Mi riferisco al monitorare la situazione e agire affinché si possa arginare la possibile escalation di violenza innescata dal gesto degli USA.
Loro colpiscono, ma sono a migliaia di chilometri di distanza, mentre noi, che non c'entriamo nulla, ci ritroviamo la patata bollente a causa della prossimità geografica e degli impegni assunti sul fronte internazionale. Stare solo a guardare può essere assai rischioso e l'azione diplomatica può essere la soluzione ideale, ma non sarà affatto facile.
Ammetto di essere un pò confuso riguardo agli sviluppi di questa situazione, non so se quel generale era un patriota o un violento provocatore , le notizie in giro sono discordanti ,dipende dal punto di vista , e non so neppure se la violenza è stata innestata dagli usa oppure era una risposta a precedenti di violenza locale
Quello di cui sono certo è che i richiami generici alla diplomazia valgono ben poco se gli interessi in ballo sono potere internazionale dato dal petrolio e fanatismo religioso con annesse guerre interne anche tra musulmani di varie tendenze
La diplomazia dovrebbe servire soprattutto a difendere i nostri interessi più di quelli altrui ,e difendere i nostri interessi vuol dire includere anche un minimo esodo verso di noi...ci sono tanti paesi arabi straricchi in grado di sostenere altri arabi meno fortunati
“Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso.”
DESMOND BAGLEY