Ovidio ha scritto: 3 gen 2021, 19:27
La domanda è: se uno studente risultasse positivo, come si dovrebbe procedere?
Non trovo risposte adeguate. Forse qualcuno del forum ...
Tanti anni fa dovetti spendere un anno della mia vita dentro una caserma dell'Esercito Italiano. Non volevo andarci, ma mi costrinsero. Mi fecero degli esempi del
sangue e delle
urine, sia quando avevo 17 anni, sia appena arrivato in caserma a 19 anni. Non potei rifiutarmi in entrambe i casi. L'ufficiale medico, una volta ricevuti i risultati delle analisi,
congedava immediatamente come 'drogati' le reclute in caserma che i suoi esami qualificavano come drogati. In un guazzabuglio di 3.500 naioni, quale era la mia casema, l'avere all'interno qualche
spacciatore era un lusso che non si potevano permettere.
Allo stesso modo, ogni
semestre si toglie un solo
capello a tutti i nostri studenti, e lo si fa analizzare. Chi risulta assumere sostanze stupefacenti lo si caccia dalla scuola. Ipso facto.
E' un settore diverso, ma il meccanismo è lo stesso: la Svezia ha recentemente deciso di contrastare lo sfruttamento della prostituzione, non più punendo l'induzione, il favoreggiamento, e lo sfruttamento, ma in@ulando$i direttamente i
clienti: il fenomeno è quasi sparito.
Il fatto che ogni genitore riceva una email con scritto se il proprio pargolo assume, o non assume, sostanze stupefacenti è obbiettivamente un bel
deterrente. Molto, molto più efficace che fare di tanto in tanto irruzione tra gli armadietti delle scuole con i cani antidroga, quando ormai la frittata è fatta, e il commercio ben avviato...
Voi mandereste, o non mandereste i vostri pargoletti in una scuola che adotti queste precauzioni...?
