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Vero che non tutto il lavoro parlamentare si svolge in aula ma questo, nel nostro Parlamento, è spesso una scusa per non fare un cazzo e prendersi il lauto stipendio.
Sono d'accordo con Bonelli.
Ecco l'articolo:
https://www.today.it/politica/assenteis ... nelli.html
Mi rivolgo a voi e, per vostro tramite, a tutti i gruppi parlamentari, per sollevare una questione di fondamentale importanza che riguarda la vita democratica del nostro Paese: l'assenteismo parlamentare. Ritengo utile e necessario che il Parlamento italiano affronti il tema dell'assenteismo dei suoi membri. È mio avviso che, ad eccezione dei casi in cui i parlamentari siano impegnati in ruoli di governo, assenti per motivi di salute, in missione ufficiale, o si tratti di senatori a vita o di figure con specifici ruoli di guida politica, debba essere stabilito un limite massimo di assenze". Così il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, in una lettera aperta indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.
Il ritorno di Marta Fascina in Parlamento, era assente da sette mesi
"Superato tale limite - continua Bonelli - si dovrebbe prevedere la decadenza del mandato parlamentare per coloro che non partecipano attivamente all'attività parlamentari per un lungo periodo di tempo. La responsabilità di rappresentare i cittadini nel Parlamento è un onore e un dovere che non può essere trascurato. Come può un parlamentare, eletto dalla popolazione per rappresentarla, continuare a ricoprire il suo ruolo se non adempie a questa sua fondamentale funzione?".
Nel Mirino Antonio Angelucci e Marta Fascina
Il co-portavoce di Europa Verde punta il dito contro alcuni colleghi particolarmente assenteisti: "Desidero portare alla vostra attenzione - scrive nella missiva - alcuni casi emblematici che illustrano la gravità del fenomeno: l'onorevole Antonio Angelucci, che durante la XVII legislatura ha registrato solo lo 0,38% di presenze, nella XVIII legislatura solo il 3,14% di presenze, e nella XIX legislatura, attualmente in corso, solamente lo 0,19% di presenze. Un altro caso significativo è quello dell'onorevole Marta Fascina, che nella legislatura in corso ha accumulato il 93,5% di assenze. È pertanto urgente che i partiti politici, che hanno proposto e sostenuto l'elezione di tali rappresentanti, intervengano sollecitando un maggiore impegno e una più assidua partecipazione ai lavori parlamentari. Chiedo di valutare l'avvio di una riflessione in Parlamento su questo tema, al fine di identificare soluzioni adeguate che garantiscano il rispetto degli impegni assunti dai parlamentari nei confronti dei cittadini che li hanno eletti", conclude.
Nelle stime pubblicate da OpenParlamento, i più assenti alla Camera dei Deputati sono l’ex leader della Lega Umberto Bossi - che non ha praticamente mai partecipato ai lavori ma è limitato dai noti problemi di salute - e il collega di partito Antonio Angelucci. Poche presenze anche per l’ex ministro e attuale presidente della commissione esteri, Giulio Tremonti (4,3 per cento di presenze), Marta Fascina (5,2 per cento), l’ex ministro del Pd e attuale presidente del Copasir Lorenzo Guerini (10,7 per cento) e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi (22,3 per cento). A palazzo Madama, dove la media di partecipazione è sensibilmente più alta rispetto alla Camera, tra i senatori con la percentuale di presenze più bassa figura anche la capogruppo del Pd Simona Malpezzi che però è stata presente a oltre la metà delle votazioni (61,9 per cento). Tra i meno presenti troviamo poi Franco Mirabelli (4,8 per cento), Guido Castelli (15,3 per cento) e Claudio Borghi (34,3 per cento).
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)
ereticamente ha scritto: 2 apr 2024, 10:15
Vero che non tutto il lavoro parlamentare si svolge in aula ma questo, nel nostro Parlamento, è spesso una scusa per non fare un cazzo e prendersi il lauto stipendio.
Sono d'accordo con Bonelli.
Ecco l'articolo:
https://www.today.it/politica/assenteis ... nelli.html
Mi rivolgo a voi e, per vostro tramite, a tutti i gruppi parlamentari, per sollevare una questione di fondamentale importanza che riguarda la vita democratica del nostro Paese: l'assenteismo parlamentare. Ritengo utile e necessario che il Parlamento italiano affronti il tema dell'assenteismo dei suoi membri. È mio avviso che, ad eccezione dei casi in cui i parlamentari siano impegnati in ruoli di governo, assenti per motivi di salute, in missione ufficiale, o si tratti di senatori a vita o di figure con specifici ruoli di guida politica, debba essere stabilito un limite massimo di assenze". Così il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, in una lettera aperta indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.
Basta intendersi su cosa sia un assenteista.
il lavoro principale di un politico è partecipare alle commissioni parlamentari dove si formano e si discutono le leggi, poi possono fare attività per il partito, partecipare a dibattiti, attività di rappresentanza o tenere i collegamenti con l'elettorato.
essere assenti IN AULA non ha nessun significato, se non per le votazioni finali dopo che tutto il lavoro è gia stato fatto. quindi in aula "ha presenziare" di solito ci vanno quelli che non hanno altro da fare o non sono capaci di fare altro che scaldare la poltrona di montecitorio pigiando il pulsante a comando, molto spesso senza neppure sapere che cosa stanno votando.
ci sono anche casi di persone che non fanno nulla di quanto detto sopra, si prendono lo stipendio e fanno i fatti propri, in questo caso ma solo in questo caso sono d'accordo nel prendere provvedimenti nei loro confronti, ma dovrebbero farlo i rispettivi gruppi di appartenenza, dato che sono loro a essere danneggiati dall'atteggiamento di queste persone, (di solito sono le stesse che non versano un euro al partito) non certo il parlamento che sarebbe influenzato dalla faziosità politica.
ci sono anche casi di persone che non fanno nulla di quanto detto sopra, si prendono lo stipendio e fanno i fatti propri, in questo caso ma solo in questo caso sono d'accordo nel prendere provvedimenti nei loro confronti, ma dovrebbero farlo i rispettivi gruppi di appartenenza, dato che sono loro a essere danneggiati dall'atteggiamento di queste persone, (di solito sono le stesse che non versano un euro al partito) non certo il parlamento che sarebbe influenzato dalla faziosità politica.
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
ereticamente ha scritto: 2 apr 2024, 10:15
Vero che non tutto il lavoro parlamentare si svolge in aula ma questo, nel nostro Parlamento, è spesso una scusa per non fare un cazzo e prendersi il lauto stipendio.
Sono d'accordo con Bonelli.
Ecco l'articolo:
https://www.today.it/politica/assenteis ... nelli.html
Mi rivolgo a voi e, per vostro tramite, a tutti i gruppi parlamentari, per sollevare una questione di fondamentale importanza che riguarda la vita democratica del nostro Paese: l'assenteismo parlamentare. Ritengo utile e necessario che il Parlamento italiano affronti il tema dell'assenteismo dei suoi membri. È mio avviso che, ad eccezione dei casi in cui i parlamentari siano impegnati in ruoli di governo, assenti per motivi di salute, in missione ufficiale, o si tratti di senatori a vita o di figure con specifici ruoli di guida politica, debba essere stabilito un limite massimo di assenze". Così il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, in una lettera aperta indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.
Basta intendersi su cosa sia un assenteista.
il lavoro principale di un politico è partecipare alle commissioni parlamentari dove si formano e si discutono le leggi, poi possono fare attività per il partito, partecipare a dibattiti, attività di rappresentanza o tenere i collegamenti con l'elettorato.
essere assenti IN AULA non ha nessun significato, se non per le votazioni finali dopo che tutto il lavoro è gia stato fatto. quindi in aula "ha presenziare" di solito ci vanno quelli che non hanno altro da fare o non sono capaci di fare altro che scaldare la poltrona di montecitorio pigiando il pulsante a comando, molto spesso senza neppure sapere che cosa stanno votando.
ci sono anche casi di persone che non fanno nulla di quanto detto sopra, si prendono lo stipendio e fanno i fatti propri, in questo caso ma solo in questo caso sono d'accordo nel prendere provvedimenti nei loro confronti, ma dovrebbero farlo i rispettivi gruppi di appartenenza, dato che sono loro a essere danneggiati dall'atteggiamento di queste persone, (di solito sono le stesse che non versano un euro al partito) non certo il parlamento che sarebbe influenzato dalla faziosità politica.
Bagnai sull'argomento.
europa libertà di parola e informazione un par de bal. https://www.youtube.com/watch?v=jiCrY8r ... KA&index=2
ne parla all'inizio del video, poi parla dell'europa +europa, stati uniti d'europa, e altre idiozie simili.