Un’ora e mezza ad arrampicarsi sugli specchi cercando di uscire dall’imbarazzo: questo l’esito dell’apparizione di Ilaria Salis a Pulp Podcast, il broadcast condotto da Fedez e Davide Marra andato in onda questo lunedì sugli omonimi canali e che ha subito creato non poche polemiche. L’europarlamentare dell’Alleanza Verdi e Sinistra non ha mai risposto in modo diretto ad alcuna domanda posta dagli intervistatori, mostrando un’impreparazione al limite del ridicolo e un’incompetenza a tratti devastante per chiunque dovrebbe rappresentare dei cittadini nelle aule delle istituzioni europee.Il silenzio della Salis su centri sociali e occupazioni
Fin dalle battute iniziali, dove le è stato chiesto di raccontare la sua esperienza nel mondo dei centri sociali, la Salis è stata subito messa con le spalle al muro dalle dichiarazioni di Fedez: “Ci sono sempre stati dei centri sociali che sono sempre stati di facciata, ricordo il Leoncavallo, che già quando ero piccolo io era un luogo per fare eventi che un luogo di attività vera e propria”, menzionando inoltre veri e propri atti di violenza sui quali l’eurodeputata ha cercato di divagare, lasciando scorrere la domanda su quali fossero gli obbiettivi concreti di questi spazi tra balbettii, parole fumose e senza significato. Ma è proprio sul tema legato alla casa che la paladina dei più deboli ha mostrato tutti suoi limiti. A fronte del reale problematica abitativa, con buona pace di palazzinari e multinazionali, la Salis non ha saputo specificare in che modo intenda davvero porre rimedio alla questione del caro affitti o delle molte famiglie senza un tetto, limitandosi a pronunciare slogan schivando continuamente le richieste di specificazione da parte di Fedez e Marra.
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