Leno Lazzari ha scritto: 13 mag 2022, 17:24
Caro Eretico, é da tempo che si legge e si sente in TV di come il comparto turistico, ma anche in Emilia etc nel manifatturiero proprio non riescono più a trovare persone giovani da assumere e formare .
Non voglio dire che la colpa sia del reddito di cittadinanza . Infatti ho L'IMPRESSIONE che non ci sia più la voglia di fare gavetta, e visto che la nostra scuola DI FATTO non sforna giovani formati, preparati capaci di essere subito pienamente autonomi nel proprio campo specifico.........
ogni generazione negli ultimi secoli è stata meno disposta a fare sacrifici rispetto alla precedente.
è segno di un benessere che aumentava.
non faccio difficoltà a credere che i giovani odierni vogliano esser trattati meglio dei loro genitori.
sarebbe inquietante il contrario.
mi fanno un po' specie però i racconti di chef stellati e ristoratori che non trovano manodopera.
ti dico perchè raccontandoti due fatti che ho sentito.
un giovane ingegnere napoletano che ha iniziato a lavorare a milano.
mi raccontava che ha iniziato con uno stage a 800 euro per 6 mesi.
praticamente ci ha rimesso i soldi e solo l'aiuto dei suoi genitori gli ha permesso di farlo.
da lì quel allora giovane ing ha poi iniziato a costruire una bella carriera.
ma se non avesse avuto una famiglia benestante alle spalle ? avrebbe dovuto probabilmente rinuniciare a quel lavoro. Non tutti hanno famiglie benestanti.
Inoltre il suo era un investimento: puoi perdere soldi nella formazione se pensi che quei soldi poi ti ritorneranno con gli interessi. Mica ti metti a fare un lavoro in perdita o in sopravvivenza quando sai che non migliorerai mai il tuo tenore di vita ?
la seconda esperienza è l'aver ascoltato un manager di una piccola startup di proprietà di una multinazionale (tedesca).
questo mi raccontava che non solo aveva difficoltà a trovare informatici ma aveva anche difficoltà a trovare gente che poi si presentasse ai colloqui.
prima del covid, in italia i colloqui erano rigorosamente in presenza. Questa era la mentalità delle aziende.
Ma se da Napoli devi andare a Milano per fare un colloquio devi mettere in conto 100 euro di viaggio.
E fare una decina di colloqui è normale prima di trovare una posizione.
Ora se non riesci a metterli tutti nello stesso periodo, capisci che salire da napoli a milano/torino/bologna(le tre piazze migliori per l'industria) comporta una spese non indifferente. Da qui la gente che spesso ovviamente diceva di si ad una proposta ma poi magari non si presenteva.
io non so se gli stipendi bassi, dai camerieri ai profili più specializzati, siano rapacità degli imprenditori o necessità strutturali per competere contro l'estero avendo una moneta troppo forte per l'italia
ma sta di fatto che gli stipendi italiani sono molto bassi e sono in tendenza negativa al contrario di quelli europei.
quindi il problema si ripone:
perchè uno che guadagna poco dovrebbe sbattersi per cento-duecento euro in più del reddito di cittadinanza ? non è forse meglio rimanere a casa?
perchè un profilo professionale ricercato (dagli impiantisti agli infermieri passando per gli ingegneri) dovrebbe preferire l'italia alla germania o alla uk dove ha stipendi molto più alti ?
Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa. (Ennio Flaiano)