Europa sí, Europa no

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Ovidio
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Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

Vorrei aprire un dibattito su Europa si, Europa no. Questa la mia opinione:
Come premessa, non trovo giusto che l’Italia abbia aderito all’Eiropa senza una consultazione popolare.

Probabilmente Prodi reputava, immedesimando gli altri alla propria condizione, tutti gli italiani come completamente acefali.

A parte questo, i motivi per cui la Svizzera, paese in cui vivo, non aderisce all’Europa sono:
1. Protezione dei propri lavoratori (occupazione, salario)
2. Mantenimento della sovranità giuridica
3. Mantenimento della sovranità popolare (in Svizzera le leggi vengono approvate o proposte dopo referendum polpolsre)
4. Mantenimento della indipendenza monetaria
5. Protezione del proprio territorio (cementificazione, traffico)
E, anche se l’Europa non ha una politica comune su questo punto
6. Gestione dell’immigrazione.

Ritengo tutti questi punti assolutamente validi, sottolineando il fatto che lo spauracchio pavimentato in Italia che, senza l’Euro l’economia italiana crollerebbe, è confutato dal fatto che l’economia svizzera (occupazione, retribuzione, PIL) va molto meglio senza Europa. (Per le ragioni di questo … un capitolo a parte).

Enumerati i contra, i pro, sempre a mio avviso, sarebbero … purtroppo non ne vedo nessuno:
1) Difesa? Ma c‘ è la NATO, il patto atlantico
2) Commercio? Ma si può regolarizzare con accordi bi- multi-laterali come fatto in passato
3) Ricerca? Basta fare cooperazioni
4) Sostegno economico ai paesi sottosviluppati? Unico punto per cui avrebbe senso, ma guardate la Grecia!
5) Politica estera? Questo sarebbe l‘unico punto a favore!
Lunga è la strada, stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia.
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carletto3
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Re: Europa sí, Europa no

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Ovidio ha scritto: ↑27 set 2020, 12:25 Vorrei aprire un dibattito su Europa si, Europa no. Questa la mia opinione:
Come premessa, non trovo giusto che l’Italia abbia aderito all’Eiropa senza una consultazione popolare.

Probabilmente Prodi reputava, immedesimando gli altri alla propria condizione, tutti gli italiani come completamente acefali.

A parte questo, i motivi per cui la Svizzera, paese in cui vivo, non aderisce all’Europa sono:
1. Protezione dei propri lavoratori (occupazione, salario)
2. Mantenimento della sovranità giuridica
3. Mantenimento della sovranità popolare (in Svizzera le leggi vengono approvate o proposte dopo referendum polpolsre)
4. Mantenimento della indipendenza monetaria
5. Protezione del proprio territorio (cementificazione, traffico)
E, anche se l’Europa non ha una politica comune su questo punto
6. Gestione dell’immigrazione.

Ritengo tutti questi punti assolutamente validi, sottolineando il fatto che lo spauracchio pavimentato in Italia che, senza l’Euro l’economia italiana crollerebbe, è confutato dal fatto che l’economia svizzera (occupazione, retribuzione, PIL) va molto meglio senza Europa. (Per le ragioni di questo … un capitolo a parte).

Enumerati i contra, i pro, sempre a mio avviso, sarebbero … purtroppo non ne vedo nessuno:
1) Difesa? Ma c‘ è la NATO, il patto atlantico
2) Commercio? Ma si può regolarizzare con accordi bi- multi-laterali come fatto in passato
3) Ricerca? Basta fare cooperazioni
4) Sostegno economico ai paesi sottosviluppati? Unico punto per cui avrebbe senso, ma guardate la Grecia!
5) Politica estera? Questo sarebbe l‘unico punto a favore!
Lunga è la strada, stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia.
Perdonami...ma prima di dibattere sull'argomento ti vorrei fare una domanda perche' se ho capito bene, tu sei per meta' Svizzero e meta' italiano?
Ma conosci bene l'Italia e gli italiani?
Non è una domanda tanto per fare una battuta...e se vuoi puoi anche non rispondermi....è solo una curiosita'.
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
"Gli è tutto sbagliato....gli è tutto da rifa'"
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CaneSciolto
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Re: Europa sí, Europa no

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...dico solo questo: beato te che vivi in SFizzera...il paese più civile e furbo del globo!! FuckYou
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Ovidio
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Re: Europa sí, Europa no

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Ho vissuto in Italia sino a 28 anni, vivendo sulla mia pelle anche il 68 all‘università. Vengo regolarmente in Italia dove ho parenti ed amici, voto in Italia, ho un piccolo appartamento in Italia (nessuno in Svizzera, non sono ricco) e seguo regolarmente dibattiti televisivi e tweet.

Nel lontano 1969 a Milano un tabaccaio mi ha rifiutato di vendermi le sigarette perché ero del sud (in Svizzera non mi è mai capitato!), per cui conosco bene anche il razzismo (ma nè l‘Italia nè la Svizzera lo sono, nel modo più assoluto!).

Se conosco gli italiani? Molto bene! Avevo il padre sardo, la madre pugliese, ho fatto elementari e medie in Umbria, il liceo nelle Marche, l’università a Pisa, e i miei migliori amici italiani sono di sinistra (e non di sinistra moderata!).

Comunque, da fisico, sono abituato a confrontarmi sulle idee, e non su preconcetti. E se a volte parlo per opinioni personali senza profonda conoscenza dei fatti, penso che il discuterne aumenti le proprie nozioni.

Un grazie per avermi dato la possibilità di questo à marcord, ed un abbraccio
Ovidio
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giaguaro
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Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da giaguaro »

Fare un confronto fra gli ideali degli svizzeri e quelli degli italiani è sicuramente fuori da ogni logica.
La Svizzera è uno stato indipendente da secoli, con una popolazione decisa a continuare a vivere indipendente, per cercare di creare e mantenere le condizioni per un quieto vivere, lontani dalle lotte e dalle guerre, spesso estremamente sanguinose, come quelle combattute tra le nazioni che la circondano.
L'Italia, e quasi tutti le altre nazioni, invece, si sono combattute su tutti i fronti, e soprattutto con le armi, per ben due volte nel secolo scorso, con la conseguente distruzione totale delle persone e delle cose.
Dopo la seconda guerra mondiale i responsabili politici di alcune nazioni (Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo), cioè quelle più colpite dalla guerra, hanno deciso di costituire una comunità per cercare di stabile dei rapporti che li legassero in un comune intento di pace e di collaborazione.
Per quanto riguarda il mio modo di vedere devo dire che gli ideali erano ottimi. Per arrivare a realizzare il sogno di quei leader, ci sono voluti più di quarant'anni. E i dirigenti politici che hanno costruito l'Unione Europea in tutti i particolari alla fine del secolo ventesimo, non avevano sicuramente le stesse capacità di coloro che l'hanno progettata. Purtroppo, noi italiani, forse siamo stati quelli che hanno ceduto troppo alla volontà dei dirigenti politici delle altre nazioni ..... Credo che sia questo il motivo principale per cui oggi ci rendiamo conto di essere sempre meno incisivi e sempre meno considerati.
La debolezza che ci deriva dall'astronomico importo del debito pubblico, poi, toglie ogni forza ai vari politici che si succedono al governo, per cui sono costretti a subire piuttosto che contrattare o a dettare condizioni.
Questa, purtroppo, è la realtà dei fatti e non credo che sia facile, almeno nel breve termine, un cambio di rotta.
Ci sarebbe da dire anche qualcosa sul fatto che alcune nazioni che sono state ammesse negli ultimi tempi hanno un costo di vita molto più basso rispetto alla media dei soci fondatori, per cui sono sentiti come concorrenti pregiudizievoli su tutti i fronti.
Non posso insegnare niente a nessuno, posso solo cercare di farli riflettere - SOCRATE
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Ovidio
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Re: Europa sí, Europa no

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giaguaro ha scritto: ↑27 set 2020, 13:42 Fare un confronto fra gli ideali degli svizzeri e quelli degli italiani è sicuramente fuori da ogni logica.
La Svizzera è uno stato indipendente da secoli, con una popolazione decisa a continuare a vivere indipendente, per cercare di creare e mantenere le condizioni per un quieto vivere, lontani dalle lotte e dalle guerre, spesso estremamente sanguinose, come quelle combattute tra le nazioni che la circondano.
L'Italia, e quasi tutti le altre nazioni, invece, si sono combattute su tutti i fronti, e soprattutto con le armi, per ben due volte nel secolo scorso, con la conseguente distruzione totale delle persone e delle cose.
Dopo la seconda guerra mondiale i responsabili politici di alcune nazioni (Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo), cioè quelle più colpite dalla guerra, hanno deciso di costituire una comunità per cercare di stabile dei rapporti che li legassero in un comune intento di pace e di collaborazione.
Per quanto riguarda il mio modo di vedere devo dire che gli ideali erano ottimi. Per arrivare a realizzare il sogno di quei leader, ci sono voluti più di quarant'anni. E i dirigenti politici che hanno costruito l'Unione Europea in tutti i particolari alla fine del secolo ventesimo, non avevano sicuramente le stesse capacità di coloro che l'hanno progettata. Purtroppo, noi italiani, forse siamo stati quelli che hanno ceduto troppo alla volontà dei dirigenti politici delle altre nazioni ..... Credo che sia questo il motivo principale per cui oggi ci rendiamo conto di essere sempre meno incisivi e sempre meno considerati.
La debolezza che ci deriva dall'astronomico importo del debito pubblico, poi, toglie ogni forza ai vari politici che si succedono al governo, per cui sono costretti a subire piuttosto che contrattare o a dettare condizioni.
Questa, purtroppo, è la realtà dei fatti e non credo che sia facile, almeno nel breve termine, un cambio di rotta.
Ci sarebbe da dire anche qualcosa sul fatto che alcune nazioni che sono state ammesse negli ultimi tempi hanno un costo di vita molto più basso rispetto alla media dei soci fondatori, per cui sono sentiti come concorrenti pregiudizievoli su tutti i fronti.
Hai ragione per quanto riguarda laSvizzera, ma molte delle ragioni da me elencate hanno spinto l’Inghilterra all’uscita dall’Europa.

Sono per l‘Europa, ma con regole profondamente diverse. Forse sarebbe bene discutere su come fare l‘Europa.
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Re: Europa sí, Europa no

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Ovidio ha scritto: ↑27 set 2020, 13:58
giaguaro ha scritto: ↑27 set 2020, 13:42 Fare un confronto fra gli ideali degli svizzeri e quelli degli italiani è sicuramente fuori da ogni logica.
La Svizzera è uno stato indipendente da secoli, con una popolazione decisa a continuare a vivere indipendente, per cercare di creare e mantenere le condizioni per un quieto vivere, lontani dalle lotte e dalle guerre, spesso estremamente sanguinose, come quelle combattute tra le nazioni che la circondano.
L'Italia, e quasi tutti le altre nazioni, invece, si sono combattute su tutti i fronti, e soprattutto con le armi, per ben due volte nel secolo scorso, con la conseguente distruzione totale delle persone e delle cose.
Dopo la seconda guerra mondiale i responsabili politici di alcune nazioni (Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo), cioè quelle più colpite dalla guerra, hanno deciso di costituire una comunità per cercare di stabile dei rapporti che li legassero in un comune intento di pace e di collaborazione.
Per quanto riguarda il mio modo di vedere devo dire che gli ideali erano ottimi. Per arrivare a realizzare il sogno di quei leader, ci sono voluti più di quarant'anni. E i dirigenti politici che hanno costruito l'Unione Europea in tutti i particolari alla fine del secolo ventesimo, non avevano sicuramente le stesse capacità di coloro che l'hanno progettata. Purtroppo, noi italiani, forse siamo stati quelli che hanno ceduto troppo alla volontà dei dirigenti politici delle altre nazioni ..... Credo che sia questo il motivo principale per cui oggi ci rendiamo conto di essere sempre meno incisivi e sempre meno considerati.
La debolezza che ci deriva dall'astronomico importo del debito pubblico, poi, toglie ogni forza ai vari politici che si succedono al governo, per cui sono costretti a subire piuttosto che contrattare o a dettare condizioni.
Questa, purtroppo, è la realtà dei fatti e non credo che sia facile, almeno nel breve termine, un cambio di rotta.
Ci sarebbe da dire anche qualcosa sul fatto che alcune nazioni che sono state ammesse negli ultimi tempi hanno un costo di vita molto più basso rispetto alla media dei soci fondatori, per cui sono sentiti come concorrenti pregiudizievoli su tutti i fronti.
Hai ragione per quanto riguarda laSvizzera, ma molte delle ragioni da me elencate hanno spinto l’Inghilterra all’uscita dall’Europa.

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Michelangelo
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Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Michelangelo »

Io sono assolutamente CONTRO l'Unione Europea. Non credo minimamente che i padri fondatori avessero nobili intenti quando la progettarono ( ovvero con la finalità di garantire pace e solidarietà tra le nazioni ), ma al contrario, penso - in base alla tante documentazioni consultabili in rete - che sia stata fondata unicamente per sottrarre democrazia tra i popoli e indebolire( sino al collasso) economicamente le singole nazioni; tranne la Germania, affinché questa mantenesse la sua egemonia in Europa.
In pratica, quello che non è riuscito a fare la guerra/ le guerre e Hitler, lo sta facendo ora l'Unione Europea, con metodi più subdoli e in modo graduale( in modo tale che non ci si accorga di tutto quello che stiamo perdendo - identità - diritti - economia- anno dopo anno).
Consiglio la lettura del libro "Le radici naziste dell'Unione Europea". http://www.ilcrivello.altervista.org/ra ... e_2013.htm
Ogni nazione dovrebbe essere libera e sovrana, con la propria moneta. Solo in tali condizioni, si può sopravvivere e crescere.
In Europa, si poteva essere solidali e uniti, senza alcuna necessità di creare una Unione( farlocca), con un Potere antidemocratico, totalmente asimmetrico, nelle mani della Germania.

Ovviamente sono contrario anche alla moneta unica ( Euro). Una vera e propria barbarie, che i nostri traditori della patria ci hanno imposto, pur sapendo che sarebbe stata una sciagura per l'Italia. Anche in questo caso, l'Euro è stata creata unicamente per avvantaggiare la Germania.
“Un popolo che dimentica i fasti del patriottismo è un popolo in decadenza. Il passato segna i doveri dell’avvenire.â€
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Re: Europa sí, Europa no

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Che l‘Europa arricchisca la Germania a scapito di altri paesi, l’Italia in testa, è cosa ben nota e riconosciuta in ogni paese europeo, a parte la Germania.

E l‘Euro? Controllate sulle vostre carte monete, troverete il simbolo di copyright ⓒ.

Penso che ne sappiate la ragione, in caso contrario ...

https://www.google.ch/amp/s/laforzadel ... video/amp/
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heyoka
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Re: Europa sí, Europa no

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Ma l' utente Rio che fine ha fatto???
Mi piacerebbe sentire la sua opinione in merito a questa questione dell' Euro.
Oltre naturalmente a rispondere alle tante opinioni lette nel topic da Lui aperto sul nuovo " MOSTRO" Zaia.
Rientro in merito a questo topic, solo per dire, almeno per ora, che 22 anni fa, in Italia abbiamo avuto un altro " MOSTRO" che unico tra tutti i politici di allora ci disse che entrare nell' EURO sarebbe stata una SCIAGURA per i POPOLI italici.
Quel Mostro politico si chiama BOSSI Umberto.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Michelangelo »

heyoka ha scritto: ↑27 set 2020, 16:31 Ma l' utente Rio che fine ha fatto???
Mi piacerebbe sentire la sua opinione in merito a questa questione dell' Euro.
Oltre naturalmente a rispondere alle tante opinioni lette nel topic da Lui aperto sul nuovo " MOSTRO" Zaia.
Rientro in merito a questo topic, solo per dire, almeno per ora, che 22 anni fa, in Italia abbiamo avuto un altro " MOSTRO" che unico tra tutti i politici di allora ci disse che entrare nell' EURO sarebbe stata una SCIAGURA per i POPOLI italici.
Quel Mostro politico si chiama BOSSI Umberto.
Tra i pochi SAGGI che manifestarono con fermezza la loro contrarietà per l'entrata nell'Euro e l'adesione all'Unione Europea - azzeccando perfettamente la loro profezia - ci furono ( oltre a Bossi) :
Ida Magli (filosofa), che fece una vera e propria "battaglia"; sin dal 1994 cercò di convincere i politici a non aderire a tale progetto folle. Qui, un suo storico discorso, del 2001: https://www.youtube.com/watch?v=QTD2XlRYU6o
E Gaetano Rasi (deputato - Alleanza Nazionale), che nel 1998 fece un superbo discorso alla Camera dei Deputati , contro l'Euro:
https://www.youtube.com/watch?v=F00rbyG6Kzs
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heyoka
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Re: Europa sí, Europa no

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Sono per l‘Europa, ma con regole profondamente diverse. Forse sarebbe bene discutere su come fare l‘Europa.
In uno spirito di vera Unione e solidarietà io credo che l' Europa dovrebbe nascere sul principio della MASSIMA autonomia amministrativa e legislativa possibile da dare ai territori ( Land, Regioni e Comuni) e delegare alla Confederazione solo le competenze che da sole i Land, le Regioni e i Comuni non sono in grado di gestire in maniera ottimale. Penso perciò alle Forze Armate, alla politica estera, alla politica monetaria ( con una Banca Centrale autonoma dalle Banche private), alla politica di solidarietà nei confronti dei Land, Regioni e Comuni più disagiati e una Corte di Giustizia Speciale per redimere questioni extraterritoriali.
Ogni singolo Land o Regione membro della Confederazione, ha diritto ad avere un numero uguale di rappresentanti nel Parlamento Europeo.
( Principio simile a quello che avevano le Banche cooperative che assegnavano il diritto di un voto in assemblea per ogni singolo azionista e non secondo le azioni possedute).
I Rappresentanti del Parlamento Europeo eleggono il Presidente della Confederazione, danno la fiducia al Governo del Presidente e fanno le leggi che riguardano la amministrazione dei Poteri del Governo Federale.
In pratica, secondo questo mio modo di vedere una Europa veramente Federale e Solidale, gli Stati membri demograficamente più piccoli non sono schiacciati dal peso dei grandi, in quanto sono rappresentati in Parlamento da un numero uguali di parlamentari.
In questo modo, oltre evitare rischi di strapotere da parte di qualche membro troppo grande, si eviterebbe il rischio di essere schiacciati dal peso di NON poter espellere o fare fallire qualche stato, SOLO perchè è troppo grande.
Va da sè che Germania, Italia, Spagna, Polonia, Francia non avrebbero più interesse ad entrare in Europa per come sono strutturati adesso ma potrebbero essere presenti come Baviera, Sassonia, Berlino, Wuttemberg, Turingia ecc. Triveneto, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Meridione, Etruria, ecc. Catalogna, Galizia, Andalusia, Castiglia, Baschi, Canarie, ecc. Corsica, Normandia, Provenza, Occitania, Aquitania, Loira, ecc.
Pomerania, Podolia, Prussia, Pomerelia, ecc.
Una Unione Europea rappresentata in Parlamento da oltre 100 stati membri rappresentanti dei VARI territori Europei, con pari dignità tra di loro.
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Re: Europa sí, Europa no

Messaggio da leggere da Ovidio »

Michelangelo ha scritto: ↑28 set 2020, 11:10
heyoka ha scritto: ↑27 set 2020, 16:31 Ma l' utente Rio che fine ha fatto???
Mi piacerebbe sentire la sua opinione in merito a questa questione dell' Euro.
Oltre naturalmente a rispondere alle tante opinioni lette nel topic da Lui aperto sul nuovo " MOSTRO" Zaia.
Rientro in merito a questo topic, solo per dire, almeno per ora, che 22 anni fa, in Italia abbiamo avuto un altro " MOSTRO" che unico tra tutti i politici di allora ci disse che entrare nell' EURO sarebbe stata una SCIAGURA per i POPOLI italici.
Quel Mostro politico si chiama BOSSI Umberto.
Tra i pochi SAGGI che manifestarono con fermezza la loro contrarietà per l'entrata nell'Euro e l'adesione all'Unione Europea - azzeccando perfettamente la loro profezia - ci furono ( oltre a Bossi) :
Ida Magli (filosofa), che fece una vera e propria "battaglia"; sin dal 1994 cercò di convincere i politici a non aderire a tale progetto folle. Qui, un suo storico discorso, del 2001: https://www.youtube.com/watch?v=QTD2XlRYU6o
E Gaetano Rasi (deputato - Alleanza Nazionale), che nel 1998 fece un superbo discorso alla Camera dei Deputati , contro l'Euro:
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Re: Europa sí, Europa no

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heyoka ha scritto: ↑28 set 2020, 12:36
Sono per l‘Europa, ma con regole profondamente diverse. Forse sarebbe bene discutere su come fare l‘Europa.
In uno spirito di vera Unione e solidarietà io credo che l' Europa dovrebbe nascere sul principio della MASSIMA autonomia amministrativa e legislativa possibile da dare ai territori ( Land, Regioni e Comuni) e delegare alla Confederazione solo le competenze che da sole i Land, le Regioni e i Comuni non sono in grado di gestire in maniera ottimale. Penso perciò alle Forze Armate, alla politica estera, alla politica monetaria ( con una Banca Centrale autonoma dalle Banche private), alla politica di solidarietà nei confronti dei Land, Regioni e Comuni più disagiati e una Corte di Giustizia Speciale per redimere questioni extraterritoriali.
Ogni singolo Land o Regione membro della Confederazione, ha diritto ad avere un numero uguale di rappresentanti nel Parlamento Europeo.
( Principio simile a quello che avevano le Banche cooperative che assegnavano il diritto di un voto in assemblea per ogni singolo azionista e non secondo le azioni possedute).
I Rappresentanti del Parlamento Europeo eleggono il Presidente della Confederazione, danno la fiducia al Governo del Presidente e fanno le leggi che riguardano la amministrazione dei Poteri del Governo Federale.
In pratica, secondo questo mio modo di vedere una Europa veramente Federale e Solidale, gli Stati membri demograficamente più piccoli non sono schiacciati dal peso dei grandi, in quanto sono rappresentati in Parlamento da un numero uguali di parlamentari.
In questo modo, oltre evitare rischi di strapotere da parte di qualche membro troppo grande, si eviterebbe il rischio di essere schiacciati dal peso di NON poter espellere o fare fallire qualche stato, SOLO perchè è troppo grande.
Va da sè che Germania, Italia, Spagna, Polonia, Francia non avrebbero più interesse ad entrare in Europa per come sono strutturati adesso ma potrebbero essere presenti come Baviera, Sassonia, Berlino, Wuttemberg, Turingia ecc. Triveneto, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Meridione, Etruria, ecc. Catalogna, Galizia, Andalusia, Castiglia, Baschi, Canarie, ecc. Corsica, Normandia, Provenza, Occitania, Aquitania, Loira, ecc.
Pomerania, Podolia, Prussia, Pomerelia, ecc.
Una Unione Europea rappresentata in Parlamento da oltre 100 stati membri rappresentanti dei VARI territori Europei, con pari dignità tra di loro.
Un pensiero interessante. Vediamo ...

I grandi paesi (Germania, Italia, Spagna, Polonia, Francia) sarebbero e sono stati in grado, ognuno per proprio conto, di gestire forze armate e politica monetaria (per l‘Italia si fa per dire, perché chi è anziano come il sottoscritto ben si ricorda le svalutazioni ed la sostituzione di caramelle e mentine al posto delle lire).

Lo stesso vale anche per la solidarietà (eccezion fatta come al solito per l‘Italia in cui la questione del mezzogiorno esiste e preoccupa perché insoluta sin dall‘unificazione).

Per quanto riguarda la politica estera, dovendo ognuno confrontarsi con tre colossi come USA, Cina e Russia, forse vale che ... l‘unione fa la forza.

Ma la prospettiva, per me assolutamente nuova, aperta da heyoka, è quella dell’Unione tra regioni. Questo porterebbe a rivedere completamente la questione, ed aprire un dibattito su quanto da lui accennato.

Una prospettiva estremamente interessante, sotto tutti i punti di vista, che varrebbe la pena di discutere e proporre ... (ma a chi? Quando? Dove? In che modo?).

Comunque una prospettiva che si potrebbe affrontare in questo forum, portare a una proposta scritta da tradurre in varie lingue, e proporla alla pubblica opinione Europea.

Il primo passo sarebbe la stesura di una proposta concreta e completa, l‘adesione delle varie regioni „a parole“, la messa in votazione, la messa in esecuzione.

Sarebbe un nuovo movimento. Un‘idea solleticante!

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Re: Europa sí, Europa no

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Ovidio ha scritto: ↑28 set 2020, 15:09
Michelangelo ha scritto: ↑28 set 2020, 11:10

Tra i pochi SAGGI che manifestarono con fermezza la loro contrarietà per l'entrata nell'Euro e l'adesione all'Unione Europea - azzeccando perfettamente la loro profezia - ci furono ( oltre a Bossi) :
Ida Magli (filosofa), che fece una vera e propria "battaglia"; sin dal 1994 cercò di convincere i politici a non aderire a tale progetto folle. Qui, un suo storico discorso, del 2001: https://www.youtube.com/watch?v=QTD2XlRYU6o
E Gaetano Rasi (deputato - Alleanza Nazionale), che nel 1998 fece un superbo discorso alla Camera dei Deputati , contro l'Euro:
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Smiling Per quanto mi riguarda, le informazioni sul tema Euro e UE, derivano da un odio talmente viscerale nei confronti dell'Europa( intesa come Unione forzosa e finta), che, quando mi capita di trovare in rete qualche informazione sull'argomento( che dai media tradizionali sarebbe impensabile reperire), mi appresto a salvarla/ conservarla in una cartella su PC e all'occorrenza condividerla/postarla.
Non credo nel tanto auspicato "sogno europeo"( cambiare - migliorare la UE), ma ritengo che dovremmo limitarci a sognare di scappare dall'Europa ( dall'Unione) e pensare unicamente alla salvaguardia del nostro glorioso Paese. ( impresa ardua, visto il servilismo disarmante dei nostri attuali politici).
E così dovrebbero fare, a mio avviso, tutte le nazioni d'Europa... lasciando la Germania col cerino in mano.
Ritengo che si dovrebbe tornare alla vecchia, ed efficace, formula: sovranità nazionale/monetaria e solidarietà, spontanea, tra nazioni( no sudditanza ).
*Il modello Svizzera, in Italia, potrebbe essere ideale. Non so se possa essere concretamente realizzabile.
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