Aspetto fi sentire altre campane.carletto3 ha scritto: 27 apr 2020, 18:07 Non sia mai che un indiano dica a un visopallido d'onore che è un bugiardo.
Avevo gia' risposto a Valerio in merito al nonnino che pota annualmente le viti .ma non ritrovo il post.
Hai scritto:
"...Ma per prima cosa bisogna cominciare a fare danze di auspicio a che i Santi Virus facciano il loro dovere di Buona potatura ( a proposito non hai più risposto a Valerio sulla necessità del Potare le piante).....".
E allora lo scrivero' di nuovo come mi viene:
In primis le piante non necessitano di nessuna potatura.Sanno benissimo come svilupparsi ,fogliare e fruttificare in base a stagioni ,clima e luce.
Quello che noi attuiamo sulle viti è una semplice forzatura,artificiale per stimolare la fruttificazione.
La vite è una pianta in grado di badare a se stessa,copme del resto tutte le piante.....e non mangia ne' beve il succo dei suoi frutti,tanto meno colti,strizzati ,fermentato e invecchiato.Ergo non necessita di nessuna potatura....di piu'... ha una vita di circa 100 anni anche se in Slovenia pare ci sia un vitigno di oltre 400 anni....venerato da tutta la popolazione.sa benissimo da se' , in base alla temperatura,umidita' e clima, se ogni anno produrre piu' fogliame o piu' frutto.....
Ergo quello che fa il mi' nonno è forzarla,violentarla a produrre cio' che serve a lui e al suo adorato nipotino come l'acqua santa per un prete.
Per assonanaza il mi' nonno fa cio' che fa il virussone,ma in modo addirittura peggiore....taglia i giovani virgulti invece che potare il vecchio......La vite inoltre si riproduce interrando ,se lasciata sviluppare bassa e non sul filo o tralicci,un tralcio e da questo nasce una nuova pianta.Si chiama sistema a margotta....se praticato artificialmente su un tralcio alto della pianta....sempre artificialmente.
Ti riassumo il tutto in poche frasi:il potar la vite è un forzatura,una violenza che fai alla pianta per i tuoi scopi solo umani e goderecci.E si tratta di una violenza al contrario del virussone :sacrifica il giovane e fresco a vantaggio del vecchio....per scopi goderecci tutti solo umani.
Sei soddisfatto adesso?
Fidati......i lunghi anni giovanili ,passando tutta l'estate dai nonni ,qualcosa mi hanno insegnato....calli alle mani compresi.heyoka ha scritto: 27 apr 2020, 18:13Aspetto fi sentire altre campane.carletto3 ha scritto: 27 apr 2020, 18:07 Non sia mai che un indiano dica a un visopallido d'onore che è un bugiardo.
Avevo gia' risposto a Valerio in merito al nonnino che pota annualmente le viti .ma non ritrovo il post.
Hai scritto:
"...Ma per prima cosa bisogna cominciare a fare danze di auspicio a che i Santi Virus facciano il loro dovere di Buona potatura ( a proposito non hai più risposto a Valerio sulla necessità del Potare le piante).....".
E allora lo scrivero' di nuovo come mi viene:
In primis le piante non necessitano di nessuna potatura.Sanno benissimo come svilupparsi ,fogliare e fruttificare in base a stagioni ,clima e luce.
Quello che noi attuiamo sulle viti è una semplice forzatura,artificiale per stimolare la fruttificazione.
La vite è una pianta in grado di badare a se stessa,copme del resto tutte le piante.....e non mangia ne' beve il succo dei suoi frutti,tanto meno colti,strizzati ,fermentato e invecchiato.Ergo non necessita di nessuna potatura....di piu'... ha una vita di circa 100 anni anche se in Slovenia pare ci sia un vitigno di oltre 400 anni....venerato da tutta la popolazione.sa benissimo da se' , in base alla temperatura,umidita' e clima, se ogni anno produrre piu' fogliame o piu' frutto.....
Ergo quello che fa il mi' nonno è forzarla,violentarla a produrre cio' che serve a lui e al suo adorato nipotino come l'acqua santa per un prete.
Per assonanaza il mi' nonno fa cio' che fa il virussone,ma in modo addirittura peggiore....taglia i giovani virgulti invece che potare il vecchio......La vite inoltre si riproduce interrando ,se lasciata sviluppare bassa e non sul filo o tralicci,un tralcio e da questo nasce una nuova pianta.Si chiama sistema a margotta....se praticato artificialmente su un tralcio alto della pianta....sempre artificialmente.
Ti riassumo il tutto in poche frasi:il potar la vite è un forzatura,una violenza che fai alla pianta per i tuoi scopi solo umani e goderecci.E si tratta di una violenza al contrario del virussone :sacrifica il giovane e fresco a vantaggio del vecchio....per scopi goderecci tutti solo umani.
Sei soddisfatto adesso?
Perfido indiano....fidati,fidati!!!heyoka ha scritto: 27 apr 2020, 18:46 Ma se per principio non mi fido neanche fi me, come posdo fidarmi fi un foresto?
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Di cosa non ti fidi? Che la vite si è sviluppata per qualche milione di anni prima che il luciferino contadino apparisse sul pianeta?heyoka ha scritto: 27 apr 2020, 18:46 Ma se per principio non mi fido neanche fi me, come posdo fidarmi fi un foresto?
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Vi comunico....a tutti, che il Carletto è un viso pallido privo di lingua biforcuta......Valerio ha scritto: 28 apr 2020, 18:30 viewtopic.php?p=26976#p26976
Carletto ha detto il vero. Pace!
PS. Viva la vite, sia benedetta!
Mi pare che del trattamento della vite ne parli anche la Bibbia. E siccome il tizio in gioco era Noè, eviterei di dare dell'asino a chi gli ha insegnato l'arte!heyoka ha scritto: 28 apr 2020, 19:25 Vedi che alla fine qualche ragione ce l' avevo.
Che a dirla tutta, stando a quello che mu diceva mio nonno, viticultore.
Ad insegnare gli Uomini che potando le viti, il raccolto diventava migliore era stato un asino, mica la Scienza.
Il mio amico heyoka forse sapeva un' altra storia.Valerio ha scritto: 28 apr 2020, 19:28Mi pare che del trattamento della vite ne parli anche la Bibbia. E siccome il tizio in gioco era Noè, eviterei di dare dell'asino a chi gli ha insegnato l'arte!heyoka ha scritto: 28 apr 2020, 19:25 Vedi che alla fine qualche ragione ce l' avevo.
Che a dirla tutta, stando a quello che mu diceva mio nonno, viticultore.
Ad insegnare gli Uomini che potando le viti, il raccolto diventava migliore era stato un asino, mica la Scienza.![]()
Questa è carina. Voglio però vedere se gli erbivori orecchiuti mangino i tralci della vite. Anche se gli asini mangiano di tutto, rovi compresi, meglio di un diserbante.savona ha scritto: 28 apr 2020, 19:38Il mio amico heyoka forse sapeva un' altra storia.Valerio ha scritto: 28 apr 2020, 19:28Mi pare che del trattamento della vite ne parli anche la Bibbia. E siccome il tizio in gioco era Noè, eviterei di dare dell'asino a chi gli ha insegnato l'arte!heyoka ha scritto: 28 apr 2020, 19:25 Vedi che alla fine qualche ragione ce l' avevo.
Che a dirla tutta, stando a quello che mu diceva mio nonno, viticultore.
Ad insegnare gli Uomini che potando le viti, il raccolto diventava migliore era stato un asino, mica la Scienza.![]()
Pare che un contadino andato a zappare la bigna abbia lasciato libero il suo asino, che vedendo i tralci alla sua portata cominciò a cibarsene. Il contadino prese a male parole il suo asino ma l' anno dopo si accorse che le viti che il suo asino aveva mangiucchiato avevano prodotto grappoli più succosi e piu grandi.
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh Non ci sono paragoni possibili....!!!!!Valerio ha scritto: 28 apr 2020, 19:26 Carletto, non è che sei delle zone vicine alle valli del Chianti, il migliore prodotto godereccio italico?
Adoro quel vino! Ma ne ho trovato uno quasi uguale, sai? Si chiama Cirò, e lo fanno in Calabria! Beer3
Manda un branco di cinghiali affamati e non trovi nel podere neppure le radici degli alberi....quelli davvero sono terribili...peggio delle capre e delle pecore.Valerio ha scritto: 28 apr 2020, 19:42Questa è carina. Voglio però vedere se gli erbivori orecchiuti mangino i tralci della vite. Anche se gli asini mangiano di tutto, rovi compresi, meglio di un diserbante.savona ha scritto: 28 apr 2020, 19:38Il mio amico heyoka forse sapeva un' altra storia.Valerio ha scritto: 28 apr 2020, 19:28Mi pare che del trattamento della vite ne parli anche la Bibbia. E siccome il tizio in gioco era Noè, eviterei di dare dell'asino a chi gli ha insegnato l'arte!heyoka ha scritto: 28 apr 2020, 19:25 Vedi che alla fine qualche ragione ce l' avevo.
Che a dirla tutta, stando a quello che mu diceva mio nonno, viticultore.
Ad insegnare gli Uomini che potando le viti, il raccolto diventava migliore era stato un asino, mica la Scienza.![]()
Pare che un contadino andato a zappare la bigna abbia lasciato libero il suo asino, che vedendo i tralci alla sua portata cominciò a cibarsene. Il contadino prese a male parole il suo asino ma l' anno dopo si accorse che le viti che il suo asino aveva mangiucchiato avevano prodotto grappoli più succosi e piu grandi.![]()