Crossfire ha scritto: 4 gen 2023, 7:59
Shamash ha scritto: 3 gen 2023, 23:36
Il fatto è che esiste e se ne fa parte. Quindi si hanno precisi obblighi, ai quali non è possibile sottrarsi.
Sino a prova contraria, l'Ucraina non ne fa parte.
Mi riferivo all'innalzamento delle spese militari, decise di concerto per i membri NATO al 2% del PIL.
L'Italia ha quindi destinato 800 milioni nell'attuale legge di bilancio per avvicinarsi a tale soglia. (Art. 3 del Trattato)
Facendo parte di un'organizzazione, oltre a fruire dei diritti, accetti di assumerti dei doveri, fra cui questo.
serge ha scritto: 4 gen 2023, 9:42
Caro amico,questo tuo intervento è degno di nota e in parte condivisibile. Vorrei ricordare a te e a chi se ne fosse dimenticato,che la NATO è una organizzazione militare DIFENSIVA che NON ha l'Ucraina nei suoi membri. Il suo intervento in quella regione è DEL TUTTO CENSURABILE e non corrisponde non solo allo statuto dell'Alleanza Atlantica, ma neanche alle motivazioni della sua nascita . Per quanto riguarda la UE,oltre a stendere un velo pietoso su questa Organizzazione,credo,ma forse mi sbaglio (!) che nei suoi compiti non rientri alimentare un conflitto, fornendo armi e sostegno finanziario a uno dei Paesi in guerra.
Ma forse mi sbaglio.....
Un carissimo saluto.
Ciao
Caro amico, ti ringrazio per la lettura e le considerazioni.
Dici bene: la NATO è un'Organizzazione difensiva (specialmente per i propri membri), in base ai dettami degli artt. 4 e 5 del Trattato. Tuttavia, nel quadro attuale, non è la NATO ad intervenire in Ucraina, bensì i singoli Paesi che, per ragioni politiche, scelte proprie o volontà umanitarie, inviano aiuti, risorse, armi o formazione. La prova è che alcuni che partecipano a questi invii non fanno parte della NATO. Inoltre, essa non garantisce nemmeno un eventuale "ponte aereo" per consegnare gli aiuti. Che poi, buona parte dei Paesi che inviano materiale o armi siano anche membri della NATO è da vedersi più come una coincidenza.
L'Organizzazione interverrebbe solo se la Russia attaccasse uno dei membri. In tal caso tutti interverrebbero a sostegno e il conflitto assumerebbe proporzioni spaventose.
Fra la ragioni dell'attacco militare all'Ucraina da parte della Russia vi è, senza dubbio, anche il timore/disappunto di Putin di un eventuale allargamento della NATO verso est, bussando alle sue porte. Oggi la "zona calda" è sulla fascia dei Paesi ex-URSS e proprio alcuni di questi (oggi membri NATO) sono i primi a invocare l'art. 4.
Insomma, la situazione è delicata, ma credo che la diplomazia sia ancora l'unica vera strada da percorrere.