No Valerio, ho appena controllato, il fatto é riportato anche da Corriere, La Stampa e il Fatto Quotidiano .
un alterco tra un medico e un lavoratore in malattia che non era poi troppo malato.
Probabilmente no, caro Redwine, ma che vuoi, il giornalismo italiano questo éRedWine ha scritto: 5 giu 2021, 22:37un alterco tra un medico e un lavoratore in malattia che non era poi troppo malato.
cose che succedono spesso, il medico ha fatto il suo dovere denunciandolo.
ma,
se il medico non fosse stato nero, il Corriere, La Stampa e il Fatto Quotidiano avrebbero dato la notizia? ci sarebbe stato un solo giornale disposto a pubblicare un trafiletto in cronaca dell'accaduto?
scusa, ma non ho capito nulla.giaguaro ha scritto: 6 giu 2021, 13:04 Solo per dimostrare che purtroppo, in Italia, esistono lavoratori eccessivamente poltroni e furbacchioni, mi permetto di raccontare la vecchia storia tristemente vissuta da un mio amico medico, avvenuta circa quarant'anni fa. L'amico medico, che esercitava la professione di medico di base in un piccolo paese non lontano dalla città dove abito, fu chiamato d'urgenza, di primo mattino, dalla moglie di un operaio dipendente da un'azienda esistente nei dintorni, perchè il marito stava molto male e non poteva recarsi al lavoro. Il medico fece quanto allora era di consuetudine, si recò immediatamente a visitarlo a domicilio. Quando arrivò, la moglie del malato gli disse che il marito era in bagno per necessità impellenti dovute ad una diarrea che lo aveva colpito e demolito durante tutta la notte. Quando l'infermo uscì tutto depresso e claudicante, confermò la storia che gli aveva raccontato la moglie. L'amico, giovane medico ancora poco esperto, gli diede uno sguardo, lo visitò sommariamente, gli fece la ricetta per le medicine necessarie, e gli consegnò un certificato che attestava che il malato aveva la necessità di tre giorni di cura e di riposo.
Il giorno successivo bussò alla porta del malato il medico di controllo inviato dall'azienda dove lavorava. Poichè non lo trovò in casa si fece dire dove lo avrebbe potuto trovare, ma la moglie disse che non sapeva dove si fosse recato.
Mentre non so quali siano state le conseguenze che ha subito l'operaio diarroico, l'amico medico fu denunciato e condannato penalmente a sei mesi di carcere. Con la conseguenza della perdita del posto di lavoro.
Per poter sopravvivere, poi, l'amico medico fu costretto a riprendere gli studi ed a specializzarsi in un'altra attività di medicina che gli potesse consentire di aprire uno studio medico indipendente.
Se quel paziente ed il medico si fossero rincontrati non so cosa sarebbe successo e cosa si sarebbero detti ... ma la realtà è che chi riesce a fregare il prossimo difficilmente si pente e chiede scusa!
Stupido il paziente. A maggior ragione se sei un "finto malato" non ti allontani da casa nelle fasce orarie di controllo.giaguaro ha scritto: 6 giu 2021, 13:04 Solo per dimostrare che purtroppo, in Italia, esistono lavoratori eccessivamente poltroni e furbacchioni, mi permetto di raccontare la vecchia storia tristemente vissuta da un mio amico medico, avvenuta circa quarant'anni fa. L'amico medico, che esercitava la professione di medico di base in un piccolo paese non lontano dalla città dove abito, fu chiamato d'urgenza, di primo mattino, dalla moglie di un operaio dipendente da un'azienda esistente nei dintorni, perchè il marito stava molto male e non poteva recarsi al lavoro. Il medico fece quanto allora era di consuetudine, si recò immediatamente a visitarlo a domicilio. Quando arrivò, la moglie del malato gli disse che il marito era in bagno per necessità impellenti dovute ad una diarrea che lo aveva colpito e demolito durante tutta la notte. Quando l'infermo uscì tutto depresso e claudicante, confermò la storia che gli aveva raccontato la moglie. L'amico, giovane medico ancora poco esperto, gli diede uno sguardo, lo visitò sommariamente, gli fece la ricetta per le medicine necessarie, e gli consegnò un certificato che attestava che il malato aveva la necessità di tre giorni di cura e di riposo.
Il giorno successivo bussò alla porta del malato il medico di controllo inviato dall'azienda dove lavorava. Poichè non lo trovò in casa si fece dire dove lo avrebbe potuto trovare, ma la moglie disse che non sapeva dove si fosse recato.
Mentre non so quali siano state le conseguenze che ha subito l'operaio diarroico, l'amico medico fu denunciato e condannato penalmente a sei mesi di carcere. Con la conseguenza della perdita del posto di lavoro.
Per poter sopravvivere, poi, l'amico medico fu costretto a riprendere gli studi ed a specializzarsi in un'altra attività di medicina che gli potesse consentire di aprire uno studio medico indipendente.
Se quel paziente ed il medico si fossero rincontrati non so cosa sarebbe successo e cosa si sarebbero detti ... ma la realtà è che chi riesce a fregare il prossimo difficilmente si pente e chiede scusa!
Esperienza personale. Avevo subito un intervento per ernia inguinale.giaguaro ha scritto: 6 giu 2021, 13:04 Solo per dimostrare che purtroppo, in Italia, esistono lavoratori eccessivamente poltroni e furbacchioni, mi permetto di raccontare la vecchia storia tristemente vissuta da un mio amico medico, avvenuta circa quarant'anni fa. L'amico medico, che esercitava la professione di medico di base in un piccolo paese non lontano dalla città dove abito, fu chiamato d'urgenza, di primo mattino, dalla moglie di un operaio dipendente da un'azienda esistente nei dintorni, perchè il marito stava molto male e non poteva recarsi al lavoro. Il medico fece quanto allora era di consuetudine, si recò immediatamente a visitarlo a domicilio. Quando arrivò, la moglie del malato gli disse che il marito era in bagno per necessità impellenti dovute ad una diarrea che lo aveva colpito e demolito durante tutta la notte. Quando l'infermo uscì tutto depresso e claudicante, confermò la storia che gli aveva raccontato la moglie. L'amico, giovane medico ancora poco esperto, gli diede uno sguardo, lo visitò sommariamente, gli fece la ricetta per le medicine necessarie, e gli consegnò un certificato che attestava che il malato aveva la necessità di tre giorni di cura e di riposo.
Il giorno successivo bussò alla porta del malato il medico di controllo inviato dall'azienda dove lavorava. Poichè non lo trovò in casa si fece dire dove lo avrebbe potuto trovare, ma la moglie disse che non sapeva dove si fosse recato.
Mentre non so quali siano state le conseguenze che ha subito l'operaio diarroico, l'amico medico fu denunciato e condannato penalmente a sei mesi di carcere. Con la conseguenza della perdita del posto di lavoro.
Per poter sopravvivere, poi, l'amico medico fu costretto a riprendere gli studi ed a specializzarsi in un'altra attività di medicina che gli potesse consentire di aprire uno studio medico indipendente.
Se quel paziente ed il medico si fossero rincontrati non so cosa sarebbe successo e cosa si sarebbero detti ... ma la realtà è che chi riesce a fregare il prossimo difficilmente si pente e chiede scusa!
E' fuori dubbio che nel Paese esistono degli imbecilli, ma credo che la maggioranza degli italiani non lo sia. E nemmeno razzista. O sbaglio?albatros ha scritto: 5 giu 2021, 20:34 E' riportato da più parti, per esempio qui:
https://www.msn.com/it-it/notizie/itali ... uxbndlbing
Sappiamo che esistono gli imbecilli. Adesso sicuramente per molti quello che è accaduto significherà che l'Italia è un paese razzista. Come se, se un pedone viene investito da una macchina, ciò significhi che l'Italia è un paese di pirati della strada.
Il problema é la minoranza rumorosa .serge ha scritto: 6 giu 2021, 14:59E' fuori dubbio che nel Paese esistono degli imbecilli, ma credo che la maggioranza degli italiani non lo sia. E nemmeno razzista. O sbaglio?albatros ha scritto: 5 giu 2021, 20:34 E' riportato da più parti, per esempio qui:
https://www.msn.com/it-it/notizie/itali ... uxbndlbing
Sappiamo che esistono gli imbecilli. Adesso sicuramente per molti quello che è accaduto significherà che l'Italia è un paese razzista. Come se, se un pedone viene investito da una macchina, ciò significhi che l'Italia è un paese di pirati della strada.
![]()
Sicuramente il medico non era d'accordo con il paziente, e certamente non ha redatto un certificato falso volontariamente. Purtroppo, anche lui si rese conto, nel tempo, di aver creduto a quanto gli avevano raccontato il finto malato e la moglie, senza approfondire con la dovuta attenzione,la situazione. Cosa che avevo già chiarito nel riepilogo dei fatti.RedWine ha scritto: 6 giu 2021, 13:41scusa, ma non ho capito nulla.giaguaro ha scritto: 6 giu 2021, 13:04 Solo per dimostrare che purtroppo, in Italia, esistono lavoratori eccessivamente poltroni e furbacchioni, mi permetto di raccontare la vecchia storia tristemente vissuta da un mio amico medico, avvenuta circa quarant'anni fa. L'amico medico, che esercitava la professione di medico di base in un piccolo paese non lontano dalla città dove abito, fu chiamato d'urgenza, di primo mattino, dalla moglie di un operaio dipendente da un'azienda esistente nei dintorni, perchè il marito stava molto male e non poteva recarsi al lavoro. Il medico fece quanto allora era di consuetudine, si recò immediatamente a visitarlo a domicilio. Quando arrivò, la moglie del malato gli disse che il marito era in bagno per necessità impellenti dovute ad una diarrea che lo aveva colpito e demolito durante tutta la notte. Quando l'infermo uscì tutto depresso e claudicante, confermò la storia che gli aveva raccontato la moglie. L'amico, giovane medico ancora poco esperto, gli diede uno sguardo, lo visitò sommariamente, gli fece la ricetta per le medicine necessarie, e gli consegnò un certificato che attestava che il malato aveva la necessità di tre giorni di cura e di riposo.
Il giorno successivo bussò alla porta del malato il medico di controllo inviato dall'azienda dove lavorava. Poichè non lo trovò in casa si fece dire dove lo avrebbe potuto trovare, ma la moglie disse che non sapeva dove si fosse recato.
Mentre non so quali siano state le conseguenze che ha subito l'operaio diarroico, l'amico medico fu denunciato e condannato penalmente a sei mesi di carcere. Con la conseguenza della perdita del posto di lavoro.
Per poter sopravvivere, poi, l'amico medico fu costretto a riprendere gli studi ed a specializzarsi in un'altra attività di medicina che gli potesse consentire di aprire uno studio medico indipendente.
Se quel paziente ed il medico si fossero rincontrati non so cosa sarebbe successo e cosa si sarebbero detti ... ma la realtà è che chi riesce a fregare il prossimo difficilmente si pente e chiede scusa!
per quale motivo il medico fu denunciato condannato e licenziato????
forse il certificato lo ha fatto senza visionare il paziente e mettendosi d'accordo con lo stesso per un certificato falso?