porterrockwell ha scritto: 24 nov 2023, 10:05
Alla fine l’affossamento del principio di unanimità non è passato. Con 301 europarlamentari contro 282 favorevoli la maggioranza di Ursula si è spaccata. L’europarlamento ha quindi detto no alla riforma dei tratti europei che, appunto, comprendeva il superamento di questo meccanismo di voto, quello che prevede che tutti e 27 gli Stati siano favorevoli a un provvedimento. Sarebbe stato anche un superamento gradito a Stati come Francia e Germania, che spesso hanno visto bloccata la propria agenda in Europa da nazioni come Polonia e Ungheria, sfruttando proprio questo diritto di veto.
Alle prossime elezioni europee vediamo di mandare a casa tutti i cialtroni globalisti.
in italia le formazioni liberali rischiano molto: italia viva, +europa, azione sono tutte date intorno al 3% . lo sbarramento alle europee è al 4%.
forza italia, centrista ma aderente al ppe, è data al 7% ma personalmetne non ci credo sia così alta.
di andare in UE sono sicure solo 4 forze: fdi, lega, pd, m5s.
a sinistra, se fratoianni non si inventa qualche furbata non ci andrà nessuno.
di sicuro non ci andranno Unione Popolare e Democrazia Sovrana.
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)