Leno Lazzari ha scritto: 20 set 2024, 5:43
Insomma, praticamente libertà e umanità sono garantite lasciando
delle troie impunite e libere di continuare a mettere al mondo
bambini che a differenza dei nostri non giocano con le bambole o
altro ma da piccolissimi a infilare le mani nelle tasche altrui .
Buongiorno, egregio Lazzari. Purtroppo anche questo tuo post conferma che la posizione criticata dall'umile sottoscritto è viziata da illogicità e pregiudizio. Ti ricordo che qui non stiamo parlando di
depenalizzazioni (quelle che piacciono alla destra quando si parla di falso in bilancio o abuso d'ufficio, reati gravissimi che sottraggono alle nostre tasche molto ma molto più di quanto mediamente ci rubano le ladruncole rom) bensì di
differimento della pena, che era previsto dall'art.146 del c.p. e che riguardava le donne incinte e quelle con figli al di sotto di 1 anno. Una norma di civiltà e umanità presente già nel codice Rocco del regime fascista e pensata per tutelare il più debole e l'innocente, cioè il nascituro o il lattante. Parli di "troie impunite", altrove si parla espressamente di "zingare", ma ti assicuro che ci sono anche italiane incinte o con bambini piccoli che commettono reati pure più gravi del semplice furto. Certo sono rare, e in generale la propensione a delinquere delle donne è molto più bassa di quella degli uomini, e questo è vero anche tra i rom. Secondo i dati dell'associazione Antigone, le donne sono appena il 4,3% della popolazione carceraria. La modifica introdotta dal DDL Sicurezza non è giustificata da una drammatica situazione di allarme sociale ma è un provvedimento pensato
"contra personas", le donne rom e l'etnia rom in genere, e a scopo propagandistico facendo leva sull'emotività innescata dall'insistenza morbosa su certi episodi di cronaca dei giornali di destra e di programmi TV come
Striscia la notizia. Peraltro, come ho scritto, si tratta di un provvedimento ingiustificabile e assurdo di per sé, contrario a elementari principi di civiltà e umanità, e pure controproducente. Se i miei genitori mi avessero detto che ho passato in carcere i miei primissimi anni di vita, credo che proverei tuttora un forte risentimento verso la società e lo Stato, e le mie probabilità di diventare un delinquente si sarebbero moltiplicate almeno per 10. Saluti
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo