Quella sinistra senza generazione nata nei 70

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ereticamente
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Quella sinistra senza generazione nata nei 70

Messaggio da leggere da ereticamente »

Giorgia Meloni non è solo la prima donna presidente del consiglio ma anche il secondo esponente politico nato negli anni 70 ad assurgere al ruolo di Presidente del Consiglio.

L’altro esponente è stato Matteo Renzi, esponente PD di formazione democristiana.

Ma non sono i soli nati negli anni 70 ad essere diventati leader (di partito): Mattero Salvini nella Lega, Mario Adinolfi capo corrente del PD e poi con un partito personale ultra-cattolico, Francesco Toscano con il no vax Italia Sovrana e Popolare, il M5S con uno dei dioscuri (ormai ritirato dalla politica attiva) Alessandro DiBattista, Carlo Calenda leader di Azione.

Ognuno ha suo modo ha rappresentato un’istanza più o meno dirompente presente nella società.

Componente diessina del PD non pervenuta.

Sinistra di classe non pervenuta.

L’unico leader nato negli anni 70 nella sinistra è Nicola Fratojanni, con un piccolo partito ma in netta ascesa. E forse non è un caso.

E’ un dato su cui riflettere.

Proprio l’area politica che fatica di più ad imporsi tra la popolazione e i lavoratori del privato è quella che esprime leader anziani. Da un lato questo riflette magari la stessa suddivisione generazionale con una generazione di quarantenni più a destra delle altre generazioni (una sinistra rossa fuori dall’onda lunga della storia iniziata con il crollo del muro?), dall’altra ci si può chiedere quanto avere leader e vertici anziani possa permettere di prendere il voto delle attuali classi lavoratrici (che ovviamente sono concentrate tra i 30 e i 59 anni ) ed essere visti come attraenti dai giovani e dagli studenti. Un cane che si morde la coda.

p.s.

Sappiamo che a sinistra si candidano spesso giovanissimi, ventenni o poco più. Ci si chiede tuttavia quanto un ventenne possa davvero contendere una leadership e quanto non sia invece la foglia di fico sotto cui si tengono in piedi vecchie dirigente da sovvertire.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
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nerorosso
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

Messaggio da leggere da nerorosso »

ereticamente ha scritto: 15 gen 2023, 15:32 Giorgia Meloni non è solo la prima donna presidente del consiglio ma anche il secondo esponente politico nato negli anni 70 ad assurgere al ruolo di Presidente del Consiglio.

L’altro esponente è stato Matteo Renzi, esponente PD di formazione democristiana.

Ma non sono i soli nati negli anni 70 ad essere diventati leader (di partito): Mattero Salvini nella Lega, Mario Adinolfi capo corrente del PD e poi con un partito personale ultra-cattolico, Francesco Toscano con il no vax Italia Sovrana e Popolare, il M5S con uno dei dioscuri (ormai ritirato dalla politica attiva) Alessandro DiBattista, Carlo Calenda leader di Azione.

Ognuno ha suo modo ha rappresentato un’istanza più o meno dirompente presente nella società.

Componente diessina del PD non pervenuta.

Sinistra di classe non pervenuta.

L’unico leader nato negli anni 70 nella sinistra è Nicola Fratojanni, con un piccolo partito ma in netta ascesa. E forse non è un caso.

E’ un dato su cui riflettere.

Proprio l’area politica che fatica di più ad imporsi tra la popolazione e i lavoratori del privato è quella che esprime leader anziani. Da un lato questo riflette magari la stessa suddivisione generazionale con una generazione di quarantenni più a destra delle altre generazioni (una sinistra rossa fuori dall’onda lunga della storia iniziata con il crollo del muro?), dall’altra ci si può chiedere quanto avere leader e vertici anziani possa permettere di prendere il voto delle attuali classi lavoratrici (che ovviamente sono concentrate tra i 30 e i 59 anni ) ed essere visti come attraenti dai giovani e dagli studenti. Un cane che si morde la coda.

p.s.

Sappiamo che a sinistra si candidano spesso giovanissimi, ventenni o poco più. Ci si chiede tuttavia quanto un ventenne possa davvero contendere una leadership e quanto non sia invece la foglia di fico sotto cui si tengono in piedi vecchie dirigente da sovvertire.
A parte che non ho ben capito il significato del topic, la sinistra di classe non esiste più a parte forse il PC, intendo quello di Rizzo.

Il PD lasciamo perdere, e lasciamo perdere pure Fratojanni, che da anni fa il cespuglio del PD stesso. Iniziative di lotta ZERO.

Quindi quale dovrebbe essere la differenza tra un 40enne pro sistema e un 60enne pro sistema?

Se sono inseriti, a sinistra come a destra, in quei partiti asserviti alla dottrina euro-atlantica, mi pare ovvio che a sinistra come a destra, a 30 come a 70 anni, si limiteranno a seguire l'agenda dettata da poteri altri. Vedi Meloni, che se fa la voce grossa sui migranti, peraltro inutilmente, sul resto tace e acconsente, vedi Ucraina, vedi la riduzione del debito che si tradurrà in tagli alle solite cose.
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Sayon
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

Messaggio da leggere da Sayon »

Vero. l' avvento dei 30-40 ha anche rappresentato un forte decadimento dello spessore intellettuale dei partiti. L'entusiasmo per i vari Renzi,Di Maio e Salvini si e' rivelato essere piu che altro una fiammata d'entusiasmo seguita dal...nulla. Speriamo che lo stesso non succeda per l' altra giovane, la Meloni arrivata a fare un governo. Non bisogna pero' essere del tutto pessimisti. Anche per loro interverra' il fattore "gravitas'. Man mano che diventeranno adulti, aumentera' la loro esperienza con il mondo sia interno che esterno. Il periodo peggiore (in mia esperienza) di una carriera e' verso i 40-45 anni quando si pagano gli errori dell' imprudenza, fretta e inesperienza giovanile. Si comincia ad essere "seri" piu o meno a quell' eta' e si diventa maturi ed utili alla societa' attorno ai 60, il periodo splendido anche per i politici perche' allora ne avranno tuttu i pre-requisiti: esperienza, maturita', spessore intellettuale, pazienza, chiarezza degli obiettivi. In poche parole, se non ci sono i capi adatti al momento, ma solo giovinastri con tendenza ai casini, abbiate pazienza. Fra qualche anno, finalmente avreno dei veri e responsabili capi.
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porterrockwell
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

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Sayon ha scritto: 15 gen 2023, 19:09 Vero. l' avvento dei 30-40 ha anche rappresentato un forte decadimento dello spessore intellettuale dei partiti. L'entusiasmo per i vari Renzi,Di Maio e Salvini si e' rivelato essere piu che altro una fiammata d'entusiasmo seguita dal...nulla. Speriamo che lo stesso non succeda per l' altra giovane, la Meloni arrivata a fare un governo. Non bisogna pero' essere del tutto pessimisti. Anche per loro interverra' il fattore "gravitas'. Man mano che diventeranno adulti, aumentera' la loro esperienza con il mondo sia interno che esterno. Il periodo peggiore (in mia esperienza) di una carriera e' verso i 40-45 anni quando si pagano gli errori dell' imprudenza, fretta e inesperienza giovanile. Si comincia ad essere "seri" piu o meno a quell' eta' e si diventa maturi ed utili alla societa' attorno ai 60, il periodo splendido anche per i politici perche' allora ne avranno tuttu i pre-requisiti: esperienza, maturita', spessore intellettuale, pazienza, chiarezza degli obiettivi. In poche parole, se non ci sono i capi adatti al momento, ma solo giovinastri con tendenza ai casini, abbiate pazienza. Fra qualche anno, finalmente avreno dei veri e responsabili capi.
A mio avviso mancano i partiti di una volta forti, organizzati e formativi. Dove sono poi le formazioni giovanili dei partiti che preparavao i dirigenti del futuro?
SCORRA COME ACQUA IL DIRITTO E LA GIUSTIZIA COME UN TORRENTE PERENNE. AMOS 5,24
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Leno Lazzari
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

Messaggio da leggere da Leno Lazzari »

ereticamente ha scritto: 15 gen 2023, 15:32 Giorgia Meloni non è solo la prima donna presidente del consiglio ma anche il secondo esponente politico nato negli anni 70 ad assurgere al ruolo di Presidente del Consiglio.

L’altro esponente è stato Matteo Renzi, esponente PD di formazione democristiana.

Ma non sono i soli nati negli anni 70 ad essere diventati leader (di partito): Mattero Salvini nella Lega, Mario Adinolfi capo corrente del PD e poi con un partito personale ultra-cattolico, Francesco Toscano con il no vax Italia Sovrana e Popolare, il M5S con uno dei dioscuri (ormai ritirato dalla politica attiva) Alessandro DiBattista, Carlo Calenda leader di Azione.

Ognuno ha suo modo ha rappresentato un’istanza più o meno dirompente presente nella società.

Componente diessina del PD non pervenuta.

Sinistra di classe non pervenuta.

L’unico leader nato negli anni 70 nella sinistra è Nicola Fratojanni, con un piccolo partito ma in netta ascesa. E forse non è un caso.

E’ un dato su cui riflettere.

Proprio l’area politica che fatica di più ad imporsi tra la popolazione e i lavoratori del privato è quella che esprime leader anziani. Da un lato questo riflette magari la stessa suddivisione generazionale con una generazione di quarantenni più a destra delle altre generazioni (una sinistra rossa fuori dall’onda lunga della storia iniziata con il crollo del muro?), dall’altra ci si può chiedere quanto avere leader e vertici anziani possa permettere di prendere il voto delle attuali classi lavoratrici (che ovviamente sono concentrate tra i 30 e i 59 anni ) ed essere visti come attraenti dai giovani e dagli studenti. Un cane che si morde la coda.

p.s.

Sappiamo che a sinistra si candidano spesso giovanissimi, ventenni o poco più. Ci si chiede tuttavia quanto un ventenne possa davvero contendere una leadership e quanto non sia invece la foglia di fico sotto cui si tengono in piedi vecchie dirigente da sovvertire.
SI torni alle Frattocchie ! ! ! Angry1
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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ereticamente
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

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nerorosso ha scritto: 15 gen 2023, 18:38


A parte che non ho ben capito il significato del topic, la sinistra di classe non esiste più a parte forse il PC, intendo quello di Rizzo.

Il PD lasciamo perdere, e lasciamo perdere pure Fratojanni, che da anni fa il cespuglio del PD stesso. Iniziative di lotta ZERO.

Quindi quale dovrebbe essere la differenza tra un 40enne pro sistema e un 60enne pro sistema?

Se sono inseriti, a sinistra come a destra, in quei partiti asserviti alla dottrina euro-atlantica, mi pare ovvio che a sinistra come a destra, a 30 come a 70 anni, si limiteranno a seguire l'agenda dettata da poteri altri. Vedi Meloni, che se fa la voce grossa sui migranti, peraltro inutilmente, sul resto tace e acconsente, vedi Ucraina, vedi la riduzione del debito che si tradurrà in tagli alle solite cose.
su rizzo c è un agiografia eccessiva che spesso dimentica la genesi e l opportunismo del personaggio.
personalmente giudico positiva la sua presenza ma non lo considero l'unico depositario dei temi importanti per una sinistra rossa.

il topic del post è appunto che la fazione che è sparita (la sinistra rossa nelle sue varie sfumature) è proprio la fazione che non ha visto leader con un' età matura, nel pieno delle forze fisiche e mentali, al passo con il mondo e la generazione che adesso lavora.

è un caso ?

io non lo penso.

il mondo è andato avanti e, vuoi per mancanza di numeri (i quarantenni sono la generazione piu a destra) vuoi per riottosità delle vecchie leadership sinistronze, la sinistra rossa è rimasta al palo.

p.s.
in lombardia ci saranno 4 poli per queste elezioni: cdx, csx, terzo polo, unione popolare.
di questi solo uno non ha interessi nella sanità privata e va davanti ai cancelli a sostenere le vertenze degli operai (non rizzo ma unione popolare ci va)
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

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Sayon ha scritto: 15 gen 2023, 19:09 Vero. l' avvento dei 30-40 ha anche rappresentato un forte decadimento dello spessore intellettuale dei partiti. L'entusiasmo per i vari Renzi,Di Maio e Salvini si e' rivelato essere piu che altro una fiammata d'entusiasmo seguita dal...nulla. Speriamo che lo stesso non succeda per l' altra giovane, la Meloni arrivata a fare un governo. Non bisogna pero' essere del tutto pessimisti. Anche per loro interverra' il fattore "gravitas'. Man mano che diventeranno adulti, aumentera' la loro esperienza con il mondo sia interno che esterno. Il periodo peggiore (in mia esperienza) di una carriera e' verso i 40-45 anni quando si pagano gli errori dell' imprudenza, fretta e inesperienza giovanile. Si comincia ad essere "seri" piu o meno a quell' eta' e si diventa maturi ed utili alla societa' attorno ai 60, il periodo splendido anche per i politici perche' allora ne avranno tuttu i pre-requisiti: esperienza, maturita', spessore intellettuale, pazienza, chiarezza degli obiettivi. In poche parole, se non ci sono i capi adatti al momento, ma solo giovinastri con tendenza ai casini, abbiate pazienza. Fra qualche anno, finalmente avreno dei veri e responsabili capi.

io dire che sessanta sono pochi.
si rischia di fare le fesserie di berlusconi che ci stava facendo fallire e prodi con l'europa.
meglio gli ottanta di mattarella e napolitano no ? :mrgreen:

ah il buon sayon che quando pensava io avessi meno di 40 anni, proclamava che ci volevano almeno 40
poi ha ipotizzato che ne potessi avessi avere 42 e allora ci volevano almeno 43
ora ha calibrato tra 40 e 45 Beer4 provaci ancora sayon, prima o poi ci riesci

ma nel frattempo ricorda che il ricordo di una generazione è affidato a quella successiva
e il ricordo della generazione di classe dirigente (quella studiata, quella che faceva lavori remunerativi,...) dei 70 enni in italia è pessima: si sono mangiati tutta la ricchezza creata nel dopoguerra dai loro padri affondando il Paese e non vogliono levarsi dalla palle parassitando fino all'ultimo e impedendo il cambiamento.
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

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porterrockwell ha scritto: 15 gen 2023, 20:54
A mio avviso mancano i partiti di una volta forti, organizzati e formativi. Dove sono poi le formazioni giovanili dei partiti che preparavao i dirigenti del futuro?
i ds avevano l'organizzazione giovanile.
così come an, rifondazione comunista e il partito popolare.
renzi infatti esce da una di queste.
i ds invece hanno prodotto scarsi risultati.

oggi forse piu che il tecnicismo politico conta molto essere presentatore televisivo, vedi video della meloni o i post del capitone.

cioè se prima ti formavi in capacità tecniche, ora la spettacolarizzazione conta di piu.
per cui uno come calenda che in passato sarebbe subito stato espulso dal sistema politico per manifesta incapacità, oggi gode del favore della popolazione (oltre che dei soldi di confindustria) perchè continua a entrare in gamba tesa su ogni argomento urlando .
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Re: Quella sinistra senza generazione nata nei 70

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a proposito di rizzo:

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