Augias: “È facile essere di destra”

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Shamash
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Augias: “È facile essere di destra”

Messaggio da leggere da Shamash »

Durante la puntata di Di Martedì di una settimana fa, Corrado Augias ha espresso il concetto secondo il quale:
“È facile essere di destra”. “Significa seguire gli istinti e non il ragionamento. Essere di sinistra, invece, è più difficile perché gioca sul terreno della conoscenza degli argomenti”.
Fonte (e video):

Esimio Sig. Augias,

seppur abbia la certezza che non giungeranno mai ai Suoi occhi le mie parole, mi rivolgo direttamente a Lei.
Ammetto il mio disappunto nel dover controbattere alle Sue parole, ma soprattutto provo disagio nel dover dare una lezione di storia, di antropologia e di sociologia politica ad una persona che, oltre alla veneranda età, dovrebbe aver acquisito un grande bagaglio culturale, non solo per la Sua formazione accademica, bensì anche quella professionale. Tuttavia, temo che nella Sua analisi abbia prevalso il Suo passato politico e le Sue idee politiche che di certo non Le consentono di disquisire in modo imparziale circa un argomento di tale natura.

Iniziamo da una doverosa premessa, che molto probabilmente La sconvolgerà: la cultura, nel senso più ampio e profondo del termine, non è né di destra né di sinistra, ossia non è appannaggio politico di qualcuno.
Storicamente, tuttavia, la cultura intesa come accesso allo studio, alla vita accademica e alla ricerca è sempre stata un privilegio per pochi, nobili e religiosi e solo in epoche più recenti anche persone benestanti. È solo negli ultimi due secoli che tale possibilità è stata estesa ad una popolazione sempre più ampia. Non sarebbe necessario, tuttavia è corretto sottolineare che gli individui indicati siano sempre stati vicini ad idee conservatrici e quindi "di destra".

In Italia avviene un fatto assai curioso, proprio a causa dei trascorsi storici avvenuti durante e a seguito del Ventennio.
In quell'epoca, a parte i sostenitori "convinti" del Fascismo (sicuramente una minoranza, Ndr) gli altri dovevano mostrarsi vicini o quantomeno "fedeli" alle idee fasciste, altrimenti le cose si sarebbero messe molto male per loro. Nel periodo successivo (e purtroppo sino ad oggi) si è creato un sentimento per cui avere idee vicine alla sinistra significa essere un intellettuale libero, imparziale, non assoggettato al potere (il Fascismo, seppur defunto). Ecco dunque che la cultura, intesa qui nella sua globalità, diventa sinonimo di sinistra. Chi invece si mostra di destra, non può che essere un individuo superficiale, incline a vecchi valori fascisti, intriso di ottusità e incapace di analizzare il mondo in tutta la sua eterogeneità.

La Sua affermazione, citata all'inizio del post, ne è una chiara dimostrazione di questa ideologia diffusa, del tutto erronea che ne denota un senso di "superiorità" immotivata, che diviene spocchiosa e arrogante. Tali affermazioni sarebbero comprensibili se fossero proferite da individui che non possono certo vantare la Sua cultura e la sua lunghissima esperienza professionale.
Evidentemente anche i migliori rischiano di cadere in errore e in luoghi comuni...

Ora, visto che il contesto lo richiede, se proprio dovessi risponderLe a tono, direi che le cose stanno proprio al contrario.
Oggi, più che mai, è estremamente facile essere più di sinistra che di destra.
A Sua differenza, però, non mi limiterò ad uno slogan, altrimenti finirei al pari della sua infelice espressione. Ci tengo quindi ad analizzare i motivi di tale affermazione.
Visto che a tutt'oggi, non me ne vogliano, le fasce della popolazione meno istruite e umili sono assimilabili ad una forza lavoro operaia (e quindi generalmente di sinistra), è assai più facile che siano queste a valutare i fatti politici, economici e sociali lasciandosi convincere da altri individui, mossi da ragioni differenti.

Un esempio assai illuminante in merito è il recente movimento delle "Sardine".
Alcune migliaia di persone che si trovano in luoghi pubblici senza sapere perché debbano manifestare, senza un'ideologia comune ben delineata, senza capire che l'oggetto delle loro proteste è una figura politica che attualmente è addirittura all'opposizione (mentre, di solito, si scende in piazza contro chi governa ed evidentemente lo fa male, per spronare le persone a ribellarsi) e, ancor peggio, senza comprendere di essere burattini di un sistema ben più grande di loro, il quale li fa credere liberi pensatori e ne sfrutta poi le loro mosse alle urne.

Auspico vivamente che Lei, stimabile Augias, si ravveda e faccia prevalere la Sua cultura e non le idee politiche che La spingono ad affermazioni superficiali, infondate e sgradevoli. Il rischio è quello di mettersi proprio al livello di chi Lei definisce ignoranti e faciloni...

Cordialmente
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Alfa
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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Corrado Augias prende 370mila euro all'anno e lavora anche per Repubblica. Per alcuni "una volta" sarebbe stato uno sporco borghese da "educare". Probabilmente i tempi sono cambiati, il capitale ora è a sinistra e gli operai dall'altra parte.
Qualcuno della vecchia pasta si dovrebbe interrogare, almeno se avesse un briciolo di cognizione logica e gli occhi liberi dal lardo.
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RedWine
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

Messaggio da leggere da RedWine »

Alfa ha scritto: 27 nov 2019, 21:42 Corrado Augias prende 370mila euro all'anno e lavora anche per Repubblica. Per alcuni "una volta" sarebbe stato uno sporco borghese da "educare". Probabilmente i tempi sono cambiati, il capitale ora è a sinistra e gli operai dall'altra parte.
Qualcuno della vecchia pasta si dovrebbe interrogare, almeno se avesse un briciolo di cognizione logica e gli occhi liberi dal lardo.
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Michelangelo
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

Messaggio da leggere da Michelangelo »

Mi associo allo sfogo corposo e ineccepibile di Shamash Smiling
Ottimo post! ;)

Effettivamente, una affermazione simile( in perfetto stile Grillo) proferita da Augias , con la sua cultura.(.. :?: ), lascia alquanto interdetti!
Inizio a pensare che l'eccesso di cultura ( per taluni soggetti) nuoccia gravemente all'onestà intellettuale ( "questa sconosciuta", a quanto pare, per molti intellettuali-benpensanti che transitano in TV ) nonché, all'umiltà, non pervenuta nel suo caso.

Un livello di pregiudizio e snobismo davvero imperdonabile per un personaggio del suo calibro. Pensiero comune a quasi tutte le persone di sinistra peraltro, convinte di appartenere ad un genere superiore. Qualcuno dovrà avvisare Augias, che ci sono doti che difficilmente si acquisiscono semplicemente ingurgitando tonnellate di libri: come la saggezza e la riflessività.
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Sayon
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

Messaggio da leggere da Sayon »

Non ho mai considerato Augias un "intellettuale".
Ha ragione solo quando critica chi segue gli "istinti" di una politica senza pensare affatto alle conseguenze. Sono d' accordo con lui ma questo vale sia per la destra che per la sinistra. E' una delle ragioni per le quali io cerco di restare equidistante da entrambe.
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porterrockwell
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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Sayon ha scritto: 28 nov 2019, 1:45 Non ho mai considerato Augias un "intellettuale".
Ha ragione solo quando critica chi segue gli "istinti" di una politica senza pensare affatto alle conseguenze. Sono d' accordo con lui ma questo vale sia per la destra che per la sinistra. E' una delle ragioni per le quali io cerco di restare equidistante da entrambe.
Ehi Sayon occhio a non sfiorare l'ignavia.
Il "politico" Dante li mette nell'inferno:

Ed elli a me: "Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
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carletto3
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

Messaggio da leggere da carletto3 »

Augias? ....ma "chi era costui"?
PS: da i Promessi sposi ...Don Abbondio. (Carneade.....chi era costui)
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
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Valerio
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

Messaggio da leggere da Valerio »

Nel condividere la bella riflessione di Shamash (complimenti) sul prezioso tema della cultura, desidero aggiungere una piccola postilla, su quelli che all'apparenza ne sono esclusi.

E per non ricorrere al solito termine abusato, mi riferisco a quello più generico di "gente", brava gente, che vive un quotidiano tra mille sacrifici, consapevole di essere escluso tanto dal Potere quanto dalla preziosa Cultura.

Queste persone, ininfluenti in geopolitica, hanno speranze che vengono disattese, diritti inascoltati, potenzialità che sono destinate ad essere perse.

Frastornate dai messaggi mediatici, sia in Politica che in pubblicità commerciale, tendono comunque a vivere un quotidiano difficile arrangiando, per quanto possibile, le poche risorse per sopravvivere in un mondo reale, che non offre molto a chi non ha "riferimenti" di qualche tipo.

Questi sono i miei eroi, non per la loro intelligenza, non per le loro capacità, non per la loro cristiana onestà. Loro sono quelli che non si possono rassegnare, che "devono" vivere a dispetto della sorte.

Non posso dire che "sono in mezzo a noi", invisibili nella loro dignitosa trasparenza. Devo dire che "noi siamo in mezzo a loro". Noi che abbiamo privilegi che loro possono solo sognare: cultura, lavoro, futuro, risorse.

Secondo voi, queste brave persone, eroi del quotidiano senza risorse, cosa sono?

Di destra o di sinistra?
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Non abbiamo un pianeta B
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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Valerio ha scritto: 29 nov 2019, 7:04 Nel condividere la bella riflessione di Shamash (complimenti) sul prezioso tema della cultura, desidero aggiungere una piccola postilla, su quelli che all'apparenza ne sono esclusi.

E per non ricorrere al solito termine abusato, mi riferisco a quello più generico di "gente", brava gente, che vive un quotidiano tra mille sacrifici, consapevole di essere escluso tanto dal Potere quanto dalla preziosa Cultura.

Queste persone, ininfluenti in geopolitica, hanno speranze che vengono disattese, diritti inascoltati, potenzialità che sono destinate ad essere perse.

Frastornate dai messaggi mediatici, sia in Politica che in pubblicità commerciale, tendono comunque a vivere un quotidiano difficile arrangiando, per quanto possibile, le poche risorse per sopravvivere in un mondo reale, che non offre molto a chi non ha "riferimenti" di qualche tipo.

Questi sono i miei eroi, non per la loro intelligenza, non per le loro capacità, non per la loro cristiana onestà. Loro sono quelli che non si possono rassegnare, che "devono" vivere a dispetto della sorte.

Non posso dire che "sono in mezzo a noi", invisibili nella loro dignitosa trasparenza. Devo dire che "noi siamo in mezzo a loro". Noi che abbiamo privilegi che loro possono solo sognare: cultura, lavoro, futuro, risorse.

Secondo voi, queste brave persone, eroi del quotidiano senza risorse, cosa sono?

Di destra o di sinistra?
La tua domanda, apparentemente semplice, esige una risposta articolata.

40 e più anni fa, la gente di cui parli sarebbe stata probabilmente comunista, in nome di una coscienza di classe all'epoca assai più diffusa.
Poi ci sono stati i nefasti anni '80, quelli della decostruzione di classe della gente (proletariato) e della sbornia consumistica, che fecero credere a tutti di essere ormai "arrivati", e che furono il primo passo verso la trasformazione della classe in massa amorfa.

A questi seguirono gli anni '90, dove cominciammo a familiarizzare con l'odeologia dei "sacrifici", in nome dello stare nello SME, antesignano dell'ECU (quanta gente si rovinò con i mutui in ECU) a sua volta antenato dell'euro.
Credo che il punto di svolta sia stata la famigerata manovra da 90.000 miliardi (!) delle vecchie lire, con annesso prelievo forzoso dai C/C bancari nottetempo.
Nel frattempo la scuola, riforma dopo riforma, diventava sempre più un nozionificio di tecnicismi, si diffondevano sempre nuovi stimoli pseudoculturali. Il fenomeno è continuato per tutto l'ultimo ventennio, ampliandosi e ingigantendosi, fino ad addivenire alla situazione attuale.
Dove, per rispondere infine alla tua domanda, io credo che dopo 4 decenni di decostruzione culturale di classe e di indottrinamento neoliberale, al quale ha fatto seguito l'attuale bombardamento di politicamente corretto, la gente abbia solo ormai una vaga idea di destra e sinistra.
Quel che voglio dire è che la "gente", classe non più cosciente di sé ormai diventata massa amorfa, non è più né di destra né di sinistra, o meglio può essere alternativamente l'una o l'altra cosa.
Appunto massa amorfa manipolabile a piacimento, a disposizione come serbatoio elettorale di chiunque gli dica "io sono con voi".
Certo regna un profondo scontento, la gente non è soddisfatta e si vede. La mia speranza è che possa sorgere, anche se non si vede all'orizzonte, una forza politica che possa rappresentare una reale VOLONTÀ di cambiamento.
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

Messaggio da leggere da porterrockwell »

nerorosso ha scritto: 29 nov 2019, 11:02 ........................
Dove, per rispondere infine alla tua domanda, io credo che dopo 4 decenni di decostruzione culturale di classe e di indottrinamento neoliberale, al quale ha fatto seguito l'attuale bombardamento di politicamente corretto, la gente abbia solo ormai una vaga idea di destra e sinistra.
Quel che voglio dire è che la "gente", classe non più cosciente di sé ormai diventata massa amorfa, non è più né di destra né di sinistra, o meglio può essere alternativamente l'una o l'altra cosa.
Appunto massa amorfa manipolabile a piacimento, a disposizione come serbatoio elettorale di chiunque gli dica "io sono con voi".
Certo regna un profondo scontento, la gente non è soddisfatta e si vede. La mia speranza è che possa sorgere, anche se non si vede all'orizzonte, una forza politica che possa rappresentare una reale VOLONTÀ di cambiamento.
io aggiungerei che, oltre la classe, è stato decostruito il cittadino patriota ed è stato decostruito il cittadino soldato. Non solo abbiamo una massa amorfa ma abbiamo anche una massa che non si sa difendere, che non sa reagire alla violenza quotidiana e non parliamo poi ad un attacco militare organizzato che oggi vediamo sotto l'aspetto dell'attacco terroristico, ma domani potremmo vederlo sotto un aspetto più grande e strutturato.
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Sayon
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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porterrockwell ha scritto: 28 nov 2019, 13:36
Sayon ha scritto: 28 nov 2019, 1:45 Non ho mai considerato Augias un "intellettuale".
Ha ragione solo quando critica chi segue gli "istinti" di una politica senza pensare affatto alle conseguenze. Sono d' accordo con lui ma questo vale sia per la destra che per la sinistra. E' una delle ragioni per le quali io cerco di restare equidistante da entrambe.
Ehi Sayon occhio a non sfiorare l'ignavia.
Il "politico" Dante li mette nell'inferno:

Ed elli a me: "Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
IGNAVIA? I collioni non si seguono mai. Gli estremisti non si seguono mai. I facinorosi non si seguono mai. Vedi Porter, io sono un uomo con un cervello, non uno scimmione, una pecora o un fazioso io stesso. Si seguono solo le persone che hanno idee giuste e comportamento accettabile, altrimenti si sta da soli aspettando gli eventi che INVARIABILMENTE ti daranno ragione. Semplicemente si arriva alle conclusioni molto prima che ci arrivino gli altri.
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maurom
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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Il povero Augias probabilmente non sa che per gli intellettuali (alla sua stregua) di alcuni decenni fa chi era di sinistra aveva tre buchi al naso
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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maurom ha scritto: 2 dic 2019, 23:49 Il povero Augias probabilmente non sa che per gli intellettuali (alla sua stregua) di alcuni decenni fa chi era di sinistra aveva tre buchi al naso
Guareschi vedeva come "alieni" gli iscritti al partito comunista, per la loro presunta acritica credulità e sudditanza alle direttive del partito, e non essendoci ancora una fantascienza tecnologica quella era la rappresentazione di "omino verde".
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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Valerio ha scritto: 3 dic 2019, 7:35
maurom ha scritto: 2 dic 2019, 23:49 Il povero Augias probabilmente non sa che per gli intellettuali (alla sua stregua) di alcuni decenni fa chi era di sinistra aveva tre buchi al naso
Guareschi vedeva come "alieni" gli iscritti al partito comunista, per la loro presunta acritica credulità e sudditanza alle direttive del partito, e non essendoci ancora una fantascienza tecnologica quella era la rappresentazione di "omino verde".
Naaaaaa...........la terza narice era per far sfiatare i fumi dell'ebollizione cerebrale comunista ....in modo da tener sgombro il cervello dalla materia grigia per far giungere bene le doirettive del partito.......niente di fantascientifico....
".....Perché nel mio concetto base, la terza narice ha una sua funzione completamente indipendente dalle altre due: serve di scarico
e permette nello stesso tempo l’accesso al cervello delle direttive di partito che, appunto, debbono sostituire il cervello. Il quale cervello, lo si vede, appartiene oramai ad un altro secolo.
Non dico, come i miei nemici personali desidererebbero, ad un’altra era. Perché la terza narice
esisteva anche nell’altra era, ma era proibito mostrarla, e tutti dovevano portarla abilmente mascherata......"
Giovannino Guareschi
(«Candido» 14, 5-04-1947)
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serge
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Re: Augias: “È facile essere di destra”

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Valerio ha scritto: 3 dic 2019, 7:35
maurom ha scritto: 2 dic 2019, 23:49 Il povero Augias probabilmente non sa che per gli intellettuali (alla sua stregua) di alcuni decenni fa chi era di sinistra aveva tre buchi al naso
Guareschi vedeva come "alieni" gli iscritti al partito comunista, per la loro presunta acritica credulità e sudditanza alle direttive del partito, e non essendoci ancora una fantascienza tecnologica quella era la rappresentazione di "omino verde".
Guareschi,quello di Peppone e Don Camillo?
Bye
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
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