Il Gioco del Nuovo che Avanza
Inviato: 18 feb 2025, 13:09
Il Gioco del Nuovo che Avanza
Questo gioco di potere si basa sulla creazione di un’apparente alternativa politica, un “nuovo corso” che promette cambiamento e rinnovamento ma che, nella sostanza, mantiene intatto il sistema. Il trucco sta nel sostituire volti e
simboli senza mai mettere in discussione i meccanismi di potere esistenti. Ogni volta che il malcontento cresce, il sistema offre un nuovo partito, un nuovo leader, un nuovo movimento che apparentemente rappresenta la rottura col passato, ma che in realtà serve a rassicurare il popolo senzaalterare gli equilibri del potere.
Come funziona il gioco?
1. Si cavalca il malcontento
Si riconoscono i problemi della società e si fa leva sulla frustrazione
degli individui.
Si criticano le vecchie classi dirigenti, accusandole di essere corrotte,
incompetenti o distaccate dalla realtà.
2. Si propone un “nuovo inizio”
Si lancia un nuovo movimento o partito con slogan che evocano speranza, partecipazione e cambiamento.
Si punta su una nuova immagine, su volti “puliti” o outsider che non appartengono ai vecchi gruppi di potere.
3. Si raccolgono consensi senza cambiare le regole del gioco
Si promette ascolto e partecipazione, ma non si mette in discussione la struttura del potere centralizzato.
Il “nuovo” movimento si inserisce nelle stesse dinamiche istituzionali del passato, mantenendo le stesse gerarchie e gli stessi limiti decisionali per gli individui.
4. Si depotenzia il dissenso gli individui sperano nel cambiamento e rimandano azioni dirette, credendo che il nuovo gruppo possa risolvere i problemi.
Chi critica la mancanza di cambiamento viene accusato di “non dare tempo” o di “essere sempre contro tutto”.
Dopo qualche anno, il “nuovo” diventa il “vecchio”, e il ciclo ricomincia.
Qual è lo scopo del gioco?
Neutralizzare la volontà di cambiamento reale.
Gli individui si illudono di aver trovato un’alternativa, ma finiscono per dare ancora una volta il loro consenso a chi mantiene il controllo. Il sistema si rigenera senza mai essere messo in discussione.
Esempi tipici di frasi usate in questo gioco:
“Abbiamo bisogno di una nuova politica, lontana dai vecchi schemi!”
“Diamo voce agli individui! Questa volta sarà diverso!”
“Non possiamo distruggere tutto, dobbiamo riformare il sistema dall’interno!”
“Abbiamo giovani preparati, con una nuova visione!”
“Serve un governo di persone competenti, non di ideologie!”
Tutte queste frasi suonano bene, ma evitano di affrontare il vero problema:
il potere resta sempre nelle mani di pochi.
Questo gioco di potere si basa sulla creazione di un’apparente alternativa politica, un “nuovo corso” che promette cambiamento e rinnovamento ma che, nella sostanza, mantiene intatto il sistema. Il trucco sta nel sostituire volti e
simboli senza mai mettere in discussione i meccanismi di potere esistenti. Ogni volta che il malcontento cresce, il sistema offre un nuovo partito, un nuovo leader, un nuovo movimento che apparentemente rappresenta la rottura col passato, ma che in realtà serve a rassicurare il popolo senzaalterare gli equilibri del potere.
Come funziona il gioco?
1. Si cavalca il malcontento
Si riconoscono i problemi della società e si fa leva sulla frustrazione
degli individui.
Si criticano le vecchie classi dirigenti, accusandole di essere corrotte,
incompetenti o distaccate dalla realtà.
2. Si propone un “nuovo inizio”
Si lancia un nuovo movimento o partito con slogan che evocano speranza, partecipazione e cambiamento.
Si punta su una nuova immagine, su volti “puliti” o outsider che non appartengono ai vecchi gruppi di potere.
3. Si raccolgono consensi senza cambiare le regole del gioco
Si promette ascolto e partecipazione, ma non si mette in discussione la struttura del potere centralizzato.
Il “nuovo” movimento si inserisce nelle stesse dinamiche istituzionali del passato, mantenendo le stesse gerarchie e gli stessi limiti decisionali per gli individui.
4. Si depotenzia il dissenso gli individui sperano nel cambiamento e rimandano azioni dirette, credendo che il nuovo gruppo possa risolvere i problemi.
Chi critica la mancanza di cambiamento viene accusato di “non dare tempo” o di “essere sempre contro tutto”.
Dopo qualche anno, il “nuovo” diventa il “vecchio”, e il ciclo ricomincia.
Qual è lo scopo del gioco?
Neutralizzare la volontà di cambiamento reale.
Gli individui si illudono di aver trovato un’alternativa, ma finiscono per dare ancora una volta il loro consenso a chi mantiene il controllo. Il sistema si rigenera senza mai essere messo in discussione.
Esempi tipici di frasi usate in questo gioco:
“Abbiamo bisogno di una nuova politica, lontana dai vecchi schemi!”
“Diamo voce agli individui! Questa volta sarà diverso!”
“Non possiamo distruggere tutto, dobbiamo riformare il sistema dall’interno!”
“Abbiamo giovani preparati, con una nuova visione!”
“Serve un governo di persone competenti, non di ideologie!”
Tutte queste frasi suonano bene, ma evitano di affrontare il vero problema:
il potere resta sempre nelle mani di pochi.