Studente ha scritto: 15 nov 2020, 11:16 I problemi sono tanti e complessi, peró se in Europa c é il diritto di libertà di parola e nessno si deve offendere per le vignette questo succede in europa, se a qualcuno non va bene se ne può andare. Poi possiamo disctere e dire che le vignette fanno obbiettivamente cagare, non fanno ridere, non sono sottili abbastanza (mio giudizio personale) ma non si pußo andare in giro ad uccidere chi non la pensa come te, se no diventiamo un paese islamico qualsiasi
Tutto giusto, signori miei, ma non dimenticate che seppur oggi il mondo musulmano disponga di minore forza e risorse rispetto a quello occidentale, a differenza di un passato lontano, ha una motivazione molto più forte: la religione.Ovidio ha scritto: 15 nov 2020, 11:33 Rimarrà fondamentalmente una guerra di religione unilaterale, nel senso che la fanno loro noi.
Certo, l'occidente ha agito e agisce da potenza imperialista, ma questa è la politica di sempre, di tutte le potenze passate, presenti e future. Sarebbe anche quella dei paesi arabi se solo potessero.
Ma la guerra di religione di oggi è solo farina del loro saco!
Il mondo occidentale, anche quando ha affrontato le Crociate (il cui vessillo era la religione ma come "alibi", non certo forte convinzione), il mondo musulmano (e soprattutto l'area estremista) ha un fortissimo propulsore, perché la fede in questo contesto è determinante. Un cristiano, oggi, non si farebbe esplodere in nome di Cristo, un musulmano (radicalizzato) in nome di Allah sì.
La questione è principalmente culturale, nel senso che abbiamo idee profondamente differenti a causa della percezione della vita stessa che è diversa. Ad essa, poi, si aggiungono i dissapori del passato...e la miccia resta perennemente accesa.
Di chi è colpa? Un po' di tutti. Da un lato l'Occidente, che persegue i suoi interessi, primariamente economici e geo-politici, dall'altro una chiusura ideologica del mondo musulmano (radicale) che non tollera la diversità religiosa e ne fa baluardo, alibi per imporre una purificazione, con una spinta di odio puro. Visto che, tuttavia, la vita in comunità è e deve essere serena ed equilibrata, nel rispetto delle leggi e del prossimo, viene da sé che la pace quando non si ottiene con le buone, va ottenuta con le cattive.
Del resto, il concetto non è affatto nuovo. Già duemila anni fa, si diceva "si vis pacem, para bellum"... :)