Fedriga s'è rotto i coglioni

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luce allievi

Fedriga s'è rotto i coglioni

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Furia Fedriga contro squadristi da tastiera e no vax: "Basta idiozie, facciamoci sentire"

https://www.triesteprima.it/cronaca/fed ... o-vax.html
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serge
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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luce allievi ha scritto: 2 nov 2021, 8:57 Furia Fedriga contro squadristi da tastiera e no vax: "Basta idiozie, facciamoci sentire"

https://www.triesteprima.it/cronaca/fed ... o-vax.html
Pur non avendo eccessive simpatie per la Lega di Salvini (sic),ritengo Massimiliano Fedriga un buon Governatore della mia regione. Mi pare pure che anche a livello nazionale sappia farsi valere. Non per niente ha ottenuto il mio voto alle ultime elezioni regionali....
Bye
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
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carletto3
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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Bravo Fedriga.....digliene 4 a questi malnati come Alfa e Nerorosso.......
:lol:
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
"Gli è tutto sbagliato....gli è tutto da rifa'"
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luce allievi

Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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Più che altro vorrei sapere cosa ne pensano e come si sentono adesso i no-vax.
Cioè, già da un po' di tempo vengono ignorati da Meloni e Salvini e mo' arriva Fedriga che gli fa il cazziatone (di brutto) e li manda affanculo in diretta tv ...
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RedWine
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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luce allievi ha scritto: 2 nov 2021, 9:32 Più che altro vorrei sapere cosa ne pensano e come si sentono adesso i no-vax.
Cioè, già da un po' di tempo vengono ignorati da Meloni e Salvini e mo' arriva Fedriga che gli fa il cazziatone (di brutto) e li manda affanculo in diretta tv ...
fedriga è laureato in Scienze della comunicazione, come il nostro ministro della salute laureato in scienze politiche. e anche se questo non implica che sbaglino o dicano cazzate, non si possono mettere a insultare gli altri su un tema di cui ne sanno quanto il loro autista.
ha piu diritto vanna marchi di spiegare l'economia che loro di pontificare in medicina.
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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RedWine ha scritto: 2 nov 2021, 9:52
luce allievi ha scritto: 2 nov 2021, 9:32 Più che altro vorrei sapere cosa ne pensano e come si sentono adesso i no-vax.
Cioè, già da un po' di tempo vengono ignorati da Meloni e Salvini e mo' arriva Fedriga che gli fa il cazziatone (di brutto) e li manda affanculo in diretta tv ...
fedriga è laureato in Scienze della comunicazione, come il nostro ministro della salute laureato in scienze politiche. e anche se questo non implica che sbaglino o dicano cazzate, non si possono mettere a insultare gli altri su un tema di cui ne sanno quanto il loro autista.
ha piu diritto vanna marchi di spiegare l'economia che loro di pontificare in medicina.
Giusto!
I virologi dicono cazzate, i politici dicono cazzate e soltanto tu e i no-vax non dite cazzate.
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RedWine
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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luce allievi ha scritto: 2 nov 2021, 10:01
RedWine ha scritto: 2 nov 2021, 9:52 fedriga è laureato in Scienze della comunicazione, come il nostro ministro della salute laureato in scienze politiche. e anche se questo non implica che sbaglino o dicano cazzate, non si possono mettere a insultare gli altri su un tema di cui ne sanno quanto il loro autista.
ha piu diritto vanna marchi di spiegare l'economia che loro di pontificare in medicina.
Giusto!
I virologi dicono cazzate, i politici dicono cazzate e soltanto tu e i no-vax non dite cazzate.
i virologi no, non dicono cazzate,
i "virologi" da salotto politicamente corretti e allineati al potere si.

7 – L’aritmetica dell’immunità di gregge

Il caso più clamoroso di incomprensione dell’aritmetica dell’epidemia è però quello della cosiddetta immunità di gregge. Uno degli argomenti più ripetuti a favore della vaccinazione di massa è che, grazie ad essa, raggiungeremo l’immunità di gregge. L’argomento è spesso accompagnato da percentuali-obiettivo, tipo “dobbiamo vaccinare almeno il 70% degli italiani”, e dalla tesi secondo cui – proteggendo una certa percentuale della popolazione – anche i non vaccinati risulterebbero protetti (una curiosa applicazione del concetto di free rider).

Ma questi argomenti non sono semplicemente fuorvianti, sono del tutto errati. Intanto non è vero che, raggiunta la percentuale che garantisce l’immunità di gregge, i vaccinati proteggono anche i non vaccinati. Il significato della soglia di copertura vaccinale necessaria (70% nell’esempio) è solo che, se la si raggiunge (e se si adottano alcuni assunti semplificatori sulle interazioni sociali), l’epidemia si ferma, e se la si supera – prima o poi – l’epidemia si spegne. In altre parole: i non vaccinati continuano ad ammalarsi e morire, ma il numero di nuovi casi diventa sempre più piccolo, fino ad azzerarsi in un futuro più o meno lontano.

La formula standard per calcolare la copertura vaccinale (Vc) che garantisce l’immunità di gregge è:

Vc = 1-1/R0

dove R0 è il numero di riproduzione di base, ossia il numero medio di persone contagiate da un soggetto che si ammala. Il valore di R0 era circa 3 all’inizio dell’epidemia, è diventato circa 5 con la variante alpha, e circa 8 con la variante delta. In concreto, vuol dire che con il virus originario ci sarebbe bastato vaccinare 2/3 della popolazione, con la variante alpha (sopraggiunta nell’inverno 2020-2021) avremmo dovuto vaccinare l’80% della popolazione, con la variante delta (divenuta prevalente nella primavera del 2021) dovremmo vaccinare l’87.5% della popolazione. L’obiettivo è chiaramente irraggiungibile, a meno di imporre l’obbligo vaccinale e abbassare ancora un po’ l’età minima dei vaccinabili.

Ma supponiamo di farlo e che, con le buone o con le cattive, si riesca a vaccinare il 95% della popolazione. Basterebbe a spegnere l’epidemia?

La risposta è no, perché la formula dell’immunità di gregge vale per i vaccini sterilizzanti, che immunizzano completamente chi si vaccina. Il che vuol dire: chi si vaccina non può infettarsi, né trasmettere il virus ad altri. Se il vaccino è leaky, cioè non sterilizzante, vale una formula modificata:

Vc = (1-1/R0)/E

dove il termine E rappresenta quel che alcuni studiosi chiamano “efficienza vaccinale”, ossia la capacità media di impedire reinfezioni e trasmissione ad altri.

L’efficienza di un vaccino sterilizzante è per definizione 1, ossia è pari al 100%, e genera la prima formula, in cui E non compare. Quella di un vaccino leaky è difficile da calcolare, se non altro perché dipende dal mix di varianti presente in un dato momento in un certo luogo, ma certamente è ampiamente inferiore a 1.

Supponendo, ottimisticamente, che sia 0.80, il valore di Vc passa da 0.875 (per E=1) a 1.094, il che significa: non basta vaccinare l’87.5% della popolazione, ma occorrerebbe vaccinare il 109.4%.

Un risultato chiaramente assurdo, che però ha una interpretazione concreta molto chiara e tranchant: con un vaccino leaky, a meno che la sua efficienza sia pari o superiore all’87.5%, non basta neppure vaccinare l’intera popolazione.

Tutto questo è perfettamente noto agli specialisti e, dopo un articolo apparso su “Nature” nel 2021, è ormai dato per scontato nella letteratura scientifica. Nella comunicazione pubblica invece no, si continua a alimentare l’illusione che, se ci vaccineremo tutti, potremo usufruire dell’immunità di gregge.

Il tutto in un’epoca in cui non si fa che parlare di precision journalism, computer assisted reporting, data journalism, fact checking, eccetera eccetera. Forse c’è qualcosa che non va.
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Leno Lazzari
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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luce allievi

Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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RedWine ha scritto: 2 nov 2021, 10:14 ... non basta vaccinare l’87.5% della popolazione, ma occorrerebbe vaccinare il 109.4%.

...
... e infatti siamo già alla terza dose.
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RedWine
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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luce allievi ha scritto: 2 nov 2021, 10:22
RedWine ha scritto: 2 nov 2021, 10:14 ... non basta vaccinare l’87.5% della popolazione, ma occorrerebbe vaccinare il 109.4%.

...
... e infatti siamo già alla terza dose.
non si puo vaccinare tutti gli anni l'intera popolazione, bisogna vaccinare le fasce di persone a rischio, e predisporre il sistema sanitario per curare i pochi altri che nella rimanente popolazione ne avessero bisogno.

perchè questo semplice banale concetto non vi entra in testa e demenzialmente insistete nel cercare di risolvere la situazione solo con la punturina magica?
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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RedWine ha scritto: 2 nov 2021, 10:27
luce allievi ha scritto: 2 nov 2021, 10:22
... e infatti siamo già alla terza dose.
non si puo vaccinare tutti gli anni l'intera popolazione ...
... infatti bisogna vaccinarla 2 volte all'anno.
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Sayon
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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Ormai chi non si e' vaccinato, e'un caso incurabile. Come sono un caso incurabile chi non ha ancora capito che con Salvini si va solo in fondo al fosso. La Lega e' destinata a spezzarsi e ridiventare un piccolo partito , esattamente come sta succedendo a 5stelle. La differenza? Prima esisteva una Lega Nord che aveva un preciso obiettivo, e conquistava citta' e seggi in Nord Italia con esponenti di alto calibro, e che con FI e FdI aveva creato un fortissimo centro destra. Adesso , con Salvini, i migliori della Lega sono umiliati e tenuti a parte. Parla solo lui, quello che sbaglia tutto e non si sa nemeno da che parte sia, o quali siano gli obiettivi del partito. Chi lo sostiene? Gli INCURABILI, gli equivalenti ai Novax, che continuao a fare gazzarra, tappandosi le orecchie per evitare di farsi convincere. Per loro Salvini e' il Fenomeno, mentre Zaia, Giorgetti e Fedriga sono gli idioti. Aho', svegliatevi! chi veramente capisce qualcosa sono loro, sia sul vaccino che sulla politica da seguire.
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Valerio
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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RedWine ha scritto: 2 nov 2021, 10:14
luce allievi ha scritto: 2 nov 2021, 10:01
Giusto!
I virologi dicono cazzate, i politici dicono cazzate e soltanto tu e i no-vax non dite cazzate.
i virologi no, non dicono cazzate,
i "virologi" da salotto politicamente corretti e allineati al potere si.

7 – L’aritmetica dell’immunità di gregge

Il caso più clamoroso di incomprensione dell’aritmetica dell’epidemia è però quello della cosiddetta immunità di gregge. Uno degli argomenti più ripetuti a favore della vaccinazione di massa è che, grazie ad essa, raggiungeremo l’immunità di gregge. L’argomento è spesso accompagnato da percentuali-obiettivo, tipo “dobbiamo vaccinare almeno il 70% degli italiani”, e dalla tesi secondo cui – proteggendo una certa percentuale della popolazione – anche i non vaccinati risulterebbero protetti (una curiosa applicazione del concetto di free rider).

Ma questi argomenti non sono semplicemente fuorvianti, sono del tutto errati. Intanto non è vero che, raggiunta la percentuale che garantisce l’immunità di gregge, i vaccinati proteggono anche i non vaccinati. Il significato della soglia di copertura vaccinale necessaria (70% nell’esempio) è solo che, se la si raggiunge (e se si adottano alcuni assunti semplificatori sulle interazioni sociali), l’epidemia si ferma, e se la si supera – prima o poi – l’epidemia si spegne. In altre parole: i non vaccinati continuano ad ammalarsi e morire, ma il numero di nuovi casi diventa sempre più piccolo, fino ad azzerarsi in un futuro più o meno lontano.

La formula standard per calcolare la copertura vaccinale (Vc) che garantisce l’immunità di gregge è:

Vc = 1-1/R0

dove R0 è il numero di riproduzione di base, ossia il numero medio di persone contagiate da un soggetto che si ammala. Il valore di R0 era circa 3 all’inizio dell’epidemia, è diventato circa 5 con la variante alpha, e circa 8 con la variante delta. In concreto, vuol dire che con il virus originario ci sarebbe bastato vaccinare 2/3 della popolazione, con la variante alpha (sopraggiunta nell’inverno 2020-2021) avremmo dovuto vaccinare l’80% della popolazione, con la variante delta (divenuta prevalente nella primavera del 2021) dovremmo vaccinare l’87.5% della popolazione. L’obiettivo è chiaramente irraggiungibile, a meno di imporre l’obbligo vaccinale e abbassare ancora un po’ l’età minima dei vaccinabili.

Ma supponiamo di farlo e che, con le buone o con le cattive, si riesca a vaccinare il 95% della popolazione. Basterebbe a spegnere l’epidemia?

La risposta è no, perché la formula dell’immunità di gregge vale per i vaccini sterilizzanti, che immunizzano completamente chi si vaccina. Il che vuol dire: chi si vaccina non può infettarsi, né trasmettere il virus ad altri. Se il vaccino è leaky, cioè non sterilizzante, vale una formula modificata:

Vc = (1-1/R0)/E

dove il termine E rappresenta quel che alcuni studiosi chiamano “efficienza vaccinale”, ossia la capacità media di impedire reinfezioni e trasmissione ad altri.

L’efficienza di un vaccino sterilizzante è per definizione 1, ossia è pari al 100%, e genera la prima formula, in cui E non compare. Quella di un vaccino leaky è difficile da calcolare, se non altro perché dipende dal mix di varianti presente in un dato momento in un certo luogo, ma certamente è ampiamente inferiore a 1.

Supponendo, ottimisticamente, che sia 0.80, il valore di Vc passa da 0.875 (per E=1) a 1.094, il che significa: non basta vaccinare l’87.5% della popolazione, ma occorrerebbe vaccinare il 109.4%.

Un risultato chiaramente assurdo, che però ha una interpretazione concreta molto chiara e tranchant: con un vaccino leaky, a meno che la sua efficienza sia pari o superiore all’87.5%, non basta neppure vaccinare l’intera popolazione.

Tutto questo è perfettamente noto agli specialisti e, dopo un articolo apparso su “Nature” nel 2021, è ormai dato per scontato nella letteratura scientifica. Nella comunicazione pubblica invece no, si continua a alimentare l’illusione che, se ci vaccineremo tutti, potremo usufruire dell’immunità di gregge.

Il tutto in un’epoca in cui non si fa che parlare di precision journalism, computer assisted reporting, data journalism, fact checking, eccetera eccetera. Forse c’è qualcosa che non va.
Perfetto. Per fortuna la formula è approssimata.

In una infezione virale che colpisce una popolazione ci sono 3 fattori. La virulenza, la trasmissibilità e la immunità di gregge.

Sono tutti correlati ed interdipendenti, e quindi non possono essere gestiti indipendentemente.

Il più importante, la virulenza è, forse l'unico fondamentale, ma è anche quello che può essere combattuto dalla Scienza. Si individua il patogeno, si identifica il tipo di aggressione all'ospite, e si cercano sostanze e comportamenti che lo distruggano rimuovendolo dall'ospite.

Ed ecco che la trasmissibilità entra in gioco come meccanismo di difesa del virus. Il virus, aggredito, si sottrae alla caccia disperdendosi a macchia d'olio sulla maggior quantità di ospiti (meccanismo difensivo del branco di pesci con i predatori, o legge della savana).

E con questo finiamo con i numeri.

Il terzo fattore,l'immunità di gregge capovolge il problema, perché interviene a ridurre la platea degli ospiti disponibili anche senza isolamento e senza la disponibilità di un farmaco risolutore, cioè un farmaco che "uccida" il virus. Si basa sulla resistenza del singolo ospite ed alla diffusione degli ospiti ricettivi in un branco molto ampio, nel quale il virus (predatore) fatichi a trovare nuovi ospiti.

Per farla breve il virus diviene meno vitale quando è più aggressivo, perché distrugge tutta la platea degli ospiti e diventa inattivo, come accade in una popolazione dispersa e non collegata, come in Africa dove spazza via un paio di villaggi e si estingue.

La globalizzazione è il più grande alleato dei virus letali.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
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Leno Lazzari
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Re: Fedriga s'è rotto i coglioni

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Valerio ha scritto: 7 nov 2021, 3:52
RedWine ha scritto: 2 nov 2021, 10:14 i virologi no, non dicono cazzate,
i "virologi" da salotto politicamente corretti e allineati al potere si.

7 – L’aritmetica dell’immunità di gregge

Il caso più clamoroso di incomprensione dell’aritmetica dell’epidemia è però quello della cosiddetta immunità di gregge. Uno degli argomenti più ripetuti a favore della vaccinazione di massa è che, grazie ad essa, raggiungeremo l’immunità di gregge. L’argomento è spesso accompagnato da percentuali-obiettivo, tipo “dobbiamo vaccinare almeno il 70% degli italiani”, e dalla tesi secondo cui – proteggendo una certa percentuale della popolazione – anche i non vaccinati risulterebbero protetti (una curiosa applicazione del concetto di free rider).

Ma questi argomenti non sono semplicemente fuorvianti, sono del tutto errati. Intanto non è vero che, raggiunta la percentuale che garantisce l’immunità di gregge, i vaccinati proteggono anche i non vaccinati. Il significato della soglia di copertura vaccinale necessaria (70% nell’esempio) è solo che, se la si raggiunge (e se si adottano alcuni assunti semplificatori sulle interazioni sociali), l’epidemia si ferma, e se la si supera – prima o poi – l’epidemia si spegne. In altre parole: i non vaccinati continuano ad ammalarsi e morire, ma il numero di nuovi casi diventa sempre più piccolo, fino ad azzerarsi in un futuro più o meno lontano.

La formula standard per calcolare la copertura vaccinale (Vc) che garantisce l’immunità di gregge è:

Vc = 1-1/R0

dove R0 è il numero di riproduzione di base, ossia il numero medio di persone contagiate da un soggetto che si ammala. Il valore di R0 era circa 3 all’inizio dell’epidemia, è diventato circa 5 con la variante alpha, e circa 8 con la variante delta. In concreto, vuol dire che con il virus originario ci sarebbe bastato vaccinare 2/3 della popolazione, con la variante alpha (sopraggiunta nell’inverno 2020-2021) avremmo dovuto vaccinare l’80% della popolazione, con la variante delta (divenuta prevalente nella primavera del 2021) dovremmo vaccinare l’87.5% della popolazione. L’obiettivo è chiaramente irraggiungibile, a meno di imporre l’obbligo vaccinale e abbassare ancora un po’ l’età minima dei vaccinabili.

Ma supponiamo di farlo e che, con le buone o con le cattive, si riesca a vaccinare il 95% della popolazione. Basterebbe a spegnere l’epidemia?

La risposta è no, perché la formula dell’immunità di gregge vale per i vaccini sterilizzanti, che immunizzano completamente chi si vaccina. Il che vuol dire: chi si vaccina non può infettarsi, né trasmettere il virus ad altri. Se il vaccino è leaky, cioè non sterilizzante, vale una formula modificata:

Vc = (1-1/R0)/E

dove il termine E rappresenta quel che alcuni studiosi chiamano “efficienza vaccinale”, ossia la capacità media di impedire reinfezioni e trasmissione ad altri.

L’efficienza di un vaccino sterilizzante è per definizione 1, ossia è pari al 100%, e genera la prima formula, in cui E non compare. Quella di un vaccino leaky è difficile da calcolare, se non altro perché dipende dal mix di varianti presente in un dato momento in un certo luogo, ma certamente è ampiamente inferiore a 1.

Supponendo, ottimisticamente, che sia 0.80, il valore di Vc passa da 0.875 (per E=1) a 1.094, il che significa: non basta vaccinare l’87.5% della popolazione, ma occorrerebbe vaccinare il 109.4%.

Un risultato chiaramente assurdo, che però ha una interpretazione concreta molto chiara e tranchant: con un vaccino leaky, a meno che la sua efficienza sia pari o superiore all’87.5%, non basta neppure vaccinare l’intera popolazione.

Tutto questo è perfettamente noto agli specialisti e, dopo un articolo apparso su “Nature” nel 2021, è ormai dato per scontato nella letteratura scientifica. Nella comunicazione pubblica invece no, si continua a alimentare l’illusione che, se ci vaccineremo tutti, potremo usufruire dell’immunità di gregge.

Il tutto in un’epoca in cui non si fa che parlare di precision journalism, computer assisted reporting, data journalism, fact checking, eccetera eccetera. Forse c’è qualcosa che non va.
Perfetto. Per fortuna la formula è approssimata.

In una infezione virale che colpisce una popolazione ci sono 3 fattori. La virulenza, la trasmissibilità e la immunità di gregge.

Sono tutti correlati ed interdipendenti, e quindi non possono essere gestiti indipendentemente.

Il più importante, la virulenza è, forse l'unico fondamentale, ma è anche quello che può essere combattuto dalla Scienza. Si individua il patogeno, si identifica il tipo di aggressione all'ospite, e si cercano sostanze e comportamenti che lo distruggano rimuovendolo dall'ospite.

Ed ecco che la trasmissibilità entra in gioco come meccanismo di difesa del virus. Il virus, aggredito, si sottrae alla caccia disperdendosi a macchia d'olio sulla maggior quantità di ospiti (meccanismo difensivo del branco di pesci con i predatori, o legge della savana).

E con questo finiamo con i numeri.

Il terzo fattore,l'immunità di gregge capovolge il problema, perché interviene a ridurre la platea degli ospiti disponibili anche senza isolamento e senza la disponibilità di un farmaco risolutore, cioè un farmaco che "uccida" il virus. Si basa sulla resistenza del singolo ospite ed alla diffusione degli ospiti ricettivi in un branco molto ampio, nel quale il virus (predatore) fatichi a trovare nuovi ospiti.

Per farla breve il virus diviene meno vitale quando è più aggressivo, perché distrugge tutta la platea degli ospiti e diventa inattivo, come accade in una popolazione dispersa e non collegata, come in Africa dove spazza via un paio di villaggi e si estingue.

La globalizzazione è il più grande alleato dei virus letali.
Ottima spiegazione .

E un ottimo esempio é il fatto che nell'ultima settimana in un piccolo comune quì vicino a me, Capena, i contagi sono improvvisamente tornati a salire . Si parla di circa novanta casi su una popolazione di meno di 10.000 abitanti .

Il mio comune é di poco più grande ma dove abito io e per lla vita che faccio i contatti e le occasioni di contagio sono molto ridotte .

Piccoli globalisti crescono e s'appestano :mrgreen:
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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