Auto elettriche cinesi.

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serge
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Auto elettriche cinesi.

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Pare che durante la sua visita in Estremo Oriente, la nostra Presidente del Consiglio abbia chiesto ai cinesi la produzione di auto elettriche nel nostro Paese. In tal modo sarebbe evitato il dazio UE gravante su tali veicoli elettrici cinesi e sarebbero creati nuovi posti di lavoro in Italia. Spero che, oltre alla tecnologia, i cinesi non ci mandino anche la loro manodopera sottopagata(sic). Attualmente, pare che un'auto elettrica prodotta in Cina abbia un costo inferiore di meno della metà di una consorella prodotta nel nostro Paese. Sono curioso di sapere cosa ne pensa Matteo Salvini.
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“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
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Leno Lazzari
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Re: Auto elettriche cinesi.

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serge ha scritto: 29 lug 2024, 15:54 Pare che durante la sua visita in Estremo Oriente, la nostra Presidente del Consiglio abbia chiesto ai cinesi la produzione di auto elettriche nel nostro Paese. In tal modo sarebbe evitato il dazio UE gravante su tali veicoli elettrici cinesi e sarebbero creati nuovi posti di lavoro in Italia. Spero che, oltre alla tecnologia, i cinesi non ci mandino anche la loro manodopera sottopagata(sic). Attualmente, pare che un'auto elettrica prodotta in Cina abbia un costo inferiore di meno della metà di una consorella prodotta nel nostro Paese. Sono curioso di sapere cosa ne pensa Matteo Salvini.
Bye
Sbrigati a cancellare sta frase Serge............

..."Spero che, oltre alla tecnologia, i cinesi non ci mandino
anche la loro manodopera sottopagata"...

........hai visto che anche loro ci leggono :mrgreen:
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Fosforo31
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Re: Auto elettriche cinesi.

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serge ha scritto: 29 lug 2024, 15:54 Pare che durante la sua visita in Estremo Oriente, la nostra Presidente del Consiglio abbia chiesto ai cinesi la produzione di auto elettriche nel nostro Paese. In tal modo sarebbe evitato il dazio UE gravante su tali veicoli elettrici cinesi e sarebbero creati nuovi posti di lavoro in Italia. Spero che, oltre alla tecnologia, i cinesi non ci mandino anche la loro manodopera sottopagata(sic). Attualmente, pare che un'auto elettrica prodotta in Cina abbia un costo inferiore di meno della metà di una consorella prodotta nel nostro Paese. Sono curioso di sapere cosa ne pensa Matteo Salvini.
Bye
Chissà cosa ne pensano i costruttori tedeschi e francesi di questa idea, cioè di questo potenziale cavallo di Troia cinese nel mercato europeo (Elkann conta poco più di un tubo e se fosse dipeso da lui credo che non avrebbe mai fabbricato un'auto elettrica, nemmeno giocattolo).
Quanto alla Meloni, ricordo male o il suo governaccio si vantava, l'anno scorso, di avere cancellato la cd. VIA DELLA SETA? Ma non rivelava gli input: Casa Bianca e Commissione UE.
Non c'è niente da fare: le idee degli statisti lungimiranti (come Giuseppe Conte) anche se cacciate dalla porta (da piccoli e brevimiranti mestieranti), rientrano dalla finestra.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... e/7640232/
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Amici forumisti, fate sommessamente presente che Giuseppi Lo Statista Di Cui Nessuno Sentiva Il Bisogno ha scoperto l'acqua calda
https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AahdzucD
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Leno Lazzari
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Fosforo31 ha scritto: 29 lug 2024, 16:24
serge ha scritto: 29 lug 2024, 15:54 Pare che durante la sua visita in Estremo Oriente, la nostra Presidente del Consiglio abbia chiesto ai cinesi la produzione di auto elettriche nel nostro Paese. In tal modo sarebbe evitato il dazio UE gravante su tali veicoli elettrici cinesi e sarebbero creati nuovi posti di lavoro in Italia. Spero che, oltre alla tecnologia, i cinesi non ci mandino anche la loro manodopera sottopagata(sic). Attualmente, pare che un'auto elettrica prodotta in Cina abbia un costo inferiore di meno della metà di una consorella prodotta nel nostro Paese. Sono curioso di sapere cosa ne pensa Matteo Salvini.
Bye
Chissà cosa ne pensano i costruttori tedeschi e francesi di questa idea, cioè di questo potenziale cavallo di Troia cinese nel mercato europeo (Elkann conta poco più di un tubo e se fosse dipeso da lui credo che non avrebbe mai fabbricato un'auto elettrica, nemmeno giocattolo).
Quanto alla Meloni, ricordo male o il suo governaccio si vantava, l'anno scorso, di avere cancellato la cd. VIA DELLA SETA? Ma non rivelava gli input: Casa Bianca e Commissione UE.
Non c'è niente da fare: le idee degli statisti lungimiranti (come Giuseppe Conte) anche se cacciate dalla porta (da piccoli e brevimiranti mestieranti), rientrano dalla finestra.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... e/7640232/
.......ma la proverbiale medaglia anche quì ha una seconda faccia .

..."“Sulla Via della Seta ho fatto una scelta sulla base dei risultati che
sono arrivati. Si prometteva un equilibrio della bilancia commerciale
con la Cina, ma il saldo è diventato sempre più sfavorevole, arrivando
a -41,44 miliardi. Si garantiva la massima reciprocità, che però non è
mai arrivata. Inoltre gli investimenti diretti cinesi sono calati a 140
milioni nel 2022, causati anche da norme europee, mentre quelli
italiani sono arrivati a oltre 1,1 miliardi. Secondo me è stata una scelta
inefficace. Per questo non serve la Via della Seta per avere buone
relazioni commerciali con la Cina, voglio onorare l’invito per andare a
Pechino e si potranno fare altri accordi, i nostri rapporti sono millenari
.
Non c’è un intento punitivo, ma è solo una scelta, oggi possiamo
accrescere accordi per investimenti cinesi che possono essere molto
interessanti”.

Così Giorgia Meloni, Presidente del consiglio, nel corso della conferenza
stampa di fine anno in corso a Roma."...

https://ageei.eu/meloni-con-la-cina-abb ... -rapporti/

Assomigli sempre più al tuo idolo lecchino travaglio .

Minuscolo voluto, non merita la maiuscola .
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Fosforo31 ha scritto: 29 lug 2024, 16:24 Non c'è niente da fare: le idee degli statisti lungimiranti (come Giuseppe Conte) anche se cacciate dalla porta (da piccoli e brevimiranti mestieranti), rientrano dalla finestra.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... e/7640232/
Rientra dalla finestra fino a quando non esce dalla porta a piedi in avanti.
Questo c'è scritto, in quella carta da culo del fatto?
Voleva andare a stanare casa per casa per imperettare col veleno, sono sempre ad aspettarlo, da casa mia non uscierebbe nemmeno a piedi in avanti, perché lo mangerei a morsi.
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Alfa ha scritto: 29 lug 2024, 16:55
Fosforo31 ha scritto: 29 lug 2024, 16:24 Non c'è niente da fare: le idee degli statisti lungimiranti (come Giuseppe Conte) anche se cacciate dalla porta (da piccoli e brevimiranti mestieranti), rientrano dalla finestra.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... e/7640232/
Rientra dalla finestra fino a quando non esce dalla porta a piedi in avanti.
Questo c'è scritto, in quella carta da culo del fatto?
Voleva andare a stanare casa per casa per imperettare col veleno, sono sempre ad aspettarlo, da casa mia non uscierebbe nemmeno a piedi in avanti, perché lo mangerei a morsi.
Prima però comprati un cartone intero di Gaviscon :mrgreen:
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Leno Lazzari ha scritto: 29 lug 2024, 17:16
Alfa ha scritto: 29 lug 2024, 16:55
Rientra dalla finestra fino a quando non esce dalla porta a piedi in avanti.
Questo c'è scritto, in quella carta da culo del fatto?
Voleva andare a stanare casa per casa per imperettare col veleno, sono sempre ad aspettarlo, da casa mia non uscierebbe nemmeno a piedi in avanti, perché lo mangerei a morsi.
Prima però comprati un cartone intero di Gaviscon :mrgreen:
Ho lo stomaco d'acciaio.
Uno statista lungimirante, cosa mi tocca leggere, scritto da chi ha come avatar perfino Aristotele.
Non ci siamo, bisogna rovesciare ogni bene e ripulire i cervelli, se sono ripulibili, altrimenti ciao caro e rispedirli da dove sono venuti, sempre sperando che di la. siano buoni di nervi e non ce li facciano rinascere.
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Alfa ha scritto: 29 lug 2024, 16:55
Fosforo31 ha scritto: 29 lug 2024, 16:24 Non c'è niente da fare: le idee degli statisti lungimiranti (come Giuseppe Conte) anche se cacciate dalla porta (da piccoli e brevimiranti mestieranti), rientrano dalla finestra.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... e/7640232/
Rientra dalla finestra fino a quando non esce dalla porta a piedi in avanti.
Questo c'è scritto, in quella carta da culo del fatto?
Voleva andare a stanare casa per casa per imperettare col veleno, sono sempre ad aspettarlo, da casa mia non uscierebbe nemmeno a piedi in avanti, perché lo mangerei a morsi.
Il mondo è bello perché è vario. Secondo me il FQ è (non da oggi) il migliore dei quotidiani italiani. Lo è per la qualità dei suoi articoli ma soprattutto per la sua indipendenza. Rara avis di questi tempi. È uno dei pochissimi giornali, o forse l'unico, a non avere mai preso un euro di finanziamento pubblico fin dalla sua fondazione, e le sue pagine ospitano poca pubblicità. Il conseguente elevato prezzo in edicola (2 euro) è un sacrificio per molti affezionati lettori ma nel contempo una garanzia del principio applicato da Travaglio e Gomez ed ereditato dal comune maestro Indro Montanelli e dal comune modello e ispiratore Enzo Biagi: il giornalista deve avere un solo padrone, il lettore. Per inciso, sebbene distante dalle loro posizioni politiche, quei due colossi del 900 li considero anch'io, umilmente, come maestri e modelli. Di vita intendo. Peraltro la qualità e l'indipendenza alla lunga pagano:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... e/7618422/
Non capisco perché hai tirato in ballo i vaccini anticovid con riferimento a Conte mentre qui si parlava di accordi commerciali con la Cina. In ogni caso la memoria ti inganna (capita quando si ha un pregiudizio su qualcuno). Le prime dosi arrivarono in Italia a fine dicembre 2020, il governo Conte restò formalmente in carica fino al 13 febbraio 2021 e non obbligò nessuno a vaccinarsi. In quel periodo le forniture era scarse e le dosi venivano riservate alle categorie a rischio. Il green pass fu introdotto da Draghi e fu votato anche da quella Lega che fuori dal palazzo fingeva di contestarlo.
I vaccini, in sinergia con l'immunizzazione naturale da contagio (dunque pericolosa), conferirono una certa "immunità di gregge" alla popolazione. Paradossalmente quella protezione collettiva, per quanto parziale e limitata nel tempo, potrebbe avere salvato anche diversi no vax. Anzi, ragionando in termini di probabilità e grandi numeri, possiamo tranquillamente togliere il condizionale.
La tua associazione del termine "veleno" ai vaccini non è scorretta, almeno in astratto. Sono una categoria di farmaci e questa parola deriva dal greco pharmakon che significa per l'appunto veleno. Infatti quasi tutti i farmaci possono avere effetti collaterali anche gravi. Chi non ne fosse convinto provi a digitare su Google: morto dopo un'aspirina. Ma dopo quasi 14 miliardi di dosi somministrate nel mondo (quasi 150 milioni in Italia) i vaccini anticovid risultano statisticamente tra i farmaci più testati e più sicuri. Un recente studio americano sembra escludere ogni correlazione tra i vaccini a RNA messaggero e le morti improvvise per miocardite tra i giovani vaccinati:
https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/ ... rali-morte
I vaccini hanno dato una grossa mano all'Italia e al mondo a uscire dall'emergenza, ma purtroppo non hanno debellato il Covid. Il coronavirus sembra troppo mutevole per essere eradicato dal pianeta, come accadde con il virus del vaiolo. Si è contagiato Biden e si sussurra (ma io non credo) che sia stato il fattore decisivo per la rinuncia alla candidatura. L'ultimo bollettino settimanale, pubblicato venerdì, parla di 53 decessi in Italia, una media di quasi 8 al giorno. Nello stesso periodo di luglio 2020 i decessi erano circa 7 al giorno. Non avevamo i vaccini ma venivamo dal lockdown duro di Conte.
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Non vorrò mai leggere e sapere quello che riporta il quotidiano di un plurimegapregiudicato, condannato un sacco di volte per diffamazione e falsità verso altre persone.
Ecco perchè sei in codesto modo, caro strafatto quotidiano.
Eppure un tempo con i condannati non è che ci andavate a nozze, ma a quanto pare ora ci fate scopa.
Puoi scrivere anche km di testo, tanto servirà solo a te se lo vorrai rileggere. Figurati se voglio perdere tempo con un Conte Travagliato, non so se aspetti o meno una risposta, ma come detto, i km di testo li lascio a te per rileggerteli.
Spero solo tu abbia fatto il copia incolla, altrimenti sei proprio un coglione :mrgreen:
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Ecco riportate sotto alcune delle condanne "in pillole" del pluricondannato
Marco Travaglio,
per chi non lo conoscesse è quello dalla faccia simpaticissima in foto

Immagine

LEGGETE PURE IL SUO "STRAFATTO QUOTIDIANANO" perchè riporta solo la verità Beer4

Nel 2000 è stato condannato in sede civile, dopo essere stato citato in giudizio da Cesare Previti a causa di un articolo in cui Travaglio aveva definito Previti «futuro cliente di procure e tribunali» su L’Indipendente. Previti era effettivamente indagato ma a causa dell’impossibilità da parte dell’avvocato del giornale di presentare le prove in difesa di Travaglio in quanto il legale non era retribuito, il giornalista fu obbligato al risarcimento del danno quantificato in 79 milioni di lire.

Il 4 giugno 2004 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile a un totale di 85 000 euro (più 31 000 euro di spese processuali) per un errore contenuto nel libro La Repubblica delle banane scritto assieme a Peter Gomez e pubblicato nel 2001; in esso, a pagina 537, si attribuiva erroneamente all’allora neo-parlamentare di Forza Italia, Giuseppe Fallica, una condanna per false fatture che aveva invece colpito un omonimo funzionario di Publitalia. L’errore era poi stato trasposto anche su L’Espresso, il Venerdì di Repubblica e La Rinascita della Sinistra, per cui la condanna in solido, oltreché alla Editori Riuniti, è stata estesa anche al gruppo Editoriale L’Espresso. Nel 2009, dopo il ricorso in appello, la pena è stata ridotta a 15 000 euro

Il 5 aprile 2005 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme all’allora direttore dell’Unità, Furio Colombo, al pagamento di 12 000 euro più 4000 di spese processuali a Fedele Confalonieri (Mediaset) dopo averne associato il nome ad alcune indagini per ricettazione e riciclaggio, reati per i quali, invece, non era risultato inquisito.

Il 20 febbraio 2008 il Tribunale di Torino in sede civile lo ha condannato a risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset con 26 000 euro, a causa di una critica ritenuta «eccessiva» nell’articolo “Piazzale Loreto? Magari” pubblicato nella rubrica Uliwood Party su l’Unità il 16 luglio 2006

Nel giugno 2008 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme al direttore dell’Unità, Antonio Padellaro, e a Nuova Iniziativa Editoriale, al pagamento di 12 000 euro e al pagamento di 6000 euro di spese processuali per un articolo sulla giornalista del TG1 Susanna Petruni. L’articolo descriveva la giornalista come personaggio servile verso il potere e parziale nei suoi resoconti politici. «La pubblicazione – si legge nella sentenza – difetta del requisito della continenza espressiva e pertanto ha contenuto diffamatorio»

Il 21 ottobre 2009 è stato condannato in Cassazione (Terza sezione civile, sentenza 22190) al risarcimento di 5000 euro nei confronti del giudice Filippo Verde che era stato definito «più volte inquisito e condannato» nel libro “Il manuale del perfetto inquisito”

Affermazioni giudicate diffamatorie dalla Corte in quanto riferite «in maniera incompleta e sostanzialmente alterata» visto il «mancato riferimento alla sentenza di prescrizione o, comunque, la mancata puntualizzazione del carattere non definitivo della sentenza di condanna, suscitando nel lettore l’idea che la condanna fosse definitiva (se non addirittura l’idea di una pluralità di condanne)»

Il 18 giugno 2010 è stato condannato dal Tribunale di Torino – VII sezione civile – a risarcire 16 000 euro al Presidente del Senato Renato Schifani (che aveva chiesto un risarcimento di 1 750 000 euro) per diffamazione avendo evocato la metafora del lombrico e della muffa a Che tempo che fa il 10 maggio 2008.

L’11 ottobre 2010 Travaglio è stato condannato in sede civile per diffamazione dal Tribunale di Marsala, per aver dato del “figlioccio di un boss” all’assessore regionale siciliano David Costa, arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e poi assolto in appello. Travaglio è stato condannato a pagare 15 000 euro

Il 15 febbraio 2017 il giornale Il Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio, è stato condannato in primo grado dal tribunale civile di Roma per diffamazione nei confronti di Giuliano Amato. La sentenza afferma che negli articoli del Fatto, a firma di Marco Travaglio: “non può non riconoscersi la sussistenza del reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa, sussistendone gli elementi oggettivo e soggettivo, che, come noto, il giudice civile può accertare in via incidentale”

Il 23 gennaio 2018 è stato condannato per diffamazione dal Tribunale di Roma in merito ad un editoriale su Il Fatto Quotidiano contro tre magistrati siciliani, riguardo alla latitanza di Bernardo Provenzano; la provvisionale disposta ammonta a 150 000 euro.

Il 22 ottobre 2018, il tribunale civile di Firenze lo ha condannato (in solido con la giornalista Gaia Scacciavillani e con la Società Editoriale Il Fatto) al pagamento di una somma di 95 000 euro a titolo di risarcimento per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi (padre di Matteo). Era stato citato in giudizio per diffamazione per due editoriali su Il Fatto Quotidiano riguardanti un processo penale per bancarotta che ha visto lo stesso imputato assolto con formula piena

Il 16 novembre 2018, in un procedimento (relativo alle parole pronunciate nel corso di un’ospitata nella trasmissione “Otto e mezzo”), Travaglio è stato condannato dal Tribunale di Firenze al pagamento di 50 000 euro per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi. Con riguardo a questa seconda condanna, Travaglio dichiara nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano del 17 Novembre 2018 di non avere avuto notizia alcuna del processo in corso contro di lui

.... e la storiella del plurimegacondannato che condanna tutti, continua!
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Alfa ha scritto: 30 lug 2024, 0:00
Leno Lazzari ha scritto: 29 lug 2024, 17:16

Prima però comprati un cartone intero di Gaviscon :mrgreen:
Ho lo stomaco d'acciaio.
Uno statista lungimirante, cosa mi tocca leggere, scritto da chi ha come avatar perfino Aristotele.
Non ci siamo, bisogna rovesciare ogni bene e ripulire i cervelli, se sono ripulibili, altrimenti ciao caro e rispedirli da dove sono venuti, sempre sperando che di la. siano buoni di nervi e non ce li facciano rinascere.
Penso sempre più convintamente che troppi di noi italiani (e non
so se molti come sembra dalla cronaca anche nera o se pochi) non
siamo abbastanza maturi per la democrazia .

Sempre più spesso, tra noi e tra i politici noto comportamenti tipici
degli zingari .

............degli anarchici no, questo presupporrebbe avere delle idee
ben precise e se poi aggiungi i decerebrati da socials la frittata é
fatta e senza una ventina d'anni di governo autoritario (possibilmente
anche autorevole) non ci ripigliamo davvero più .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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Re: Auto elettriche cinesi.

Messaggio da leggere da RedWine »

serge ha scritto: 29 lug 2024, 15:54 Pare che durante la sua visita in Estremo Oriente, la nostra Presidente del Consiglio abbia chiesto ai cinesi la produzione di auto elettriche nel nostro Paese. In tal modo sarebbe evitato il dazio UE gravante su tali veicoli elettrici cinesi e sarebbero creati nuovi posti di lavoro in Italia. Spero che, oltre alla tecnologia, i cinesi non ci mandino anche la loro manodopera sottopagata(sic). Attualmente, pare che un'auto elettrica prodotta in Cina abbia un costo inferiore di meno della metà di una consorella prodotta nel nostro Paese. Sono curioso di sapere cosa ne pensa Matteo Salvini.
Bye
se realmente lo ha fatto, dimostra...

prima cancella l'accordo con cui l'italia si era impegnata a collaborare commercialmente con la cina, in seguito appoggia la politica eropea sui dazi alle loro auto, poi patecipa a operazioni militari anti cinesi e contro i nostri interessi si fa riconoscere come la piu fanaticamente NATO tra tutti gli stati europei
https://www.ilgiornale.it/news/difesa/m ... 52072.html
e infine va a chiedere investimenti in cina a favore del nostro paese

...una "faccia da culo" invidiabile.

in quanto alla manodopera sottopagata, rispetto al costo della vita, sono i lavoratori italiani a essere sottopagati e ad andare a lavorare all'estero, non i cinesi.
https://it.tradingeconomics.com/china/gdp-per-capita
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Re: Auto elettriche cinesi.

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Da quanto afferrato di sfuggita su LA7 con questo nuovo accordo
Cina Italia firmato ieri gli investimenti italiani IN Cina ammontano
al triplo di quelli cinesi IN Italia .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

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Re: Auto elettriche cinesi.

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Alfa ha scritto: 30 lug 2024, 1:14 Ecco riportate sotto alcune delle condanne "in pillole" del pluricondannato
Marco Travaglio,
per chi non lo conoscesse è quello dalla faccia simpaticissima in foto

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LEGGETE PURE IL SUO "STRAFATTO QUOTIDIANANO" perchè riporta solo la verità Beer4

Nel 2000 è stato condannato in sede civile, dopo essere stato citato in giudizio da Cesare Previti a causa di un articolo in cui Travaglio aveva definito Previti «futuro cliente di procure e tribunali» su L’Indipendente. Previti era effettivamente indagato ma a causa dell’impossibilità da parte dell’avvocato del giornale di presentare le prove in difesa di Travaglio in quanto il legale non era retribuito, il giornalista fu obbligato al risarcimento del danno quantificato in 79 milioni di lire.

Il 4 giugno 2004 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile a un totale di 85 000 euro (più 31 000 euro di spese processuali) per un errore contenuto nel libro La Repubblica delle banane scritto assieme a Peter Gomez e pubblicato nel 2001; in esso, a pagina 537, si attribuiva erroneamente all’allora neo-parlamentare di Forza Italia, Giuseppe Fallica, una condanna per false fatture che aveva invece colpito un omonimo funzionario di Publitalia. L’errore era poi stato trasposto anche su L’Espresso, il Venerdì di Repubblica e La Rinascita della Sinistra, per cui la condanna in solido, oltreché alla Editori Riuniti, è stata estesa anche al gruppo Editoriale L’Espresso. Nel 2009, dopo il ricorso in appello, la pena è stata ridotta a 15 000 euro

Il 5 aprile 2005 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme all’allora direttore dell’Unità, Furio Colombo, al pagamento di 12 000 euro più 4000 di spese processuali a Fedele Confalonieri (Mediaset) dopo averne associato il nome ad alcune indagini per ricettazione e riciclaggio, reati per i quali, invece, non era risultato inquisito.

Il 20 febbraio 2008 il Tribunale di Torino in sede civile lo ha condannato a risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset con 26 000 euro, a causa di una critica ritenuta «eccessiva» nell’articolo “Piazzale Loreto? Magari” pubblicato nella rubrica Uliwood Party su l’Unità il 16 luglio 2006

Nel giugno 2008 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme al direttore dell’Unità, Antonio Padellaro, e a Nuova Iniziativa Editoriale, al pagamento di 12 000 euro e al pagamento di 6000 euro di spese processuali per un articolo sulla giornalista del TG1 Susanna Petruni. L’articolo descriveva la giornalista come personaggio servile verso il potere e parziale nei suoi resoconti politici. «La pubblicazione – si legge nella sentenza – difetta del requisito della continenza espressiva e pertanto ha contenuto diffamatorio»

Il 21 ottobre 2009 è stato condannato in Cassazione (Terza sezione civile, sentenza 22190) al risarcimento di 5000 euro nei confronti del giudice Filippo Verde che era stato definito «più volte inquisito e condannato» nel libro “Il manuale del perfetto inquisito”

Affermazioni giudicate diffamatorie dalla Corte in quanto riferite «in maniera incompleta e sostanzialmente alterata» visto il «mancato riferimento alla sentenza di prescrizione o, comunque, la mancata puntualizzazione del carattere non definitivo della sentenza di condanna, suscitando nel lettore l’idea che la condanna fosse definitiva (se non addirittura l’idea di una pluralità di condanne)»

Il 18 giugno 2010 è stato condannato dal Tribunale di Torino – VII sezione civile – a risarcire 16 000 euro al Presidente del Senato Renato Schifani (che aveva chiesto un risarcimento di 1 750 000 euro) per diffamazione avendo evocato la metafora del lombrico e della muffa a Che tempo che fa il 10 maggio 2008.

L’11 ottobre 2010 Travaglio è stato condannato in sede civile per diffamazione dal Tribunale di Marsala, per aver dato del “figlioccio di un boss” all’assessore regionale siciliano David Costa, arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e poi assolto in appello. Travaglio è stato condannato a pagare 15 000 euro

Il 15 febbraio 2017 il giornale Il Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio, è stato condannato in primo grado dal tribunale civile di Roma per diffamazione nei confronti di Giuliano Amato. La sentenza afferma che negli articoli del Fatto, a firma di Marco Travaglio: “non può non riconoscersi la sussistenza del reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa, sussistendone gli elementi oggettivo e soggettivo, che, come noto, il giudice civile può accertare in via incidentale”

Il 23 gennaio 2018 è stato condannato per diffamazione dal Tribunale di Roma in merito ad un editoriale su Il Fatto Quotidiano contro tre magistrati siciliani, riguardo alla latitanza di Bernardo Provenzano; la provvisionale disposta ammonta a 150 000 euro.

Il 22 ottobre 2018, il tribunale civile di Firenze lo ha condannato (in solido con la giornalista Gaia Scacciavillani e con la Società Editoriale Il Fatto) al pagamento di una somma di 95 000 euro a titolo di risarcimento per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi (padre di Matteo). Era stato citato in giudizio per diffamazione per due editoriali su Il Fatto Quotidiano riguardanti un processo penale per bancarotta che ha visto lo stesso imputato assolto con formula piena

Il 16 novembre 2018, in un procedimento (relativo alle parole pronunciate nel corso di un’ospitata nella trasmissione “Otto e mezzo”), Travaglio è stato condannato dal Tribunale di Firenze al pagamento di 50 000 euro per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi. Con riguardo a questa seconda condanna, Travaglio dichiara nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano del 17 Novembre 2018 di non avere avuto notizia alcuna del processo in corso contro di lui

.... e la storiella del plurimegacondannato che condanna tutti, continua!
Mi chiedo, solo per curiosità (sic) come mai questo pluricondannato non sia stato ancora espulso dall'Ordine dei giornalisti. Una delle TANTE stranezze italiane.
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“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
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