"OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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PhyroSphera
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Shamash ha scritto: 18 gen 2025, 11:27 Inutile cercare attenuanti, scusanti, valutazioni politiche, responsabilità di terzi e così via...

Qui non c'è né si può parlare di omicidio stradale, di un povero innocente che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato, né di un cittadino qualsiasi vittima della strada da parte di qualche pirata che lo ha travolto.
Parliamo di un delinquente che non si è fermato all'alt delle Forze dell'Ordine e che, fuggendo ad alta velocità, è stato giustamente inseguito.
Un cittadino onesto, corretto e rispettoso della legge si ferma all'alt e mostra senza alcun problema i documenti alle Forze dell'Ordine, perché non ha nulla da nascondere, né da temere. Tutto il resto sono becere speculazioni politiche atte a voler difendere e giustificare i criminali anziché perseguirli con severità.

Tutto si riduce semplicemente ad una constatazione che dovrebbe essere universalmente accettata, ossia:
Gli Alt devono valere nel rispetto dei diritti, della vita, della ragione. Uno corre in auto per portare la nonna in ospedale, la polizia gli dà l'Alt, lui deve fermarsi per forza, la nonna muore senza motivo, perché era solo presunzione...

Le forze dell'ordine non devono presumere mai e se esagerano tanto peggio e niente di buono.
Bisogna essere intelligenti e rispettosi nel provvedere.


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Shamash
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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PhyroSphera ha scritto: 28 gen 2025, 22:35 Gli Alt devono valere nel rispetto dei diritti, della vita, della ragione. Uno corre in auto per portare la nonna in ospedale, la polizia gli dà l'Alt, lui deve fermarsi per forza, la nonna muore senza motivo, perché era solo presunzione...

Le forze dell'ordine non devono presumere mai e se esagerano tanto peggio e niente di buono.
Bisogna essere intelligenti e rispettosi nel provvedere.


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Non prendiamoci in giro.
È pacifico siano fattispecie differenti e le Forze dell'Ordine non agiscono come robot.
Qui abbiamo due tizi in moto che non si fermano all'alt e sfrecciano a tutta velocità per le vie. Viene da sé che siano necessariamente delinquenti in fuga (come poi si è appurato, visto che entrambi avevano precedenti).
Che poi ci sia scappato il morto è qualcosa di orribile e ovviamente tutti ci auguriamo che ciò non capiti mai, tuttavia nel momento in cui fuggi volutamente dall'alt, senza averne giusta causa, devi mettere in conto qualsiasi rischio.
Diverso è il caso succitato. Nell'eventualità dovessi trasportare con urgenza una persona che va portata in ospedale, le Forze dell'Ordine potrebbero inseguirti e vedrebbero che ti stai recando presso la struttura più vicina più vicina e, una volta giunti al pronto soccorso, capirebbero.
«Siate il meglio di qualunque cosa siate» [Martin Luther King]
«Dove regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento» [Carl Gustav Jung]
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Valerio
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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PhyroSphera ha scritto: 18 gen 2025, 11:01 Riprendo i miei discorsi, constatando una certa fumosità e dissipazione nei commenti degli altri, cui attribuibili affermazioni antidemocratiche e appelli a invadenze e violenze, i quali ho segnalato agli appositi addetti del sito.

E' giusto che un presunto scippatore muoia in un inseguimento che accade in condizioni che non sarebbero dovute, cioè su mezzo di trasporto il cui uso lo Stato dovrebbe proibire e invece avalla con tanto di documentazione, senza riconoscerne l'alterazione?
Fosse stata la vittima colpevole, anche di aver profittato di un mezzo non idoneo facendo accusare di eccessi degli agenti onesti, è giusta la morte, senza porre sotto indagine chi nello Stato ha creato condizioni sbagliate per le strade? La causa della caduta è stata davvero correttamente valutata, o come sempre in questi casi l'incidente è stato considerato in base a un fraintendimento, cioè un ciclomotore classificato come motociclo, solo perché grosso (esiste nello Stato anche l'inversione opposta, motocicli classificati come ciclomotori, solo perché non grossi...)?
E' davvero sensato che gli agenti dell'ordine pratichino inseguimenti con forte insistenza in condizioni non confacenti? Non doveva invece accadere una comprensione, a prescindere dalla normativa sbagliata?

La questione dei deficit nelle léggi è assai vasta ma vi sono anche distorsioni nell'opinione pubblica. In Italia lo Stato appella "metropolitani" treni che non lo sono affatto e i giornalisti e i politici non sono da meno. Vien detto "omicidio stradale", usando espressione ambigua e scorretta, come se fossero le strade le cause di un delitto commesso; e non si valutano le proteste sulle condizioni delle strade, che in Italia a volte anzi spesso potrebbero essere di gran lunga meno difficili. Si dice di "patenti" e ci si scorda che non bisogna impedire di utilizzare le proprie capacità, anche se non corredate di un documento. Le patenti rilasciate per i motoveicoli sono documenti ottenuti con esami basati su teorie e pratiche che non distinguono adeguatamente o non distinguono proprio ciò che è motociclo o motocicletta da ciò che è ciclomotore. Il pilota dietro al quale sedeva il giovane Ramy era stato avvertito o confuso riguardo alle non-possibilità del suo grosso "scooter"? E come lo si stabilisce se la burocrazia nega differenze e confonde menzioni, travoandosi a negare anche insicurezze intrinseche?

Anni e anni per una légge sui caschi anche per i piccoli ciclomotori, ora cittadini multati per imprudenze, quasi sempre rischiose per sé e non gli altri... ma lo Stato non si è messo sotto processo per la propria imprudenza passata... Si poteva dare giusti avvisi e obblighi circostanziati, senza cadere sempre sull'orlo dell'abuso di tutela o peggio, invece prima non è stato fatto assolutamente niente, poi provvedimenti ambigui (da parte dello Stato, appunto).
Un agente dell'ordine dovrebbe far riferimento ai principi ancora validi dello Stato; e se un contenuto normativo è scorretto, se (nel caso specifico) un grosso scooter di fatto è un mezzo-pirata, un veicolo inadatto ad utilizzarsi correttamente, l'agente stesso dovrebbe per strada obbedire alle proprie percezioni e comprensioni, non a una carta di circolazione sbagliata ma cui uso invalso nello Stato.
Se lo Stato è ridotto così, incapace di garantire strade e mezzi per le strade... se (altro esempio, particolare) in un treno gli addetti fingono di stare in un salotto cittadino dove non ci sono utenti che vengono coi segni del lavoro appena svolto in un campo agricolo e gli stessi addetti sbagliano non solo nell'appellarsi al Codice Civile ma proprio anche nel modo di considerarlo, dimenticandosi pure che alcuni ambienti metropolitani possono essere durissimi a viversi... gli agenti dell'ordine cosa hanno per fare ordine? Delle vere testimonianze per iniziare qualcosa? In che senso devono essere sostenuti?

E in che senso l'appello generico alla cultura, senza prendere atto che ci sono intrusioni ai danni della comprensione e degli utilizzi di base della lingua o delle lingue in uso?
Si nota nelle reazioni politiche principali, da me elencate e analizzate in un secondo messaggio in questa discussione, l'assenza della menzione di queste problematiche; d'altronde un Governo e una Opposizione al Governo non hanno potere diretto di correggere lo Stato, nello stesso senso che il timoniere di una nave e quelli che con lui ne governano il tragitto non hanno il còmpito di meccanici e spazzini. Che dire della Presidenza della Repubblica? Questa sì ha una facoltà diretta ma il presidiare in tal caso non è sufficiente o è inane.
Innanzitutto in casi di penurie così ogni cittadino dovrebbe cercare di essere critico, prudente... e accanto alla burocrazia, non in tutto corretta, ci starebbe bene un po' di autocrazia: inutile un inseguimento a regola d'arte come se il mezzo inseguito fosse idoneo alle condizioni umane e stradali (sottolineo la distinzione tra uomini e strade, che la dizione "omicidio stradale" invece confonde). Se ciò pare troppo estremo, spropositato, allora si dovrebbe individuare i responsabili: periti, tecnici, esperti nello Stato e fuori; e quelli che hanno impedito o falsato le comunicazioni o addirittura costretto ad errori sotto minaccia di farne di peggiori.
Ma nel frattempo?

Nel frattempo non si può sostenere ciecamente degli agenti che non hanno tutto di corretto cui attenersi. Il carabiniere o il poliziotto devono inseguire ma secondo regole in parte falsate... né altri possono usare autorità necessarie... forse qualche passante, se in circostanze di estremo pericolo, potrebbe diffidare l'uso di un grosso scooter o addirittura inibirne senza essere denunciato per reato anche grave?
Altro esempio: gli scooter non grossi, si sa, sono in penurie che presentano problemi opposti ma non meno gravi: la potenza bassa è, come in tutti gli scooter, non disponibile sùbito e ciò costituisce un pericolo di troppo, in specie per chi sullo stesso veicolo; ma nessun divieto da parte dello Stato è mai stato emesso e si fa valere un falso principio di necessità, senza valutare di cosa si tratti. Se un cittadino deve evitare gli ingorghi per raggiungere un posto di lavoro, i bus sono parimenti coinvolti negli ingorghi, lui non è capace o non ha tempo di diventare motociclista, non per questo usando uno scooter quest'ultimo diventa un buon mezzo di locomozione! Invece che inserire errori nelle léggi, bisognerebbe riconoscere stati di emergenza e provvedere al meglio. Dunque nella fattispecie segnare gli scooter quali mezzi impropri da usarsi solo in penuria e emergenze e impegnarsi a risolvere ciò che crea bisogni negativi...

Ma ancora: se uno scippatore sottrae oggetti per mangiare e non ha modo per dimostrarlo? Deve essere inseguito, tanto inseguito? (per giunta con regole falsate?...)
Possono o potrebbero esistere anche casi stranissimi e non sono gli agenti a stabilire i fatti ma i giudici - se non sbagliano pure loro!


MAURO PASTORE
Le forze dell'ordine sono dipendenti dello Stato che agiscono in base a ordini e protocolli, come i militari applicano le regole d'ingaggio.

Non sta a loro valutare i motivi per cui i delinquenti delinquono. La regola è che chi non si ferma all'alt di una pattuglia è un delinquente in fuga e va assicurato alla Giustizia.

Qualcuno chiede ad una pistola di sparare solo se è giusto?

Se si vogliono evitare inseguimenti si dispongano altrimenti i posti di blocco. Come fanno in USA.

DOVE SPARANO A CHI NON SI FERMA.

PS. Se sapevano di non commettere gravi infrazioni, perché non si sono fermati?
Sovranità al Cittadino.
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Leno Lazzari
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Ci mancava giusto sta perla di Pastore .

In un caso, possibilissimo, del trasporto urgente a unpronto soccorso
sarebbero i Carabinieri stessi (ed é gi° successo) a fargli strada con
la sirena accesa .

A nessuno é permesso di rifiutare di fermarsi all'alt di Carabinieri e
Polizia e chi lo fa DEVE sapere che ne pagherà le conseguenza con
certezza .

E COMUNQUE, caro Valerio, alle nostre forze dell'ordine si pongono
troppi limiti all'uso delle armi e prova ne é che molto spesso sono
proprio loro ad avere la peggio .

E giustamente, si rispetto sempre della vita ma NON degli scarti
dell'umanità .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Leno Lazzari ha scritto: 29 gen 2025, 5:41 Ci mancava giusto sta perla di Pastore .

In un caso, possibilissimo, del trasporto urgente a unpronto soccorso
sarebbero i Carabinieri stessi (ed é gi° successo) a fargli strada con
la sirena accesa .

A nessuno é permesso di rifiutare di fermarsi all'alt di Carabinieri e
Polizia e chi lo fa DEVE sapere che ne pagherà le conseguenza con
certezza .

E COMUNQUE, caro Valerio, alle nostre forze dell'ordine si pongono
troppi limiti all'uso delle armi e prova ne é che molto spesso sono
proprio loro ad avere la peggio .

E giustamente, si rispetto sempre della vita ma NON degli scarti
dell'umanità .
È assolutamente indecente che le forze dell'ordine non vengano rappresentate come agenti dell'autorità.

La sinistra continua a riconoscere una sola Autorità, la magistratura, mentre fa passare il messaggio che ne' Parlamento ne' Governo siano da rispettare in quanto tali.

Hanno un ben preciso disegno sovversivo in questo. Evidentemente hanno in programma di sottomettere l'Italia ad una casta di usurpatori.

Ecco perché ritengo che la Riforma della Giustizia debba essere spinta molto più a fondo della banale separazione delle carriere.

Ecco quale ritengo sia il significato di Sovranismo. I Cittadini, non le caste devono essere Sovrani.
Sovranità al Cittadino.
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Valerio ha scritto: 29 gen 2025, 12:52 È assolutamente indecente che le forze dell'ordine non vengano rappresentate come agenti dell'autorità.

La sinistra continua a riconoscere una sola Autorità, la magistratura, mentre fa passare il messaggio che ne' Parlamento ne' Governo siano da rispettare in quanto tali.

Hanno un ben preciso disegno sovversivo in questo. Evidentemente hanno in programma di sottomettere l'Italia ad una casta di usurpatori.

Ecco perché ritengo che la Riforma della Giustizia debba essere spinta molto più a fondo della banale separazione delle carriere.

Ecco quale ritengo sia il significato di Sovranismo. I Cittadini, non le caste devono essere Sovrani.
Siamo storicamente e da sempre un paese lesto nello sfruttare a
nostro vantaggio qualsiasi situazione . In questo siamo geniali
come pochi altri popoli .

Purtroppo abbiamo una palla al piede, un partito ormai sputtanato
anche per la maggior parte di quello che era il suo elettorato (a cui
ha di fatto voltato le spalle) e che pur di non passare alla storia é
disposto a tutto, anche a far regredire il paese .

E non c'entra nulla, o forse c'entra eccome, ma io non mi spiego
come, con tanti iper zelanti PM di MD, NESSUNO HA MAI RITENUTO
DI APRIRE MAI UNA SOLA INDAGINE SUL LAVORO SCHIAVISTICO NEI
CAMPI DI MEZZA ITALIA .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Leno Lazzari ha scritto: 29 gen 2025, 14:35 Siamo storicamente e da sempre un paese lesto nello sfruttare a
nostro vantaggio qualsiasi situazione . In questo siamo geniali
come pochi altri popoli .

Purtroppo abbiamo una palla al piede, un partito ormai sputtanato
anche per la maggior parte di quello che era il suo elettorato (a cui
ha di fatto voltato le spalle) e che pur di non passare alla storia é
disposto a tutto, anche a far regredire il paese .

E non c'entra nulla, o forse c'entra eccome, ma io non mi spiego
come, con tanti iper zelanti PM di MD, NESSUNO HA MAI RITENUTO
DI APRIRE MAI UNA SOLA INDAGINE SUL LAVORO SCHIAVISTICO NEI
CAMPI DI MEZZA ITALIA .
Non si va al Potere togliendo di mezzo gli schiavi.
Sovranità al Cittadino.
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Quando ho visto il video, ho sperato che i due delinquenti (on per il furto ma per il comportamento pazzoide e spregiudicato in citta' di notte) cadessero perche' avrebbero potuto uccidere un passante o schiantarsi contro un altro veicolo.
La polizia proabilmente li ha toccati perche forse quello era l' unico sistema per fermarli. I poliziotti meritano una medaglia perche hanno rischiato anche loro la vita per cercare di fermarli. Inoltre le pene per chi, come loro. non si ferma all' appello della polizia. devono essere aumentate, con il carcere la pena piu appropriata. Il PD, essendo un partito anti-italiano. logicamente cerca rogna. Se la giustizia e' giusta, deve assolvere al 100% la polizia da ogni ipotesi dio reato.
Le chiacchere circa il reato che si stima dopo, sono CHIACCHERE perche; il fuggire dalla polizia e correre a quella velocita' in citta' di notte e' automaticamente un REATO e la polizia ha l' OBBLIGO di fermarli. In altri Paesi gli avrebbero sparato e forse dovrebbe essere fatto anche in Italia. Chi fugge sta nascondendo qualcosa, magari un omicidio, uno spaccio di droga, certamente qualcosa di grave,
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Sayon ha scritto: 29 gen 2025, 18:47 Quando ho visto il video, ho sperato che i due delinquenti (on per il furto ma per il comportamento pazzoide e spregiudicato in citta' di notte) cadessero perche' avrebbero potuto uccidere un passante o schiantarsi contro un altro veicolo.
La polizia proabilmente li ha toccati perche forse quello era l' unico sistema per fermarli. I poliziotti meritano una medaglia perche hanno rischiato anche loro la vita per cercare di fermarli. Inoltre le pene per chi, come loro. non si ferma all' appello della polizia. devono essere aumentate, con il carcere la pena piu appropriata. Il PD, essendo un partito anti-italiano. logicamente cerca rogna. Se la giustizia e' giusta, deve assolvere al 100% la polizia da ogni ipotesi dio reato.
Le chiacchere circa il reato che si stima dopo, sono CHIACCHERE perche; il fuggire dalla polizia e correre a quella velocita' in citta' di notte e' automaticamente un REATO e la polizia ha l' OBBLIGO di fermarli. In altri Paesi gli avrebbero sparato e forse dovrebbe essere fatto anche in Italia. Chi fugge sta nascondendo qualcosa, magari un omicidio, uno spaccio di droga, certamente qualcosa di grave,
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Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Re: "OMICIDIO STRADALE", IN CHE SENSO? DAL CASO RAMY A UN CASO GENERALE.

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Valerio ha scritto: 29 gen 2025, 17:30 Non si va al Potere togliendo di mezzo gli schiavi.
E pensare che "qualcuno" aveva derubricato il mio disgusto viscerale
per il PD e MD a fissazione .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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