Ovidio ha scritto: 16 gen 2022, 20:10
Vento ha scritto: 16 gen 2022, 19:30
Se metti la questione sul piano legale, burocratico, ovviamente l'Ucraina può farlo. Bisogna vedere però quali conseguenze questo scatena, a chi giova, a che serve, se ne vale la pena o no, ecc..
La NATO è una organizzazione bellica, per contrastare soprattutto la Russia. Quindi chi vi partecipa fa ipso facto politica ostile alla Russia. Per questo Finlandia e Svezia si tengono fuori, perché è poco conveniente essere ostili con i vicini. Aggredire la Russia è politica dell'impero americano, come era dell'impero romano attaccare i Parti ogni due, tre anni. Per tenere alto il profilo, allenati i soldati dei paesi sudditi e fargli passare la voglia di pace e prosperità coi vicini russi e il loro gas.
C'è poi l'aspetto paradossale che l'Ucraina era ed è sempre stata parte della Russia, luogo originario di quella cultura. Questo rende ancora più grave e inammissibile l'ingerenza americana, come se i russi sobillassero i californiani ad uscire dalla confederazione americana. Gli americani sono diventati uno stato canaglia e cercano lo scontro.
Rimane il fatto che
- la Nato ha per scopo la difesa in caso di attacco di qualunque potenza estrania al patto, non l'attacco di potenze estranee al patto)
- la Nato sino ad oggi non ha mai attaccato nessuno, mentre la Russia ha attaccato sia l'Afganistan (unilateralmente), sia l'Ucraina (leggi Crimea) e partecipa al conflitto in Siria.
- l'Italia fa parte della Nato, quindi dobbiamo difendere gli internessi nazionali
- dobbiamo smettere di fare i calabrache e dare via il c... ad altri.
- dobbiamo smettere di giudicare gli altri senza che noi si muova un dito in una qualunque direzione
- dobbiamo iniziare a imparare dal passato
Io sono per il sacrosanto rispetto del "principio di non interferenza"…
Ogni Stato Nazione ha il diritto di agire come preferisce al proprio interno, e nessuno deve poter interferire.
La NATO è obsoleta dal 1991, quando crollò la sua ragion d'essere, l'URSS e di conseguenza il Patto di Varsavia.
Altre questioni sono quella di Taiwan e quella della Crimea, dove agiscono anche questioni geopolitiche differenti.
Al momento Taiwan, o Formosa se preferisci, all'ONU non è rappresentata, e solo la RPC (Repubblica Popolare Cinese) viene riconosciuta come rappresentante dell'"unica Cina". Solo 14 paesi, di scarsa rilevanza, hanno regolari scambi diplomatici con Taiwan.
È tutto qui...
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Taiwan
1aA mio parere non potrà esserci conciliazione possibile, entrambi gli stati hanno nella propria Costituzione l'assorbimento dell'altro, anche se fa un pò ridere l'idea che uno stato insulare, con 23 milioni di abitanti, voglia "assorbire", che è come dire
annettere, uno stato continentale come la "Cina"… .
Ovidio, quando tu pensi alla "Cina" a cosa pensi, alla vasta zona asiatica popolata da 1500 milioni di persone, oppure a un'isola tra Asia e giappone, grande se va bene quanto l'Italia?
Diverso il caso della Crimea, che storicamente, con i suoi abitanti, è stata Russia fino agli anni '50 del XX secolo, quando Kruscev la donò all'Ucraina, che sostanzialmente anche lei è sempre stata Russia…
Quando, dopo il golpe del 2014, che ha visto insediarsi deboli governi filo-occidentali, con forti influenze esterne neo-naziste, gente che inneggia apertamente alle SS, tipo il Battaglione "Azov"…
A questo indirizzo potrai trovare molte informazioni su Russia, Ucraina e molto altro.
http://sakeritalia.it/
Sono molti gli argomenti trattati...
Concordo con Vento.