Alfa ha scritto: 18 gen 2022, 10:25
Così è tutto più chiaro. "Culo e Camicia".
La Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal
Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune [cfr. art. 55 c.2] e per un terzo dalle
supreme magistrature ordinaria ed amministrative.
I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni di esercizio.
I giudici della Corte costituzionale
sono nominati per nove anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente nominati.
Alla scadenza del termine il giudice costituzionale cessa dalla carica e dall'esercizio delle funzioni.
La Corte elegge tra i suoi componenti, secondo le norme stabilite dalla legge, il Presidente, che rimane in carica per un triennio, ed è rieleggibile, fermi in ogni caso i termini di scadenza dall'ufficio di giudice.
L'ufficio di giudice della Corte è incompatibile con quello di membro del Parlamento, di un Consiglio regionale, con l'esercizio della professione di avvocato e con ogni carica ed ufficio indicati dalla legge [cfr. art. 84 c.2].
Mi meraviglio che tu lo abbia scoperto adesso...eppure nella patria delle mafie di tutti i tipi da quella cinese ,alla Yakuzi,a quella portoricana,a quelle africane,albanesi ,romene, pensavi che una mafia in piu' fosse diversa?
Se non altro ,se non fossero solo lombrichi,i parlamentari potrebbero aggiustare quella che riporti....ma hanno una fifa nera a toccare i vescovi e cardinali della legge!
E così fa lo Stato nello Stato.....non ci salviamo!!!!
