Il sindaco di Lampedusa può dire ciò che vuole. I numeri su cui si può ragionare sono quelli ufficiali del Ministero dell'Interno. Oggi non c'è più Salvini. Allora la Lamorgese tiri fuori i numeri del 2018/2019 li avvalli come Governo. Quelli di un sindaco avversario politico non contano una mazza. Pure io posso sparare tutti i numeri che voglio...i commedianti ha scritto: 31 lug 2020, 7:53 Non faccio distinsioni di colori ma ecco a che punto si arriva quando uno Stato non si cura piu' delle sue frontiere ..e quindi , ARRIVI CHI PUO' !! ... Ma a tal proposito ...non penserete che ci sia qualcuno che invece lo sappia O CHE LO VOGLIA FARE?? a difendere i confini..a parte le chiacchiere che servono per prendere voti ... Date una letta a quanto segue anche se lo so che quando uno ha un 'partito preso' ...che je fai ! ...: da: webinfo@adnkronos.com •25 luglio 2020
Lampedusa, il sindaco attacca ancora: "Salvini mentitore seriale"
".... Quando Salvini era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del Ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando". Così il sindaco di Lampedusa Totò Martello in merito ad alcune dichiarazioni del segretario della Lega.
"Se Salvini fosse venuto a Lampedusa in quel periodo - aggiunge - quando da sindaco ho più volte chiesto una interlocuzione istituzionale con il Ministero che allora guidava, senza mai avere risposta, avrebbe visto con i suoi occhi le imbarcazioni dei migranti entrare in porto. Forse allora non è venuto a Lampedusa proprio per questo motivo, per non dovere ammettere la realtà e continuare a negare l’evidenza. E venuto adesso per pura propaganda politica, comportandosi come un pericoloso ‘giullare di piazza’ che fomenta odio e rabbia". "Quanto alle sue dichiarazioni nelle quali mi definisce un ‘poveretto’ – conclude Martello – ebbene sì, forse lo sono: mio padre era pescatore, mi ha insegnato ad andare per mare quando ero ancora un ragazzino. Non frequento lidi balneari alla moda in giro per l’Italia, non mi sono arricchito con la politica e vivo ogni giorno insieme ai miei concittadini, nella mia Lampedusa. Sono un pescatore e sono orgoglioso di esserlo. Lui invece si fa chiamare ‘capitano’, ma capitano di cosa?". Al via mo' tutte le congetture per il vostro amato impostore che a caccia di voti penso' bene di allargare la platea anche sotto la Padania e a tutto il Paese..giacche' cio' che paga in politica e' la commedia e la chiacchiera.
Vorrei interpretare la situazione in maniera piu positiva. I fatti ci dicono che:giampieros ha scritto: 31 lug 2020, 11:58 :arrow: 9Il sindaco di Lampedusa può dire ciò che vuole. I numeri su cui si può ragionare sono quelli ufficiali del Ministero dell'Interno. Oggi non c'è più Salvini. Allora la Lamorgese tiri fuori i numeri del 2018/2019 li avvalli come Governo. Quelli di un sindaco avversario politico non contano una mazza. Pure io posso sparare tutti i numeri che voglio...i commedianti ha scritto: 31 lug 2020, 7:53 Non faccio distinsioni di colori ma ecco a che punto si arriva quando uno Stato non si cura piu' delle sue frontiere ..e quindi , ARRIVI CHI PUO' !! ... Ma a tal proposito ...non penserete che ci sia qualcuno che invece lo sappia O CHE LO VOGLIA FARE?? a difendere i confini..a parte le chiacchiere che servono per prendere voti ... Date una letta a quanto segue anche se lo so che quando uno ha un 'partito preso' ...che je fai ! ...: da: webinfo@adnkronos.com •25 luglio 2020
Lampedusa, il sindaco attacca ancora: "Salvini mentitore seriale"
".... Quando Salvini era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del Ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando". Così il sindaco di Lampedusa Totò Martello in merito ad alcune dichiarazioni del segretario della Lega.
"Se Salvini fosse venuto a Lampedusa in quel periodo - aggiunge - quando da sindaco ho più volte chiesto una interlocuzione istituzionale con il Ministero che allora guidava, senza mai avere risposta, avrebbe visto con i suoi occhi le imbarcazioni dei migranti entrare in porto. Forse allora non è venuto a Lampedusa proprio per questo motivo, per non dovere ammettere la realtà e continuare a negare l’evidenza. E venuto adesso per pura propaganda politica, comportandosi come un pericoloso ‘giullare di piazza’ che fomenta odio e rabbia". "Quanto alle sue dichiarazioni nelle quali mi definisce un ‘poveretto’ – conclude Martello – ebbene sì, forse lo sono: mio padre era pescatore, mi ha insegnato ad andare per mare quando ero ancora un ragazzino. Non frequento lidi balneari alla moda in giro per l’Italia, non mi sono arricchito con la politica e vivo ogni giorno insieme ai miei concittadini, nella mia Lampedusa. Sono un pescatore e sono orgoglioso di esserlo. Lui invece si fa chiamare ‘capitano’, ma capitano di cosa?". Al via mo' tutte le congetture per il vostro amato impostore che a caccia di voti penso' bene di allargare la platea anche sotto la Padania e a tutto il Paese..giacche' cio' che paga in politica e' la commedia e la chiacchiera.