Democrazia o dittatura?

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heyoka
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Re: Cosa è la Democrazia?

Messaggio da leggere da heyoka »

Non potrei dirlo meglio. Queste porcherie di mezzi politici hanno tradito l'art. 1 della Costituzione.
E x quale motivo TUTTI i politici avrebbero preso voti per poi tradire la Costituzione?
Valerio, tu hai qualche idea?
O è più probabile che , al contrario di quello che crede Momo, siamo in una Democrazia BLINDATA, dove non si muove foglia che la BUROCRAZIA e MAGISTRATURA DEMOCRATICA NON VOGLIA?
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Re: Democrazia o dittatura?

Messaggio da leggere da Sayon »

Michelangelo ha scritto: 14 mag 2024, 18:37
Sayon ha scritto: 14 mag 2024, 14:53
La discussione sulla "democrazia" si sta spostando sul binario sbagliato. Puo' certamente essere preferibile vivere in una democrazia imvece che sotto una dittatura, ma cuesta preferenza non da alcun diritto alle "democrazie" di aggredire e distruggere altre nazioni che abbiano un sistema di governo diverso. Perche' se guardiamo ai FATTI, invece che la retorica, nazioni "democratiche come gli USA e Israele sono fra le piu feroci e dominanti nei confronti della altre nazioni. Non so se uesto sia il frutto della democrazia o del capitalismo, ma agli occhi di popoli come i russi, cinesi, iraniani uesta altro non e' che arroganza e folle desiderio di sfacelo.
Concordo, ma è un gatto che si morde la coda: per smettere di seguire chi vuole la guerra, si dovrebbe uscire dalla Nato. Ma se uscissimo dalla Nato ( ammesso che sia possibile ) verosimilmente gli USA la farebbero a noi la guerra! Quella guerra persa, ci ha tagliato le gambe, purtroppo.
Bisognerebbe capire per quanto tempo abbia validità quell'accordo - palla al piede- con gli USA. In eterno? per 100 anni? Potrebbe essere già concluso il periodo di "detenzione" dell'Italia e non ci viene riferito ? Non sappiamo nulla.
Il pensare che una nazione "amica" possa contare dei diritti su di un'altra a motivo di una guerra vinta 80 anni prima dimostra l' ipocrisia delle nostre alleanze. Io pero' la colpa del nostro status di Costa Rica d' Europa (ovvero impossibiitati persino ad essere neutrali), la do soprattutto ai nostri governanti. E senza andare troppo lontano, annovera Draghi e la Meloni, che sono propensi a dare ancora piu concessioni agli USA dei loro predecessori. Forse lo fanno perche credono che la situazione non possa essere cambiata, o per motivi di vantaggi personali (se critichi gli USA non farai carriera a livello internazionale), ma credo che solo i piu sciocchi o piu furbi fingono di non capire che se non riusciamo a dissociarsii dalla NATO o almeno chiudere le basi "segrete" americane, andremo a finire in ualche guerra con i LORO nemici. E ci lasceremo le penne.
Ho trovato cuesto articoletto che prova a capire la nostra sottomissione:
https://volerelaluna.it/politica/2022/0 ... ati-uniti/
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Re: La democrazia è la peggior forma di governo ...?

Messaggio da leggere da heyoka »

Michelangelo ha scritto: 14 mag 2024, 18:16
heyoka ha scritto: 14 mag 2024, 17:46
In famiglia, al massimo possono intervenire i suoceri, a rompere le balle e se non sei un bambino fai presto a mostrare loro la porta
In politica, specie se sei in un regime democratico, ci sono i sindacati, i Tar, le Magistrature democratiche, la stampa, le organizzazioni di categoria, i partiti avversi che remano contro, i BUROCRATI degli uffici r poi ci sono i POLLI elettori che non capendo la complessità del gestire la democrazia, specie in Italia, magari NON VANNO A VOTARE, facendo così il gioco, proprio dei BUROCRATI che su questo vuoto ci sguazzano.
:mrgreen:
Non credo che il GIOCO sia così facile come lo descrivi.
Sarò ripetitivo: se il gioco fosse così facile come asserisci( = se il popolo non vota, a PERDERE sarà lui e il burocrate gongolerà ), che dire dello Zio Trump che ricevette una VAGONATA di voti, molti più del primo mandato, ma, molto probabilmente una manina cambiò le carte in tavola e l'America si è ritrovata il sor Bidet alla presidenza?! Urgeva un guerrafondaio, evidentemente...?!
Che poi, potrebbe essere accaduta la stessa cosa GIA' nella nostra Italia del 46, nella scelta tra Monarchia e Repubblica; avendoci impiegato BEN otto giorni per stabilire il vincitore! Ma in quel caso, anche se fosse, secondo il mio punto di vista ci è andata BENE così.

Secondo me, il gioco ( le elezioni italiane e non solo ) sono state concepite per ritrovarsi ( l'elettore ) in un cul de sac : SE VOTI, chiunque sia il leader da te scelto è indifferente, perché a governare l'Italia sono gli ammeregani e quei signori di Bruxelles. E se non voti.... governano gli ammeregani e i signori di Bruxelles. TALE E QUALE! :?
Il cul de sac, lo puoi sfondare, almeno in parte, in TRE modi.
A ) Nasce un movimento rivoluzionario, tipo BR, che comincia a massacrare burocrati, magistrati, agenti Nato e altri obiettivi ben precisi
Cosa che io RIFIUTO.
B) Nasce un movimento politico, stravotato dal popolo, incurante delle incursioni della magistratura e dei vari Travaglio, che si mette in testa di andare contro, o quantomeno discutere alla pari, con i cosiddetti padroni, che Momo e altri polli, credono siano nostri alleati.
C) I Polli democratici, specie i NON VOTANTI incazzati, cominciano a STRAVOTARE x tutti i partiti che si oppongono in qualche modo, al giogo NATISTA.
In qualche modo, il popolo, autonomamente dovrebbe , ELETTORALMENTE, creare una specie di Comitato di Liberazione Nazionale dal nuovo Nazismo che di fatto si è fatto più LUCIFERINO e che io ho definito NaTISMO.
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Re: Cosa è la Democrazia?

Messaggio da leggere da Michelangelo »

Momo55 ha scritto: 14 mag 2024, 18:40
La costituzione non vieta la rielezione del Presidente della Repubblica. La costituzione dice che in caso di guerra si possono sospendere le elezioni. Con legge apposita.
E non vieta nemmeno la cessione di sovranità. Da dove hai tratto queste convinzioni?
Al di là della costituzione non la penso come te su quei fatti. La nostra moneta non valeva la carta su cui era stampata. Lo scontro fra democrazia e comunismo ci ha ridotti tutti quanti al disastro in cui eravamo. Lo si che negli anni 70 l'inflazione aveva raggiunto il 25%? significa che lo stipendio perdeva un quarto del suo valore in un anno. Non eravamo in grado di emettere dei BTP perchè troppo onerosi. Emettevamo solo BOT a 3 mesi con rendita del 20%. Ci eravamo infilati in una situazione insostenibile. Noi, al solito, a causa del conflitto politico stellare interno, non siamo mai stai in grado di sistemare la nostra situazione. Solo con l'entrata nell'Euro siamo riusciti a contenere il disastro.
Ma qui appena si molla, la spinta verso il disastro prende il sopravvento: vedi i 200 miliardi di debiti del superbonus.
siamo riusciti a realizzare qualche cosa come oltre 600 tipi di bonus, agevolazioni e detrazioni. Il totale al ribasso, escluse i cosi di pensioni e assistenza sociale, raggiunge i 240 miliardi l'anno. Siamo il paese che più di tutti al mondo mette soldi in assistenzialismo. Siamo arrivati al punto che non è possibile investire nemmeno nella manutenzione delle strade in città perchè non abbiamo più i soldi.

la gente ne viene informata per caso? Nemmeno per idea. Il popolo si deve manipolare come fossimo ancora in una dittatura.
Ho toppato! Tra pandemie, presidenti rieletti e guerre, mi sono perso! :x Ho confuso la proroga dello stato di emergenza durante la pandemia.
Che Dr Cassese boccia, in quanto anticostituzionale:

[...] 2. Lo “stato di emergenza” e lo “stato di guerra” in Costituzione
Come rilevato da autorevoli esperti (in particolare, il giudice emerito della Corte costituzionale, Sabino Cassese) la pandemia non è una guerra e, di conseguenza, non è applicabile il ricorso all’articolo 78.

La Costituzione Italiana del 1948 non contempla lo “stato di emergenza”, a differenza di quanto previsto, ad esempio, dall’art. 48 della Costituzione di Weimar; dall’art. 116 della Costituzione spagnola; dall’art. 48 della Costituzione ungherese; dall’art. 19 della Costituzione portoghese e dall’art. 16 della Costituzione francese.

Nella nostra Carta fondamentale è previsto unicamente lo “stato di guerra” ex art. 78 Cost., e non (anche) lo “Stato di emergenza”.

Ad ogni modo lo “Stato di guerra” deve essere deliberato dal Parlamento, il quale stabilisce quali sono i poteri del Governo per far fronte alla situazione (art. 78 Cost.), ed infine deve essere dichiarato dal Presidente della Repubblica (art. 87 Cost.). Nel nostro caso lo “stato di emergenza” non è stato invece deliberato dal Parlamento, ne’ dichiarato dal Presidente della Repubblica.

E inoltre, qualsivoglia deroga è ammessa per disciplinare l’esercizi dei diritti, e non per sopprimerli. [...]

https://www.diritto.it/proroga-dello-st ... onalita/#2

Mentre sulla cessione di sovranità, non è permesso neanche un po' e l'avvocato Marco Mori lo spiega nel dettaglio.
Dice questo:
"[..] L’incostituzionalità dei Trattati è palese nella sostanza, ma altresì lo è a monte, ovvero laddove costituiscono, in ogni caso, una illegittima e pacificamente ammessa, anche dagli stessi organismi europei, cessione di sovranità.

Sul punto occorre esaminare l’art. 11 Cost. ovvero la norma che disciplina i limiti richiamati dal citato art. 1: “La Repubblica consente in condizioni di parità con gli altri Stati alle LIMITAZIONI di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra i popoli”.

Orbene la parola “cessione” non esiste nella nostra Carta fondamentale. La Repubblica consente semplicemente le limitazioni di sovranità a condizioni ben precise (reciprocità ed adesione ad un ordinamento che promuova la pace e la giustizia tra i popoli e non certo la forte competitività tra i medesimi). Lapalissiano, quindi, che cedere sovranità è cosa ben diversa dal limitarla.

Limitare significa omettere di esercitare una prerogativa sovrana, ma non consegnare quella prerogativa sovrana ad un soggetto terzo rispetto all’ordinamento italiano a titolo definitivo. Un esempio: eliminare le frontiere costituisce pacificamente una mera limitazione. Se invece si decidesse di far gestire le stesse ad un ordinamento esterno si dovrebbe parlare a pieno titolo di cessione.

Altresì, fermo il divieto pacifico di cessioni, anche per le mere limitazioni la Costituzione pone, come detto, ulteriori condizioni ovvero quella di parità tra le nazioni (esiste oggi questa condizione? Certamente no, basta solo pensare alle differenze con cui ogni Stato si finanzia sui “democratici” mercati) e quella del fine esclusivo dell’adesione ad un ordinamento che tuteli la pace e la giustizia tra i popoli.[...]"

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Re: Cosa è la Democrazia?

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Momo55 ha scritto: 14 mag 2024, 18:40
E non vieta nemmeno la cessione di sovranità. Da dove hai tratto queste convinzioni?
Al di là della costituzione non la penso come te su quei fatti. La nostra moneta non valeva la carta su cui era stampata. Lo scontro fra democrazia e comunismo ci ha ridotti tutti quanti al disastro in cui eravamo. Lo si che negli anni 70 l'inflazione aveva raggiunto il 25%? significa che lo stipendio perdeva un quarto del suo valore in un anno. Non eravamo in grado di emettere dei BTP perchè troppo onerosi. Emettevamo solo BOT a 3 mesi con rendita del 20%. Ci eravamo infilati in una situazione insostenibile. Noi, al solito, a causa del conflitto politico stellare interno, non siamo mai stai in grado di sistemare la nostra situazione. Solo con l'entrata nell'Euro siamo riusciti a contenere il disastro.
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Re: Democrazia o dittatura?

Messaggio da leggere da etabeta255 »

Nella dittatura è solo un individuo che decide e comanda, nella democrazia sono in molti che decidono e comandano, il comune denominatore è il popolo che in ambo i casi non comanda un cavolo.
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Re: Democrazia o dittatura?

Messaggio da leggere da Rosanna »

È stato ritenuto opportuno unire gli argomenti sulla democrazia.
Buona prosecuzione!!
Io nelle cose che faccio ci metto il cuore, la lealtà, l'intelligenza, la giustizia e il rispetto. Tutto il resto ... non mi interessa.
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Re: Democrazia o dittatura?

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etabeta255 ha scritto: 14 mag 2024, 20:13 Nella dittatura è solo un individuo che decide e comanda, nella democrazia sono in molti che decidono e comandano, il comune denominatore è il popolo che in ambo i casi non comanda un cavolo.
in epoca fascista Mussolini o chi per lui, nominava i Prefetti.
oggi TU eleggi un sindaco.
afferri la differenza?

tra parentesi, il sindaco e la sua giunta è una delle poche istituzioni realmente democratiche in italia, poi piu si delega, piu la percezzione e anche la sostanza della democrazia evapora
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Re: Democrazia o dittatura?

Messaggio da leggere da heyoka »

RedWine ha scritto: 14 mag 2024, 21:48
etabeta255 ha scritto: 14 mag 2024, 20:13 Nella dittatura è solo un individuo che decide e comanda, nella democrazia sono in molti che decidono e comandano, il comune denominatore è il popolo che in ambo i casi non comanda un cavolo.
in epoca fascista Mussolini o chi per lui, nominava i Prefetti.
oggi TU eleggi un sindaco.
afferri la differenza?

tra parentesi, il sindaco e la sua giunta è una delle poche istituzioni realmente democratiche in italia, poi piu si delega, piu la percezzione e anche la sostanza della democrazia evapora
Perché tra parentesi????
Questa è la VERA Questione della NON Democrazia.
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Re: Cosa è la Democrazia?

Messaggio da leggere da Vento »

Momo55 ha scritto: 13 mag 2024, 15:45
Vento ha scritto: 12 mag 2024, 20:56

E' una domanda da porre sul serio, senza timore, lasciandoci la libertà di esplorare qualunque soluzione, e non in modo intimidatorio, escludendo a priori altre vie, attitudine questa poco democratica.
Attualmente l'utopia democratica che va per la maggiore è basata sulla ossessione della uguaglianza, intesa in vari modi, più o meno radicali, ed è parto della sinistra. Sinistra che si è realizzata nel comunismo, che con la democrazia ha niente a che fare. Quindi crediamo in una versione di democrazia che ha qualcosa di storto, che sarebbe opportuno scartare.
Mi fermo qui, a questo primo passo.
Il concetto di uguaglianza attiene ai diritti. E i diritti esistono solo nelle democrazie. Ma non sono i diritti a fare di un paese una democrazia. Infatti noi eravamo una democrazia anche nel 1950 quando c'era il delitto d'onore, e quando le disuguaglianze erano uguali a 15 anni prima. Eppure eravamo una democrazia. Lo eravamo perchè la Costituzione ci ha fatto diventare tali. Sai come ha fatto?
Dici:
"Il concetto di uguaglianza attiene ai diritti. E i diritti esistono solo nelle democrazie."

«Nessun uomo libero può essere arrestato, imprigionato [...] o danneggiato in alcun modo, eccetto dal giudizio legale dei suoi pari e dalla Legge del Paese.» (Magna Charta, N. 39, linea 40)
Il padre dei diritti è il famoso Habeas corpus, "il diritto che in sintesi richiede la sussistenza di precisi presupposti giuridici per poter limitare la libertà di una persona" (Wiki) e che non è certo nato in una democrazia.

I diritti non c'entrano niente con la democrazia, che è una tecnica di governo e nulla più. I diritti hanno a che fare semmai con l'uguaglianza, intesa come pulsione (anche se caotica) verso il rispetto dei singoli umani. La democrazia può esistere anche senza diritti, come nella Grecia dove esisteva la schiavitù, che a quel tempo era cosa normale.
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Re: Cosa è la Democrazia?

Messaggio da leggere da Momo55 »

Michelangelo ha scritto: 14 mag 2024, 19:43
Momo55 ha scritto: 14 mag 2024, 18:40
La costituzione non vieta la rielezione del Presidente della Repubblica. La costituzione dice che in caso di guerra si possono sospendere le elezioni. Con legge apposita.
E non vieta nemmeno la cessione di sovranità. Da dove hai tratto queste convinzioni?
Al di là della costituzione non la penso come te su quei fatti. La nostra moneta non valeva la carta su cui era stampata. Lo scontro fra democrazia e comunismo ci ha ridotti tutti quanti al disastro in cui eravamo. Lo si che negli anni 70 l'inflazione aveva raggiunto il 25%? significa che lo stipendio perdeva un quarto del suo valore in un anno. Non eravamo in grado di emettere dei BTP perchè troppo onerosi. Emettevamo solo BOT a 3 mesi con rendita del 20%. Ci eravamo infilati in una situazione insostenibile. Noi, al solito, a causa del conflitto politico stellare interno, non siamo mai stai in grado di sistemare la nostra situazione. Solo con l'entrata nell'Euro siamo riusciti a contenere il disastro.
Ma qui appena si molla, la spinta verso il disastro prende il sopravvento: vedi i 200 miliardi di debiti del superbonus.
siamo riusciti a realizzare qualche cosa come oltre 600 tipi di bonus, agevolazioni e detrazioni. Il totale al ribasso, escluse i cosi di pensioni e assistenza sociale, raggiunge i 240 miliardi l'anno. Siamo il paese che più di tutti al mondo mette soldi in assistenzialismo. Siamo arrivati al punto che non è possibile investire nemmeno nella manutenzione delle strade in città perchè non abbiamo più i soldi.

la gente ne viene informata per caso? Nemmeno per idea. Il popolo si deve manipolare come fossimo ancora in una dittatura.
Ho toppato! Tra pandemie, presidenti rieletti e guerre, mi sono perso! :x Ho confuso la proroga dello stato di emergenza durante la pandemia.
Che Dr Cassese boccia, in quanto anticostituzionale:

[...] 2. Lo “stato di emergenza” e lo “stato di guerra” in Costituzione
Come rilevato da autorevoli esperti (in particolare, il giudice emerito della Corte costituzionale, Sabino Cassese) la pandemia non è una guerra e, di conseguenza, non è applicabile il ricorso all’articolo 78.

La Costituzione Italiana del 1948 non contempla lo “stato di emergenza”, a differenza di quanto previsto, ad esempio, dall’art. 48 della Costituzione di Weimar; dall’art. 116 della Costituzione spagnola; dall’art. 48 della Costituzione ungherese; dall’art. 19 della Costituzione portoghese e dall’art. 16 della Costituzione francese.

Nella nostra Carta fondamentale è previsto unicamente lo “stato di guerra” ex art. 78 Cost., e non (anche) lo “Stato di emergenza”.

Ad ogni modo lo “Stato di guerra” deve essere deliberato dal Parlamento, il quale stabilisce quali sono i poteri del Governo per far fronte alla situazione (art. 78 Cost.), ed infine deve essere dichiarato dal Presidente della Repubblica (art. 87 Cost.). Nel nostro caso lo “stato di emergenza” non è stato invece deliberato dal Parlamento, ne’ dichiarato dal Presidente della Repubblica.

E inoltre, qualsivoglia deroga è ammessa per disciplinare l’esercizi dei diritti, e non per sopprimerli. [...]

https://www.diritto.it/proroga-dello-st ... onalita/#2

Mentre sulla cessione di sovranità, non è permesso neanche un po' e l'avvocato Marco Mori lo spiega nel dettaglio.
Dice questo:
"[..] L’incostituzionalità dei Trattati è palese nella sostanza, ma altresì lo è a monte, ovvero laddove costituiscono, in ogni caso, una illegittima e pacificamente ammessa, anche dagli stessi organismi europei, cessione di sovranità.

Sul punto occorre esaminare l’art. 11 Cost. ovvero la norma che disciplina i limiti richiamati dal citato art. 1: “La Repubblica consente in condizioni di parità con gli altri Stati alle LIMITAZIONI di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra i popoli”.

Orbene la parola “cessione” non esiste nella nostra Carta fondamentale. La Repubblica consente semplicemente le limitazioni di sovranità a condizioni ben precise (reciprocità ed adesione ad un ordinamento che promuova la pace e la giustizia tra i popoli e non certo la forte competitività tra i medesimi). Lapalissiano, quindi, che cedere sovranità è cosa ben diversa dal limitarla.

Limitare significa omettere di esercitare una prerogativa sovrana, ma non consegnare quella prerogativa sovrana ad un soggetto terzo rispetto all’ordinamento italiano a titolo definitivo. Un esempio: eliminare le frontiere costituisce pacificamente una mera limitazione. Se invece si decidesse di far gestire le stesse ad un ordinamento esterno si dovrebbe parlare a pieno titolo di cessione.

Altresì, fermo il divieto pacifico di cessioni, anche per le mere limitazioni la Costituzione pone, come detto, ulteriori condizioni ovvero quella di parità tra le nazioni (esiste oggi questa condizione? Certamente no, basta solo pensare alle differenze con cui ogni Stato si finanzia sui “democratici” mercati) e quella del fine esclusivo dell’adesione ad un ordinamento che tuteli la pace e la giustizia tra i popoli.[...]"

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Quelli sono pareri. che, mi spiace, contano come i cavoli a merenda.
La gerarchia ci porta sempre dritti dritti in bocca alla Corte Costituzionale. E genericità per genericità, alla fine nulla vieta che si entri in Europa e si abbia una moneta unica molto più forte di quella che, da soli, avremmo mai avuto.
qualsiasi idea tu abbia, qualsiasi idea abbia qualsiasi costituzionalista, o avvocato o giurista.... non contano niente perchè decide la corte costituzionale.
e quando la costituzione è troppo generica, salvo la prevalenza delle opinioni personali dei componenti della Corte Costituzionale, ciò che dovrebbe prevalere sarebbe l'interesse collettivo. L'Italia è uno dei paesi che ha tratto più vantaggio dall'euro, sia in termini di stabilità, sia in termini di fiducia. Per dire, anche non fossimo entrati se volevi fare scambi internazionali o dollari o Euro. Nessuno vorrebbe mai una moneta così deprezzata come era la lira.
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Re: Democrazia o dittatura?

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etabeta255 ha scritto: 14 mag 2024, 20:13 Nella dittatura è solo un individuo che decide e comanda, nella democrazia sono in molti che decidono e comandano, il comune denominatore è il popolo che in ambo i casi non comanda un cavolo.
Non ha senso quello che scrivi. nessuno in democrazia deve comandare. Ma vi è esercizio del potere. Il potere legislativo lo esercitano i politici eletti dal popolo. e se eleggono imbecilli o statisti... dipende solo da noi.
Il potere giudiziario è in mano ai giudici. Non ai PM. Ditelo ai giustizialisti. sono i giudici che decidono della giustizia.
Il potere amministrativo è quello che applica le leggi. Se le applica male, se ne approfitta per i propri interessi.... beh, nemmeno loro sono eletti come non lo sono i giudici.
quindi sono più forti del potere legislativo che è in mano ai politici. Possono facilmente dargli addosso e renderli non funzionali al loro dovere. Per questo esiste lo Statuto dell'immunità per i politici. o almeno dovrebbe esistere.
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Re: Cosa è la Democrazia?

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Vento ha scritto: 14 mag 2024, 23:17
Momo55 ha scritto: 13 mag 2024, 15:45

Il concetto di uguaglianza attiene ai diritti. E i diritti esistono solo nelle democrazie. Ma non sono i diritti a fare di un paese una democrazia. Infatti noi eravamo una democrazia anche nel 1950 quando c'era il delitto d'onore, e quando le disuguaglianze erano uguali a 15 anni prima. Eppure eravamo una democrazia. Lo eravamo perchè la Costituzione ci ha fatto diventare tali. Sai come ha fatto?
Dici:
"Il concetto di uguaglianza attiene ai diritti. E i diritti esistono solo nelle democrazie."

«Nessun uomo libero può essere arrestato, imprigionato [...] o danneggiato in alcun modo, eccetto dal giudizio legale dei suoi pari e dalla Legge del Paese.» (Magna Charta, N. 39, linea 40)
Il padre dei diritti è il famoso Habeas corpus, "il diritto che in sintesi richiede la sussistenza di precisi presupposti giuridici per poter limitare la libertà di una persona" (Wiki) e che non è certo nato in una democrazia.

I diritti non c'entrano niente con la democrazia, che è una tecnica di governo e nulla più. I diritti hanno a che fare semmai con l'uguaglianza, intesa come pulsione (anche se caotica) verso il rispetto dei singoli umani. La democrazia può esistere anche senza diritti, come nella Grecia dove esisteva la schiavitù, che a quel tempo era cosa normale.
si dovrebbe almeno specificare di che diritti stiamo parlando.
diritti che in cambio di doveri esistono in qualsiasi organizazione umana.
nella "dittatura" comunista dell'unione scotietica, ognuno aveva il diritto a un lavoro e a una casa, cosa che non avviente nelle liberali e democratiche nazioni occidentali.
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Re: Cosa è la Democrazia?

Messaggio da leggere da Momo55 »

Vento ha scritto: 14 mag 2024, 23:17
Momo55 ha scritto: 13 mag 2024, 15:45

Il concetto di uguaglianza attiene ai diritti. E i diritti esistono solo nelle democrazie. Ma non sono i diritti a fare di un paese una democrazia. Infatti noi eravamo una democrazia anche nel 1950 quando c'era il delitto d'onore, e quando le disuguaglianze erano uguali a 15 anni prima. Eppure eravamo una democrazia. Lo eravamo perchè la Costituzione ci ha fatto diventare tali. Sai come ha fatto?
Dici:
"Il concetto di uguaglianza attiene ai diritti. E i diritti esistono solo nelle democrazie."

«Nessun uomo libero può essere arrestato, imprigionato [...] o danneggiato in alcun modo, eccetto dal giudizio legale dei suoi pari e dalla Legge del Paese.» (Magna Charta, N. 39, linea 40)
Il padre dei diritti è il famoso Habeas corpus, "il diritto che in sintesi richiede la sussistenza di precisi presupposti giuridici per poter limitare la libertà di una persona" (Wiki) e che non è certo nato in una democrazia.

I diritti non c'entrano niente con la democrazia, che è una tecnica di governo e nulla più. I diritti hanno a che fare semmai con l'uguaglianza, intesa come pulsione (anche se caotica) verso il rispetto dei singoli umani. La democrazia può esistere anche senza diritti, come nella Grecia dove esisteva la schiavitù, che a quel tempo era cosa normale.
Ma i diritti esistono solo nelle democrazie. E sai perchè possono esistere solo nelle democrazie? Perchè solo nelle democrazie vi è uno dei pilastri delle stesse che è lo Stato di diritto, ovvero lo Stato che si regge sulle leggi. Solo nelle democrazie il cittadino può far ricorso alle leggi per vantare i suoi diritti.
ma questo non comporta che anche nelle dittature esistano delle leggi. ma esse divengono irrilevanti se in contrasto con il volere del dittatore. Che spesso e volentieri non risponde alle leggi a cui devono rispondere i cittadini. Se il dittatore da ordine di ammazzare un concorrente, lui non risponderà di tale delitto.
Qui nessuno può dare ordine di ammazzare qualcuno Dovresti pertanto insospettirti quando vedi gli oppositori di Putin morire come mosche. Qui nessun oppositore muore.
Ora, la storia delle leggi è lunga a partire dalle prime di cui si ha traccia (Assurbanipal) Ma solo nelle democrazie arriviamo a considerarle la base di tutto e per tutti. Le poche diversità sono citate in costituzione. Per esempio la libertà è un diritto fondamentale. che solo un magistrato può togliere ma a certe condizioni. Non te la può togliere un politico per esempio. In quel caso è sequestro di persona.

Il discorso è comunque lungo, perchè la strada per realizzare a pieno lo Stato di diritto fa a botte con l'istinto umano di prevaler esu altri magari solo perchè si ha una posizione di potere.
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RedWine
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Re: Democrazia o dittatura?

Messaggio da leggere da RedWine »

Momo55 ha scritto: 14 mag 2024, 23:33
etabeta255 ha scritto: 14 mag 2024, 20:13 Nella dittatura è solo un individuo che decide e comanda, nella democrazia sono in molti che decidono e comandano, il comune denominatore è il popolo che in ambo i casi non comanda un cavolo.
Non ha senso quello che scrivi. nessuno in democrazia deve comandare. Ma vi è esercizio del potere. Il potere legislativo lo esercitano i politici eletti dal popolo. e se eleggono imbecilli o statisti... dipende solo da noi.
Il potere giudiziario è in mano ai giudici. Non ai PM. Ditelo ai giustizialisti. sono i giudici che decidono della giustizia.
Il potere amministrativo è quello che applica le leggi. Se le applica male, se ne approfitta per i propri interessi.... beh, nemmeno loro sono eletti come non lo sono i giudici.
quindi sono più forti del potere legislativo che è in mano ai politici. Possono facilmente dargli addosso e renderli non funzionali al loro dovere. Per questo esiste lo Statuto dell'immunità per i politici. o almeno dovrebbe esistere.
Beer4
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
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