Libertà religiosa in Ucraina avversata, russofobia di Stato. Cosa farà l'Unione Europea?
Inviato: 25 ago 2024, 11:35
Al seguente link una notizia dalla Ucraina:
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mo ... 9a06b.html
La Chiesa ortodossa russa ucraina ha da tempo scisso i propri legami col Patriarcato di Mosca, ma con ogni probabilità verrà ancora adesso considerata solidale con la politica dello Stato russo. In questi casi di solito si cercano pochi complici e poi si attribuisce tutto a tutti.
Lo Stato ucraino ha fatto richiesta di entrare nella Unione Europea. Se ai credenti nella Chiesa ortodossa russa ucraina non viene permesso il libero culto, non si dovrebbe accettare che tale Stato entri a far parte della Unione. Purtroppo le vere leggi in Occidente non sono fatte valere. Già da tempo in Ucraina c'è una persecuzione ai danni della fede ortodossa di tante persone che religiosamente sono legate al mondo russo. Lo stesso uso della lingua russa è avversato, anche la cultura russa è sotto attacco.
L'attuale regime in Ucraina non comprende cosa significhi in uno Stato libero avere una cultura nazionale. Questo non significa omologare tutto con la forza, annullare le eccezioni o finanche le diversità. L'esempio di tante altre realtà - anche quella italiana -può aiutare. Nel nostro Paese ci sono luoghi dove i cartelli stradali sono in tedesco prima che in italiano e ciò non impedisce l'unità. La composizione etnica di una realtà nazionale non è una qualsiasi ma neppure una unità assoluta.
L'Ucraina è una realtà fortemente multietnica dove la componente russa esiste da prima che si considerasse l'intera zona un luogo a parte. Durante il Medio Evo non esisteva una entità territoriale definibile "Ucraina" e i russi erano già sul posto. La creazione di una unità nazionale fu dovuta alla decisione del russo Lenin e non fu strappata con la forza alla Russia e lo scopo non era quello di una "pulizia etnica". Il regime di Zelensky finge una storia inesistente, attribuendo ai russi i delitti di Stalin, che oltre ad essere uno non era neanche per davvero russo; e nel frattempo questo stesso Zelensky sta facendo la pulizia etnica, mentre tanti governi occidentali lo rimpinzano di armi.
La Unione Sovietica era fatta da vari Stati e uno di questi era quello ucraino, ma ancora adesso si finge che tale Unione era una dittatura russa, senza voler ammettere che vi erano le imposizioni di un regime posto al di sopra delle diverse realtà territoriali, Russia compresa.
Adesso c'è anche la violenza contro la libertà religiosa. Per quale motivo non ci si limita ad arrestare i singoli presunti responsabili di implicazioni con lo Stato russo e invece si vuol impedire a tutti i credenti di conservare la propria confessione di fede e religiosità?
Quando si entra nel merito dei fatti, molti in Occidente amano essere tanto distratti e ignoranti, mettendo le simpatie e antipatie davanti al resto, o peggio ancora facendo pesare in politica vere e proprie fobie antiumanitarie. Di quel che accade effettivamente in territori occidentali le comunicazioni ufficiali non dicono mai niente di sufficiente. Ciò si aggiunge alle sciocchezze e reticenze pronunciate sul mondo russo.
Molti cristiani nel mondo sono cattolici romani e non si vede per quale ragione gli ortodossi russi ucraini non debbano esistere. Ad essere proibiti in simili frangenti dovrebbero essere delle azioni particolari non religiose e invece il governo ucraino sta impedendo tutto, perché non vuol considerare i casi di suo interesse ma porre fine alla spiritualità russa. Che cosa dovremmo dire se in Francia si volesse fare lo stesso con la spiritualità cattolica romana dei francesi? Ci penseranno quelli della Unione Europea, o vorranno agire sempre da tristi abituati, sempre in uno stesso, inadeguato pensiero, sempre in un medesimo non-pensiero ostinato?
MAURO PASTORE
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mo ... 9a06b.html
La Chiesa ortodossa russa ucraina ha da tempo scisso i propri legami col Patriarcato di Mosca, ma con ogni probabilità verrà ancora adesso considerata solidale con la politica dello Stato russo. In questi casi di solito si cercano pochi complici e poi si attribuisce tutto a tutti.
Lo Stato ucraino ha fatto richiesta di entrare nella Unione Europea. Se ai credenti nella Chiesa ortodossa russa ucraina non viene permesso il libero culto, non si dovrebbe accettare che tale Stato entri a far parte della Unione. Purtroppo le vere leggi in Occidente non sono fatte valere. Già da tempo in Ucraina c'è una persecuzione ai danni della fede ortodossa di tante persone che religiosamente sono legate al mondo russo. Lo stesso uso della lingua russa è avversato, anche la cultura russa è sotto attacco.
L'attuale regime in Ucraina non comprende cosa significhi in uno Stato libero avere una cultura nazionale. Questo non significa omologare tutto con la forza, annullare le eccezioni o finanche le diversità. L'esempio di tante altre realtà - anche quella italiana -può aiutare. Nel nostro Paese ci sono luoghi dove i cartelli stradali sono in tedesco prima che in italiano e ciò non impedisce l'unità. La composizione etnica di una realtà nazionale non è una qualsiasi ma neppure una unità assoluta.
L'Ucraina è una realtà fortemente multietnica dove la componente russa esiste da prima che si considerasse l'intera zona un luogo a parte. Durante il Medio Evo non esisteva una entità territoriale definibile "Ucraina" e i russi erano già sul posto. La creazione di una unità nazionale fu dovuta alla decisione del russo Lenin e non fu strappata con la forza alla Russia e lo scopo non era quello di una "pulizia etnica". Il regime di Zelensky finge una storia inesistente, attribuendo ai russi i delitti di Stalin, che oltre ad essere uno non era neanche per davvero russo; e nel frattempo questo stesso Zelensky sta facendo la pulizia etnica, mentre tanti governi occidentali lo rimpinzano di armi.
La Unione Sovietica era fatta da vari Stati e uno di questi era quello ucraino, ma ancora adesso si finge che tale Unione era una dittatura russa, senza voler ammettere che vi erano le imposizioni di un regime posto al di sopra delle diverse realtà territoriali, Russia compresa.
Adesso c'è anche la violenza contro la libertà religiosa. Per quale motivo non ci si limita ad arrestare i singoli presunti responsabili di implicazioni con lo Stato russo e invece si vuol impedire a tutti i credenti di conservare la propria confessione di fede e religiosità?
Quando si entra nel merito dei fatti, molti in Occidente amano essere tanto distratti e ignoranti, mettendo le simpatie e antipatie davanti al resto, o peggio ancora facendo pesare in politica vere e proprie fobie antiumanitarie. Di quel che accade effettivamente in territori occidentali le comunicazioni ufficiali non dicono mai niente di sufficiente. Ciò si aggiunge alle sciocchezze e reticenze pronunciate sul mondo russo.
Molti cristiani nel mondo sono cattolici romani e non si vede per quale ragione gli ortodossi russi ucraini non debbano esistere. Ad essere proibiti in simili frangenti dovrebbero essere delle azioni particolari non religiose e invece il governo ucraino sta impedendo tutto, perché non vuol considerare i casi di suo interesse ma porre fine alla spiritualità russa. Che cosa dovremmo dire se in Francia si volesse fare lo stesso con la spiritualità cattolica romana dei francesi? Ci penseranno quelli della Unione Europea, o vorranno agire sempre da tristi abituati, sempre in uno stesso, inadeguato pensiero, sempre in un medesimo non-pensiero ostinato?
MAURO PASTORE