Tangenti Eni/Nigeria. CSM censura De Pasquale: non imparziale nè equilibrato.

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Momo55
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Tangenti Eni/Nigeria. CSM censura De Pasquale: non imparziale nè equilibrato.

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Fabio De Pasquale, attualmente sotto processo per il caso delle tangenti Eni Nigeria, dove è accusato con un collega di aver nascosto prove a favore degli imputato, viene stoppato dal CSM che non lo ritiene adatto al ruolo di vice procuratore e lo degrada a sostituto, con le seguenti gravissime motivazioni: si legge che risulta “dimostrata l’assenza in capo al dottor De Pasquale dei prerequisiti dell’imparzialità e dell’equilibrio, avendo reiteratamente esercitato la giurisdizione in modo non obiettivo né equo rispetto alle parti nonché senza senso della misura e senza moderazione”. Il documento condanna “la pervicacia dimostrata” dal pm “in tutte le sedi in cui è stato chiamato a illustrare il proprio operato”, che “è idonea a dimostrare” come “le condotte poste in essere”, “lungi dall’essere contingenti e occasionali, rappresentino un modus operandi consolidato e intimamente connesso al suo modo di intendere il ruolo ricoperto”.
A seguito di questa decisione verrà degradato al ruolo di sostituto.
Sorprende però che invece in quel della procura di Milano, avessero dato parere favorevole alla conferma del ruolo. Ma non solo. Costui era anche stato raccomandato dal procuratore capo Viola all'Eurojust con tanti complimenti e lodi. Ecco le parole lodevoli del procuratore Viola:
Tra i quattro magistrati candidatisi a Milano (un uomo e tre donne), il procuratore Viola ha motivato la prevalenza di De Pasquale non solo con il ruolo di coordinatore dal 2017-2018 del dipartimento Affari Internazionali e del settore degli Oei-Ordini europei di indagine, ma anche con il fatto che, oltre ad aver maturato «specifiche esperienze professionali in corruzioni, riciclaggio e frodi fiscali», ha «curato numerose indagini con ampio ricorso a strumenti di cooperazione giudiziaria penale internazionale, palesando cura e attenzione nell'utilizzo delle procedure rogatoriali per finalità di indagine»; ed «è stato coordinatore e in alcuni casi coassegnatario di importanti casi in materia di corruzione internazionale, caratterizzati da particolare complessità di esecuzione e dalla scoperta di ingenti flussi di denaro asseritamente destinati alla corruzione.
Dimenticando incredibilmente di informare che quel caso si è concluso con l'assoluzione di tutti gli imputati dopo la scoperta che le prove dell'innocenza erano state tenute nascoste, motivo per cui De Pasquale è sotto processo.

Non per dire, ma pare che anche ai vertici della procura di Milano ci siano dei problemi di imparzialità ed equilibrio. cosa capperi c'è che non va lì se si arriva a ritenere che chi nasconde le prove dell'innocenza è ritenuto meritevole di far carriera?
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