Zelensky che ormai è al cannello del gas chiede armi sempre più sofisticate per riconquistare, vaneggia lui, la Crimea. I media che vanno in orgasmo per Borrell e la Ursula Von Sturmtruppen ci supecazzolano di F16, di installazioni di Patriot e droni di ultima generazione.
Quello che succederà sarà che i russi appronteranno nuove difese militari ed elettroniche per parare quei colpi e le relative dritte le rifileranno alla Cina che magari le migliorerà. In questo modo le armi migliori della Nato di fatto si spunteranno e la voce grossa che gli USA cominciano a fare riguardo all"Indo Pacifico" sarà una voce arrocchita che farà solo ridere.
Fino ad ora la guerra in Ucraina, voluta dalla Nato, ha messo in luce la tragica carenza produttiva della sua industria bellica. Se fai missili che costano troppo e te ne abbattono parecchi dovresti averne una produzione enorme che comportebbe una spesa difficile da sostenere.
Se fai armi invincibili e ne produci poche la cosa può reggere, ma se fai armi dal costo folle che alla prova dei fatti mostrano carenze, diventi incapace di sostenere un efficace sforzo bellico.
In sostanza in due anni di conflitto le armi occidentali hanno mostrato dei limiti mentre quelle russe ( e quindi cinesi ) si sono rafforzate.
Un affare sbagliato appoggiare Zelensky sperando di mettere al tappeto la Russia e di conseguenza anche la Cina.