Il bello della democrazia liberale

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Ginger
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Il bello della democrazia liberale

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La possibilità di esprimere verbalmente il proprio dissenso, senza violenza è la cosa più bella delle democrazie liberali.
Mettere a tacere chi la pensa in modo dissonante con insulti ed intimidazioni è il modo più efficace di trasformare il dissenso in odio, le idee in ossessioni e il confronto in scontro.
Bisognerebbe meditare sul senso profondo dell' essere cittadini di un paese democratico e, a proposito di questo, mi viene in mente la frase di Evelyn Beatrice (spesso attribuita a Voltaire).
«Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo»
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Acido
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 8:11 La possibilità di esprimere verbalmente il proprio dissenso, senza violenza è la cosa più bella delle democrazie liberali.
Mettere a tacere chi la pensa in modo dissonante con insulti ed intimidazioni è il modo più efficace di trasformare il dissenso in odio, le idee in ossessioni e il confronto in scontro.
Bisognerebbe meditare sul senso profondo dell' essere cittadini di un paese democratico e, a proposito di questo, mi viene in mente la frase di Evelyn Beatrice (spesso attribuita a Voltaire).
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"A lavà a cap' o ciuccio se perd' l'acqua e 'o sapone"
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Ginger
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Acido ha scritto: 1 feb 2025, 8:17 "A lavà a cap' o ciuccio se perd' l'acqua e 'o sapone"
Caro Acido, innanzitutto ti faccio i complimenti per la scelta del tuo Nickname, è decisamente appropriato.
Mi piacerebbe sapere cosa pensi della libertà di espressione.
Credi che si vivrebbe meglio se ci fosse impedito di dire ciò che pensiamo?
Credi che chi ha idee diverse dalle nostre sia, solo per questo, un nemico?
E se le cose stanno così, potresti spiegarmi perché?
Sarei sinceramente interessata a capire per quale motivo sei così aggressivo.
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RedWine
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 8:11 La possibilità di esprimere verbalmente il proprio dissenso, senza violenza è la cosa più bella delle democrazie liberali.
Mettere a tacere chi la pensa in modo dissonante con insulti ed intimidazioni è il modo più efficace di trasformare il dissenso in odio, le idee in ossessioni e il confronto in scontro.
Bisognerebbe meditare sul senso profondo dell' essere cittadini di un paese democratico e, a proposito di questo, mi viene in mente la frase di Evelyn Beatrice (spesso attribuita a Voltaire).
«Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo»
si, tutto giusto,
ma Tu, non sei di sinistra???

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Acido
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 8:29 Caro Acido, innanzitutto ti faccio i complimenti per la scelta del tuo Nickname, è decisamente appropriato.
Mi piacerebbe sapere cosa pensi della libertà di espressione.
Credi che si vivrebbe meglio se ci fosse impedito di dire ciò che pensiamo?
Credi che chi ha idee diverse dalle nostre sia, solo per questo, un nemico?
E se le cose stanno così, potresti spiegarmi perché?
Sarei sinceramente interessata a capire per quale motivo sei così aggressivo.
Ho già lasciato il mio commento.
Anzi due.
Tutti hanno capito cosa voglio dire, tranne tu.
Bye
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Ginger
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Re: Il bello della democrazia liberale

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RedWine ha scritto: 1 feb 2025, 8:29 si, tutto giusto,
ma Tu, non sei di sinistra???

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Se per essere di sinistra intendi essere del PD, la mia risposta è no.
Perché il PD non è sinistra, ma è in qualche modo alleato della destra.
Mi sono formata con Marx, Labriola, Gramsci, Gobetti e Keynes.
Purtroppo vivo una situazione in cui sono orfana di un partito che mi rappresenti.
Ma ho degli ideali, molti tendono, non so se per pigrizia o per strategia, ad identificare gli ideali socialisti al comunismo storico sfociato nello stalinismo ecc. Io no.
Oggi le strutture economiche e del lavoro sono senz'altro totalmente nuove e ancora non c' è stata un' analisi complessiva della natura globale della dialettica potere-lavoro.
Ovviamente la storia ci ha insegnato che la pratica della rivoluzione violenta non è praticabile perché di fatto ha portato quasi sempre alla repressione e all' instaurazione di regimi autoritari.
Continuo però a credere fermamente negli ideali di emancipazione intellettuale ed economica dei gruppi sociali subalterni, deboli e sfruttati.
Credo che la garanzia di pari opportunità sancita dalla costituzione dovrebbe essere garantita anche nei fatti.
Credo che uno stato dovrebbe avere tra le sue priorità, di garantire i più poveri e sfruttati e di investire nella scuola, nella sanità e negli spazi di aggregazione sociale.
Purtroppo nessuno dei governi che io ho visto nei miei 45 anni di vita (sia a dx che di falsa sinistra come Ulivo, PD ecc) ha mai portato avanti politiche simili.
Forse l'unico che ha fatto qualcosina in tal senso è stato il Conte 1 (M5S e lega).
Onestamente i nostri partiti mi sembrano tutti elementi di un' unica claque FdI, PD, fi, lega, ecc. Si fanno guerre per le poltrone e, appena uno vince, arraffa tutto per i suoi dimenticando di essere lì per fare il possibile per migliorare concretamente le condizioni dei cittadini
Credo fermamente che, davvero ci sarebbe bisogno di una rivoluzione, ma non penso ad una rivoluzione armata, bensì ad una rivoluzione delle coscienze che invece dei mortai dovrebbe basarsi sul confronto costruttivo, sulla ricerca in comune, sulla capacità di riconoscere gli altri nella loro dignità e nel loro valore di esseri potenzialmente razionali e liberi.
È questo che bisognerebbe cercare di cavare fuori da noi stessi e dalla nostra coscienza per cavare di difendere i nostri valori democratici comuni.
Da ragazza frequentavo dibattiti pubblici all' università, all' istituto degli studi filosofici ecc. e lì ho scoperto la bellezza del confronto, che quando avviene senza pregiudizi, alla fine, anche se non si riesce a trovare l'accordo, ci arricchisce.
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Ginger
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Acido ha scritto: 1 feb 2025, 9:02 Ho già lasciato il mio commento.
Anzi due.
Tutti hanno capito cosa voglio dire, tranne tu.
Bye
Ok, allora se pensi che sia un po' tarda, potresti spiegarmi in modo semplice, magari con una breve argomentazione, ciò che pensi in merito della libertà di espressione?
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Acido
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Nein, non do' ripetizioni.
Sorry.
I miei post sono ancora sul forum.
Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
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Ginger
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Acido ha scritto: 1 feb 2025, 9:11 Nein, non do' ripetizioni.
Sorry.
I miei post sono ancora sul forum.
Ok, allora grazie lo stesso. È stato comunque interessante interagire con te.
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Michelangelo
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 8:11 La possibilità di esprimere verbalmente il proprio dissenso, senza violenza è la cosa più bella delle democrazie liberali.
Mettere a tacere chi la pensa in modo dissonante con insulti ed intimidazioni è il modo più efficace di trasformare il dissenso in odio, le idee in ossessioni e il confronto in scontro.
Bisognerebbe meditare sul senso profondo dell' essere cittadini di un paese democratico e, a proposito di questo, mi viene in mente la frase di Evelyn Beatrice (spesso attribuita a Voltaire).
«Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo»
In linea teorica questo è corretto. Ma ritengo che sia tutto un problema di percezione:
Oggi che c'è una "destra" al governo, c'è chi PERCEPISCE ( dando per scontato che la destra significhi dittatura e violazione dei diritti e violazione della libertà di espressione ) un soffocamento del libero pensiero e della democrazia. Tra l'altro, non si tratta nemmeno di destra ( perché la destra, quella vera e sana - cioè quella realmente sovranista e patriottica - non è ammessa in Europa.. neanche quando e se lo vuole il popolo! ), ma di CENTRO, che è tutta un altra cosa.
Nella realtà di tutti i giorni, invece, la filosofia e la ideologia che ha dominato per 20 anni in Italia e in Europa( che potremmo definire: pacata, accomodante e buonista ), ha portato il nostro Paese ad accettare passivamente - proprio per la paura di essere giudicati VIOLATORI dei diritti e/o razzisti e/o fascisti - che venisse distrutto e vandalizzato dall'immigrazione incontrollata, che ha provocato un degrado e una delinquenza ormai ingestibile. Chi è che ha stabilito che la filosofia dominante ( immigrazionista, multiculturalista, anti sovranista e ipocritamente anti razzista ) fosse quella giusta?! E' stato forse deciso democraticamente dal popolo?! Mi pare di no. Loro stessi si sono auto assegnati il titolo di "GIUSTI", tolleranti e democratici e - in soldoni - questa ( SI' ) si dovrebbe configurare a tutti gli effetti come una dittatura e una violazione del pensiero democratico.
Nei fatti, tradizionalmente ( mi riferisco almeno all'Italia ) sono sempre stati gli uomini più pacati e dall'aplomb impeccabile a danneggiare il nostro paese più di tutti e, a sua volta, coloro che - al netto - hanno dimostrato di essere meno tolleranti alla democrazia. Ma anche in questo caso, una parte di popolo potrebbe avere una percezione diversa in tal senso e, considerare questi "signori", dei SALVATORI al quale essere addirittura grati:
Draghi, Prodi e Monti sono stati tutti uomini pacati e dall'aplomb impeccabile, ma che hanno DECISO per tutti ( senza mai richiedere il consenso democratico ) di ridurre l'Italia in mutande. Tutti loro, si sono adoperati ( si evince ) per impoverire l'Italia, smantellando pezzo per pezzo tutte le sue eccellenze e il made in Italy e per eliminare ogni rimasuglio di sovranità.
Fuori concorso ( a Italia già distrutta irreversibilmente dai primi uomini, percepiti come "pacati" e democratici appunto ) ritengo che si debba inserire nel gruppo anche Conte, ritrovandosi nel ruolo di Premier ( da sconosciuto e da NON votato da nessuno ) la prima volta nel governo giallo-verde; la seconda volta ( sempre da non votato ) nel governo Conte 2 e - non pago - quando cadde il Conte 2 chiese a Mattarella che si facesse un Conte ter, ( sempre senza essere eletto da nessuno ) con un eventuale rimpasto di governo. A seguire, ha preteso di fare parte della Commissione Covid. Ovvero, lui che è uno dei principali giudicati sulla gestione pandemica, avrà il ruolo di giudicante. Alla faccia dello spirito democratico! :?
“Un popolo che dimentica i fasti del patriottismo è un popolo in decadenza. Il passato segna i doveri dell’avvenire.”
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Ginger
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Michelangelo ha scritto: 1 feb 2025, 11:32 In linea teorica questo è corretto. Ma ritengo che sia tutto un problema di percezione:
Oggi che c'è una "destra" al governo, c'è chi PERCEPISCE ( dando per scontato che la destra significhi dittatura e violazione dei diritti e violazione della libertà di espressione ) un soffocamento del libero pensiero e della democrazia. Tra l'altro, non si tratta nemmeno di destra ( perché la destra, quella vera e sana - cioè quella realmente sovranista e patriottica - non è ammessa in Europa.. neanche quando e se lo vuole il popolo! ), ma di CENTRO, che è tutta un altra cosa.
Nella realtà di tutti i giorni, invece, la filosofia e la ideologia che ha dominato per almeno 20-25 anni in Italia e in Europa( che potremmo definire: pacata, accomodante e buonista ), ha portato il nostro Paese ad accettare passivamente - proprio per la paura di essere giudicati VIOLATORI dei diritti e/o razzisti e/o fascisti - che venisse distrutto e vandalizzato dall'immigrazione incontrollata, che ha provocato un degrado e una delinquenza ormai ingestibile. Chi è che ha stabilito che la filosofia dominante ( immigrazionista, multiculturalista, anti sovranista e ipocritamente anti razzista ) fosse quella giusta?! E' stato forse deciso democraticamente dal popolo?! Mi pare di no. Loro stessi si sono auto assegnati il titolo di "GIUSTI", tolleranti e democratici e - in soldoni - questa ( SI' ) si dovrebbe configurare a tutti gli effetti come una dittatura e una violazione del pensiero democratico.
Nei fatti, tradizionalmente ( mi riferisco almeno all'Italia ) sono sempre stati gli uomini più pacati e dall'aplomb impeccabile a danneggiare il nostro paese più di tutti e, a sua volta, coloro che - al netto - hanno dimostrato di essere meno tolleranti alla democrazia. Ma anche in questo caso, una parte di popolo potrebbe avere una percezione diversa in tal senso e, considerare questi "signori", dei SALVATORI al quale essere addirittura grati:
Draghi, Prodi e Monti sono stati tutti uomini pacati e dall'aplomb impeccabile, ma che hanno DECISO per tutti ( senza mai richiedere il consenso democratico ) di ridurre l'Italia in mutande. Tutti loro, si sono adoperati ( si evince ) per impoverire l'Italia, smantellando pezzo per pezzo tutte le sue eccellenze e il made in Italy e per eliminare ogni rimasuglio di sovranità.
Fuori concorso ( a Italia già distrutta irreversibilmente dai primi uomini, percepiti come "pacati" e democratici appunto ) ritengo che si debba inserire nel gruppo anche Conte, ritrovandosi nel ruolo di Premier ( da sconosciuto e da NON votato da nessuno ) la prima volta nel governo giallo-verde; la seconda volta ( sempre da non votato ) nel governo Conte 2 e - non pago - quando cadde il Conte 2 chiese a Mattarella che si facesse un Conte ter, ( sempre senza essere eletto da nessuno ) con un eventuale rimpasto di governo. A seguire, ha preteso di fare parte della Commissione Covid. Ovvero, lui che è uno dei principali giudicati sulla gestione pandemica, avrà il ruolo di giudicante. Alla faccia dello spirito democratico! :?
Come ho più volte detto, non sono una sostenitrice dei vari Prodi, Renzi e neppure dei 5s.
Hai ragione sul Conte 2 e 3, il Conte 1 però è stato un po' meglio degli altri precedenti e successivi, almeno per me.
Quanto all' immigrazione incontrollata, concordo con il fatto che sia un problema serio.
Dissento però sul fatto che sia una cosa giusta fare morire persone in mare.
Certo che bisogna trovare una strategia per organizzare il rimpatrio di soggetti non aventi diritto d'asilo, ma proprio il rimpatrio è reso più difficile da leggi come la Bossi-Fini che istiga alla latitanza molti immigrati illegali che, magari, se ne andrebbero pure se potessero.
Purtroppo questo è un periodo storico in cui ci sono flussi migratori che pressano l'occidente, è già successo in altre epoche storiche e sicuramente bisogna trovare una strategia per arginare il fenomeno, ma non è possibile eliminarlo, a meno che non si decida di sterminare i migranti stessi, cosa che non mi trova d'accordo.
Purtroppo se l'occidente continua a sfruttare l'Africa, favorendo di volta in volta fazioni e e colpi di stato per garantire i propri interessi economici (un tempo erano oro e diamanti, oggi terre rare) non solo non arginerà il problema, ma lo accentuerà sempre più.
E quindi, pur essendo consapevole di non avere una ricetta, ritengo sarebbe più utile e bello analizzare il problema e cercare strategie che, alla deterrenza, accompagnino un' inversione di rotta dell' occidente
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RedWine
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 9:04 Se per essere di sinistra intendi essere del PD, la mia risposta è no.
Perché il PD non è sinistra, ma è in qualche modo alleato della destra.
Mi sono formata con Marx, Labriola, Gramsci, Gobetti e Keynes.
Purtroppo vivo una situazione in cui sono orfana di un partito che mi rappresenti.
Ma ho degli ideali, molti tendono, non so se per pigrizia o per strategia, ad identificare gli ideali socialisti al comunismo storico sfociato nello stalinismo ecc. Io no.
Oggi le strutture economiche e del lavoro sono senz'altro totalmente nuove e ancora non c' è stata un' analisi complessiva della natura globale della dialettica potere-lavoro.
Ovviamente la storia ci ha insegnato che la pratica della rivoluzione violenta non è praticabile perché di fatto ha portato quasi sempre alla repressione e all' instaurazione di regimi autoritari.
Continuo però a credere fermamente negli ideali di emancipazione intellettuale ed economica dei gruppi sociali subalterni, deboli e sfruttati.
Credo che la garanzia di pari opportunità sancita dalla costituzione dovrebbe essere garantita anche nei fatti.
Credo che uno stato dovrebbe avere tra le sue priorità, di garantire i più poveri e sfruttati e di investire nella scuola, nella sanità e negli spazi di aggregazione sociale.
Purtroppo nessuno dei governi che io ho visto nei miei 45 anni di vita (sia a dx che di falsa sinistra come Ulivo, PD ecc) ha mai portato avanti politiche simili.
Forse l'unico che ha fatto qualcosina in tal senso è stato il Conte 1 (M5S e lega).
Onestamente i nostri partiti mi sembrano tutti elementi di un' unica claque FdI, PD, fi, lega, ecc. Si fanno guerre per le poltrone e, appena uno vince, arraffa tutto per i suoi dimenticando di essere lì per fare il possibile per migliorare concretamente le condizioni dei cittadini
Credo fermamente che, davvero ci sarebbe bisogno di una rivoluzione, ma non penso ad una rivoluzione armata, bensì ad una rivoluzione delle coscienze che invece dei mortai dovrebbe basarsi sul confronto costruttivo, sulla ricerca in comune, sulla capacità di riconoscere gli altri nella loro dignità e nel loro valore di esseri potenzialmente razionali e liberi.
È questo che bisognerebbe cercare di cavare fuori da noi stessi e dalla nostra coscienza per cavare di difendere i nostri valori democratici comuni.
Da ragazza frequentavo dibattiti pubblici all' università, all' istituto degli studi filosofici ecc. e lì ho scoperto la bellezza del confronto, che quando avviene senza pregiudizi, alla fine, anche se non si riesce a trovare l'accordo, ci arricchisce.
grazie dell'ampia risposta, anche se non hai afferrato la mia obiezione.
avere ideali di sinistra non è sbagliato, anche se storicamente molte volte maldestri tentativi di realizzarli hanno portato a risultati catastrofici. (ma è un altro discorso)
il punto che volevo sottolineare, è che oggi in italia essere di sinistra si riduce, se non sempre, molto spesso, a quello descritto nel video sotto. che è l'esatto contrario allo spirito del tuo post iniziale.
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RedWine ha scritto: 1 feb 2025, 12:18 grazie dell'ampia risposta, anche se non hai afferrato la mia obiezione.
avere ideali di sinistra non è sbagliato, anche se storicamente molte volte maldestri tentativi di realizzarli hanno portato a risultati catastrofici. (ma è un altro discorso)
il punto che volevo sottolineare, è che oggi in italia essere di sinistra si riduce, se non sempre, molto spesso, a quello descritto nel video sotto. che è l'esatto contrario allo spirito del tuo post iniziale.
Purtroppo è vero e, purtroppo, ho già preso atto da anni che coloro che dovrebbero dare l'esempio, in quanto rappresentanti di partiti che, almeno in linea teorica, hanno lo scopo di elaborare proposte politiche in grado di creare consenso, parlano e agiscono puntando sull'odio, la rabbia la presunzione di essere superiori a qualsiasi critica.
Il risultato è che queste persone non hanno più il consenso delle persone pensanti (vedi grado di astensionismo) e la politica è diventata una sorta di show in cui la gente litiga in stile Maria de Filippi.
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Re: Il bello della democrazia liberale

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Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 8:11 La possibilità di esprimere verbalmente il proprio dissenso, senza violenza è la cosa più bella delle democrazie liberali.
Mettere a tacere chi la pensa in modo dissonante con insulti ed intimidazioni è il modo più efficace di trasformare il dissenso in odio, le idee in ossessioni e il confronto in scontro.
Bisognerebbe meditare sul senso profondo dell' essere cittadini di un paese democratico e, a proposito di questo, mi viene in mente la frase di Evelyn Beatrice (spesso attribuita a Voltaire).
«Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo»
La voglio vedere la Scklein, disposta a morire per difendere il pensiero di Salvini o della Meloni.
Da quelle parti, e lo dico da vecchio militante Radicale, i fans della Scklein, sono della stessa pasta dei CRIMINALI partigiani Comunisti, che sparavano sui soldati tedeschi, per obbligarli a rastrellare inermi civili, come hanno fatto da via Rasella in poi.
Si fossero presentati, quei CRIMINALI, non ci sarebbero state le stragi nazifasciste.
Il caso D Acquisto è sempre presente a dimostrazione di quello che affermo e che la storiucola insegnata nelle scuole è Vittima di quel principio, che i Sinistri sono impareggiabili nel calpestarlo.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 9:09 Ok, allora se pensi che sia un po' tarda, potresti spiegarmi in modo semplice, magari con una breve argomentazione, ciò che pensi in merito della libertà di espressione?
E qualcuno pensa che le donne in politica...no.
😍😍😍😍😍😍
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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