
Che l’Unione Europea faccia ridere l’universo l’ha capito chiunque abbia più di tre neuroni funzionanti. Che lo straccio blu incuta timore e rispetto quanto un cucciolo di panda è cosa risaputa anche su Saturno.
Ma la cosa che rende questa storia spassosa è la figura della bionda Ursula, che da sola incarna perfettamente la sinistra europeista. Ovvero quella poltiglia arcobaleno che in patria rompe l’anima a tutti urlando al sessismo, si strappa le vesti dietro ogni isteria LGBTQRZFKJHX4S e ciancia di “medioevo” se non la si asseconda, e poi all’estero si prostra di fronte ad emiri arabi e sultani turchi.
Davvero non so come riesca questa gente a sguazzare una vita intera nell’ipocrisia. Né come non si renda conto dei cortocircuiti mentali generati dalla propria ideologia.
Fatto sta che Erdogan resta coerente con il suo essere un vecchio sultano ottomano fuori dal tempo. Mentre la gioiosa macchina europeista, che fino all’altro ieri voleva la Turchia in Europa, se ne torna a casa umiliata e derisa, dopo essersi prostrata di fronte ad un sovrano integralista.
Una volta ai turchi servivano sterminati eserciti per tentare di piegare l’Europa. Oggi basta una sedia.
P.S. ragazzi, lo so benissimo che Erdogan ha fatto cose ben peggiori di questa, ma è proprio qui che sta la faccenda tragicomica. Il "sofagate" è il motivetto ridicolo attorno ad un quadro squallido: l'UE che va a prostrarsi davanti al sultano Erdogan. E qui c'è poco da ridere...
