La UE è dittatura: ufficiale

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Vento
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La UE è dittatura: ufficiale

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La UE è dittatura: ufficiale

Maurizio Blondet 10 Marzo 2025

#Romania – L’Ufficio elettorale centrale della Romania ha respinto la candidatura alle elezioni presidenziali del candidato sovranista Calin #Georgescu
i disordini in Romania dopo che la commissione elettorale rumena ha rifiutato la candidatura di Georgescu. Non esiste una valida ragione se non che Calin Georgescu non è un fantoccio globalista e vuole fare gli interessi del suo Paese. Tutto il mondo sta vedendo che la vera dittatura non è a Washington, Mosca o Pechino. È a Bruxelles e si chiama Unione europea.
Francesca Donato:
Le decisioni dei giudici che hanno annullato le elezioni rumene e poi respinto la ricandidatura del vincitore Georgescu, quella sul diritto al risarcimento dei clandestini trattenuti a bordo prima dello sbarco, quelle contro i centri di identificazione italiani in Albania, quella sulla legittimità dell’obbligo vaccinale… sono legate da un filo rosso: quello della repressione della sovranità popolare, della libertà individuale e delle basi essenziali degli Stati nazionali. Chi tira il filo sta a Bruxelles.
E|cCO LE MOTIVAZIONI SULL’ESCLUSIONE DI GEORGESCU DALLA CORSA PRESIDENZIALE.
L’Ufficio elettorale centrale (BEC) ha diramato le motivazioni alla base del rifiuto della candidatura di Calin Georgescu alle elezioni presidenziali.

Il ragionamento, se di ragionamento si può parlare, dell’Ufficio elettorale si basa sostanzialmente sulla decisione presa il 6 dicembre dalla Suprema Corte rumena (sulla base di un dossier con accuse indiziarie e mai provate).

In pratica una commissione elettorale si eleva al rango di tribunale e giudica Calin Georgescu sulla base di una decisione illegittimapresa in passato sul suo conto.

Oltre il danno la beffa.
Per l’Ufficio elettorale Centrale rumeno
siccome Georgescu è stato fermato nel primo turno delle elezioni vinte e poi annullate, allora non ha diritto a ripresentarsi a queste nuove.

Poco conta se formalmente fossero 390.000 firme valide e non ci fossero intoppi o carenze o frodi nella presentazione di questa candidatura.

Ma cosa ha fatto esattamente Calin Georgescu? Di preciso dove sono le prove delle accuse?
Intanto che le cercano (o le fabbricano) i suoi diritti civili e politici sono sospesi.

Questo avviene sotto i nostri occhi nella “democratica” Unione Europea.




E a ottobre, l’euro digitale:



Lagarde annuncia che il lancio del digitale € avverrà a ottobre:

– Tracceranno ogni pagamento

– Possono bloccare gli acquisti

–Tasse automatic

he –Senza contanti, dipendi dalla BCE

Ti venderanno “comodità”, ma perderai la libertà. E sarai felice.

Perché le valute digitali delle banche centrali sono inutili e pericolose.



Un’ulteriore precisazione forse non chiara a tutti. ReArm Europe, approvato dal Consiglio europeo, prevede l’applicazione della clausola di salvaguardia attraverso la quale consentire ai singoli Stati membri di spendere fino a 650 miliardi di euro per riarmarsi senza violare il Patto di stabilità, che rimane invece saldamente applicato per tutte le altre spese. In altre parole, la Commissione europea affida ai singoli Stati, a loro spese, la possibilità di riarmarsi, costruendo Leggi di bilancio ad hoc: dunque non ci sono soldi europei, ma soldi dei cittadini e delle cittadine dei vari Stati che aumenteranno il debito dei paese, senza far scattare il vincolo del Patto solo per la spesa militare. Si tratta dell’applicazione dell’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Unione, come avvenuto per il Covid, ma, in estrema sintesi, gravando per intero sui conti nazionali. La Commissione, in tale disegno, metterebbe soltanto le garanzie per 150 miliardi di prestiti, ancora agli Stati membri, che si indebiterebbero per le spese militari, e solo per quelle, a tassi di interesse bassi. Inoltre la Commissione prevede la possibilità di una riconversione, senza troppi passaggi burocratici, dei fondi del bilancio europeo destinati ad altri programmi in direzione delle armi. Alla luce di ciò, è evidente che il riarmo, disegnato dalla Commissione, comporterà per un paese come l’Italia una montagna di debito in armi che toglierà ogni vero spazio fiscale per altre spese e genererà difficoltà nella copertura di un debito che ormai è di 3000 miliardi di euro e che, senza Bce, avrà bisogno dei grandi fondi finanziari americani. Mi piacerebbe che tutto ciò fosse molto chiaro a chi predica la necessità di “difendere la libertà con le armi”. L’Europa spende già molto per la difesa, come dicono tutte le statistiche, per un totale nel 2024 di 457 miliardi di euro; pensare di portare tale spesa a oltre ben oltre i 1000 miliardi, con il debito dei paesi e in regime di austerità sociale, mi sembra una follia che non c’entra nulla con la Conferenza di Monaco del 1938 e che genererà un impoverimento ulteriore, destinato a scatenare una rabbia sociale per la quale l’Europa sarà il primo bersaglio.

Alessandro Volpi
professore di economia
Università di Pisa
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Vento
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Re: La UE è dittatura: ufficiale

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Una interessante riflessione di un utente di Comedonchisciotte.


PietroGE
Utente CDC
12 Marzo 2025 9:23

Quando si dice mettere il carro davanti ai buoi. La UE malata di velleitarismo e in preda al panico vuole inventarsi potenza militare e contare qualcosa nel teatro internazionale. Quando però uno non riesce neanche a difendere i propri confini dall’assalto dei migranti che potenza di dissuasione militare si vuole esercitare? Forse sarebbe il caso di copiare quello che hanno fatto i cinesi, visti i successi dei loro programmi. Loro hanno prima creato una base industriale e tecnologica di prim’ordine e poi sviluppato i sistemi d’arma. Noi invece, in crisi demografica, economica e in ritardo tecnologico vogliamo saltare subito sul carro dei nuovi armamenti senza neanche assicurarsi prima di avere le basi, umane e materiali, per questo cambio di rotta: da ONG, attenta ai diritti degli altri, a potenza militare. Da ridere. E poi se, come sembra, dobbiamo comprare armamento americano perché tecnologicamente più avanzato del nostro, chi ci dice, per prima cosa che avremmo veramente quello più moderno e poi che non dovremmo subire i ricatti di gente come Trump. Tutto questo programma è costruito sulla sabbia, senza una agenzia per ridurre i costi e armonizzare i sistemi d’arma, senza una politica estera comune e senza una base giuridica per il loro uso. Così non si va da nessuna parte.
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Sayon
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Re: La UE è dittatura: ufficiale

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Vento ha scritto: 12 mar 2025, 15:49 Una interessante riflessione di un utente di Comedonchisciotte.


PietroGE
Utente CDC
12 Marzo 2025 9:23

Quando si dice mettere il carro davanti ai buoi. La UE malata di velleitarismo e in preda al panico vuole inventarsi potenza militare e contare qualcosa nel teatro internazionale. Quando però uno non riesce neanche a difendere i propri confini dall’assalto dei migranti che potenza di dissuasione militare si vuole esercitare? Forse sarebbe il caso di copiare quello che hanno fatto i cinesi, visti i successi dei loro programmi. Loro hanno prima creato una base industriale e tecnologica di prim’ordine e poi sviluppato i sistemi d’arma. Noi invece, in crisi demografica, economica e in ritardo tecnologico vogliamo saltare subito sul carro dei nuovi armamenti senza neanche assicurarsi prima di avere le basi, umane e materiali, per questo cambio di rotta: da ONG, attenta ai diritti degli altri, a potenza militare. Da ridere. E poi se, come sembra, dobbiamo comprare armamento americano perché tecnologicamente più avanzato del nostro, chi ci dice, per prima cosa che avremmo veramente quello più moderno e poi che non dovremmo subire i ricatti di gente come Trump. Tutto questo programma è costruito sulla sabbia, senza una agenzia per ridurre i costi e armonizzare i sistemi d’arma, senza una politica estera comune e senza una base giuridica per il loro uso. Così non si va da nessuna parte.
L' Italia compra al 94% armi prodotte negli USA. ma e' anche esportatore mondiale con commercio aumentato del 138% negli ultimi due anni. Questo significa che, essendoci gia' dei vantaggi economici, l' Italia della Meloni CONTINUERA" la sua politica pro-guerre e, presto o tardi, ci trascinera; in qualche conflitto. D'altra parte chi e' che ci guadagna in caso di guerra? Non certo i Paesi la cui popolazione ed economia ne soffrira' parecchio anche in caso di vittoria, ma l' industria industriale militare. Si rinuncia a TUTTO: educazione, pensioni, salute, nascite per celebrare le morti e gli incassi dell' industria della morte. La salvezza e' solo una, ma non possibile con la Meloni. Rompere con la NATO e ichiararsi nazione neutrale anche se sottopostia pressioni da USA e gli idioti della EU.
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Acido
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Re: La UE è dittatura: ufficiale

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Mi sembra chiaro a ‘sto punto a cosa sia servito il Covid.
Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
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Vento
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Re: La UE è dittatura: ufficiale

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BLINKEN INDAGATO PER COMPLICITÀ NEL BOICOTTAGGIO DELLE ELEZIONI IN ROMANIA

Fonti di intelligence statunitensi indicano che l’ex Segretario di Stato Blinken è indagato per aver influenzato le autorità rumene ad annullare le elezioni.
Secondo quanto riferito, l’ex presidente Iohannis, il primo ministro Marcel Ciolacu e l’ex ministro degli Esteri Obodescu sono coinvolti nell’indagine.



https://www.thediplomaticaffairs.com/20 ... thorities/

A Blinken,j, segretario di Stato di Biden, quello che chiaramente ha governato al posto del demewnte,Trump ha tolto la scorta..
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Re: La UE è dittatura: ufficiale

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Proseguono le esclusioni dei candidati alle elezioni presidenziali in Romania del prossimo 4 maggio: quasi come una selezione di un reality show, si notano delle bocciature ai danni di chi non è funzionale a un certo disegno, almeno stando alle posizioni politiche espresse dagli esclusi.

Adesso tocca a Diana Șoșoacă, dopo la contestata esclusione dell’euroscettico e critico nei confronti della NATO Calin Georgescu, che aveva vinto il primo turno, poi annullato per presunte interferenze russe.

Șoșoacă guida S.O.S. Romania: un partito nazionalista, conservatore ed euroscettico che alle elezioni parlamentari del 2024 aveva ottenuto il 7%, posizionandosi come seconda forza sovranista dopo l’Alleanza per l’Unione dei Romeni, partito da cui Șoșoacă era stata espulsa nel 2021 per motivi disciplinari. S.O.S. Romania è in cattivi rapporti con l’Ucraina per via di alcuni territori contesi con Bucarest.

La Corte Costituzionale aveva respinto la candidatura di Șoșoacă lo scorso 5 ottobre perché, secondo i giudici, la donna avrebbe violato alcuni requisiti per l’eleggibilità, quali il rispetto dei valori della democrazia, dello stato di diritto e l’osservanza della costituzione. Una decisione che è stata confermata dalla commissione elettorale.

Avvocato ed europarlamentare dal 2024, Diana Șoșoacă era stata cacciata dall’aula di Strasburgo lo scorso luglio perché, indossando una museruola, aveva urlato contro Ursula von der Leyen durante il discorso inaugurale della presidente della Commissione Europea.

In passato Șoșoacă aveva contestato le misure restrittive durante l’emergenza sanitaria e aveva espresso dei dubbi in tema di vaccinazioni anti Covid-19, sottolineando gli effetti collaterali dei prodotti.

Il nome della 50enne era balzato agli onori delle cronache in Italia, a causa di un litigio con la giornalista Lucia Goracci e la troupe del TG1.

Goracci, indossando la mascherina, aveva intervistato Șoșoacă sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Romania, impostando l’intervista come un confronto tra lei, pro vaccino, e l’europarlamentare, definita ‘no vax‘. La giornalista italiana aveva infine accusato Șoșoacă e il marito di averla sequestrata e di essere stata malmenata.

Dopo l’esclusione dalle elezioni presidenziali di maggio, Șoșoacă ha annunciato ricorso. Mostrandosi in pubblico con dei guantoni da boxe, ha commentato: “Io sono la prova che non viviamo in una democrazia”.

Șoșoacă e Georgescu sono dunque esclusi, mentre è stata convalidata la candidatura di George Simion, presidente della già citata Alleanza per l’Unione dei Romeni.

https://www.byoblu.com/2025/03/17/clamo ... ro-ursula/
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