Heyoka....heyoka ha scritto: 3 mar 2021, 12:49 Ogni meraviglia che possiamo osservare in Natura, nasconde una simbologia che vuole parlarci e svelarci la natura DIVINA.
Divino deriva da Luce.
In natura noi abbiamo il Sole che illumina i nostri giorni, mentre la notte è illuminata dalla Luna ( di gran lunga la stella più grande e luminosa) e da miliardi di piccolissime stelle.
Offro una mia riflessione simbolica.
Il Sole NON possiamo guardarlo direttamente perché rischiamo di rimanere accecati.
La Luna invece possiamo guardarla, ma sappiamo che LEI non emette luce propria, perciò è una FALSA luce.
La luna inoltre si mostra ogni notte con una faccia diversa da quella della notte precedente e da quella che ci mostrerà la notte successiva.
E sappiamo anche che ha una parte di sé che è rimasta ignota fino a pochi anni fa.
La luna apparentemente è milioni di volte più luminosa di molte stelle ma sappiamo che è un clamoroso FALSO.
Magari ho stuzzicato anche la curiosità di holubice.
Caro heyoka, visto che mi chiami in causa e citi il mio amato Jung, non posso esimermi dal trattarlo opportunamente, perché egli in fatto di simboli è il non plus ultra.heyoka ha scritto: 3 mar 2021, 12:54 Copio ed incollo da un post di Shamash :
. Jung, che concepisce le immagini (in qualità di percezioni visive) come contenuti dell'anima, contempla con muta ammirazione tale fenomeno, descrivendolo come "l'occhio che accoglie", ossia che osserva l'immagine che si palesa allo sguardo muto, appunto contemplativo.
"La musica, gli stati di felicità, la mitologia, i volti scolpiti dal tempo, certi crepuscoli e certi luoghi vogliono dirci qualcosa, o qualcosa dissero che non avremmo dovuto perdere, o stanno per dire qualcosa; quest’imminenza di una rivelazione, che non si produce, è, forse, il ..."Shamash ha scritto: 4 mar 2021, 11:14Caro heyoka, visto che mi chiami in causa e citi il mio amato Jung, non posso esimermi dal trattarlo opportunamente, perché egli in fatto di simboli è il non plus ultra.heyoka ha scritto: 3 mar 2021, 12:54 Copio ed incollo da un post di Shamash :
. Jung, che concepisce le immagini (in qualità di percezioni visive) come contenuti dell'anima, contempla con muta ammirazione tale fenomeno, descrivendolo come "l'occhio che accoglie", ossia che osserva l'immagine che si palesa allo sguardo muto, appunto contemplativo.
Essi sono, secondo la sua attualissima e illuminante concezione, elementi portatori di un contenuto che non potrebbe essere altrimenti espresso. Restano quindi vivi finché sono densi di significato, ma una volta che questo si esprime attraverso l'espressione di ciò che si cerca, essi stessi muoiono. Hanno quindi un valore storico, capace di trasmettere un significato profondo.
Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Il simbolo è qualsiasi elemento, un nome o una rappresentazione che ci è famigliare nella nostra esperienza del vissuto e che possiede connotati specifici che vanno oltre il suo significato tangibile. Insomma, non è la natura che è permeata di simboli, ma siamo noi esseri "simbolici" a vederli nella natura. Quindi un elemento è simbolico quando implica qualcosa che va al di là del suo significato diretto e immediato.
Oltre a questo, arriviamo agli archetipi (che poi, in un ulteriore passo, Jung definisce associandoli o meglio facendone scaturire come "conseguenza" all'inconscio e dunque diviene inconscio collettivo). Essi sono schemi di base universali, innati ed ereditari che tutti gli esseri umani possiedono e si trasmettono di generazione in generazione. Sono quindi forme arcaiche della conoscenza umana che si tramandano, divenendo così modelli istintivi di comportamento e comprensione.
Qui, poi, bisognerebbe trattare dell'Ego, l'inconscio personale e quello collettivo, tuttavia si andrebbe più in là di quanto indicato nel thread, dove si tocca la questione del divino (e in cui non mi inserisco). Ma era doveroso per una trattazione completa sull'argomento.![]()
Saro' duro ma continuo a non capire....abbiate pieta' ....vabbe' che siamo nella metafisica ma a meno che ogni oggetto,profumo, sapore,suono e visione non diventi un simbolo ... non evochi un qualcosa,saro' triviale ma il Sole mi evoca il mare e i corpi nudi intorno a me di belle tagliole che la luce illumina...la Luce della Luna lo stesso...notti erotiche su plaid nei prati fioriti...Ovidio ha scritto: 4 mar 2021, 11:41"La musica, gli stati di felicità, la mitologia, i volti scolpiti dal tempo, certi crepuscoli e certi luoghi vogliono dirci qualcosa, o qualcosa dissero che non avremmo dovuto perdere, o stanno per dire qualcosa; quest’imminenza di una rivelazione, che non si produce, è, forse, il ..."Shamash ha scritto: 4 mar 2021, 11:14Caro heyoka, visto che mi chiami in causa e citi il mio amato Jung, non posso esimermi dal trattarlo opportunamente, perché egli in fatto di simboli è il non plus ultra.heyoka ha scritto: 3 mar 2021, 12:54 Copio ed incollo da un post di Shamash :
. Jung, che concepisce le immagini (in qualità di percezioni visive) come contenuti dell'anima, contempla con muta ammirazione tale fenomeno, descrivendolo come "l'occhio che accoglie", ossia che osserva l'immagine che si palesa allo sguardo muto, appunto contemplativo.
Essi sono, secondo la sua attualissima e illuminante concezione, elementi portatori di un contenuto che non potrebbe essere altrimenti espresso. Restano quindi vivi finché sono densi di significato, ma una volta che questo si esprime attraverso l'espressione di ciò che si cerca, essi stessi muoiono. Hanno quindi un valore storico, capace di trasmettere un significato profondo.
Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Il simbolo è qualsiasi elemento, un nome o una rappresentazione che ci è famigliare nella nostra esperienza del vissuto e che possiede connotati specifici che vanno oltre il suo significato tangibile. Insomma, non è la natura che è permeata di simboli, ma siamo noi esseri "simbolici" a vederli nella natura. Quindi un elemento è simbolico quando implica qualcosa che va al di là del suo significato diretto e immediato.
Oltre a questo, arriviamo agli archetipi (che poi, in un ulteriore passo, Jung definisce associandoli o meglio facendone scaturire come "conseguenza" all'inconscio e dunque diviene inconscio collettivo). Essi sono schemi di base universali, innati ed ereditari che tutti gli esseri umani possiedono e si trasmettono di generazione in generazione. Sono quindi forme arcaiche della conoscenza umana che si tramandano, divenendo così modelli istintivi di comportamento e comprensione.
Qui, poi, bisognerebbe trattare dell'Ego, l'inconscio personale e quello collettivo, tuttavia si andrebbe più in là di quanto indicato nel thread, dove si tocca la questione del divino (e in cui non mi inserisco). Ma era doveroso per una trattazione completa sull'argomento.![]()
JORGE LUIS BORGES
Non il fatto estetico, come dice il sopracitato, ma il simbolo che ci fornisce la natura.
Sahmash, credo che Heyoka non facesse riferimento ai simboli creati dall'uomo, ma ai simboli che la natura ci offre. Sempre! Basta saperli percepire!
Hai ragione Carletto. Il simbolismo è una cosa puramente individuale.carletto3 ha scritto: 4 mar 2021, 12:37Saro' duro ma continuo a non capire....abbiate pieta' ....vabbe' che siamo nella metafisica ma a meno che ogni oggetto,profumo, sapore,suono e visione non diventi un simbolo ... non evochi un qualcosa,saro' triviale ma il Sole mi evoca il mare e i corpi nudi intorno a me di belle tagliole che la luce illumina...la Luce della Luna lo stesso...notti erotiche su plaid nei prati fioriti...Ovidio ha scritto: 4 mar 2021, 11:41"La musica, gli stati di felicità, la mitologia, i volti scolpiti dal tempo, certi crepuscoli e certi luoghi vogliono dirci qualcosa, o qualcosa dissero che non avremmo dovuto perdere, o stanno per dire qualcosa; quest’imminenza di una rivelazione, che non si produce, è, forse, il ..."Shamash ha scritto: 4 mar 2021, 11:14
Caro heyoka, visto che mi chiami in causa e citi il mio amato Jung, non posso esimermi dal trattarlo opportunamente, perché egli in fatto di simboli è il non plus ultra.
Essi sono, secondo la sua attualissima e illuminante concezione, elementi portatori di un contenuto che non potrebbe essere altrimenti espresso. Restano quindi vivi finché sono densi di significato, ma una volta che questo si esprime attraverso l'espressione di ciò che si cerca, essi stessi muoiono. Hanno quindi un valore storico, capace di trasmettere un significato profondo.
Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Il simbolo è qualsiasi elemento, un nome o una rappresentazione che ci è famigliare nella nostra esperienza del vissuto e che possiede connotati specifici che vanno oltre il suo significato tangibile. Insomma, non è la natura che è permeata di simboli, ma siamo noi esseri "simbolici" a vederli nella natura. Quindi un elemento è simbolico quando implica qualcosa che va al di là del suo significato diretto e immediato.
Oltre a questo, arriviamo agli archetipi (che poi, in un ulteriore passo, Jung definisce associandoli o meglio facendone scaturire come "conseguenza" all'inconscio e dunque diviene inconscio collettivo). Essi sono schemi di base universali, innati ed ereditari che tutti gli esseri umani possiedono e si trasmettono di generazione in generazione. Sono quindi forme arcaiche della conoscenza umana che si tramandano, divenendo così modelli istintivi di comportamento e comprensione.
Qui, poi, bisognerebbe trattare dell'Ego, l'inconscio personale e quello collettivo, tuttavia si andrebbe più in là di quanto indicato nel thread, dove si tocca la questione del divino (e in cui non mi inserisco). Ma era doveroso per una trattazione completa sull'argomento.![]()
JORGE LUIS BORGES
Non il fatto estetico, come dice il sopracitato, ma il simbolo che ci fornisce la natura.
Sahmash, credo che Heyoka non facesse riferimento ai simboli creati dall'uomo, ma ai simboli che la natura ci offre. Sempre! Basta saperli percepire!
In quanto a:
"In natura noi abbiamo il Sole che illumina i nostri giorni, mentre la notte è illuminata dalla Luna ( di gran lunga la stella più grande e luminosa) e da miliardi di piccolissime stelle.
Offro una mia riflessione simbolica.
Il Sole NON possiamo guardarlo direttamente perché rischiamo di rimanere accecati.
La Luna invece possiamo guardarla, ma sappiamo che LEI non emette luce propria, perciò è una FALSA luce.
La luna inoltre si mostra ogni notte con una faccia diversa da quella della notte precedente e da quella che ci mostrerà la notte successiva.
E sappiamo anche che ha una parte di sé che è rimasta ignota fino a pochi anni fa.
La luna apparentemente è milioni di volte più luminosa di molte stelle ma sappiamo che è un clamoroso FALSO.
Cosa ci vedi di simbolico solo tu lo sai...ma tu hai un animo poetico io porello ateo e scientifico....e pure scettico e dissacratore.
Pensa la potenza immaginifica di una mente poetica....c'è chi guardando un granello di sabbia e ci vede un Mondo intero...
Poro Carletto che non riesce a "Cogliere l'input simbolico" negli oggetti che conosce e che su tutti vede solo il loro lato scientifico....
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Aver sviluppato, Shamash? Cosa ne pensa a tal proposito il NOSTRO amato Jung?Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Grazie Ovidio! Carletto ha ridicolizzato la simbologia del Sole della Luna. Rimane il fatto che la LUCE originale che illumina e CREA la vita in questo pianeta, NOI non la possiamo guardare che rimarremo accecati. Possiamo invece guardare la Luce riflessa sulla Luna che illumina il nostro cammino nelle TENEBRE della notte!Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Certo, infatti a tal proposito affermavo che:Ovidio ha scritto: 4 mar 2021, 11:41 Sahmash, credo che Heyoka non facesse riferimento ai simboli creati dall'uomo, ma ai simboli che la natura ci offre. Sempre! Basta saperli percepire!
I simboli sono dunque qualcosa che vediamo noi, perché dotati delle capacità (uniche in tutto il regno animale) a concettualizzare ciò che vediamo/viviamo anche in termini simbolici. Non sono là fuori, siamo noi che li vediamo là fuori.Shamash ha scritto: 4 mar 2021, 11:14 non è la natura che è permeata di simboli, ma siamo noi esseri "simbolici" a vederli nella natura. Quindi un elemento è simbolico quando implica qualcosa che va al di là del suo significato diretto e immediato.
È infinitamente più ammirevole una persona con la terza media ma che non smette di porsi domande e desidera imparare costantemente per tutta la vita di un professore con tanti titoli appesi alla parete e che crede di sapere già tutto.heyoka ha scritto: 4 mar 2021, 14:43Aver sviluppato, Shamash? Cosa ne pensa a tal proposito il NOSTRO amato Jung?Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Come sai io non ho frequentato oltre la terza media e quel poco di pissicologia che ho letto l' ho fatto da autodidatta e Jung è certamente il mio preferito su queste tematiche.
Piantala con sta terza media.....il mi' nonnino con la 5° elementare Jung se lo mangia vivo...sai cosa avrebbe detto?heyoka ha scritto: 4 mar 2021, 14:43Aver sviluppato, Shamash? Cosa ne pensa a tal proposito il NOSTRO amato Jung?Gli esseri umani sono gli unici animali che, oltre ad aver sviluppato un sistema comunicativo senza eguali, hanno un'interazione comunicativa simbolica (simboli, ma anche segni e immagini non unicamente e squisitamente descrittivi).
Come sai io non ho frequentato oltre la terza media e quel poco di pissicologia che ho letto l' ho fatto da autodidatta e Jung è certamente il mio preferito su queste tematiche.
Sono solo depresso...heyoka ha scritto: 6 mar 2021, 14:14 Se devi darmi qualche perla, cerca di farlo prima di INQUINARTI al Dio vaccino!