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Lo scorso martedì mattina Forza Italia e Lega hanno scoperto l’uscita in Gazzetta ufficiale di un decreto firmato dal vice ministro all’Economia Maurizio Leo che riattiva il redditometro, lo strumento di accertamento basato sull’analisi della distanza tra la dichiarazione dei redditi e le spese sostenute dal contribuente in un dato anno.
Cosa prevede il decreto – Il decreto datato 7 maggio ma pubblicato in Gazzetta il 20 riattiva lo strumento di accertamento sospeso dal 2018. L’amministrazione finanziaria, per determinare la capacità contributiva presunta, potrà basarsi su diversi elementi. Per prima cosa un lungo elenco di spese risultanti da dati presenti nel Sistema informativo dell’Anagrafe tributaria “o comunque nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria”: si va dai consumi alimentari agli acquisti di abbigliamento e calzature, dalle uscite per mutui, affitti e utenze alle assicurazioni di auto, imbarcazioni e aerei. Fino alle spese per il tempo libero, i centri benessere e gli istituti di bellezza, le vacanze, gli animali domestici e pure quelle per il mantenimento di un eventuale cavallo. Le Entrate guarderanno anche agli investimenti mobiliari e immobiliari. Ma in più si terrà conto anche dei dati sull’ammontare della spesa minima per beni e servizi essenziali e delle ulteriori spese per beni di cui il contribuente è in possesso “nella misura determinata considerando una spesa minima presunta, ricavata dall’indagine annuale dell’Istat sulle spese delle famiglie o tramite analisi e studi socio-economici applicati al dato certo relativo al possesso o all’utilizzo di un bene o servizio”. Nel valutare se il contribuente abbia speso troppo rispetto al dichiarato si terrà conto anche del risparmio accumulato in corso d’anno.
Quando si parla di decisioni collegiali del Governo.........
Comunque a me pare strano che la decisione sia stata unilaterale . E' più probabile che, anche in questa occasione, il Governo Meloni, come spesso è accaduto dal suo insediamento, abbia lanciato la "palla" (!) per "vedere come va "(sic) per poi, nel caso di "sollevamento popolare "(sic) operare una rapida retromarcia.
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
serge ha scritto: 24 mag 2024, 16:44
Quando si parla di decisioni collegiali del Governo.........
Comunque a me pare strano che la decisione sia stata unilaterale . E' più probabile che, anche in questa occasione, il Governo Meloni, come spesso è accaduto dal suo insediamento, abbia lanciato la "palla" (!) per "vedere come va "(sic) per poi, nel caso di "sollevamento popolare "(sic) operare una rapida retromarcia.
Pare che fosse già tutto pronto e che mancasse solo la sua firma ,,,ovvio,,, voti a rischio.... pronta retromarcia, ma il tempo per il redditometro ,da fare dopo le elezioni , non gli manca .