Il CEO di Blackrock, l'ENEL e l'altra faccia della "transizione green"

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Skazza
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Il CEO di Blackrock, l'ENEL e l'altra faccia della "transizione green"

Messaggio da leggere da Skazza »

https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... 296_56953/

Molto interessante l'articolo sul Messaggero di oggi che spiega come il CEO del mega fondo americano Blackrock si incontrerà con l'AD di ENEL Cattaneo al fine di cedere al fondo le centrali elettriche dismesse o in via di dismissione a causa della cosiddetta "transizione green".
In sostanza ENEL cederebbe a prezzo irrisorio le centrali in via di dismissione (come per esempio quelle a carbone di Civitavecchia, Brindisi, Porto Scuso e Fiume Santo) a Blackrock che ci farebbe dei Datacenter per la Intelligenza Artificiale da affittare alle grandi case informatiche come Google, Microsoft ecc. Ovviamente le centrali verrebbero rimesse in produzione (alla faccia nostra e della CO2) per produrre l'energia elettrica necessaria ad alimentare i datacenter.
In sostanza pagheremo l'energia elettrica 4 volte più cara prodotta da costosissimi e impattanti mulini a vento e piantagioni di pannelli fotovoltaici, per vedere svendute le nostre centrali a carbone super convenienti che fungeranno da produttori di energia elettrica per i datacenter delle IA che ci "schiavizzeranno" dettando i ritmi della nostra vita.
Se non avete capito che la transizione "green" è ben più della truffa del millennio ma il pagare a peso d'oro la propria schiavizzazione provo facendovi un disegnino.
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Fosforo31
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Re: Il CEO di Blackrock, l'ENEL e l'altra faccia della "transizione green"

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Skazza ha scritto: 3 ott 2024, 13:21 https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... 296_56953/
Molto interessante l'articolo sul Messaggero di oggi che spiega come il CEO del mega fondo americano Blackrock si incontrerà con l'AD di ENEL Cattaneo al fine di cedere al fondo le centrali elettriche dismesse o in via di dismissione a causa della cosiddetta "transizione green".
In sostanza ENEL cederebbe a prezzo irrisorio le centrali in via di dismissione (come per esempio quelle a carbone di Civitavecchia, Brindisi, Porto Scuso e Fiume Santo) a Blackrock che ci farebbe dei Datacenter per la Intelligenza Artificiale da affittare alle grandi case informatiche come Google, Microsoft ecc. Ovviamente le centrali verrebbero rimesse in produzione (alla faccia nostra e della CO2) per produrre l'energia elettrica necessaria ad alimentare i datacenter.
In sostanza pagheremo l'energia elettrica 4 volte più cara prodotta da costosissimi e impattanti mulini a vento e piantagioni di pannelli fotovoltaici, per vedere svendute le nostre centrali a carbone super convenienti che fungeranno da produttori di energia elettrica per i datacenter delle IA che ci "schiavizzeranno" dettando i ritmi della nostra vita.
Se non avete capito che la transizione "green" è ben più della truffa del millennio ma il pagare a peso d'oro la propria schiavizzazione provo facendovi un disegnino.
Egregio Skazza, com'è il tempo laggiù a L'Avana? L'interessante retroscena che hai postato (ENEL che svende centrali a carbone a Blackrock che ne farebbe Datacenter energeticamente autonomi) è in verità anche abbastanza curioso e potrebbe risultare poco credibile a qualcuno. In realtà al giorno d'oggi questi Datacenter divorano terabytes e megawattora a tutto spiano. Ho letto che nel loro insieme consumano oltre l'1% dell'intero fabbisogno elettrico mondiale, cioè più dell'intera produzione italiana di elettricità. Quindi è un'astuta trovata, per quanto poco ecologica, ubicare un grosso Datacenter in una centrale a carbone. Quello che contesto sono le tue affermazioni sui costi delle rinnovabili. L'eolico è già quasi ovunque meno costoso del carbone e del gas, per non parlare del costosissimo nucleare di nuova costruzione. Per quanto riguarda invece il solare fotovoltaico con accumulo (quindi senza problemi di discontinuità di erogazione, ma le batterie incidono sui costi), esso è già più economico del carbone in India e lo sarà entro il 2025 anche in Cina (fonte: IEA-OCSE). Tieni conto che Cina e India sono i massimi consumatori mondiali di carbone e, che io sappia, non attuano per ora nessuna politica di carbon pricing, ovvero ETS (scambio di quote di emissione sul mercato) e carbon tax. Mentre con il carbon pricing europeo il fotovoltaico con accumulo risulta già abbondantemente competitivo rispetto al gas che è la fonte fossile più usata nell'UE per produrre elettricità. Tieni anche conto che nelle proiezioni dell'IEA al 2050, ovvero nello scenario NET ZERO in cui avremmo zero emissioni nette di carbonio e dunque solo rinnovabili e nucleare (anche per i Datacenter), il divario economico si allarga (sia in UE che in Cina e USA) a tutto vantaggio delle rinnovabili. E la IEA è da sempre un'organizzazione molto favorevole al nucleare. Restando al presente si prevede che nel corso del 2024 avremo circa 600 nuovi GW di solare installati nel mondo, contro appena 4 o 5 nuovi GW di nucleare. Questi 5 possiamo moltiplicarli per 6 tenuto conto del maggiore capacity factor del nucleare, e siamo a 30 contro 600. Stai sicuro che se il solare cresce nella transizione green 20 volte più veloce dell'atomo, questa non è scelta ideologica, ma dettata dall'economia. Saluti
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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porterrockwell
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Re: Il CEO di Blackrock, l'ENEL e l'altra faccia della "transizione green"

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Fosforo31 ha scritto: 3 ott 2024, 15:51 Egregio Skazza, com'è il tempo laggiù a L'Avana? L'interessante retroscena che hai postato (ENEL che svende centrali a carbone a Blackrock che ne farebbe Datacenter energeticamente autonomi) è in verità anche abbastanza curioso e potrebbe risultare poco credibile a qualcuno. In realtà al giorno d'oggi questi Datacenter divorano terabytes e megawattora a tutto spiano. Ho letto che nel loro insieme consumano oltre l'1% dell'intero fabbisogno elettrico mondiale, cioè più dell'intera produzione italiana di elettricità. Quindi è un'astuta trovata, per quanto poco ecologica, ubicare un grosso Datacenter in una centrale a carbone. Quello che contesto sono le tue affermazioni sui costi delle rinnovabili. L'eolico è già quasi ovunque meno costoso del carbone e del gas, per non parlare del costosissimo nucleare di nuova costruzione. Per quanto riguarda invece il solare fotovoltaico con accumulo (quindi senza problemi di discontinuità di erogazione, ma le batterie incidono sui costi), esso è già più economico del carbone in India e lo sarà entro il 2025 anche in Cina (fonte: IEA-OCSE). Tieni conto che Cina e India sono i massimi consumatori mondiali di carbone e, che io sappia, non attuano per ora nessuna politica di carbon pricing, ovvero ETS (scambio di quote di emissione sul mercato) e carbon tax. Mentre con il carbon pricing europeo il fotovoltaico con accumulo risulta già abbondantemente competitivo rispetto al gas che è la fonte fossile più usata nell'UE per produrre elettricità. Tieni anche conto che nelle proiezioni dell'IEA al 2050, ovvero nello scenario NET ZERO in cui avremmo zero emissioni nette di carbonio e dunque solo rinnovabili e nucleare (anche per i Datacenter), il divario economico si allarga (sia in UE che in Cina e USA) a tutto vantaggio delle rinnovabili. E la IEA è da sempre un'organizzazione molto favorevole al nucleare. Restando al presente si prevede che nel corso del 2024 avremo circa 600 nuovi GW di solare installati nel mondo, contro appena 4 o 5 nuovi GW di nucleare. Questi 5 possiamo moltiplicarli per 6 tenuto conto del maggiore capacity factor del nucleare, e siamo a 30 contro 600. Stai sicuro che se il solare cresce nella transizione green 20 volte più veloce dell'atomo, questa non è scelta ideologica, ma dettata dall'economia. Saluti
Ho l'impressione che i tuoi dati siano un po' ottimisti. Le indagini IEA OCSE non credo che siano del tutto terze rispetto a determinati orientamenti politici. Comunque se è vero che il fotovoltaico con accumulo è già più economico del gas dovremo vedere una corsa a tali installazioni e fra pochi anni un calo nella nostra bolletta.
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Valerio
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Re: Il CEO di Blackrock, l'ENEL e l'altra faccia della "transizione green"

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Skazza ha scritto: 3 ott 2024, 13:21 https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... 296_56953/

Molto interessante l'articolo sul Messaggero di oggi che spiega come il CEO del mega fondo americano Blackrock si incontrerà con l'AD di ENEL Cattaneo al fine di cedere al fondo le centrali elettriche dismesse o in via di dismissione a causa della cosiddetta "transizione green".
In sostanza ENEL cederebbe a prezzo irrisorio le centrali in via di dismissione (come per esempio quelle a carbone di Civitavecchia, Brindisi, Porto Scuso e Fiume Santo) a Blackrock che ci farebbe dei Datacenter per la Intelligenza Artificiale da affittare alle grandi case informatiche come Google, Microsoft ecc. Ovviamente le centrali verrebbero rimesse in produzione (alla faccia nostra e della CO2) per produrre l'energia elettrica necessaria ad alimentare i datacenter.
In sostanza pagheremo l'energia elettrica 4 volte più cara prodotta da costosissimi e impattanti mulini a vento e piantagioni di pannelli fotovoltaici, per vedere svendute le nostre centrali a carbone super convenienti che fungeranno da produttori di energia elettrica per i datacenter delle IA che ci "schiavizzeranno" dettando i ritmi della nostra vita.
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"Costosissimi e impattanti mulini a vento e piantagioni di pannelli fotovoltaici" ! Ma perché non provi ad entrare in una Università e a respirare un po' di aria sana?

E smettila di leggere "Il Messaggero", che col cervello funziona come un forno a microonde.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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Valerio
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Re: Il CEO di Blackrock, l'ENEL e l'altra faccia della "transizione green"

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porterrockwell ha scritto: 4 ott 2024, 17:30 Ho l'impressione che i tuoi dati siano un po' ottimisti. Le indagini IEA OCSE non credo che siano del tutto terze rispetto a determinati orientamenti politici. Comunque se è vero che il fotovoltaico con accumulo è già più economico del gas dovremo vedere una corsa a tali installazioni e fra pochi anni un calo nella nostra bolletta.
Purtroppo hanno un punto debole: le batterie al litio.

Io ho preferito lo "scambio". E mi accontento.
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