi sembra di tornare indietro all'epoca del covid, le auto elettriche che viaggiano per mezzo di un'elettricità prodotta da fonti molto più inquinanti degli scarichi, sono identiche ai finti vaccini con i quali vi hanno imperettato. Senza contare li smaltimenti e le produzioni di quelle montagne di batterie che inquinano due volte, quando le produci e quando le smaltisci.
Siete verdi focati? Girateci voi con le macchine elettriche e mangiate pure i grilli, io mangio la ciccia e sgasso sull'acceleratore.
Non ho pregiudizi sui vaccini anticovid, li considero come tutti gli altri farmaci, cioè relativamente efficaci e relativamente sicuri, quindi da assumere solo quando è strettamente necessario, e la pandemia era uno di questi casi: dal mio punto di vista non tanto per la protezione individuale quanto per quella collettiva.Alfa ha scritto: 9 dic 2024, 19:40 In tutta onestà a me con tutto questo green mi sembra di tornare indietro all'epoca del covid, le auto elettriche che viaggiano per mezzo di un'elettricità prodotta da fonti molto più inquinanti degli scarichi, sono identiche ai finti vaccini con i quali vi hanno imperettato. Senza contare li smaltimenti e le produzioni di quelle montagne di batterie che inquinano due volte, quando le produci e quando le smaltisci.
Siete verdi focati? Girateci voi con le macchine elettriche e mangiate pure i grilli, io mangio la ciccia e sgasso sull'acceleratore.
Già, però in Cina le full electric sono da qualche mese il segmento di mercato con le vendite maggiori. Hanno superato prima le vetture a benzina e diesel, poi anche le ibride. Oggi si vendono molte più auto elettriche in Cina che in tutto il resto del mondo!
Esatto. Cambiando l'ordine degli addendi il prodotto non cambia.Alfa ha scritto: 9 dic 2024, 19:40 In tutta onestà a me con tutto questo green mi sembra di tornare indietro all'epoca del covid, le auto elettriche che viaggiano per mezzo di un'elettricità prodotta da fonti molto più inquinanti degli scarichi, sono identiche ai finti vaccini con i quali vi hanno imperettato. Senza contare li smaltimenti e le produzioni di quelle montagne di batterie che inquinano due volte, quando le produci e quando le smaltisci.
Siete verdi focati? Girateci voi con le macchine elettriche e mangiate pure i grilli, io mangio la ciccia e sgasso sull'acceleratore.
Chissà perchè anche gli aerei non debbono essere elettrici, visto che inquinano infinitamente di più..Michelangelo ha scritto: 10 dic 2024, 10:59 Esatto. Cambiando l'ordine degli addendi il prodotto non cambia.
A noi ( MANDRIA umana ), ci hanno sempre fatto credere che CHI decide il "cambiamento" del momento, lo abbia programmato seguendo una logica. E perché... CHI ha inventato l'Euro, ha forse seguito una logica?! Certo, la logica di farci finire in MUTANDE tutti( da nazioni ricche e economicamente indipendenti che eravamo ). Geniale!
Il popolo cinese obbedisce a tutto, senza porsi dubbi. Non sta lì a guardare la logica. E anche se si ponesse dei dubbi, servirebbe a poco; dovrebbe obbedire ugualmente.
A suo tempo, durante il Covid, in Cina imposero ( tra le altre cose ) che i bambini dovessero andare a scuola indossando dei cappelli assurdi con dei distanziatori.
E sebbene in molti apprezzino la cultura, la filosofia di vita della Cina e il suo ( indubbio )progresso, noi NON siamo cinesi e MAI dobbiamo diventarlo( anche se è sicuramente l'auspicio del comunista capitalista Schwab: il BOSS che impone il modello di società in Europa ).
Per farla breve: esisterà CERTAMENTE qualcosa di ben più logico rispetto all'idea delle auto elettriche, per tenere SANO questo pianeta.
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Non mi risulta che l'euro ci abbia ridotti in mutande. Rischiava di farlo la liretta degli ultimi anni (ben più debole della moneta che il mondo ci invidiava ai tempi del boom). Il padre di un mio compagno di studi si suicidò a inizio anni 80. Faceva il muratore e non riusciva a sfamare i figli. Simuló un incidente sul lavoro per far avere un risarcimento alla famiglia. In quegli anni l'inflazione superava il 21%. L'euro ha i suoi pro e i suoi contro, nemmeno il migliore degli economisti è in grado di dire se l'Italia ne abbia finora tratto vantaggio o svantaggio netto. Chi lo dice, stai sicuro che è un economista mediocre e poco serio. Mentre purtroppo è plausibile che uscendo oggi, unilateralmente, dall'euro, almeno i primi anni sarebbero a dir poco duri per la maggioranza degli italiani.Michelangelo ha scritto: 10 dic 2024, 10:59 Esatto. Cambiando l'ordine degli addendi il prodotto non cambia.
A noi (MANDRIA umana), ci hanno sempre fatto credere che CHI decide il "cambiamento" del momento, lo abbia programmato seguendo una logica. E perché... CHI ha inventato l'Euro, ha forse seguito una logica?! Certo, la logica di farci finire in MUTANDE tutti( da nazioni ricche e economicamente indipendenti che eravamo ). Geniale!
Il popolo cinese obbedisce a tutto, senza porsi dubbi. Non sta lì a guardare la logica. E anche se si ponesse dei dubbi, servirebbe a poco; dovrebbe obbedire ugualmente.
A suo tempo, durante il Covid, in Cina imposero ( tra le altre cose ) che i bambini dovessero andare a scuola indossando dei cappelli assurdi con dei distanziatori.
E sebbene in molti apprezzino la cultura, la filosofia di vita della Cina e il suo ( indubbio )progresso, noi NON siamo cinesi e MAI dobbiamo diventarlo( anche se è sicuramente l'auspicio del comunista capitalista Schwab: il BOSS che impone il modello di società in Europa ).
Per farla breve: esisterà CERTAMENTE qualcosa di ben più logico rispetto all'idea delle auto elettriche, per tenere SANO questo pianeta.
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Il contributo dell'aviazione civile alle emissioni globali di CO2 è stimato intorno al 2,5% (contro il 12% circa dei trasporti su strada), ma è in costante crescita. La quota sul riscaldamento globale antropogenico è però maggiore, intorno al 4%, perché anche le scie di vapor acqueo degli aerei danno luogo a effetto serra.vatel ha scritto: 10 dic 2024, 11:02 Chissà perchè anche gli aerei non debbono essere elettrici, visto che inquinano infinitamente di più..
Già questo fa capire cosa c'è dietro questa ennesima genialata degli eurocrati corrotti di Bruxelles.