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LA RICETTA DELLA CGIL: PIÙ SPESA E MENO TASSE
Inviato: 11 dic 2022, 6:26
da Leno Lazzari
1) Aumento dei salari attraverso una detassazione del 5 per cento degli incrementi salariali a seguito dei nuovi contratti aziendali fino a 35mila euro, oltre a un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione;
2) Conferire tutele a tutte le forme di lavoro, imponendo un salario minimo e diritti universali;
3) Eliminare ogni forma di lavoro precario;
4) Una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività, ostacolando di fatto l’allargamento della Flat tax a una più ampia platea di contribuenti;
5) Rivalutazione delle pensioni;
6) Tassazione degli extraprofitti, pallottola d’argento che ognuno utilizza a piacimento;
7) Cancellazione della Legge Fornero, l’unica riformicchia che ha prodotto qualche risparmio a regime, consentendo l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, oltre alla creazione di una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e povere.
https://www.opinione.it/editoriali/2022 ... e-welfare/
Questi sono i punti problematici che bloccano l'economia del paese ?
Direi di si e probabilmente non i soli e comunque NON LO SONO A CAUSA DEL GOVERNO MELONI MA DA ANNI E ANNI DI MALGOVERNO .
Da ingenuo che sono mi-vi chiedo dov'era questo farabutto nel periodo in cui (gli ultimi dieci anni) le chiappe sulla prima poltrona di Palazzo Chigi c'erano il PD e i suoi stretti (all'epoca) sodali ?
Da ingenuo mi faccio un'altra domanda;
Ma non sarebbe meglio che i sindacati si limitassero a tutelare gli interessi di chi lavora lasciando il tifo politico ai deficienti da stadio ?
Re: LA RICETTA DELLA CGIL: PIÙ SPESA E MENO TASSE
Inviato: 11 dic 2022, 6:58
da RedWine
Leno Lazzari ha scritto: 11 dic 2022, 6:26
1) Aumento dei salari attraverso una detassazione del 5 per cento degli incrementi salariali a seguito dei nuovi contratti aziendali fino a 35mila euro, oltre a un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione;
2) Conferire tutele a tutte le forme di lavoro, imponendo un salario minimo e diritti universali;
3) Eliminare ogni forma di lavoro precario;
4) Una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività, ostacolando di fatto l’allargamento della Flat tax a una più ampia platea di contribuenti;
5) Rivalutazione delle pensioni;
6) Tassazione degli extraprofitti, pallottola d’argento che ognuno utilizza a piacimento;
7) Cancellazione della Legge Fornero, l’unica riformicchia che ha prodotto qualche risparmio a regime, consentendo l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, oltre alla creazione di una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e povere.
https://www.opinione.it/editoriali/2022 ... e-welfare/
Questi sono i punti problematici che bloccano l'economia del paese ?
Direi di si e probabilmente non i soli e comunque NON LO SONO A CAUSA DEL GOVERNO MELONI MA DA ANNI E ANNI DI MALGOVERNO .
Da ingenuo che sono mi-vi chiedo dov'era questo farabutto nel periodo in cui (gli ultimi dieci anni) le chiappe sulla prima poltrona di Palazzo Chigi c'erano il PD e i suoi stretti (all'epoca) sodali ?
Da ingenuo mi faccio un'altra domanda;
Ma non sarebbe meglio che i sindacati si limitassero a
tutelare gli interessi di chi lavora lasciando il tifo politico ai deficienti da stadio ?
le richieste riguardano gli interessi di chi lavora, peccato che vengano tirati fuori solo contro i governi politicamente ritenuti avversi, mentre quando si ritiene un governo "amico" fanno di tutto per appecorare i lavoratori facendogli ingoiare qualsiasi porcata arrivi dal governo.
la valutazione di queste richieste ha una buona valutazione nell'articolo linkato
"le richieste che stanno alla base di tale iniziativa appaiono a dir poco surreali, ,,,, Insomma, il solito fritto misto di pura demagogia priva di solide coperture finanziarie"
amen.
Re: LA RICETTA DELLA CGIL: PIÙ SPESA E MENO TASSE
Inviato: 11 dic 2022, 8:33
da Valerio
In teoria i sindacati non dovrebbero fare politica, ma occuparsi esclusivamente di concertazione.
Qualcuno lo dovrebbe spiegare ai super pagati e super garantiti vertici sindacali.
Re: LA RICETTA DELLA CGIL: PIÙ SPESA E MENO TASSE
Inviato: 11 dic 2022, 12:17
da Leno Lazzari
RedWine ha scritto: 11 dic 2022, 6:58
Leno Lazzari ha scritto: 11 dic 2022, 6:26
1) Aumento dei salari attraverso una detassazione del 5 per cento degli incrementi salariali a seguito dei nuovi contratti aziendali fino a 35mila euro, oltre a un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione;
2) Conferire tutele a tutte le forme di lavoro, imponendo un salario minimo e diritti universali;
3) Eliminare ogni forma di lavoro precario;
4) Una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività, ostacolando di fatto l’allargamento della Flat tax a una più ampia platea di contribuenti;
5) Rivalutazione delle pensioni;
6) Tassazione degli extraprofitti, pallottola d’argento che ognuno utilizza a piacimento;
7) Cancellazione della Legge Fornero, l’unica riformicchia che ha prodotto qualche risparmio a regime, consentendo l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, oltre alla creazione di una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e povere.
https://www.opinione.it/editoriali/2022 ... e-welfare/
Questi sono i punti problematici che bloccano l'economia del paese ?
Direi di si e probabilmente non i soli e comunque NON LO SONO A CAUSA DEL GOVERNO MELONI MA DA ANNI E ANNI DI MALGOVERNO .
Da ingenuo che sono mi-vi chiedo dov'era questo farabutto nel periodo in cui (gli ultimi dieci anni) le chiappe sulla prima poltrona di Palazzo Chigi c'erano il PD e i suoi stretti (all'epoca) sodali ?
Da ingenuo mi faccio un'altra domanda;
Ma non sarebbe meglio che i sindacati si limitassero a
tutelare gli interessi di chi lavora lasciando il tifo politico ai deficienti da stadio ?
le richieste riguardano gli interessi di chi lavora, peccato che vengano tirati fuori solo contro i governi politicamente ritenuti avversi, mentre quando si ritiene un governo "amico" fanno di tutto per appecorare i lavoratori facendogli ingoiare qualsiasi porcata arrivi dal governo.
la valutazione di queste richieste ha una buona valutazione nell'articolo linkato
"le richieste che stanno alla base di tale iniziativa appaiono a dir poco surreali, ,,,, Insomma, il solito fritto misto di pura demagogia priva di solide coperture finanziarie"
amen.
E ri-amen
Re: LA RICETTA DELLA CGIL: PIÙ SPESA E MENO TASSE
Inviato: 11 dic 2022, 12:22
da Leno Lazzari
Valerio ha scritto: 11 dic 2022, 8:33
In teoria i sindacati non dovrebbero fare politica, ma occuparsi esclusivamente di
concertazione.
Qualcuno lo dovrebbe spiegare ai super pagati e super garantiti vertici sindacali.
Il nostro é un paese malato .
Si tratta di cancro PD-Triplice .
Re: LA RICETTA DELLA CGIL: PIÙ SPESA E MENO TASSE
Inviato: 11 dic 2022, 15:25
da Sayon
Leno Lazzari ha scritto: 11 dic 2022, 6:26
1) Aumento dei salari attraverso una detassazione del 5 per cento degli incrementi salariali a seguito dei nuovi contratti aziendali fino a 35mila euro, oltre a un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione;
2) Conferire tutele a tutte le forme di lavoro, imponendo un salario minimo e diritti universali;
3) Eliminare ogni forma di lavoro precario;
4) Una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività, ostacolando di fatto l’allargamento della Flat tax a una più ampia platea di contribuenti;
5) Rivalutazione delle pensioni;
6) Tassazione degli extraprofitti, pallottola d’argento che ognuno utilizza a piacimento;
7) Cancellazione della Legge Fornero, l’unica riformicchia che ha prodotto qualche risparmio a regime, consentendo l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, oltre alla creazione di una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e povere.
https://www.opinione.it/editoriali/2022 ... e-welfare/
Questi sono i punti problematici che bloccano l'economia del paese ?
Direi di si e probabilmente non i soli e comunque NON LO SONO A CAUSA DEL GOVERNO MELONI MA DA ANNI E ANNI DI MALGOVERNO .
Da ingenuo che sono mi-vi chiedo dov'era questo farabutto nel periodo in cui (gli ultimi dieci anni) le chiappe sulla prima poltrona di Palazzo Chigi c'erano il PD e i suoi stretti (all'epoca) sodali ?
Da ingenuo mi faccio un'altra domanda;
Ma non sarebbe meglio che i sindacati si limitassero a tutelare gli interessi di chi lavora lasciando il tifo politico ai deficienti da stadio ?
A me sembra che i capi dei sindacati facciano egregiamente il loro lavoro. Lavorano indefessamente per il LORO futuro e tutelano ampiamente i LORO interessi. Infatti alla fine li ritrovi tuto come senatori. E certamente uno si chiede cosa facevano con i precedenti governi. Se imparassero a "negoziare" invece che fare scioperi prima amcora di esprimere il loro parere, guadagnerebbero il rispetto dei cittadini. Facendo gli scioperi senza alcuna discussione si rivelano solo dei noiosi rompicoglioni.