Proseguono le esclusioni dei candidati alle elezioni presidenziali in Romania del prossimo 4 maggio: quasi come una selezione di un reality show, si notano delle bocciature ai danni di chi non è funzionale a un certo disegno, almeno stando alle posizioni politiche espresse dagli esclusi.
Adesso tocca a Diana Șoșoacă, dopo la contestata esclusione dell’euroscettico e critico nei confronti della NATO Calin Georgescu, che aveva vinto il primo turno, poi annullato per presunte interferenze russe.
Șoșoacă guida S.O.S. Romania: un partito nazionalista, conservatore ed euroscettico che alle elezioni parlamentari del 2024 aveva ottenuto il 7%, posizionandosi come seconda forza sovranista dopo l’Alleanza per l’Unione dei Romeni, partito da cui Șoșoacă era stata espulsa nel 2021 per motivi disciplinari. S.O.S. Romania è in cattivi rapporti con l’Ucraina per via di alcuni territori contesi con Bucarest.
La Corte Costituzionale aveva respinto la candidatura di Șoșoacă lo scorso 5 ottobre perché, secondo i giudici, la donna avrebbe violato alcuni requisiti per l’eleggibilità, quali il rispetto dei valori della democrazia, dello stato di diritto e l’osservanza della costituzione. Una decisione che è stata confermata dalla commissione elettorale.
Avvocato ed europarlamentare dal 2024, Diana Șoșoacă era stata cacciata dall’aula di Strasburgo lo scorso luglio perché, indossando una museruola, aveva urlato contro Ursula von der Leyen durante il discorso inaugurale della presidente della Commissione Europea.
In passato Șoșoacă aveva contestato le misure restrittive durante l’emergenza sanitaria e aveva espresso dei dubbi in tema di vaccinazioni anti Covid-19, sottolineando gli effetti collaterali dei prodotti.
Il nome della 50enne era balzato agli onori delle cronache in Italia, a causa di un litigio con la giornalista Lucia Goracci e la troupe del TG1.
Goracci, indossando la mascherina, aveva intervistato Șoșoacă sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Romania, impostando l’intervista come un confronto tra lei, pro vaccino, e l’europarlamentare, definita ‘no vax‘. La giornalista italiana aveva infine accusato Șoșoacă e il marito di averla sequestrata e di essere stata malmenata.
Dopo l’esclusione dalle elezioni presidenziali di maggio, Șoșoacă ha annunciato ricorso. Mostrandosi in pubblico con dei guantoni da boxe, ha commentato: “Io sono la prova che non viviamo in una democrazia”.
Șoșoacă e Georgescu sono dunque esclusi, mentre è stata convalidata la candidatura di George Simion, presidente della già citata Alleanza per l’Unione dei Romeni.
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