Non volendo sovraccaricare il filone della demenziale condotta italiana, propendo per questa soluzione.
La discussione che ha stimolato le mie gonadi in senso del tutto negativo, è quella che riguarda la Riforma Cartabia, che attiene al cosmo della Magistratura italiana.
I magistrati sostengono che si tratti di una riformetta che ha una connotazione "punitiva" nei confronti della magistratura (notate l'abbondanza di minuscole).
Beh, hanno decisamente ragione. Ma devo constatare che la Ministra Cartabia ha tutte le ragioni per cominciare da questo tipo di riforma.
Dato il numero di parlamentari incapaci di affrontare con competenza il problema, la poverina ha "dovuto" procedere per priorità. Affrontare quindi il problema di ricondurre la magistratura italiana nell'alveo di una aderenza sostanziale al dettato Costituzionale.
Che significa che i magistrati "devono", per Costituzione, esercitare il loro Potere entro limiti di ammissibilità Costituzionale. e non farne uno strumento di potere personale in dispregio della Costituzione.
Tale Riforma non è certo una Riforma "completa" del settore, come le addebitano i falsi custodi dell'integrità dei Magistrati, ma aggredisce, come primo approccio, il delirio di onnipotenza dell'intera consorteria.
Il mio passato (ed istinto professionale) mi provoca un'esuberanza di argomenti da discutere nel merito di una Riforma globale del settore.
Ma questa è una cosa che affronterò "solo" se e quando riterrò opportuno farlo, in base alle risposte a questo primo post di incitamento.
Altrimenti mi tacerò.
