Mi colpiscono sempre i cortocircuiti in cui incorrono i novelli rivoluzionari, oppositori del pensiero unico (in realtà fautori di un “nuovo” Pensiero Unico) da un paio di anni a questa parte.
Esempi?
Pensano che gli Ucraini si debbano arrendere, la Russia è troppo forte e vincerà comunque, perché sacrificare tante giovani vite solo per salvaguardare gli sporchi interessi americani/NATO?
I palestinesi, però, non si devono arrendere, anche se Israele è immensamente più potente di loro, e devono continuare a sacrificare ad libitum le vite dei loro figli per salvaguardare gli interessi di Iran (e Russia).
Hanno festeggiato per la vittoria di Trump in quanto così è stato sconfitto il guerrafondaio Biden (e, soprattutto, così ci sono speranze che dopo tre anni finalmente il gigante russo riesca a vincere la guerra contro la piccola Ucraina che doveva soccombere in una settimana).
Però lo stesso Trump è anche colui che, appena insediato, riempirà di armi Netanyahu dandogli via libera per trasformare Gaza in un parcheggio multipiano.
In realtà, per costoro, Putinisti (non Putiniani) sfegatati, l’unica cosa che conta sono gli interessi della Russia, di tutto il resto, palestinesi in primis, se ne fottono: sono solo armi dialettiche buone per controbilanciare le atrocità commesse dai loro “eroi”, ma se il loro genocidio servisse in qualche modo a Putin, non avrebbero alcuna remora ad appoggiarlo e difenderlo.