leno ha scritto: 17 mar 2021, 8:40
heyoka ha scritto: 17 mar 2021, 7:51
All' amico Leno che cita i Giapponesi in fila come i polli di allevamento, io preferisco pensare ai miei pellerossa che vivevano liberi e spensierati nelle vaste praterie tutto l' anno, senza dover andare tutte le mattine in ufficio e vivendo perciò come se fossero in campeggio in mezzo alka natura incontaminata per tutta la vita.
La tribù era la loro patria e tutte le decisioni venivano prese democraticamente discutendo intorno al fuoco.
Dicono che non avevano bisogno di farmacie, chiese, prigioni, manicomi, catasto e mense per i poveri nella loro società.
A prendere le decisioni si provvedeva nelle riunioni dei saggi della tribù e quelle decisioni erano legge e anche se fumavano anche funghi allucinogeni la loro era una forma di società a dimensione d'uomo e di natura .
Io Citavo si i giapponesi ma non intendevo portarli a esempio di quello che dovremmo essere noi però non nascondo che mi piacerebbe che in qualche modo si "stemperasse" un ciccinin il nostro carattere da zingari anarchici che é LA causa di tanti nostri problemi .
Estremismi (giapponesi) a parte, e non so quanti abbiano familiarità ad esempio con l'Austria (giamMAI la Svizzera ! ! !) che non fosse per i nipotini potrebbe tranquillamente essere la mia patria d'elezione ma peccato che gli inverni non finiscono mai . Cito in proposito, un caso occorsomi tre annii fa .
Mia moglie (austriaca ma dei nostri) ed io eravamo a Kirchbach, in Cariinzia, già da una settimana quando alle sei del mattino arrivano mio figlio, nuora e i bambini (viaggiando di notte per i piccoli é molto meno strapazzo) .
Attorno alle otto del mattino decidemmo di andare a Hermagor dove ci sono supermercati più forniti per rifornimenti per le pappe etc . Arrivati a destinazione e scesi dalle macchine mia nuora, da sempre abituata al traffico di Roma tra il lusco e il brusco se ne esce con (parole testuali) ...."Non ci posso credere, persino i motociclisti stanno in fila ai semafori"....
Gli austriaci, oltre ad essere caratterialmente molto diversi dai tedeschi e dagli svizzeri (rispetto a questi é facile essere diversi) hanno innata l'accettazione del diverso . Vero é che li siamo vicinissimi al confine italiano, ma anche a Salisburgo come a Lienz o anche Vienna non ho mai avuto problemi perchè italiano, e ci vado in media ogni secondo ano da quarantanni .
Tornando al punto, é girando per le città e per le campagne che anche il turista più distratto percepisce un senso di "ordine morale" (sto coniando ?) oltre che di pulizia . Immaginate di camminare su sentieri turistici di montagna per 3-4 ore e non trovare mai in terra un pacchetto di sigarette vuoto o la carta di un panino .
Provate poi, se non l'avete fatto già, a fare la stessa cosa da noi dove pare che prevalga la mentalità tanto-c'é-chi-é-pagato-per-pulire .
Ecco, tanto più un popolo é attento a non invadere lo spazio del suo vicino e tanto più la vita é vivibile.........e gli austriaci non somigliamo ne a noi ne ai giapponensi .