Mi sono occupata per 30 anni di controllo di gestione per più imprese. e lì, se hai un minimo di logica, puoi renderti conto se l'azienda per cui lavori regge oppure no. Ma quella non poteva reggere: rapporto sbilanciato fra produttivi e non: troppi improduttivi. che non significa non siano utili ma magari te ne bastano due dove ne hai 5. Produttivi spesso non attivi e costi di gestione abnormi. Potrei tirare fuori la situazione economica di una farmaceutica. Che ha bisogno di una montagna di soldi per investire su nuovi medicinali. e quella montagna di soldi la tirano fuori dagli investitori (gente che ha risparmi e li investe così magari semplicemente con delle forme obbligazionarie) e dagli utili delle precedenti ricerche andate a buon fine. Ma il punto rimane: nessuno lavora gratis. Non lo fanno i medici, non lo fanno i ricercatori... tutti vogliono essere pagati e pagati bene.serge ha scritto: 19 mag 2024, 10:12 Momo55]
.Sai invece che lavoro facevo io? Proprio quello di valutare se una impresa si reggeva o no. Ho previsto il fallimento della mia ditta con anni e anni di anticipo. Una decina. non riuscivamo a fare margini a sufficienza per pagare tutte i costi diretti e indiretti. Bisognava quindi ridurre i costi ma non erano in grado di farlo. E non erano in grado di farlo perché non erano in grado di gestire la società.
_tu non hai la più pallida idea di cosa significa gestire una impresa. Fra cui garantire uno stipendio regolare a tutti i dipendenti mentre le tue entrate non seguono lo stesso andamento
Cara amica, con me sfondi una porta aperta. Pur avendo una formazione tecnica - perito industriale diplomato nel 1964 - ho avuto l'onere (sic) di assumere cariche societarie in Aziende di medie dimensioni. In una di queste addirittura quale Amministratore unico .Posso quindi tranquillamente affermare che è alquanto difficile gestire un'azienda., specie quando operi su delega di altri, che mettono a rischio il proprio patrimonio. Per inciso, in una Società ho assunto anche la responsabilità dei rapporti sindacali con le maestranze.
ciao
![]()
Poi vado nei forum e le stesse persone non riescono a collegare il loro stipendio con il fatto che quei soldi da qualche parte devono arrivare. Certo, prestito dalla banca all'impresa che però deve coprirlo e su cui paga interessi....
Se vediamo la produttività delle farmaceutiche italiane... beh, è ovvio che non producano nuovi farmaci e si accontentino di rimettere in circolo farmaci vecchi con nuova molecola. Semplicemente non hanno i danari per fare investimenti simili. Troppo piccole: 282 imprese per 49 miliardi di fatturato e 62 mila dipendenti.... e magari una sola ricerca come si deve costa 10 miliardi. Sempre che poi funzioni.