Alfa ha scritto: 27 ago 2024, 15:23
Fino a quando mantieni in TUTTO chi arriva di prepotenza e senza documenti, non avrai fatto entrare dei lavoratori, ma puppatori alle nostre spalle e delinquenti.
Credo che la cosa si possa anche chiudere qui.
Ma dove invece sarebbe da continuare è questo post, a mio avviso ALLUCINANTE.
viewtopic.php?p=156615#p156615
So che sei una persona suscettibile, ma tu sai che io sono una persona sincera. E allora lasciami dire, senza offesa, che trovo ALLUCINANTI le tue risposte. Hai inconsapevolmente liquidato come CRETINATE non solo il pensiero lungimirante di quello che dai più è considerato il massimo economista di sempre e che nel 1930 prevedeva o meglio auspicava una settimana lavorativa di 15 ore nel 2030, ma anche IL PIÙ IMPORTANTE E CONSOLIDATO TREND DELL'ECONOMIA MONDIALE NEGLI ULTIMI 150 ANNI. Qui ci sarebbe davvero da spendere tempo nella lettura dei preziosi grafici interattivi di questa pagina, ma proverò a sintetizzare i concetti essenziali:
https://ourworldindata.org/working-hours
Working hours for the average worker have decreased dramatically over the last 150 years.
Workers in richer countries tend to work fewer hours than those in poorer countries.
Chiaro? Il trend consolidato è SI LAVORA MENO, molto meno che in passato, specie nei paesi ricchi. E i grafici lo dimostrano. Ma cosa succede alla produttività oraria del lavoro? Lavorando meno essa aumenta, e aumenta soprattutto nei paesi virtuosi che hanno le settimane lavorative più corte, come Germania, Svizzera, Norvegia, situati nella parte destra in basso di questo grafico. Mentre la produttività è bassa dove ci sono orari massacranti (Bangladesh e altri nella parte sinistra in alto):
https://ourworldindata.org/grapher/prod ... urs-worked
Scorrendo il grafico nel tempo (tra il 1950 e il 2019) evidenziamo per l'appuhto questo trend:
LAVORANDO MENO SI PRODUCE DI PIÙ A PARITÀ DI ORE LAVORATE
E cosa succede alla RICCHEZZA REALE dei paesi, ovvero al PIL pro capite corretto rispetto all'inflazione? Ce lo dice questo altro grafico:
https://ourworldindata.org/grapher/annu ... capita-pwt
Troviamo ancora in basso a destra i paesi virtuosi e ricchi come Germania e Norvegia, ad alto reddito e settimana corta. Mentre a sinistra in alto ritroviamo i paesi poveri a basso reddito e orari massacranti. Il trend consolidato in definitiva è:
LAVORANDO MENO, CRESCONO LA PRODUTTIVITÀ ORARIA E IL REDDITO PRO CAPITE, ALMENO NEI PAESI TECNOLOGICAMENTE SVILUPPATI.
Dunque non dobbiamo temere di tagliare gli orari di lavoro per rispondere alla continua e crescente SOTTRAZIONE DI LAVORO ALL'UOMO DA PARTE DELLE MACCHINE. Un esempio. Presto spariranno le commesse e i commessi dai supermercati, le casse saranno totalmente automatiche:
https://www.rainews.it/tgr/veneto/video ... e0458.html
Dove andranno le commesse e i commessi dei supermercati e dei negozi in genere se non tagliamo gli orari di lavoro in tutti i settori? E dove andranno i raccoglitori di frutta (
a quite difficult job) quando la frutta la raccoglieranno i robot?
https://www.repubblica.it/tecnologia/do ... 423326877/
E potrei continuare a lungo. Non c'è altra soluzione socialmente sostenibile:
dovremo adoperarci a far parti accurate di questo pane, a distribuire tra quanta più gente possibile il poco lavoro che resta, ammoniva Keynes quasi 100 anni fa.
LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo