Immigrazione e integrazione

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Vento
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Re: Immigrazione e integrazione

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Non è colpa del petrolio. La colonizzazione culturale dell'Europa da parte del Medio Oriente comincia prima, già durante l'impero romano, nella sua fase calante. Primo responsabile è lo stolto Costantino
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(basta guardarlo) la cui moglie bigotta, convertita dagli intriganti primi cristiani immigrati a Roma (il siriano Paolo), lo convinse a farne la religione di Stato. Così questa organizzazione siriana divenne la padrona dell'impero, si sostituì ad esso. La Chiesa, corpo estraneo all'Europa, partecipò alle lotte di potere fra le potenze europee nascenti ed impedì (con dolore di Dante) che anche in Italia nascesse una nazione. Poi lo stesso seme produsse l'Islam, mentre la diaspora degli ebrei portò il seme originario del delirio religioso mediorientale nel mondo.
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Leno Lazzari
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Re: Immigrazione e integrazione

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Vento ha scritto: 24 ago 2021, 10:21 Non è colpa del petrolio. La colonizzazione culturale dell'Europa da parte del Medio Oriente comincia prima, già durante l'impero romano, nella sua fase calante. Primo responsabile è lo stolto Costantino
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(basta guardarlo) la cui moglie bigotta, convertita dagli intriganti primi cristiani immigrati a Roma (il siriano Paolo), lo convinse a farne la religione di Stato. Così questa organizzazione siriana divenne la padrona dell'impero, si sostituì ad esso. La Chiesa, corpo estraneo all'Europa, partecipò alle lotte di potere fra le potenze europee nascenti ed impedì (con dolore di Dante) che anche in Italia nascesse una nazione. Poi lo stesso seme produsse l'Islam, mentre la diaspora degli ebrei portò il seme originario del delirio religioso mediorientale nel mondo.
LE basi per la fine dell'impero le pose il figlio adottivo del grande Traiano, Adriano, col quale si smise del tutto di fare periodiche campagne presso le colonie per far sentire loro sul collo il fiato del padrone .

Da allora, e parliamo del 140 d.c. é stata tutta discesa .
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Valerio
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Re: Immigrazione e integrazione

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Adriano imperatore illuminato.

La corruzione ha distrutto l'Impero.
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Leno Lazzari
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Re: Immigrazione e integrazione

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Valerio ha scritto: 24 ago 2021, 17:34 Adriano imperatore illuminato.

La corruzione ha distrutto l'Impero.
Illuminato come bagaglio culturale . Memorabili le replicazioni fatte di monumenti etc visti in giro per le colonie, uno per tutti il Canopo a Villa Adriana a Tivoli .

Ma é di fatto con lui che si smise di tenere d'occhio le colonie che pian pianino si sono distaccate e smesso di pagare regolari tributi a Roma .
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Vento
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Re: Immigrazione e integrazione

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L'impero sarebbe finito comunque per consunzione, dopo secoli (!) di vita. La mia osservazione riguarda l'infiltrazione in terra europea, a partire ovviamente da Roma capitale, del virus mediorientale: la religione monoteista, che ha distrutto attivamente le religioni esistenti e tutta la cultura classica greco-romana e si è inserita nel sistema istituzionale-politico, per non andarsene più. Prescindendo dagli insegnamenti di Cristo, da valutare sul piano spirituale, la creazione di Paolo è stata una macchina di potere, volta al controllo e dominio delle masse, qualcosa che solo Marx (guarda caso ebreo) è riuscito a ripetere. Questo frutto avvelenato del MO ancora spande odio e delirio, lì e nel mondo, oggi più ad opera dell'Islam e degli ebrei ricostituitisi in nazione. Dobbiamo prendere le distanze da tutto questo e spero che il realismo che sembra affermarsi nella geopolitica (nonostante la sconfitta di Trump) e il multipolarismo emergente, con nuove forze e culture alla ribalta, a cominciare dall'antica Cina (che puntigliosamente si difende da quelle pericolose religioni semite), spero che tutto ciò apra nuovi orizzonti.
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Re: Immigrazione e integrazione

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Valerio ha scritto: 24 ago 2021, 17:34 Adriano imperatore illuminato.

La corruzione ha distrutto l'Impero.
O forse ...

"Una grande armata sarà sempre sconfitta, un grande albero sarà sempre abbattuto"
(Confucio)

Più semplicemente, tutto ha un inizio, e tutto ha una fine...


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Re: Immigrazione e integrazione

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Vento ha scritto: 24 ago 2021, 10:21 Non è colpa del petrolio. La colonizzazione culturale dell'Europa da parte del Medio Oriente comincia prima, già durante l'impero romano, nella sua fase calante. Primo responsabile è lo stolto Costantino
(basta guardarlo) la cui moglie bigotta, convertita dagli intriganti primi cristiani immigrati a Roma (il siriano Paolo), lo convinse a farne la religione di Stato. Così questa organizzazione siriana divenne la padrona dell'impero, si sostituì ad esso. La Chiesa, corpo estraneo all'Europa, partecipò alle lotte di potere fra le potenze europee nascenti ed impedì (con dolore di Dante) che anche in Italia nascesse una nazione. Poi lo stesso seme produsse l'Islam, mentre la diaspora degli ebrei portò il seme originario del delirio religioso mediorientale nel mondo.
Della religione cristiana a Costantino, come a un po' tutti dei nostri notabili democristiani d'antan, non fregava una beata ma$$a... Semplicemente aveva preso atto che questo nuovo culto aveva preso il sopravvento sui culti pagani antichi, e lo ha abbracciato al solo scopo di poter farne un collante dell'Impero.

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Ma davvero pensi che l'Impero Romano precedente il nuovo culto venuto dall'Oriente fosse tanto meglio? Tipo quello che, una volta sedata la rivolta di Spartacus, trasformo in lampioni crocifissi tutti i ribelli. Una società che proclamava...

Homo homini lupus

... pensi fosse un posto così bello in cui vivere? A netto dell'inevitabile ipocrisia che molti dei suoi adepti si portano appresso, può questa nuova religione aver peggiorato la situazione?


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Re: Immigrazione e integrazione

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Credo dovreste tenere però presente che anche se Roma annetteva a se aree geografiche anche con la violenza della mano militare, anche se praticava la schiavità nel resto del mondo di allora era anche peggio .

Insomma, seil mio destino fosse stato scegliere tra essere schiavo di un patrizio romano o per dire di un tracio o peggio di un ottomano avrei optato senza dubbi per Roma dove comunque avevano anche un legislazione e delle regole generali su come si poteva trattare uno schiavo e come scriveva Jerome Carcopino, per ammazzare uno schiavo ladro si doveva prima celebrare un vero e proprio processo .
E comunque potevano aspirare a un certo punto anche dello status di liberto :mrgreen:
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Re: Immigrazione e integrazione

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Una certa brutalità era comune a quel tempo, così come la pratica della schiavitù. Basta ricordare i modi di Gengis Khan, brutalità pura, per puro piacere, tipica dei pastori, usi a sgozzare animali. Quella dei romani era connessa alla severità nella gestione della cosa pubblica. Comunque la sensibilità del tempo era questa.
Il seme ebraico ha prodotto due religioni come Islam e Cristianesimo. Il primo ha esaltato la brutalità verso il nemico a dovere religioso. Il secondo invece ha blandito i sofferenti, costituendo una religione del lamento, ma la Chiesa che ne è derivata, invece, ha toccato i vertici della violenza con i primi genocidi della storia, come ben sanno i popoli dell'America latina. E comunque già i primi cristiani si muovevano grosso modo come gli attuali jihadisti, bruciando templi, biblioteche e sgozzando infedeli, come la povera Ipazia, scienziata alessandrina.
Caratteristica della violenza cristiana, come poi sarà anche del comunismo, frutto tardivo del seme semita, è l'essere a 'fin di bene'. Da qui il buonismo ipocrita che oggi avvelena la politica, fino al delirio del politically correct, che ha bruciato i cervelli americani, e questi sono tutti frutti semiti, regali del MO.
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Re: Immigrazione e integrazione

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Sayon ha scritto: 31 dic 2020, 14:01
Salvo ha scritto: 31 dic 2020, 13:07 Sono le modalità dei crimini che qui non sono ancora usuali, ma sicuramente ci abitueremo: diverso è bello.
Sono la dimostrazione che l' uomo non vuole accettare che una donna sia superiore a lui. Il ghanese ha ucciso, ma anche l' italiano o l' americano sono capaci di fare del male per la stessa ragione. Quando l' uomo capira' che la donna ha anche un cervello, e che questo puo' essere piu' grande del suo, avremo fatto un passo avanti.
La donna non è superiore all'uomo, ha solo una funzione biologica diversa (sto parlando di natura). L'intelligenza invece non è correlata al sesso mi spiace, al massimo può essere più portata dell'uomo a svolgere determinati compiti causa l'evoluzione. Del resto anche l'uomo è più portato della donna in altri ruoli..
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Re: Immigrazione e integrazione

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Michelangelo ha scritto: 31 dic 2020, 14:45
Salvo ha scritto: 31 dic 2020, 13:07 Sono le modalità dei crimini che qui non sono ancora usuali, ma sicuramente ci abitueremo: diverso è bello.
Concordo: l'efferatezza, il sadismo e la "freddezza" di crimini come questo, sono "comuni" tra i popoli africani o medio orientali ( ricordiamo, tra i più scioccanti, il recente omicidio a Como del "prete degli immigrati", ucciso proprio da un "suo" immigrato tunisino; e a Macerata, la ragazza violentata e fatta a pezzi da un nigeriano e chiusa nelle valigie ).
Tutto ciò conferma che la fusione di culture profondamente diverse, rimane una forzatura e una utopia della "sinistra" di nuova generazione.
Probabilmente, uno su mille o..forse, uno su diecimila( proveniente da quelle popolazioni e da quelle culture ) si dimostra predisposto e propenso ad integrarsi davvero con la nostra cultura.
La donna uccisa, era un ottimo esempio di perfetta integrazione; una splendida persona. Ma purtroppo sono casi rarissimi di propensione all'integrazione. Come ne è un esempio fulgido il - da me stimato e menzionato spesso nel forum - coltissimo Magdi Allam, ex immigrato, egiziano di origine. Quando questi immigrati riescono ad integrarsi perfettamente e sposano la nostra cultura, si rivelano migliori degli stessi italiani. Ma, quanti se ne contano?! Ben pochi, credo.
Da ciò che hai scritto deduco che non hai mai aperto un libro di biologia.
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Re: Immigrazione e integrazione

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Il Mietitore ha scritto: 25 ago 2021, 11:15
Sayon ha scritto: 31 dic 2020, 14:01
Salvo ha scritto: 31 dic 2020, 13:07 Sono le modalità dei crimini che qui non sono ancora usuali, ma sicuramente ci abitueremo: diverso è bello.
Sono la dimostrazione che l' uomo non vuole accettare che una donna sia superiore a lui. Il ghanese ha ucciso, ma anche l' italiano o l' americano sono capaci di fare del male per la stessa ragione. Quando l' uomo capira' che la donna ha anche un cervello, e che questo puo' essere piu' grande del suo, avremo fatto un passo avanti.
La donna non è superiore all'uomo, ha solo una funzione biologica diversa (sto parlando di natura). L'intelligenza invece non è correlata al sesso mi spiace, al massimo può essere più portata dell'uomo a svolgere determinati compiti causa l'evoluzione. Del resto anche l'uomo è più portato della donna in altri ruoli..
Non concordo con cio' che hai scritto se non sulla funzione biologica.
Tra uomo e donna non è una questione di piu' o meno intelligenza ma solo un diverso modo di affrontare le situazioni e ragionare.
Millenni di sudditanza femminile hanno abituato la donna a ragionare in modo piu' machiavellico,piu' elaborato ,e questo è determinato dalla fisicita',essendo piu' debole dell'uomo la donna ragiona in modo piu' complesso per ottenere quello che vuole,mentre l'uomo è piu' diretto e semplice.E questo sconcerta l'uomo....portandolo a volte a gesti estremi.E' solo una questione di comprensione tra i due generi.
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
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Re: Immigrazione e integrazione

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L'evoluzione richiede più tempo si parla di milioni di anni, non di qualche secolo o millennio. L'evoluzione di cui parlo io riguarda l'uomo preistorico la tua idea riguarda il mondo islamico... si perchè la società classica non la trattava poi così male la donna se vai a vedere le matrone romane o le sacerdotesse greche. Lì non erano maltrattate semplicemente avevano un ruolo prestabilito (come del resto i maschi). Potevano avere meno scelta dei maschi (ma poca roba) e comunque non potevano ottenere nulla aguzzando l'ingegno, il che rende impossibile una modifica del cervello per motivi storici recenti.
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Michelangelo
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Re: Immigrazione e integrazione

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Il Mietitore ha scritto: 25 ago 2021, 11:19
Michelangelo ha scritto: 31 dic 2020, 14:45
Salvo ha scritto: 31 dic 2020, 13:07 Sono le modalità dei crimini che qui non sono ancora usuali, ma sicuramente ci abitueremo: diverso è bello.
Concordo: l'efferatezza, il sadismo e la "freddezza" di crimini come questo, sono "comuni" tra i popoli africani o medio orientali ( ricordiamo, tra i più scioccanti, il recente omicidio a Como del "prete degli immigrati", ucciso proprio da un "suo" immigrato tunisino; e a Macerata, la ragazza violentata e fatta a pezzi da un nigeriano e chiusa nelle valigie ).
Tutto ciò conferma che la fusione di culture profondamente diverse, rimane una forzatura e una utopia della "sinistra" di nuova generazione.
Probabilmente, uno su mille o..forse, uno su diecimila( proveniente da quelle popolazioni e da quelle culture ) si dimostra predisposto e propenso ad integrarsi davvero con la nostra cultura.
La donna uccisa, era un ottimo esempio di perfetta integrazione; una splendida persona. Ma purtroppo sono casi rarissimi di propensione all'integrazione. Come ne è un esempio fulgido il - da me stimato e menzionato spesso nel forum - coltissimo Magdi Allam, ex immigrato, egiziano di origine. Quando questi immigrati riescono ad integrarsi perfettamente e sposano la nostra cultura, si rivelano migliori degli stessi italiani. Ma, quanti se ne contano?! Ben pochi, credo.
Da ciò che hai scritto deduco che non hai mai aperto un libro di biologia.
Dal tuo commento in stile "Radical Chic", deduco che tu non abbia capito il senso del mio post.
Studiando la biologia, possiamo avere un quadro d'insieme, sommario, sulle diversità/attitudini degli esseri viventi e tra maschi e femmine.
Assodato che tutti i maschi/uomini (di qualsiasi provenienza) abbiano una predisposizione biologico-genetica "concepita" per dominare la donna e, dunque, potenzialmente, potremmo rivelarci tutti noi, insospettabilmente, dei violenti - vessatori - misogini( laddove una donna si mostrasse "troppo" forte "caratterialmente" rispetto alle aspettative dell'uomo); nel caso in questione, sul Topic, io mi riferivo a talune tipologie di popoli( culture-tradizioni, radicate, che esulano dal mero ambito biologico) dove oggettivamente( statisticamente) si riscontra una minore considerazione e rispetto nei confronti della donna, nonché una scarsa considerazione del valore della vita altrui. Basti pensare che - a prescindere dai femminicidi - In alcuni luoghi, ammazzano ( uomini o donne) per rubare semplicemente un orologio o motivazioni futili similari.
Per alcune "culture", la violenza sessuale non viene considerata nemmeno un reato. Così come la pedofilia. Ergo, se già in Italia si registrano( ad opera di italiani) un numero significativo di femminicidi o violenze, vogliamo accogliere individui che sono ancora meno rispettosi e/o più misogini di noi italiani? Non credo che sia il caso, francamente. Dovremmo accogliere persone che possano "migliorarci", semmai. Per tali motivi non ritengo possibile/ realizzabile il tanto auspicato multiculturalismo italo africano; italo arabo et similia. Peraltro, chi giunge nel nostro Paese -si evince - al netto, non ambisce a sposare la nostra cultura ( in quanto, di norma, continua a vivere dentro la propria "campana di vetro" ) ma ritengo che costoro siano incentivati principalmente dalla elasticità e dalle incongruenze delle nostre leggi e della nostra magistratura( che opera in maniera assai arbitraria). Ovvero, in Italia, se sei un VERO delinquente ( e in aggiunta extracomunitario) dopo due mesi max di galera, sei fuori. SE sei un italiano e un rubagalline, ti fai 10-20 anni di carcere( grosso modo).
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Re: Immigrazione e integrazione

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Vento ha scritto: 25 ago 2021, 10:19 ... Caratteristica della violenza cristiana, come poi sarà anche del comunismo, frutto tardivo del seme semita, è l'essere a 'fin di bene'. Da qui il buonismo ipocrita che oggi avvelena la politica, fino al delirio del politically correct, che ha bruciato i cervelli americani, e questi sono tutti frutti semiti, regali del MO.
E che è sta MO...?

Una loggia massonica con sede a Modena...?

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Re: Immigrazione e integrazione

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Il Medio Oriente, sciocchino.
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Re: Immigrazione e integrazione

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Il Mietitore ha scritto: 25 ago 2021, 15:10 L'evoluzione richiede più tempo si parla di milioni di anni, non di qualche secolo o millennio. L'evoluzione di cui parlo io riguarda l'uomo preistorico la tua idea riguarda il mondo islamico... si perchè la società classica non la trattava poi così male la donna se vai a vedere le matrone romane o le sacerdotesse greche. Lì non erano maltrattate semplicemente avevano un ruolo prestabilito (come del resto i maschi). Potevano avere meno scelta dei maschi (ma poca roba) e comunque non potevano ottenere nulla aguzzando l'ingegno, il che rende impossibile una modifica del cervello per motivi storici recenti.
SE ti stai riferendo a un breve periodo storico (breve nel senso evolutivo) quello dei romani antichi, greci,egiziani ecc....posso essere d'accordo,ma io parlo di migliaia di millenni....o pensi che prima di questi periodi la donna avesse qualche possibilita' in piu' di quella di una donna islamica in Arabia Saudita?Lo stereotipo della dona trascinata nella caverna per i capelli dal maschi con la clava non è che sia una fantasia cosi' poco campata in aria.Poi non si tratta di evoluzione ,ma di condizionamento e adattamento che ,ad esempio, ha insegnato alla donna come comportarsi e pensare essendo fisicamente piu' debole...e per fare questo non necessitano tempi lunghi...bastava andare in Sicilia pochi decenni fa ,o nel Medioevo...
La donna che ne sa una piu' del Diavolo mica l'ho inventata io....usa e compensa con altri mezzi rispetto a quelli di un uomo...molto piu' efficaci se vuole ed è intelligente....e si tratta solo di fare di necessita' virtu',compensa la minore forza fisica con una diabolica capacita' intellettuale.
Amen
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Salvo ha scritto: 31 dic 2020, 12:19 Il custode dell' azienda dell'etiope Agitu Gudeta confessa l’omicidio: l’ha colpita con un martello e violentata mentre era agonizzante. Adams, un pastore ghanese di 32 anni, ha ammesso la propria responsabilità.

___________________

Sono le due facce dell'immigrazione, con esito di piena e soddisfacente integrazione l'una, e di incolmabile distanza, di insuperabile difformità l'altra.
L'integrazione sarà cosa irrealizzabile...
Non serve lavorare x realizzarla...serve lavorare x rispedire a casa loro gli indesiderati...
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Re: Immigrazione e integrazione

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Rosanna ha scritto: 25 ago 2021, 21:27
Salvo ha scritto: 31 dic 2020, 12:19 Il custode dell' azienda dell'etiope Agitu Gudeta confessa l’omicidio: l’ha colpita con un martello e violentata mentre era agonizzante. Adams, un pastore ghanese di 32 anni, ha ammesso la propria responsabilità.

___________________

Sono le due facce dell'immigrazione, con esito di piena e soddisfacente integrazione l'una, e di incolmabile distanza, di insuperabile difformità l'altra.
L'integrazione sarà cosa irrealizzabile...
Non serve lavorare x realizzarla...serve lavorare x rispedire a casa loro gli indesiderati...
Mi dispiace contraddirti Rosanna, ma l'integrazione E' possibile e lo dimostrano due casi a me vicini (un Nigeriano e un Somalo) . Purtroppo però il nostro stato per lavorare sull'integrazione dovrebbe imitare Germania e Austria (e altri) dove sono previsti veri e propri studi-corsi e la concessione di diritti civili etc é strettamente legata AI RISULTATI CONSEGUITI .

E' però anche vero che le nostre autorità dovrebbero essere più selettive e anche lavorare alla grande sui rapporti stato stato per il rimpatrio dei soggetti come quello di cui sopra prima che facciano danni .
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Michelangelo ha scritto: 25 ago 2021, 15:40
Il Mietitore ha scritto: 25 ago 2021, 11:19
Michelangelo ha scritto: 31 dic 2020, 14:45
Concordo: l'efferatezza, il sadismo e la "freddezza" di crimini come questo, sono "comuni" tra i popoli africani o medio orientali ( ricordiamo, tra i più scioccanti, il recente omicidio a Como del "prete degli immigrati", ucciso proprio da un "suo" immigrato tunisino; e a Macerata, la ragazza violentata e fatta a pezzi da un nigeriano e chiusa nelle valigie ).
Tutto ciò conferma che la fusione di culture profondamente diverse, rimane una forzatura e una utopia della "sinistra" di nuova generazione.
Probabilmente, uno su mille o..forse, uno su diecimila( proveniente da quelle popolazioni e da quelle culture ) si dimostra predisposto e propenso ad integrarsi davvero con la nostra cultura.
La donna uccisa, era un ottimo esempio di perfetta integrazione; una splendida persona. Ma purtroppo sono casi rarissimi di propensione all'integrazione. Come ne è un esempio fulgido il - da me stimato e menzionato spesso nel forum - coltissimo Magdi Allam, ex immigrato, egiziano di origine. Quando questi immigrati riescono ad integrarsi perfettamente e sposano la nostra cultura, si rivelano migliori degli stessi italiani. Ma, quanti se ne contano?! Ben pochi, credo.
Da ciò che hai scritto deduco che non hai mai aperto un libro di biologia.
Dal tuo commento in stile "Radical Chic", deduco che tu non abbia capito il senso del mio post.
Studiando la biologia, possiamo avere un quadro d'insieme, sommario, sulle diversità/attitudini degli esseri viventi e tra maschi e femmine.
Assodato che tutti i maschi/uomini (di qualsiasi provenienza) abbiano una predisposizione biologico-genetica "concepita" per dominare la donna e, dunque, potenzialmente, potremmo rivelarci tutti noi, insospettabilmente, dei violenti - vessatori - misogini( laddove una donna si mostrasse "troppo" forte "caratterialmente" rispetto alle aspettative dell'uomo); nel caso in questione, sul Topic, io mi riferivo a talune tipologie di popoli( culture-tradizioni, radicate, che esulano dal mero ambito biologico) dove oggettivamente( statisticamente) si riscontra una minore considerazione e rispetto nei confronti della donna, nonché una scarsa considerazione del valore della vita altrui. Basti pensare che - a prescindere dai femminicidi - In alcuni luoghi, ammazzano ( uomini o donne) per rubare semplicemente un orologio o motivazioni futili similari.
Per alcune "culture", la violenza sessuale non viene considerata nemmeno un reato. Così come la pedofilia. Ergo, se già in Italia si registrano( ad opera di italiani) un numero significativo di femminicidi o violenze, vogliamo accogliere individui che sono ancora meno rispettosi e/o più misogini di noi italiani? Non credo che sia il caso, francamente. Dovremmo accogliere persone che possano "migliorarci", semmai. Per tali motivi non ritengo possibile/ realizzabile il tanto auspicato multiculturalismo italo africano; italo arabo et similia. Peraltro, chi giunge nel nostro Paese -si evince - al netto, non ambisce a sposare la nostra cultura ( in quanto, di norma, continua a vivere dentro la propria "campana di vetro" ) ma ritengo che costoro siano incentivati principalmente dalla elasticità e dalle incongruenze delle nostre leggi e della nostra magistratura( che opera in maniera assai arbitraria). Ovvero, in Italia, se sei un VERO delinquente ( e in aggiunta extracomunitario) dopo due mesi max di galera, sei fuori. SE sei un italiano e un rubagalline, ti fai 10-20 anni di carcere( grosso modo).


La magistratura pensa a magnà chicco non gliene frega nulla degli extracomunitari. Sai perchè degli italiani si fanno più anni? Perchè magari sono scomodi o danno fastidio all'amico dell'amico del magistrato. Gli extracomunitari essendo poveracci in molti casi, non sono fastidiosi per nessuno. Per quanto riguarda la cultura della donna sottomessa, si è vero ma i crimini avvengono per la povertà eh, mica per la cultura!
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