Che queste immagini siano di monito

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docgalileo
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Che queste immagini siano di monito per il cazzaro psicolabile fosforo31

Messaggio da leggere da docgalileo »

Fosforo31 ha scritto: 12 gen 2025, 12:12 Palisades è un quartiere di Los Angeles...
Signori, il lussuoso e ricercato quartiere di Palisades oggi è questo:

Che queste immagini impressionanti siano di monito severo
- per il signor Donald Trump, negazionista climatico che vuole uscire dagli accordi di Parigi e dare fondo con metodi di estrazione forzata (fracking) alle riserve di petrolio e di gas;
- per la signora Giorgia Meloni il cui primo decreto fu l'allargamento dei permessi per l'estrazione del gas sottomarino e che guida un paese terribilmente in ritardo nella transizione ecologica;
- per la signorina Alice Weidel, leader di Alternative für Deutschland (AfD) e seria candidata alla cancelleria alle prossime elezioni di febbraio, la "nazi-puttana" (così la definì un giornalista satirico) che vuole invertire la transizione ecologica (dove la Germania è all'avanguardia) cancellando le pale eoliche e tornando al nucleare e al gas russo;
- per il signor Elon Musk che sponsorizza Trump e AfD con i suoi miliardi e che produce berlinone elettriche da 670 a 1020 cavalli (i modelli in vendita Italia) assolutamente antiecologiche;
- per l'umanità intera, il cui futuro è seriamente a rischio.
HA STATO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO!
Ma anche no!
https://www.cbsnews.com/losangeles/news ... -a-felony/
Che le immagini al link seguente

spingano gli amministratori di questo forum a limitare le
PUTTANATE GALATTICHE
che un cazzaro psicolabile propaganda senza pudore alcuno in questo angolo di web.
Un cazzaro psicolabile che risponde al nome di fosforo31, e che ogni forumista serio dovrebbe omaggiare con il più sonoro
AMBECILLEEEEEEEEE
Perché io so' io e voi nun siete un cazzo
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heyoka
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da heyoka »

Acido ha scritto: 12 gen 2025, 12:32 E' già stato scritto che è anche colpa d Putin?
Per me, ci ha messo lo zampino anche la buon'anima di Mussolini.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Leno Lazzari
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

heyoka ha scritto: 15 gen 2025, 14:00 Per me, ci ha messo lo zampino anche la buon'anima di Mussolini.
Con fesso, ho stato io.
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Fosforo31
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Rispondo in ordine sparso, scusandomi per il ritardo, ad alcune osservazioni di Lazzari, Valerio e RedWine.
Ribadisco che l'implementazione delle fonti rinnovabili eolica e fotovoltaica in impianti utility scale, cioè di media e grande potenza, è generalmente più rapida di quella delle fonti fossili (nonché dell'idroelettrico) e molto più rapida del nucleare. Questo vantaggio ovviamente si dilata se nei tempi di implementazione includiamo la ricerca e l'estrazione dei combustibili fossili (come nel caso già discusso del metano nazionale) e dell'uranio, il quale per giunta richiede un processo tecnologico (arricchimento) tuttora alla portata solo di pochi paesi al mondo. Tanto è vero che la sanzioni commerciali dell'Occidente alla Russia hanno dovuto escludere l'uranio minerale e l'uranio arricchito. Invece il vento e il sole sono immediatamente e ovunque disponibili (sebbene non nella stessa misura) con l'ulteriore vantaggio che gli impianti sono largamente scalabili con potenze variabili dai kW del fotovoltaico e del microeolico domestici fino ai GW. Inoltre un parco eolico o una grande centrale solare non necessitano affatto di essere completati per cominciare a immettere quantità rilevanti di energia elettrica in rete. In definitiva, la risposta più logica a una crisi di medio o lungo periodo nel mercato internazionale dei combustibili fossili è accelerare sulle rinnovabili nazionali. Non nego che il governo Meloni stia perseguendo questa via, peraltro obbligata stanti le scadenze del percorso europeo di decarbonizzazione. La prima, entro il 2030, prevede l'abbattimento del 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 e il 65% di rinnovabili nei consumi elettrici finali. Ma siamo in terribile ritardo e Meloni & C. si lasciano distrarre non solo dal gas ma perfino dal carbone e dal petrolio. Hanno prorogato la massimizzazione della produzione dalle centrali a carbone decretata da Draghi (impianti altamente inquinanti che dobbiamo chiudere entro l'anno ma Pichetto Fratin ha prorogato quelli sardi) e tentano di ritardare l'elettrificazione del mercato europeo dell'auto. Si lasciano suggestionare perfino dalla sirena del nucleare. Addirittura, con sprezzo del ridicolo, nel PNIEC spedito a Bruxelles il governaccio pianifica 400 MW DA FANTOMATICHE CENTRALI A FUSIONE NUCLEARE "A RIDOSSO DEL 2050". Che equivale a scommettere su una missione umana e italiana su Marte entro il 2050. Roba da matti! E da INCOMPETENTI ASSOLUTI in materia energetica! Altri paesi - come la Germania che dipendeva energeticamente dalla Russia più di noi (importando anche petrolio e carbone), che ha spento tutti i suoi reattori nucleari e che ha meno sole e meno idroelettrico di noi - non si fanno distrarre e spingono con ben altra convinzione sulla transizione ecologica.
È vero che sedicenti e radicali o fanatici ecologisti, inclusi alcuni grillini, si oppongono alle pale eoliche e perfino alle grandi centrali solari. In rarissimi casi possono avere ragione (es. pale eoliche presso siti archeologici siciliani o aree protette sarde) ma i verdi di Bonelli e AVS con il M5s oggi sono decisamente schierati in parlamento per le rinnovabili.
È giusta l'osservazione di Valerio sulla insufficienza della nostra rete elettrica rispetto all'obbiettivo dell'elettrificazione dei consumi finali, intrinseco alla transizione alle rinnovabili. Servono dorsali di maggiore capacità per portare elettricità da Sud a Nord di giorno (da generazione e accumulo fotovoltaico) e viceversa di notte (da generazione e accumulo idroelettrico) e una rete più "intelligente" (smart grid) per ottimizzare la distribuzione dell'elettricità da rinnovabili (spesso dove non c'è sole c'è vento e viceversa). Ma qui il governo Meloni si sta seriamente impegnando tramite la controllata TERNA che prevede un ambizioso piano di sviluppo e ammodernamento della rete con oltre 21 miliardi di investimenti in 10 anni e ulteriori 9 in seguito. Al centro del progetto c'è Hypergrid, cioè i nuovi elettrodotti aerei e sottomarini HVDC (High Voltage Direct Current) ad altissima tensione e corrente continua, che minimizzano la dissipazione energetica sulle lunghe distanze. Un plauso sincero al governaccio, i dettagli li trovate qui:
https://www.terna.it/it/media/comunicat ... luppo-2023
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Fosforo31
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Valerio inciampa invece nel dire che il gas è più facile da trasportare dell'elettricità. La prima cosa che imparano gli studenti di ingegneria elettrica, elettrotecnica e simili, è che l'elettricità è il vettore energetico di gran lunga più flessibile, efficiente ed economico di tutti, sulle brevi e sulle lunghe distanze. Una Hypergrid realizzata a gasdotti (per metano o idrogeno) costerebbe molto di più e sarebbe ben poco "intelligente". Ma basta la comune esperienza domestica per capirlo. Avendo qualche manualità, mi bastano pochi euro di filo elettrico e canaline per creare un nuovo punto luce in qualsiasi posto della mia abitazione. Un mio vicino, pochi anni fa, assecondò l'insana idea della moglie di spostare la cucina in un'altra stanza: spese 50mila euro tra pavimenti, piastrelle e soprattutto il rifacimento degli impianti dell'acqua e del gas.
Ancora Valerio sottolinea giustamente l'importanza dell'accumulo idroelettrico, ma non il fatto che esso è del tutto idoneo anche a coprire i buchi di erogazione del fotovoltaico e dell'eolico. E non è strettamente necessario usare le dorsali elettriche Nord-Sud. Anche al Sud e nelle Isole abbondano montagne e colline, ed è possibile realizzare bacini artificiali in quota dove pompare acqua con il surplus di energia del fotovoltaico diurno. L'Italia è un paese baciato da madre Natura per l'idroelettrico e per l'accumulo idroelettrico, ma ci sono anche l'accumulo elettrochimico e quello a idrogeno. In Giappone hanno collegato a un parco eolico un accumulatore elettrochimico da 240 MW e 720 MWh:
https://www.yuasa.it/2023/06/il-piu-gra ... -servizio/
Stimo che una simile gigantesca batteria potrebbe soddisfare il picco di potenza richiesta da una città italiana di 300mila abitanti, consumi domestici, urbani e industriali inclusi, e coprire interamente 24 ore di blackout in una città industrializzata di 60mila abitanti.
Egregio Valerio, dove hai preso i dati sull'invecchiamento dei moduli fotovoltaici, forse da una rivista di inizio secolo? Le specifiche tecniche dei prodotti oggi in commercio di solito garantiscono un decadimento delle prestazioni minore dell'1% annuo e una durata di 25 anni con almeno l'80% della prestazione nominale. Qualche costruttore garantisce 10 anni ma con almeno il 90%. Con una corretta manutenzione ed esclusi fatti accidentali, un impianto FV dura 30 anni e più. La spesa iniziale viene ripagata in 10 anni (o meno se l'elettricità rincara) e il sole è gratis, quindi tutto quel che si produce dopo è guadagno. È l'inverter (cioè il convertitore da corrente continua ad alternata) che di solito è garantito 10 anni, mentre la batteria di un impianto domestico con accumulo dura 7-10 anni.
https://www.otovo.it/blog/durata-impianto-fotovoltaico/
È vero senza dubbio che il metano è il combustibile fossile meno inquinante e più efficiente ma va abbandonato anch'esso se vogliamo salvare il pianeta.La reazione di combustione del metano è
CH4 + 2O2 ---> CO2 + 2H2O
Il peso molecolare del metano è 12+1x4=16, quello della CO2 è 12+2×16=44. Quindi bruciando 1 kg di metano si emettono 2,75 kg di CO2. 1 m³ di metano a tps pesa circa 2/3 di kg, quindi bruciando annualmente in Italia circa 60 miliardi di m³ versiamo in atmosfera 110 milioni di t di CO2. Che sono più di 1/3 delle nostre emissioni totali di CO2 e 6,5 volte quelle di 133 milioni di etiopi (EDGAR Database). Leggiamo su Wiki che metà di questa CO2 è assorbita entro 1 anno dalle piante e dagli oceani; dell'altra metà un 10% è assorbito rapidamente, l'80% permane in atmosfera per secoli o millenni, il 10% per decine di millenni. Inoltre l'estrazione e il trasporto del gas comportano inevitabili emissioni dirette di metano in atmosfera e 1 kg di metano incide sul riscaldamento globale quanto decine di kg di CO2 anche se per tempi molto più brevi.
RedWine segnala che il riscaldamento globale riduce la ventosità media. Questo è vero specie alle medie latitudini dell'emisfero nord e si deve essenzialmente alla cd. "amplificazione polare" del global warming. Al crescere della temperatura le correnti calde marine e atmosferiche tendono a dirigersi verso le zone più fredde del globo. Inoltre lo scioglimento dei ghiacci polari, più pronunciato per i ghiacci marini dell'Artico che per quelli continentali dell'Antartide, riduce l'albedo cioè il coefficiente di riflessione dei raggi solari andando a sua volta a rinforzare il riscaldamento globale e locale (feedback positivo). Si riducono così i gradienti di temperatura e di pressione tra i poli e le latitudini inferiori e rallentano i venti. Ciò incide in modo sensibile e negativo sul capacity factor e sul rendimento energetico dell'eolico perché la densità energetica del vento è proporzionale al cubo della velocità. Cosa dire? Questo è un esempio dei concreti e pesanti effetti climatici ed economici del global warming antropogenico. D'altra parte oggi l'eolico ha un capacity factor ben maggiore del fotovoltaico, se scenderà sarà almeno in parte compensato dalla continua ascesa dell'efficienza dei moduli fv. Vedasi per es. le promettenti celle multigiunzione "tandem" al silicio/perovskite. Ricordo anche che nel 2007 ci fu un gran parlare sul progetto cinese della MAGLEV WIND TURBINE. Una enorme turbina eolica ad asse verticale priva di giunti meccanici ma sospesa sul campo magnetico di un superconduttore. È lo stesso principio dei treni superveloci a levitazione magnetica. L'assenza di attriti meccanici avrebbe consentito alla turbina di generare potenze enormi (centinaia di MW) e di girare anche con una debole brezza. Non ne ho saputo più nulla, probabilmente c'erano problemi di costo, ma non escludo un revival. In rete si vendono a prezzi contenuti piccole turbine MAGLEV per il minieolico domestico. L'asse è sempre verticale e non c'è il superconduttore ma magneti permanenti al neodimio.
In ogni caso ripeto per l'ennesima volta: le rinnovabili non sono una panacea, hanno i loro limiti e i loro seri inconvenienti. E la green economy non è un pasto gratis, non è la scappatoia verde per sostenere la crescita in un modello economico capital-liberista. I governi occidentali, gran parte delle aziende e delle persone la interpretano così. Sono fuori strada. Nella green economy lo Stato svolge un ruolo centrale perché certe sfide globali ed epocali (es. l'abbandono dei fossili) sono fuori dalla portata dei privati e spesso contrarie ai loro interessi. Essa è solo una speranza plausibile, al momento priva di alternative, di porre un freno all'ingordigia umana e salvare il salvabile dalle sue disastrose conseguenze.
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Valerio »

Fosforo31 ha scritto: 16 gen 2025, 19:51 Rispondo in ordine sparso, scusandomi per il ritardo, ad alcune osservazioni di Lazzari, Valerio e RedWine.
Ribadisco che l'implementazione delle fonti rinnovabili eolica e fotovoltaica in impianti utility scale, cioè di media e grande potenza, è generalmente più rapida di quella delle fonti fossili (nonché dell'idroelettrico) e molto più rapida del nucleare. Questo vantaggio ovviamente si dilata se nei tempi di implementazione includiamo la ricerca e l'estrazione dei combustibili fossili (come nel caso già discusso del metano nazionale) e dell'uranio, il quale per giunta richiede un processo tecnologico (arricchimento) tuttora alla portata solo di pochi paesi al mondo. Tanto è vero che la sanzioni commerciali dell'Occidente alla Russia hanno dovuto escludere l'uranio minerale e l'uranio arricchito. Invece il vento e il sole sono immediatamente e ovunque disponibili (sebbene non nella stessa misura) con l'ulteriore vantaggio che gli impianti sono largamente scalabili con potenze variabili dai kW del fotovoltaico e del microeolico domestici fino ai GW. Inoltre un parco eolico o una grande centrale solare non necessitano affatto di essere completati per cominciare a immettere quantità rilevanti di energia elettrica in rete. In definitiva, la risposta più logica a una crisi di medio o lungo periodo nel mercato internazionale dei combustibili fossili è accelerare sulle rinnovabili nazionali. Non nego che il governo Meloni stia perseguendo questa via, peraltro obbligata stanti le scadenze del percorso europeo di decarbonizzazione. La prima, entro il 2030, prevede l'abbattimento del 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 e il 65% di rinnovabili nei consumi elettrici finali. Ma siamo in terribile ritardo e Meloni & C. si lasciano distrarre non solo dal gas ma perfino dal carbone e dal petrolio. Hanno prorogato la massimizzazione della produzione dalle centrali a carbone decretata da Draghi (impianti altamente inquinanti che dobbiamo chiudere entro l'anno ma Pichetto Fratin ha prorogato quelli sardi) e tentano di ritardare l'elettrificazione del mercato europeo dell'auto. Si lasciano suggestionare perfino dalla sirena del nucleare. Addirittura, con sprezzo del ridicolo, nel PNIEC spedito a Bruxelles il governaccio pianifica 400 MW DA FANTOMATICHE CENTRALI A FUSIONE NUCLEARE "A RIDOSSO DEL 2050". Che equivale a scommettere su una missione umana e italiana su Marte entro il 2050. Roba da matti! E da INCOMPETENTI ASSOLUTI in materia energetica! Altri paesi - come la Germania che dipendeva energeticamente dalla Russia più di noi (importando anche petrolio e carbone), che ha spento tutti i suoi reattori nucleari e che ha meno sole e meno idroelettrico di noi - non si fanno distrarre e spingono con ben altra convinzione sulla transizione ecologica.
È vero che sedicenti e radicali o fanatici ecologisti, inclusi alcuni grillini, si oppongono alle pale eoliche e perfino alle grandi centrali solari. In rarissimi casi possono avere ragione (es. pale eoliche presso siti archeologici siciliani o aree protette sarde) ma i verdi di Bonelli e AVS con il M5s oggi sono decisamente schierati in parlamento per le rinnovabili.
È giusta l'osservazione di Valerio sulla insufficienza della nostra rete elettrica rispetto all'obbiettivo dell'elettrificazione dei consumi finali, intrinseco alla transizione alle rinnovabili. Servono dorsali di maggiore capacità per portare elettricità da Sud a Nord di giorno (da generazione e accumulo fotovoltaico) e viceversa di notte (da generazione e accumulo idroelettrico) e una rete più "intelligente" (smart grid) per ottimizzare la distribuzione dell'elettricità da rinnovabili (spesso dove non c'è sole c'è vento e viceversa). Ma qui il governo Meloni si sta seriamente impegnando tramite la controllata TERNA che prevede un ambizioso piano di sviluppo e ammodernamento della rete con oltre 21 miliardi di investimenti in 10 anni e ulteriori 9 in seguito. Al centro del progetto c'è Hypergrid, cioè i nuovi elettrodotti aerei e sottomarini HVDC (High Voltage Direct Current) ad altissima tensione e corrente continua, che minimizzano la dissipazione energetica sulle lunghe distanze. Un plauso sincero al governaccio, i dettagli li trovate qui:
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Vai un po' meglio, ma evidentemente non sai com'è fatto un impianto fotovoltaico. Ed il motivo per cui io sono contrario ai grandi impianti.

I pannelli producono energia elettrica in corrente continua. Per questo più di un terzo di quella energia viene buttata via e produce inquinamento termico.

Noi, e la rete, non usiamo corrente continua, che va quindi trasformata in alternata, per qualunque utilizzatore e per il trasporto, per mezzo di inverter di potenza a stato solido, che dissipano quantità enormi di calore e, quindi, dell'energia prodotta.

Per un impiantino da 5/10 kwh questo spreco è irrilevante, ma per grandi impianti questo calore va riutilizzato in loco per il riscaldamento domestico. In inverno.

Un problema analogo, ma su scala ben più ampia, riguarda le centrali nucleari, che producono calore per la generazione del vapore che muove le turbine.

Si chiama inquinamento termico ed è fra i principali responsabili dell'effetto serra.

Ecco perché a me non frega un'accidente se mettono "frullatori" dappertutto, inclusi siti paesaggistici o archeologici.
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Re: Che queste immagini siano di monito

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Fosforo31 ha scritto: 16 gen 2025, 19:53 Valerio inciampa invece nel dire che il gas è più facile da trasportare dell'elettricità. La prima cosa che imparano gli studenti di ingegneria elettrica, elettrotecnica e simili, è che l'elettricità è il vettore energetico di gran lunga più flessibile, efficiente ed economico di tutti, sulle brevi e sulle lunghe distanze. Una Hypergrid realizzata a gasdotti (per metano o idrogeno) costerebbe molto di più e sarebbe ben poco "intelligente". Ma basta la comune esperienza domestica per capirlo. Avendo qualche manualità, mi bastano pochi euro di filo elettrico e canaline per creare un nuovo punto luce in qualsiasi posto della mia abitazione. Un mio vicino, pochi anni fa, assecondò l'insana idea della moglie di spostare la cucina in un'altra stanza: spese 50mila euro tra pavimenti, piastrelle e soprattutto il rifacimento degli impianti dell'acqua e del gas.
Ancora Valerio sottolinea giustamente l'importanza dell'accumulo idroelettrico, ma non il fatto che esso è del tutto idoneo anche a coprire i buchi di erogazione del fotovoltaico e dell'eolico. E non è strettamente necessario usare le dorsali elettriche Nord-Sud. Anche al Sud e nelle Isole abbondano montagne e colline, ed è possibile realizzare bacini artificiali in quota dove pompare acqua con il surplus di energia del fotovoltaico diurno. L'Italia è un paese baciato da madre Natura per l'idroelettrico e per l'accumulo idroelettrico, ma ci sono anche l'accumulo elettrochimico e quello a idrogeno. In Giappone hanno collegato a un parco eolico un accumulatore elettrochimico da 240 MW e 720 MWh:
https://www.yuasa.it/2023/06/il-piu-gra ... -servizio/
Stimo che una simile gigantesca batteria potrebbe soddisfare il picco di potenza richiesta da una città italiana di 300mila abitanti, consumi domestici, urbani e industriali inclusi, e coprire interamente 24 ore di blackout in una città industrializzata di 60mila abitanti.
Egregio Valerio, dove hai preso i dati sull'invecchiamento dei moduli fotovoltaici, forse da una rivista di inizio secolo? Le specifiche tecniche dei prodotti oggi in commercio di solito garantiscono un decadimento delle prestazioni minore dell'1% annuo e una durata di 25 anni con almeno l'80% della prestazione nominale. Qualche costruttore garantisce 10 anni ma con almeno il 90%. Con una corretta manutenzione ed esclusi fatti accidentali, un impianto FV dura 30 anni e più. La spesa iniziale viene ripagata in 10 anni (o meno se l'elettricità rincara) e il sole è gratis, quindi tutto quel che si produce dopo è guadagno. È l'inverter (cioè il convertitore da corrente continua ad alternata) che di solito è garantito 10 anni, mentre la batteria di un impianto domestico con accumulo dura 7-10 anni.
https://www.otovo.it/blog/durata-impianto-fotovoltaico/
È vero senza dubbio che il metano è il combustibile fossile meno inquinante e più efficiente ma va abbandonato anch'esso se vogliamo salvare il pianeta.La reazione di combustione del metano è
CH4 + 2O2 ---> CO2 + 2H2O
Il peso molecolare del metano è 12+1x4=16, quello della CO2 è 12+2×16=44. Quindi bruciando 1 kg di metano si emettono 2,75 kg di CO2. 1 m³ di metano a tps pesa circa 2/3 di kg, quindi bruciando annualmente in Italia circa 60 miliardi di m³ versiamo in atmosfera 110 milioni di t di CO2. Che sono più di 1/3 delle nostre emissioni totali di CO2 e 6,5 volte quelle di 133 milioni di etiopi (EDGAR Database). Leggiamo su Wiki che metà di questa CO2 è assorbita entro 1 anno dalle piante e dagli oceani; dell'altra metà un 10% è assorbito rapidamente, l'80% permane in atmosfera per secoli o millenni, il 10% per decine di millenni. Inoltre l'estrazione e il trasporto del gas comportano inevitabili emissioni dirette di metano in atmosfera e 1 kg di metano incide sul riscaldamento globale quanto decine di kg di CO2 anche se per tempi molto più brevi.
RedWine segnala che il riscaldamento globale riduce la ventosità media. Questo è vero specie alle medie latitudini dell'emisfero nord e si deve essenzialmente alla cd. "amplificazione polare" del global warming. Al crescere della temperatura le correnti calde marine e atmosferiche tendono a dirigersi verso le zone più fredde del globo. Inoltre lo scioglimento dei ghiacci polari, più pronunciato per i ghiacci marini dell'Artico che per quelli continentali dell'Antartide, riduce l'albedo cioè il coefficiente di riflessione dei raggi solari andando a sua volta a rinforzare il riscaldamento globale e locale (feedback positivo). Si riducono così i gradienti di temperatura e di pressione tra i poli e le latitudini inferiori e rallentano i venti. Ciò incide in modo sensibile e negativo sul capacity factor e sul rendimento energetico dell'eolico perché la densità energetica del vento è proporzionale al cubo della velocità. Cosa dire? Questo è un esempio dei concreti e pesanti effetti climatici ed economici del global warming antropogenico. D'altra parte oggi l'eolico ha un capacity factor ben maggiore del fotovoltaico, se scenderà sarà almeno in parte compensato dalla continua ascesa dell'efficienza dei moduli fv. Vedasi per es. le promettenti celle multigiunzione "tandem" al silicio/perovskite. Ricordo anche che nel 2007 ci fu un gran parlare sul progetto cinese della MAGLEV WIND TURBINE. Una enorme turbina eolica ad asse verticale priva di giunti meccanici ma sospesa sul campo magnetico di un superconduttore. È lo stesso principio dei treni superveloci a levitazione magnetica. L'assenza di attriti meccanici avrebbe consentito alla turbina di generare potenze enormi (centinaia di MW) e di girare anche con una debole brezza. Non ne ho saputo più nulla, probabilmente c'erano problemi di costo, ma non escludo un revival. In rete si vendono a prezzi contenuti piccole turbine MAGLEV per il minieolico domestico. L'asse è sempre verticale e non c'è il superconduttore ma magneti permanenti al neodimio.
In ogni caso ripeto per l'ennesima volta: le rinnovabili non sono una panacea, hanno i loro limiti e i loro seri inconvenienti. E la green economy non è un pasto gratis, non è la scappatoia verde per sostenere la crescita in un modello economico capital-liberista. I governi occidentali, gran parte delle aziende e delle persone la interpretano così. Sono fuori strada. Nella green economy lo Stato svolge un ruolo centrale perché certe sfide globali ed epocali (es. l'abbandono dei fossili) sono fuori dalla portata dei privati e spesso contrarie ai loro interessi. Essa è solo una speranza plausibile, al momento priva di alternative, di porre un freno all'ingordigia umana e salvare il salvabile dalle sue disastrose conseguenze.
Tralascio di commentare la tua fiducia sulla inesauribile capacità di trasporto di un elettrodotto, ma apprezzo che rilevi più di tutti i media la pericolosità dell'aumento della temperatura globale.

Ecco perché ritengo che non si debba più produrre energia con sistemi che dissipano calore in atmosfera.

Poi mi pare che ci sia una certa sopravvalutazione della riduzione della ventosità con l'aumento della temperatura globale.

L'evidenza è che, invece, si siano potenziati gli uragani, quindi c'è qualcosa che non va nel ragionamento. Non so cosa, ma penso che gli scienziati debbano essere meno superficiali.

Per finire, l'effetto serra non dipende tanto dall'aumento della temperatura globale, quanto dall'aumento del particolato in atmosfera che aumenta lo schermo alla radiazione solare, portandoci, casomai, verso una piccola glaciazione.
Sovranità al Cittadino.
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Valerio »

Un sistema ancora allo studio, ma molto promettente nel campo della produzione energetica riguarda lo sfruttamento delle maree.

Come ancora più promettente quello delle correnti oceaniche con turbine ancorate ai fondali.

E a Messina siamo molto avanti con lo sfruttamento del moto ondoso.
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

Valerio ha scritto: 16 gen 2025, 22:40 Un sistema ancora allo studio, ma molto promettente nel campo della produzione energetica riguarda lo sfruttamento delle maree.

Come ancora più promettente quello delle correnti oceaniche con turbine ancorate ai fondali.

E a Messina siamo molto avanti con lo sfruttamento del moto ondoso.
Strano che i nostri verdi come la vegogna non siano già scesi
in piazza per difendere la sessualità della foca monaca .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

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Re: Che queste immagini siano di monito

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Fosforo31 ha scritto: 12 gen 2025, 12:12 Palisades è un quartiere di Los Angeles. Riporto da Wiki:
Pacific Palisades fu fondata formalmente nel 1921 da un'organizzazione metodista. Le Palisades sarebbero state in seguito ricercate da celebrità e altre persone di alto profilo in cerca di privacy. È nota per il suo isolamento, essendo una comunità molto unita, con un'atmosfera da piccola città, clima mediterraneo, topografia collinare, ambiente naturale, abbondanza di parchi e sentieri escursionistici, una striscia di costa di 3 miglia (4,8 km) e per essere sede di molte case architettonicamente significative. Nel 2022, la popolazione della comunità era di 23.121.

Signori, il lussuoso e ricercato quartiere di Palisades oggi è questo:



Che queste immagini impressionanti siano di monito severo
- per il signor Donald Trump, negazionista climatico che vuole uscire dagli accordi di Parigi e dare fondo con metodi di estrazione forzata (fracking) alle riserve di petrolio e di gas;
- per la signora Giorgia Meloni il cui primo decreto fu l'allargamento dei permessi per l'estrazione del gas sottomarino e che guida un paese terribilmente in ritardo nella transizione ecologica;
- per la signorina Alice Weidel, leader di Alternative für Deutschland (AfD) e seria candidata alla cancelleria alle prossime elezioni di febbraio, la "nazi-puttana" (così la definì un giornalista satirico) che vuole invertire la transizione ecologica (dove la Germania è all'avanguardia) cancellando le pale eoliche e tornando al nucleare e al gas russo;
- per il signor Elon Musk che sponsorizza Trump e AfD con i suoi miliardi e che produce berlinone elettriche da 670 a 1020 cavalli (i modelli in vendita Italia) assolutamente antiecologiche;
- per l'umanità intera, il cui futuro è seriamente a rischio.
Queste immagini sono prodotte dalla stupidità umana che unita all'avidità degli affari portano a risultati devastanti in particolare quando la prevenzione ai sinistri è considerata dalla classe dirigente solo un costo.
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Valerio
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Valerio »

vito ha scritto: 17 gen 2025, 10:51 Queste immagini sono prodotte dalla stupidità umana che unita all'avidità degli affari portano a risultati devastanti in particolare quando la prevenzione ai sinistri è considerata dalla classe dirigente solo un costo.
Ed ecco la solita assoluzione d'ufficio.

Come dobbiamo progredire con questo popolo?
Sovranità al Cittadino.
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vito
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Re: Che queste immagini siano di monito

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Valerio ha scritto: 17 gen 2025, 11:01 Ed ecco la solita assoluzione d'ufficio.

Come dobbiamo progredire con questo popolo?
Se per te è un'assoluzione d'ufficio per me è prendere atto che coloro che dovevano occuparsi della prevenzione sinistri , anche catastrofici , non l'hanno fatta .
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Fosforo31 »

Visto che è intervenuto qualcuno che, come diciamo a Napoli, tene 'a capa sulo pe' spartere 'e 'rrecchie (ha la testa solo per separare le orecchie), è opportuno precisare che io non ho mai attribuito il disastro in corso in California, né altri eventi climatici estremi, al mutamento climatico. Anzi nel forum sul Clima e in altre discussioni ho ribadito il seguente semplice concetto:
Non è lecito correlare il singolo evento climatico estremo (es. la siccità del 2024/25 nella California meridionale) al riscaldamento globale in corso. È lecita, anzi è provata, solo una correlazione di tipo statistico: al crescere del riscaldamento cresce la frequenza degli eventi estremi, e cresce in un senso e nell'altro. Es. ondate di calore e ondate di gelo, siccità e alluvioni .
viewtopic.php?t=18761#p168738
Ho trovato uno splendido articolo di due autorevoli studiosi che illustra molto bene il precedente concetto. Invito tutti a leggerlo con la massima attenzione, gli spunti di riflessione sono tanti ma pertinenti per lo più al forum sul Clima, dove c'è già una discussione sulla California e possiamo riprendere il filo da lì. In particolare l'articolo risulterà prezioso per chi non ha mai approfondito il tema del riscaldamento globale e vuole avere un quadro sintetico ma scientificamente corretto del fenomeno.
https://www.scienzainrete.it/articolo/t ... olo-vineis
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Leno Lazzari
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Re: Che queste immagini siano di monito

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

E' bastato un solo piccolo focolaio che con l'aiuto di venti fortissimi
e si é scatenato un putiferio che poi é diventato (per quello che ne
so io) per l'alacre contributo di svariati incendiari ed ecco servito
il disastro .

Da quelle parti di incendi molto estesi ce n'erano già stati ma questo
stavolta vince tutti i Grammy Awards, gli Oscar e persino il Premio
Strega .

........... :mrgreen: E' stato proposto anche per l'MTV Millennial Award .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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