Sayon ha scritto: 3 gen 2023, 21:54
purrestando
E difficile per Shamash, di cui tutti apprezziamo la cultura ed equilibrio, dire qualcosa che vada contro la presente politica 'Atlantica della Meloni. Posizione pero' che per lei, la EU e -purtroppo la dirigenza UN - significa far continuare una guerra che e' divenuta inaccettabile dal punto di vista umanitario ed appoggiare un Presidente USA compromesso fino al collo nella vicenda Ucraina a causa del figlio Hunter. Io pero', che appoggio la Meloni e vorrei farla divenire Grande, ho suggerito un'altro approccio: quello di essere una voce di PACE in un momento in cui Gorgia sarebbe molto ascoltata. La Meloni dimostrerebbe solo di essere una Grande Leader, fedele ai suoi alleati ma non loro succube. La politca USA-EU-NATO e' semplicemente FOLLE essendo basata sul sacrificio degl Ucraini, obbligati a combattere dal loro Zelenskyy ma anche dai loro finti amici europei. Certo, il piano USA si sta avverando (in parte): indebolire la Russia, far crescere il budget militare di ogni stato anti-russo, provocare danni economci alla Russia con le sanzioni. Ma questo e' un programma cinico ed irresponsabile, che -se prolungato troppo - creera' qualcosa di mostruoso : e' la tattica del tira, tira la corda finche magari questa si spezza. La Meloni dovrebbe invece subentrare a Macron e i Tedeschi come ambasciatrice di pace. Ma deve farlo subito o sara' ricordata come la nuova mussolini che ci portera' ad un'altra guerra. Perche' se la guerra si estende, saremo noi, con le basi militari NATO in Italia (Veneto, Sicilia, Napoli, Sardegna) i primi ad essere distrutti.
Ringrazio e contraccambio la stima.
Premessa, in risposta anche a nerorosso: la faccenda affonda le radici nel fatto che, dall'epoca della Guerra Fredda, non sia mai stata sotterrata l'ascia di guerra USA/Russia.
Da lì, tutto il resto è una conseguenza. Certo, ciò non giustifica né mitiga azioni belligeranti, tuttavia ne getta certamente le basi.
Ciò detto, il discorso di Sayon è corretto, ma bisogna tenere in considerazione alcuni punti imprescindibili.
In primo luogo, l'appartenenza alla NATO. Facendone parte, abbiamo precisi doveri assunti in relazione all'accaduto (come, per esempio, l'innalzamento delle spese militari). Inoltre, la quasi inutilità dell'UE che, ancora una volta, si dimostra fallimentare nella sua impostazione. Non si agisce in modo coeso e, soprattutto, si è sempre portatori di interessi diversi. Si è visto anche con la Germania che è andata in Cina per i propri scopi.
Non ho apprezzato il viaggio di Draghi con i colleghi in Ucraina, perché seppure possa essere stato un bel gesto per tale popolazione, ha inasprito la percezione russa e di certo non ha aiutato nella distensione.
La Meloni ha le qualità, la posizione, l'ammirazione internazionale e il carattere per fare moltissimo. Ma, sotto molti aspetti, ha le mani legate dagli accordi internazionali ai quali non può sottrarsi.
So bene che Sayon non apprezza Trump (e non si può dar torto, perché non è certo un politico né dotato di grandi qualità in tal senso) ma a differenza di Biden aveva allacciato rapporti con Putin che avevano gettato le basi per una cooperazione ben differente. Un po' come fece Berlusconi ormai tanti anni fa, creando un rapporto di amicizia.
Ad oggi nessun occidentale "di peso" è andato a bussare la porta al Cremlino, portando un dialogo vero. Solamente così si può trovare una soluzione, tornare tutti a stringersi la mano e guardare al futuro. Alla stessa stregua, altro punto focale, è l'abbandono progressivo e definitivo degli arsenali atomici. Nessuno vuole rinunciare e la minaccia è sempre costante.