Contaminazioni culturali

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Fosforo31
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Contaminazioni culturali

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Si chiude oggi, finalmente, l’ennesima edizione del meeting di Rimini. Qualcuno (i poteri forti) ha stabilito che nemmeno in agosto gli italiani hanno il diritto di disintossicarsi dalla politica ma devono sorbirsi a reti unificate stucchevoli passerelle di ministri, banchieri e pezzi grossi vari, con qualche porporato di contorno. L’anno scorso intervenne perfino il capo dello Stato, quest’anno c’è stato il gran rifiuto della premier, non per viltade ma perché reputa più importanti le sue vacanze, e la considero una delle scelte migliori da quando è a Chigi. Non so voi, ma per decenni io non sono riuscito a capacitarmi dell’irresistibile attrattiva esercitata dalla pallosa kermesse (letteralmente: messa di chiesa) riminese sui cosiddetti big del paese di Pulcinella. Finchè non mi sono dato una risposta plausibile: non è grandezza di CL, è bassezza della nostra classe politica e dirigente, perennemente a caccia di visibilità. Non poteva mancare il governatore di Bankitalia, il quale ha pontificato: “La crescita (economica, nda) resta l’obbiettivo fondamentale dell’Italia” e non è stato sommerso dai fischi di una platea che dovrebbe avere letto nel Vangelo e nella Costituzione di ben altri obbiettivi fondamentali. Dal pellegrinaggio ministeriale a Rimini non si è astenuto il ministro Lollobrigida, che invece si è astenuto dallo spargere ulteriore allarmismo sulla temutissima “sostituzione etnica”. Questa volta sarebbe stato a dir poco inopportuno da parte sua, visto che la denominazione ufficiale della pomposa manifestazione cattoforzista è: “Meeting per l’amicizia fra i popoli”. Anzi il Lollo si è quasi perfettamente calato nel clima cosmopolitico affermando, in modo categorico e testuale quanto ipocrita: “Le contaminazioni culturali ci devono essere”. Dove il "quasi" lo collego al fatto che “contaminazioni” non ha esattamente un’accezione positiva. Avrebbe potuto dire “influenze culturali”, senza pretendere che un meloniano possa parlare di “arricchimenti culturali” esogeni. Le “contaminazioni culturali” cui si riferiva il ministro sono poi ben diverse da quelle, evidentissime, di origine occidentale, in particolare angloamericana, come il ministero meloniano del Made in Italy. E pensare che ci raccontavano di voler depurare l’italiano dai barbarismi! L’ultimo recepito per sudditanza culturale nel paese di Pulcinella è il cooling break, cioè la pausa concessa dall’arbitro durante le partite di calcio estive per dare modo agli atleti e a se stesso di dissetarsi e rinfrescarsi. Potevamo chiamarla pausa di rinfresco, ma in inglese ci suona meglio. Il Lollo si riferiva alle “contaminazioni culturali” legate all’immigrazione extracomunitaria, in particolare dal mondo islamico. Infatti il ministro ha subito puntualizzato: “Anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo”. Francamente, a mio modesto avviso, uno che parla di sostituzione etnica può avere tutti le basi culturali del mondo eccetto quella cristiana. Inoltre è sotto gli occhi di tutti il processo di scristianizzazione dell’Occidente, Italia inclusa. E non parlo solo delle chiese semideserte e dei bar affollati la domenica mattina, ma è lo stile di vita occidentale che è ormai lontanissimo, per non dire agli antipodi, dal messaggio evangelico. Ho già avuto modo di scrivere che le prime comunità cristiane erano, sotto il profilo economico, una forma aurorale e purissima di comunismo. In ogni caso ho ricavato da Demo ISTAT la lista dei primi 15 paesi di nazionalità degli oltre 5 milioni di cittadini stranieri residenti (regolari) in Italia al 1/1/2023. In ordine numerico decrescente: Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina, Bangladesh, India, Filippine, Egitto, Pakistan, Nigeria, Senegal, Sri Lanka, Moldova, Tunisia. In tutta onestà, cari forumisti, a parte qualche occasionale manifestazione o fiera multiculturale, e a parte i sacerdoti di origine indiana o africana (per il crollo delle vocazioni) che sporadicamente ricordano nelle omelie fatti, usi e costumi dei loro paesi, tutta questa contaminazione culturale dagli oltre 1 milione di rumeni, oltre 400mila albanesi e marocchini e da tutti gli altri extracomunitari residenti, io oggi in Italia non la vedo proprio.
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Alfa
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Re: Contaminazioni culturali

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Fosforo31 ha scritto: 25 ago 2024, 12:48 tutta questa contaminazione culturale dagli oltre 1 milione di rumeni, oltre 400mila albanesi e marocchini e da tutti gli altri extracomunitari residenti, io oggi in Italia non la vedo proprio.
Se non la vedi ti serve un bel paio d'occhiali, di quelli con le lenti tipo culo di bottiglia.
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Fosforo31
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Re: Contaminazioni culturali

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Alfa ha scritto: 25 ago 2024, 13:09 Se non la vedi ti serve un bel paio d'occhiali, di quelli con le lenti tipo culo di bottiglia.
Gli stranieri regolari oggi residenti in Italia sono quasi 5 milioni e mezzo. Aggiungiamo oltre 1 milione e mezzo che hanno acquisito la cittadinanza solo negli ultimi 10 anni e almeno altrettanti che l'hanno acquisita in tutti gli anni precedenti e che sono ancora vivi e residenti in Italia. Questi oltre 3 milioni di nuovi cittadini italiani avranno avuto nel frattempo dei figli, diciamo un milione e mezzo, i quali bene o male avranno ricevuto una certa influenza culturale dai genitori. E siamo a circa 10 milioni di persone di origini straniere, cioè il 17% della popolazione oggi residente in Italia. Mentre gli italiani convertiti all'Islam sono circa 100.000, cioè meno del 2 per mille della popolazione. Non mi sembra un gran risultato del proselitismo islamico. E dove sono i giornalisti, i professori universitari, gli intellettuali, gli scrittori, i registi, gli artisti di origini straniere che operano qui in Italia? Dimmelo tu. Io ne vedo o ne sento menzionare pochissimi. Vedo diversi sportivi (come Paola Egonu) che arricchiscono lo sport italiano e i nostri medaglieri, e vedo poco altro. Mi viene in mente quel cantante italo-egiziano, di madre italiana e formazione culturale italiana, che vinse due Sanremo con canzoni in italiano (la prima in verità conteneva una frase in arabo: erano le sole parole nella lingua del padre che l'artista disse di ricordare). Ricordo anche un giornalista egiziano che a suo tempo raggiunse una certa notorietà, Magdi Allam. Ma fu lui a essere contaminato dalla nostra cultura. Si convertì al cattolicesimo, per giunta integralista, e si fece battezzare come Magdi Cristiano Allam (padrino l'on. Maurizio Lupi). Fu processato per islamofobia e si buttò in politica con la destra. Al momento io non ricordo un solo giornalista di colore che abbia condotto un tg della RAI o di Mediaset. Probabilmente vedremo prima un papa nero che un direttore di Tg dalla pelle scura. Oggettivamente la Chiesa, per quanto tradizionalista, è più aperta e multiculturale del popolo italiano.
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Re: Contaminazioni culturali

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Fosforo31 ha scritto: 25 ago 2024, 15:46 Gli stranieri regolari oggi residenti in Italia sono quasi 5 milioni e mezzo. Aggiungiamo oltre 1 milione e mezzo che hanno acquisito la cittadinanza solo negli ultimi 10 anni e almeno altrettanti che l'hanno acquisita in tutti gli anni precedenti e che sono ancora vivi e residenti in Italia. Questi . Al momento io non ricordo un solo giornalista di colore che abbia condotto un tg della RAI o di Mediaset. Probabilmente vedremo prima un papa nero che un direttore di Tg dalla pelle scura. Oggettivamente la Chiesa, per quanto tradizionalista, è più aperta e multiculturale del popolo italiano.
vedi caputo....per ora ci siamo accontetati (per dire) di mettere dei ministri e/o parlamentari di colore...ti dice proprio nulla tale kyenge...o un tale sindacalista con gli stivali????
tu abdul,che ci fai in italia?ozi tutto il giorno,giri per le Fs e metro',giri attorno ai parchi e alle scuole? te ne torni a casa tua.Tu fatima,che fai?rispetti le regole,le nostre leggi,le nostre tradizioni?hai un lavoro onesto? sei la benvenuta
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Fosforo31 ha scritto: 25 ago 2024, 15:46 Gli stranieri regolari oggi residenti in Italia sono quasi 5 milioni e mezzo. Aggiungiamo oltre 1 milione e mezzo che hanno acquisito la cittadinanza solo negli ultimi 10 anni e almeno altrettanti che l'hanno acquisita in tutti gli anni precedenti e che sono ancora vivi e residenti in Italia.
Fatevi indicare dall'ineffabile fosforo31 i dati che certificano che almeno 1 milione e mezzo di stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana negli anni precedenti il 2014 e sono ancora vivi e residenti in Italia.
Se l'ineffabile fosforo31 fallirà in questo semplicissimo compito allora doremo concludere necessariamente che il perissodattilo napoletano per l'ennesima volta ha battuto a casaccio gli zoccoli sulla tastiera.
Perché io so' io e voi nun siete un cazzo
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Fosforo31
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Re: Contaminazioni culturali

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Director12 ha scritto: 25 ago 2024, 17:01 vedi caputo....per ora ci siamo accontetati (per dire) di mettere dei ministri e/o parlamentari di colore...ti dice proprio nulla tale kyenge...o un tale sindacalista con gli stivali????
Qui non si parlava di ministri o di sindacalisti bensì di influenze culturali, che il Lollo chiama "contaminazioni". In ogni caso è chiaro ed evidente che gli italiani di origine straniera sono fortemente sottorappresentati, non solo nel mondo della cultura e dell'informazione, ma anche ai vertici della politica e del sindacato, probabilmente pure a livello locale. Una stima estremamente prudenziale dei cittadini italiani di origini straniere, di prima e seconda generazione, è di almeno 3 milioni.
[Ma ce ne sono di sicuro anche di terza, come i 5 nipotini di un mio vecchio amico che a fine anni 80 sposò la badante di sua madre, una stangona polacca che gli diede 5 figlie. All'epoca molti polacchi venivano in Italia, anche per la presenza di papa Wojtyla. Praticamente una squadra di basket femminile e una futura squadra maschile. Per un totale di 10 italiani tutti con cognome italiano ma con sangue misto, italiano e polacco. Secondo questo mio amico, che ho contattato mentre scrivevo il post, non esiste nessuna statistica che conteggi questi 10 cittadini come italiani di origine polacca per via materna.]
3 milioni sono oltre il 5% della popolazione residente (59 milioni) quindi, se la matematica e la rappresentanza democratica non sono opinioni, in questa legislatura dovremmo avere una trentina di parlamentari, almeno un ministro e un paio di sottosegretari di origini straniere, nonché un governatore di Regione e centinaia di sindaci. Ne abbiamo molti meno e questo secondo me è un serio problema per la democrazia, paragonabile al crescente astensionismo degli elettori.
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Gasiot
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Re: Contaminazioni culturali

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Il vero problema non sono i 5 milioni di stranieri che abbiamo, è naturale che le popolazioni si spostino da un paese all'altro ,io mi preoccupo di più degli italiani che scelgono di andare altrove...posso capire i pensionati ma quello che dovrebbe preoccupare ogni governo sono i giovani
p.s. se è normale che ci arrivino immigrati da paesi poveri ,non è normale che l'italia se li prenda tutti ..belli e brutti
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
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Fosforo31
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Re: Contaminazioni culturali

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Gasiot ha scritto: 26 ago 2024, 15:39 Il vero problema non sono i 5 milioni di stranieri che abbiamo, è naturale che le popolazioni si spostino da un paese all'altro ,io mi preoccupo di più degli italiani che scelgono di andare altrove...posso capire i pensionati ma quello che dovrebbe preoccupare ogni governo sono i giovani
p.s. se è normale che ci arrivino immigrati da paesi poveri ,non è normale che l'italia se li prenda tutti ..belli e brutti
Scusa, dove sta scritto che l'Italia si prende tutti i migranti dai paesi poveri? È vero che, per ragioni geografiche, noi siamo uno dei principali paesi d'ingresso nell'UE, insieme a Spagna, Malta, Grecia e Cipro. Ma attenzione: paese d'ingresso non significa paese d'arrivo o di destinazione dei migranti. Dispongo dei dati Eurostat relativi al 2022:
https://ec.europa.eu/eurostat/statistic ... statistics
Sono entrati nell'UE 5,1 milioni di migranti da paesi extra-UE, oltre il doppio di quelli entrati nel pandemico 2021 (2,4 milioni). Il dato significativo per i singoli paesi è evidentemente il numero di arrivi rapportato alla popolazione residente. Nel 2022 gli arrivi in Italia sono stati circa 411mila, ovvero circa 7 ogni mille abitanti. Ma siamo ben al di sotto della media UE che è 11,4 per 1000 abitanti (cliccare sull'istogramma). Il paese messo peggio di tutti è Malta con ben 65,8 arrivi ogni 1000 abitanti. Ma sono tanti anche in Spagna (26,4) e in Germania (24,7). Sono più che da noi anche in Grecia (9,3) mentre la Francia, che ci respinge i migranti a Ventimiglia, è uno dei tre soli paesi UE (su 27) dove ne arrivano meno che da noi: 6,3 per 1000 abitanti. Dunque sotto l'aspetto degli arrivi non possiamo lamentarci. Il problema è la PESSIMA GESTIONE dei migranti che arrivano in Italia. Lo Stato è una lumaca sia nel selezionare gli aventi diritto al permesso di soggiorno sia nell'espellere i non aventi diritto. Anzi molto spesso il decreto di espulsione resta semplicemente sulla carta e si perde ogni traccia e controllo sui clandestini. Questi campano alla giornata e come possono. Spesso delinquono, anche se per lo più si tratta di piccoli reati, e affollano le carceri (spesso non hanno un domicilio dove scontare eventuali arresti domiciliari). Dunque L'INEFFICIENZA CRONICA DELLO STATO ITALIANO si ripercuote sull'ordine pubblico da un lato e sulle tasche di noi contribuenti dall'altro. Mentre qualcuno nel Forum se la prende con non meglio identificati "buonisti". Non è questione di buonismo o cattivismo ma di EFFICIENZA, e anche di civiltà giuridica. Non possiamo sparare ai clandestini: perfino il peggiore criminale, italiano o straniero che sia, ha dei diritti, garantiti dalla Costituzione e dai trattati internazionali. Peraltro do volentieri atto al governo Meloni che il numero degli sbarchi (da non confondersi col numero totale degli arrivi) quest'anno è in netta diminuzione. In parte dipende anche dalla situazione africana: da qualche anno il PIL di quel continente cresce a un tasso più alto di quello della popolazione. Possiamo dunque ragionevolmente sperare che le cose vadano meglio con gli anni, ma non esistono soluzioni miracolose e immediate di un problema complesso ed epocale.
Almeno altrettanto grave, e fai bene a sottolinearlo, è il problema della fuga dei giovani dall'Italia. Già mettiamo al mondo pochi bambini, se poi non si trova lavoro per i giovani il problema diventa drammatico e investe l'intera economia e l'intera società. Difficile dire se sia la fuga dei nostri giovani a fare posto agli immigrati (che anzi DEVONO arrivare, altrimenti chi pagherà le pensioni in un paese sempre più vecchio?) o se siano gli immigrati a togliere lavoro ai nostri giovani. Ma io penso che oggi siano soprattutto l'automazione e l'intelligenza artificiale, nonché il dilagare del commercio on line, a togliere lavoro un po' a tutti. Non c'è spazio qui per discutere di questo problema epocale e globale. Ribadisco la mia proposta di soluzione, che poi è quella del grande economista Keynes: tagliare drasticamente, ex lege, gli orari di lavoro (nel 1930 Keynes proponeva una settimana cortissima di 15 ore da raggiungersi entro il 2030):
LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI.
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Alfa
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Re: Contaminazioni culturali

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Fosforo31 ha scritto: 26 ago 2024, 23:32 Keynes proponeva una settimana cortissima di 15 ore da raggiungersi entro il 2030):
LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI.
Suppongo tu voglia dire, lavorare meno, ma al solito stipendio, altrimenti non è che tutti lavorano, ma tutti muoiono di fame.
Ecco, te il mago Silvan lo prendi di tacco.
Credo che non solo voti 5stelle, tu proprio nelle stelle ci vivi. Oppure di diverti a sfottere, oppure ancora ... questo mi rimane nella tastiera per non usare parolacce.
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Fosforo31
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Alfa ha scritto: 27 ago 2024, 0:13 Suppongo tu voglia dire, lavorare meno, ma al solito stipendio, altrimenti non è che tutti lavorano, ma tutti muoiono di fame.
Ecco, te il mago Silvan lo prendi di tacco.
Credo che non solo voti 5stelle, tu proprio nelle stelle ci vivi. Oppure di diverti a sfottere, oppure ancora ... questo mi rimane nella tastiera per non usare parolacce.
Esistono le possibilità ed esistono le necessità. Noi non siamo dei in Terra, anche se il progresso tecnologico e l'idea malsana della crescita economica senza fine spacciata da qualche economista possono avere creato questa illusione. È scomodo, ma è necessario, abbandonare (azzerare) i combustibili fossili e ridurre l'impronta ecologica dei paesi ricchi. È problematico, ma è necessario e non impossibile, tagliare drasticamente gli orari di lavoro tagliando molto meno i salari e meno ancora la qualità generale della vita (che anzi potrebbe perfino migliorare). È intuitivo ed è suffragato da studi statistici che lavorando meno migliora la produttività oraria del lavoro. In altri termini, passando da 40 ore a 20, la produzione non passa da 100 a 50 ma, per esempio, da 100 a 60. Ci si stanca e ci si stressa meno e ci si concentra di più. Inoltre il maggiore tempo libero (o meglio: tempo liberato) giova alla salute fisica e mentale e ai rapporti umani, e questi fattori possono ulteriormente migliorare la produttività oraria (e la qualità della vita). Come pure la stabilità del lavoro. Meglio lavorare 20 ore con un posto fisso che 30 da precario. La piena e stabile occupazione (lavorare meno, lavorare TUTTI) apre il mercato al massimo numero di soggetti possibile, e questi avranno la possibilità di pianificare il futuro. Meglio, molto meglio lavorare in due, 20 ore ciascuno, che uno solo in famiglia 40 ore. I giovani, ma perché no anche i meno giovani, che mettono su casa e famiglia sono un potentissimo motore dell'economia (edilizia, arredamento, giocattoli, alimenti e vestiti per i bambini, etc.). Il tempo libero è di per sé stesso un potente motore dell'economia (attività ricreative, ristorazione, svago, cinema, teatro, viaggi, etc.). Le 20 ore di tempo liberato a chi ne lavorava 40 daranno lavoro e reddito ad altri. La mera circolazione del denaro è un motore dell'economia (il famoso "moltiplicatore" keynesiano) e la propensione marginale al consumo è maggiore nelle fasce a basso reddito. 10 salari bassi da 1000 euro giovano molto più all'economia nazionale del salario da 10.000 euro di un manager (che avrà una maggiore propensione marginale al risparmio). Detto M il moltiplicatore keynesiano dell'investimento pubblico, esso cresce in prima approssimazione con legge M=1/(1-c) dove c è la propensione marginale al consumo e 1-c quella al risparmio. Ne deduciamo che in una economia equa l'investimento pubblico è assai più efficace nello spingere il reddito nazionale che in un'economia diseguale. Questi sono elementari concetti di economia keynesiana. Un semplice corollario è il seguente: bisognerà assolutamente evitare le disuguaglianze, la disoccupazione e la precarietà che sarebbero conseguenze inevitabili del dilagare dell'automazione e dell'IA a parità di orari di lavoro. Queste danneggerebbero l'economia, le persone, le famiglie, la società.
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Alfa
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Re: Contaminazioni culturali

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Fosforo31 ha scritto: 27 ago 2024, 1:11 Esistono le possibilità ed esistono le necessità. Noi non siamo dei in Terra, anche se il progresso tecnologico e l'idea malsana della crescita economica senza fine spacciata da qualche economista possono avere creato questa illusione. È scomodo, ma è necessario, abbandonare (azzerare) i combustibili fossili e ridurre l'impronta ecologica dei paesi ricchi. È problematico, ma è necessario e non impossibile, tagliare drasticamente gli orari di lavoro tagliando molto meno i salari e meno ancora la qualità generale della vita (che anzi potrebbe perfino migliorare). È intuitivo ed è suffragato da studi statistici che lavorando meno migliora la produttività oraria del lavoro. In altri termini, passando da 40 ore a 20, la produzione non passa da 100 a 50 ma, per esempio, da 100 a 60. Ci si stanca e ci si stressa meno e ci si concentra di più. Inoltre il maggiore tempo libero (o meglio: tempo liberato) giova alla salute fisica e mentale e ai rapporti umani, e questi fattori possono ulteriormente migliorare la produttività oraria (e la qualità della vita). Come pure la stabilità del lavoro. Meglio lavorare 20 ore con un posto fisso che 30 da precario. La piena e stabile occupazione (lavorare meno, lavorare TUTTI) apre il mercato al massimo numero di soggetti possibile, e questi avranno la possibilità di pianificare il futuro. Meglio, molto meglio lavorare in due, 20 ore ciascuno, che uno solo in famiglia 40 ore. I giovani, ma perché no anche i meno giovani, che mettono su casa e famiglia sono un potentissimo motore dell'economia (edilizia, arredamento, giocattoli, alimenti e vestiti per i bambini, etc.). Il tempo libero è di per sé stesso un potente motore dell'economia (attività ricreative, ristorazione, svago, cinema, teatro, viaggi, etc.). Le 20 ore di tempo liberato a chi ne lavorava 40 daranno lavoro e reddito ad altri. La mera circolazione del denaro è un motore dell'economia (il famoso "moltiplicatore" keynesiano) e la propensione marginale al consumo è maggiore nelle fasce a basso reddito. 10 salari bassi da 1000 euro giovano molto più all'economia nazionale del salario da 10.000 euro di un manager (che avrà una maggiore propensione marginale al risparmio). Detto M il moltiplicatore keynesiano dell'investimento pubblico, esso cresce in prima approssimazione con legge M=1/(1-c) dove c è la propensione marginale al consumo e 1-c quella al risparmio. Ne deduciamo che in una economia equa l'investimento pubblico è assai più efficace nello spingere il reddito nazionale che in un'economia diseguale. Questi sono elementari concetti di economia keynesiana. Un semplice corollario è il seguente: bisognerà assolutamente evitare le disuguaglianze, la disoccupazione e la precarietà che sarebbero conseguenze inevitabili del dilagare dell'automazione e dell'IA a parità di orari di lavoro. Queste danneggerebbero l'economia, le persone, le famiglie, la società.
Senti, come sai, se voglio leggere romanzi, mi scelgo il libro adatto e perciò non ce la faccio a leggere tutte codeste CRETINATE, perchè sono solo cretinate.
Vorrei vedere pagare il mutuo e tutto il resto guadagnando la metà per far lavorare altri al posto mio. Vorrei vedere pagare i contributi della metà e poi ritrovarmi in pensione con una miseria più di ora.
Vorrei vedere in una famiglia che lavorano in due mantenersi due macchine, magari pure elettriche.
E via dicendo.
Leggi meno cretinate e scendi nella realtà dei fatti. Meno clandestini, i soldi di un clandestino darli alle famiglie per ogni figlio nato e vedrai che dovresti creare nuovi ospedali per poter ospitare tutti i neonati.
Una cosa però potresti tagliare almeno del 50%, le tue letture e ricerche varie. Leggi meno fantascienza e passa a Topolino.
Scusa sai, ma per me sei suonato come una campana.

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Leno Lazzari
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Re: Contaminazioni culturali

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Ad essere meno prolisso, caro Fosforo, potrei considerare
anch'io di leggerti ed eventualmente risponderti .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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docgalileo
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Re: Contaminazioni culturali

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Fosforo31 ha scritto: 27 ago 2024, 1:11 Detto M il moltiplicatore keynesiano dell'investimento pubblico, esso cresce in prima approssimazione con legge M=1/(1-c) dove c è la propensione marginale al consumo e 1-c quella al risparmio. Ne deduciamo che in una economia equa l'investimento pubblico è assai più efficace nello spingere il reddito nazionale che in un'economia diseguale.
Amici forumisti tutti, il caldo persistente e/o gravi patologie mentali inducono l’ineffabile panzanaro seriale fosforo31 a produrre un diluvio di balle galattiche.
BALLA GALATTICA NUMERO 1 - Aggiungiamo oltre 1 milione e mezzo che hanno acquisito la cittadinanza solo negli ultimi 10 anni e almeno altrettanti che l'hanno acquisita in tutti gli anni precedenti e che sono ancora vivi e residenti in Italia (post del 25/08/2024, ore 15.46).
Come era ovvio, il panzanaro seriale fosforo31 non dice quali statistiche ponga a fondamento del proprio convincimento. Il panzanaro seriale fosforo31 si limita a ricordare un amico (immaginario, NdA) che a fine anni 80 sposò la badante di sua madre, una stangona polacca che gli diede 5 figlie. ROBA DA TSO IMMEDIATO!
BALLA GALATTICA NUMERO 2 - Il numero degli sbarchi (da non confondersi col numero totale degli arrivi) quest'anno è in netta diminuzione. In parte dipende anche dalla situazione africana: da qualche anno il PIL di quel continente cresce a un tasso più alto di quello della popolazione (post del 26/08/2024, ore 23.32).
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, gli sbarchi al 27 agosto 2024
https://www.interno.gov.it/sites/defaul ... 8-2024.pdf
sono in netta diminuzione rispetto al 2022 ed in nettissima diminuzione rispetto al 2023. Nessuno, a parte il delirante fosforo31, capisce la correlazione tra il tasso di crescita del PIL africano, il tasso di crescita della popolazione africana e il numero di sbarchi.
BALLA GALATTICA NUMERO 3 - Ribadisco la mia proposta di soluzione, che poi è quella del grande economista Keynes: tagliare drasticamente, ex lege, gli orari di lavoro (nel 1930 Keynes proponeva una settimana cortissima di 15 ore da raggiungersi entro il 2030):
LAVORARE MENO, LAVORARE TUTT
I (post del 26/08/2024, ore 23.32).
Lavorare meno, lavorare tutti è un vuoto slogan che non ha alcuna relazione con il mondo reale. Nel mondo reale esiste una cosa chiamata LABOUR MISMATCH.
I forumisti di buona volontà che non si accontentano delle balle galattiche postate dal delirante fosforo31 possono iniziare a rendersi edotti del problema partendo da
https://www.nber.org/system/files/worki ... w18265.pdf
BALLA GALATTICA NUMERO 4 - Detto M il moltiplicatore keynesiano dell'investimento pubblico, esso cresce in prima approssimazione con legge M=1/(1-c) dove c è la propensione marginale al consumo e 1-c quella al risparmio. Ne deduciamo che in una economia equa l'investimento pubblico è assai più efficace nello spingere il reddito nazionale che in un'economia diseguale (post del 27/08/2024, ore 00.13).
Diamo la parola al mai abbastanza compianto Rudiger Dornbusch
https://library.nlu.edu.ua/POLN_TEXT/SE ... nomics.pdf
e al capitolo 9, paragrafo 3, leggiamo che the multiplier is the amount by which equilibrium output changes when autonomous aggregate demand increases by 1 unit.
Il delirante panzanaro fosforo31 dimostra di essere un asino che sproloquia intorno a cose di cui non ha minima contezza. Nemmeno nel salone del barbiere si sentono fesserie come quella postata dall'asino fosforo31.
Amici forumisti, mi sia permesso ripetere la domanda: ma come fate a prestare fede alle balle galattiche propagandate da un panzanaro con evidenti problemi psichiatrici?
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docgalileo
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Re: Contaminazioni culturali

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Non contento di postare BALLE GALATTICHE, il panzanaro fosforo31 si produce anche nel seguente delirio:
in questa legislatura dovremmo avere una trentina di parlamentari, almeno un ministro e un paio di sottosegretari di origini straniere, nonché un governatore di Regione e centinaia di sindaci (post del 25/08/2024, ore 17.01).
Al delirante fosforo31 sfugge che condizione necessaria per essere eletti parlamentari, Presidenti di Regione, consiglieri regionali, sindaci è quello di essere candidati.
Il delirante fosforo31, dopo averci elencato quanti cittadini italiani di origine straniera che sono stati candidati dal movimento guidato da Giuseppi Il Grande Pagliaccio Impomatato, si ponga una domanda e si dia una risposta.
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docgalileo
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Re: Contaminazioni culturali

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Sempre in tema di balle galattiche propagandate dall'ineffabile fosforo31:
è intuitivo ed è suffragato da studi statistici che lavorando meno migliora la produttività oraria del lavoro.
Quali siano i misteriosissimi studi statistici non è dato sapere.
Che siano studi statistici che esistono solo nelle sconclusionate fantasie del panzanaro fosforo31? Bye
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