Purtroppo la formazione è più che carente.Acido ha scritto: 1 feb 2025, 9:14 Dal link: "...carenza di candidati o dell’impreparazione delle persone che si presentano ai colloqui..."
Direi che il problema è nella formazione.
https://www.cgiamestre.com/a-rischio-12 ... o-inevasi/
Mi spiace Leno, ma la colpa è anche del governo o meglio di tutti i governi che ci sono stati: diciamo che è una colpa al 50% con chi non si dà da fare per fare autonomamente formazione e trovare lavoro.Acido ha scritto: 1 feb 2025, 9:14 Dal link: "...carenza di candidati o dell’impreparazione delle persone che si presentano ai colloqui..."
Direi che il problema è nella formazione.
https://www.cgiamestre.com/a-rischio-12 ... o-inevasi/
Se conti il numero dei drogati, degli alcolizzati, di chi gioca d'azzardo, con i bitcoin o il trading online o di chi va dalle cartomanti il numero dei cerebrolesi è spropositato ed è vero dall'avvento dei social è peggiorato tutto. Il popolino più ignorante si fa abbindolare in modo incredibile, è il luogo ideale di chi sceglie la strada più facile per curarsi, trovare un partner o arricchirsi e poi lo prende in quel posto. Pensa a queli che credono di chattare con personalità famose, che chiedono loro i soldi! Ma come puoi pretendere che George Clooney si innamori di te su FB e per continuare a parlare con lui tu gli debba mandare dei soldi?Leno Lazzari ha scritto: 1 feb 2025, 10:59 Direi che proprio Ginger abbia azzeccato e capito il problema .
A) La scuola che non forma più
B) Il rincoglionimento da abuso dei social .
Dodici anni fa dovetti fare una visita in anestesia, quindi, ovviamente,
mi accompagnava mia moglie per guidare .
Cinque minuti dopo di me entrò una coppia con un bambino di circa
cinque anni . Due ore a mezzo più tardi mi chiamano ed entro e quella
coppia, e anche il bambino, non avevano MAI scambiato una parola fra
loro tanto erano ciascuno concentrato sul proprio cellulare .
Quindi, signore e signori (e si fotta il politicamente corretto) mi pare
più che evidente che nel futuro prossimo la situazione non potrà che
peggiorare ulteriormente .
Vale, RdC a parte (una droga !) molte persone ADULTE non usano più il
cervello e mi torna utile la nonna d'un ragazzo ventunenne nipote anche
di una nostra amica che s'era buttato a pesce su un lavoro (mi pare che
fosse da aiuto magazziniere) e però si sentiva sfruttato . La nonna in
questione gli disse più o meno ..."ma lascia perdere, non ti far sfruttare,
lascialo che un piatto di minestra etc etc"...
Insomma, alcuni il cervello non ce l'hanno, o comunque, se ce l'hanno
non lo usano .
Penso che anche tu consideri quella nonna una deficiente .
È questo il problema...se non sai fare nulla e non ti impegni per imparare davvero qualcosa... è triste da dire...ma diventi una bestia da soma.Leno Lazzari ha scritto: 1 feb 2025, 10:59 Direi che proprio Ginger abbia azzeccato e capito il problema .
A) La scuola che non forma più
B) Il rincoglionimento da abuso dei social .
Dodici anni fa dovetti fare una visita in anestesia, quindi, ovviamente,
mi accompagnava mia moglie per guidare .
Cinque minuti dopo di me entrò una coppia con un bambino di circa
cinque anni . Due ore a mezzo più tardi mi chiamano ed entro e quella
coppia, e anche il bambino, non avevano MAI scambiato una parola fra
loro tanto erano ciascuno concentrato sul proprio cellulare .
Quindi, signore e signori (e si fotta il politicamente corretto) mi pare
più che evidente che nel futuro prossimo la situazione non potrà che
peggiorare ulteriormente .
Vale, RdC a parte (una droga !) molte persone ADULTE non usano più il
cervello e mi torna utile la nonna d'un ragazzo ventunenne nipote anche
di una nostra amica che s'era buttato a pesce su un lavoro (mi pare che
fosse da aiuto magazziniere) e però si sentiva sfruttato . La nonna in
questione gli disse più o meno ..."ma lascia perdere, non ti far sfruttare,
lascialo che un piatto di minestra etc etc"...
Insomma, alcuni il cervello non ce l'hanno, o comunque, se ce l'hanno
non lo usano .
Penso che anche tu consideri quella nonna una deficiente .
E' tutto disarmantemente semplice; é sempre più alta la percentualeGinger ha scritto: 1 feb 2025, 11:45 È questo il problema...se non sai fare nulla e non ti impegni per imparare davvero qualcosa... è triste da dire...ma diventi una bestia da soma.
A meno che non nasca miliardario, in quel caso magari diventi cocainomane stile Lapo Elkann.
Ma se non si rivedono le modalità della formazione non credo che si possa migliorare la situazione.
Basti pensare ai diplomifici che stanno rovinando il paese... perché se non riesci a scuola...basta pagare.
Alla fine ci si ritrova in una situazione in cui molte scuole (non tutte per fortuna), pur di non perdere studenti e soldi, finisco per adottare la politica del "mandiamoli tutti avanti", anche se non sanno niente e non studiano.
In questi casi il risultato è che, quelli che davvero studiano, finiscono per studiare sempre meno con l'idea che "tanto se promuovono quello che non fa un tubo, figuriamoci se bocciano me".
Insomma è un cane che si morde la coda.
Apprezzo lo sforzo del ministero nella lotta ai diplomifici, ma andrebbero anche riviste le leggi sull'autonomia scolastica che di fatto hanno creato una disparità pazzesca tra scuole dei centri e delle periferie.
Almeno la metà dei licei italiani non forma adeguatamente all' università (vedi grado di abbandono degli studi universitari), e altrettanto accade con i tecnici ed i professionali.
Credo che bisognerebbe essere coraggiosi e fare un piccolo passo indietro perché l'autonomia, attuata in questo modo, di fatto ha fallito.
Sono in parte d'accordo ma aggiungerei senz'altro altri due argomentiGinger ha scritto: 1 feb 2025, 11:45 È questo il problema...se non sai fare nulla e non ti impegni per imparare davvero qualcosa... è triste da dire...ma diventi una bestia da soma.
A meno che non nasca miliardario, in quel caso magari diventi cocainomane stile Lapo Elkann.
Ma se non si rivedono le modalità della formazione non credo che si possa migliorare la situazione.
Basti pensare ai diplomifici che stanno rovinando il paese... perché se non riesci a scuola...basta pagare.
Alla fine ci si ritrova in una situazione in cui molte scuole (non tutte per fortuna), pur di non perdere studenti e soldi, finisco per adottare la politica del "mandiamoli tutti avanti", anche se non sanno niente e non studiano.
In questi casi il risultato è che, quelli che davvero studiano, finiscono per studiare sempre meno con l'idea che "tanto se promuovono quello che non fa un tubo, figuriamoci se bocciano me".
Insomma è un cane che si morde la coda.
Apprezzo lo sforzo del ministero nella lotta ai diplomifici, ma andrebbero anche riviste le leggi sull'autonomia scolastica che di fatto hanno creato una disparità pazzesca tra scuole dei centri e delle periferie.
Almeno la metà dei licei italiani non forma adeguatamente all' università (vedi grado di abbandono degli studi universitari), e altrettanto accade con i tecnici ed i professionali.
Credo che bisognerebbe essere coraggiosi e fare un piccolo passo indietro perché l'autonomia, attuata in questo modo, di fatto ha fallito.
'68 e Decreti Delegati.Leno Lazzari ha scritto: 1 feb 2025, 13:33 Sono in parte d'accordo ma aggiungerei senz'altro altri due argomenti
da discutere.
A) La famiglia perché sento da mianuora che ha due bambini in 2a e 3a
E mi dice che le assenze (perché mamma non s'èsvegliata o perché
mamma mi ha portato al centro commerciale) alle volte arrivano ad
essere un terzo della classe .
B) Un grosso problema di programmi inadeguati figli delle "riforme"
degli ultimi trenta e più anni . Un sistema di insegnamento che più
o meno tende a livellare, cioè, i più bravi e capaci sono costrtti a
seguire programmi del tutto inadeguati, scarsi .
Se i genitori sono i primi a ''fregarsene'', direi che la scuola non può fare miracoli. Fosse anche perfetta (cosa che non è per l'amor del cielo), se è più importante andare a fare shopping che imparare la matematica per la madre, non vi è molto da aggiungere.Leno Lazzari ha scritto: 1 feb 2025, 13:33 A) La famiglia perché sento da mianuora che ha due bambini in 2a e 3a
E mi dice che le assenze (perché mamma non s'èsvegliata o perché
mamma mi ha portato al centro commerciale) alle volte arrivano ad
essere un terzo della classe .
La scuola ha iniziato a realizzare la sua caduta già dagli interventi del Ministro Berlinguer che, purtroppo per noi, voleva ridurre l'intero ordinamento scolastico a razionalizzazione pericolosa.Ginger ha scritto: 1 feb 2025, 9:53 Purtroppo la formazione è più che carente.
Lavoro a scuola e posso confermare che la situazione è disastrosa.
Ovviamente esistono realtà scolastiche che ancora resistono, ma, nella maggior parte dei casi, la scuola ha perso la sua funzione di ascensore sociale e di luogo di formazione di menti pensanti.
L' obiettivo è essere in alto nelle classifiche e, a tal fine, bisogna mettere su progetti anche quando non sono validi (il ptof spesso è redatto a fini pubblicitari, senza reale cognizione della reale utilità di ciò che si propone).
Ho lavorato in scuole che promuovevano corsi di cinese pomeridiani a ragazzi che non sono in grado di comprendere un testo complesso in italiano (ovviamente il cinese sarebbe utilissimo, ma spiegatemi voi cosa si può imparare i due ore a settimana x tre quattro mesi buttate lì, così, per poi chiudere).
PON, pcto, ecc. I ragazzi però sempre più ragazzi non sanno argomentare, non sanno sostenere una tesi e cosa più grave NON SI PONGONO DOMANDE, NON SONO CURIOSI, preferiscono i social e non sanno leggere un saggio o un articolo più lungo di due colonne.
Vengo da una famiglia operaia per parte paterna e contadina per parte materna.
Fossi nata oggi, con una scuola cosi, sarei stata fortunata a fare la cassiera la supermercato.
Per fortuna ho frequentato il liceo nei primi anni novanta e l' università fine novanta iniziò duemila, con il vecchio ordinamento, già stavano iniziando a smantellare la meravigliosa scuola italiana, ma erano ancora erano agli inizi e così ho avuto la possibilità di formarmi con professori che mi hanno aperto un mondo.
Li ringrazio ancora per la loro autorevolezza e per avermi insegnato il valore della riflessione, della responsabilità e della fatica (perché si...studiare è faticoso).
Li ringrazio per avermi insegnato a studiare, ad essere umile e a capire che nessuno sa niente di assolutamente vero e che il valore del pensiero non consiste nella pretesa di trovare l' assoluto, ma nello sforzo costante di cercare di capire di volta in volta le situazioni, mutevoli, che ci si presentano.
Oggi la situazione scolastica è grave e i social la aggravano ogni giorno di più.
Non è colpa dei governi se ci sono i social, ma, dagli anni 90 in poi, tutti i governi che si sono succeduti, hanno fatto in modo di rendere la scuola sempre più povera, meno impegnativa e facile.
Dicono che i giovani sono fragili, ma non è vero, i giovani diventano fragili se non trovano autorevolezza, se non imparano a sopportare la fatica, a superare i fallimenti e le difficoltà, ad assumersi le proprie responsabilità.
Nell'Italia che scopiazza a destra e a manca non capisco perchè non sia stato copiato il sistema di formazione tedesco.Rosanna ha scritto: 1 feb 2025, 14:41 La scuola ha iniziato a realizzare la sua caduta già dagli interventi del Ministro Berlinguer che, purtroppo per noi, voleva ridurre l'intero ordinamento scolastico a razionalizzazione pericolosa.
Voleva trasformare la scuola in azienda numerica ... ed in parte c'è pure riuscito.
Diciamo che I suoi successori, per carità di Dio, non hanno certo posto rimedio alla drastica realtà .