Poc'anzi inviavo il seguente commento a un articolo pubblicato sul periodico Settimana News, visibile al seguente link:
https://www.settimananews.it/informazio ... ssa-legge/
Ecco il testo del mio commento, che mi risulta in attesa di approvazione:
|I rapporti fra Ortodossia russa e Stato russo non implicano uguali rapporti fra questo Stato e la chiesa ortodossa estone in comunione con la chiesa ortodossa di Mosca... perché questa resta distinta dallo Stato russo.
Se vi sono dei legami aggiunti, inaccettabili dallo Stato estone dati i rapporti politici odierni fra Estonia e Russia, sono solamente questi legami a doversi rifiutare.
Invece il ministro degli interni estone vuole intervenire senza le distinzioni dovute: tra Stato e Chiesa, tra azioni extraecclesiastiche ed ecclesiastiche, tra società religiosa russa moscovita e cittadinanza politica russa.
Il peggio è che tali indistinzioni sono tutt'uno con la incomprensione o proprio ignoranza sulla internazionalità o multinazionalità russa. Si può essere russi anche fuori dalla Russia e appartenendo ad altri Paesi. Non bisogna confondere ciò che è 'russo' con ciò che è definibile 'russiano', esistenza quest'ultima che nelle lande, tundre ed altri luoghi della Russia non assicura niente, neanche la costruzione di un buon villaggio o città, nessuna autentica civiltà, al contrario della 'russità'. Ma quest'ultima non è limitata alle sole terre russe. Non si tratta di ragionare come per appartamenti!
Se si sono fatti tanti sforzi per denunciare e terminare l' "apartheid" in Sud Africa, bisogna smascherare anche la russofobia dilagante in "Occidente".
Sembrerebbe che i cristiani russi estoni vogliano una chiesa etnica e straniera, in realtà è il ministro estone che pretende una inaccettabile riduzione etnica degli ortodossi dell'Estonia, profittando di una guerra e trattando i Patriarchi come fossero Papi.
C'è anche di più da dire! Esiste una spiritualità russa che non richiede appartenenze etniche e ancor meno politiche per esser condivisa.
Insomma questi strani soggetti inseriti negli Stati "occidentali" che, anziché provvedere a difendersi da presunte azioni aggiunte e non dovute nelle chiese, vogliono impedirne libertà, abolirne innocenti e non intruse identità, non sono onesti, stanno mandando in malora i loro Stati e la Unione Europea.
Far coincidere realtà statali e realtà ecclesiastiche, usando proibizioni con discorsi e testi capziosi, questo è un abominio che si scorge a distanza.
La spiritualità e religiosità russe fuori Russia sono un bene prezioso, contro la cecità della violenza in armi. Le etnie russe fuori Russia sono un bisogno naturale, in connessione anche col clima europeo che non è disgiunto da quello artico-siberiano. Soprannaturale e naturale non configgono e se certi rapporti tra Putin e Kyrill ed esponenti della chiesa russo-estone sono un problema politico, vanno approcciati senza coinvolgere tutto il resto.
La difesa della libertà religiosa è una presenza in Agenda ONU da tanti anni, l'Unione Europea anche ne è garante, i tranelli russofobici diffusi a livello occidentale sono dei delitti da smascherare e punire, senza aspettare che il regime di Putin protesti da solo e coi propri limiti di regime straniero.
Parallelamente, c'è da considerare il diritto a un proprio libero destino etnico e il dovere da parte dei politici di ruolo di informarsi, ascoltare, capire il mondo etnico, che non segue le divisioni politiche se non raramente e senza possibile programmazione. Non che accada qualsiasi cosa; non sto a dire assieme a certi sbandati che ogni cosa è uguale all'altra e che qualsiasi presenza altra o straniera è etnica e quindi di casa. Bisogna capire il mondo russo, capire cosa è il mondo russo in Europa, quanti ne partecipano pur essendo anche di altro, altri mondi.
Che la russofobia venga spacciata per ordine ecclesiastico è un tradimento, una frode, un delitto che deve essere perseguito e punito secondo le stesse léggi, norme e procedure occidentali.
Il ministro estone deve essere accusato di voler distruggere il rispetto delle regole europee e di introdurre delle anomalie non solo pericolose.
Questo lo si deduce dalle notizie ricevute normalmente, senza doversi recare nei luoghi o sapere la lingua parlata dai colpevoli. Si tratta di colpevoli davanti a Dio e davanti alle vere autorità politiche, le quali pure esistono per beneplacito di Dio.
Lo strano sonno volontario di tanti cittadini "occidentali", che agiscono ignorando la realtà legislativa autentica offendendo i sonnambuli anziché favorire il diritto, è più che sospetto per vere Chiese e veri Stati.|
MAURO PASTORE