E' il bispensiero di "1984"...Ovidio ha scritto: 27 feb 2021, 23:42 Ora anche la matematica diventa "razzista" e "suprematista":
"Il politicamente corretto assume toni sempre più grotteschi. Dimenticatevi ciò che ci hanno insegnato a scuola: secondo l'ultima follia antirazzista proveniente dagli Stati Uniti e dalle scuole più liberal, la matematica è un'opinione perché insegnare agli studenti a cercare il risultato corretto in un problema di matematica o in un'espressione diventa sinonimo di suprematismo bianco."
....
" La convinzione che esista qualcosa di "oggettivo" è, secondo i promotori del corso, un modo di pensare tipicamente suprematista e razzista. Invece di concentrarsi su una risposta giusta, s'incoraggiano gli insegnanti a "trovare almeno due risposte che potrebbero risolvere il problema". Viene poi chiesto a questi poveri insegnanti delle medie di "identificare e mettere in discussione i modi in cui la matematica viene utilizzata per sostenere le opinioni capitaliste, imperialiste e razziste"."
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/or ... 27134.html
Ma solo se non sei gay!nerorosso ha scritto: 28 feb 2021, 0:44E' il bispensiero di "1984"...Ovidio ha scritto: 27 feb 2021, 23:42 Ora anche la matematica diventa "razzista" e "suprematista":
"Il politicamente corretto assume toni sempre più grotteschi. Dimenticatevi ciò che ci hanno insegnato a scuola: secondo l'ultima follia antirazzista proveniente dagli Stati Uniti e dalle scuole più liberal, la matematica è un'opinione perché insegnare agli studenti a cercare il risultato corretto in un problema di matematica o in un'espressione diventa sinonimo di suprematismo bianco."
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" La convinzione che esista qualcosa di "oggettivo" è, secondo i promotori del corso, un modo di pensare tipicamente suprematista e razzista. Invece di concentrarsi su una risposta giusta, s'incoraggiano gli insegnanti a "trovare almeno due risposte che potrebbero risolvere il problema". Viene poi chiesto a questi poveri insegnanti delle medie di "identificare e mettere in discussione i modi in cui la matematica viene utilizzata per sostenere le opinioni capitaliste, imperialiste e razziste"."
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/or ... 27134.html
2+2=4, ma 2+2=5 se il Politicamente Corretto lo impone. Follia è dir poco...
Dite che se chiedo asilo politico in Iran me lo concedono? Almeno li 2+2 fa sempre 4...
https://it.wikipedia.org/wiki/Quoziente ... telligenzaIn quello che dice Watson ci sono due punti problematici. Primo, è vero che popoli diversi (bianchi, neri, asiatici) hanno dei quozienti intellettivi diversi [1]: ma assicurare che la causa siano le differenze genetiche non è una conclusione razionale, bensì un salto di fede. Infatti nella letteratura psicologica sul tema non c’è consenso, ci sono solo ipotesi più o meno suffragate dai dati [2, 3, 4]. C’è chi ipotizza un ruolo principale dei geni, chi ipotizza un ruolo dell’ambiente, ed entrambe le posizioni argomentano con i dati alla mano.
Se però si allarga lo sguardo oltre la psicologia, verso la biologia e l’antropologia, l’ipotesi genetica diventa priva di senso.
Secondo, la discussione diventa un problema quando esce dall’accademia e coinvolge il pubblico che, informato poco e male, trae le conclusioni sbagliate.
Per esempio, il pubblico tipicamente assume che esista una separazione biologica tra “bianchi” e “neri”, mentre non è così. Assume anche che il QI equivalga all’intelligenza, mentre è solo la sua misurazione psicometrica, fatta dagli psicologi con scopi clinici e di ricerca. Soprattutto assume che nei geni sia già scritto il destino di una persona, e che l’ambiente si limiti a ritoccarlo leggermente. Sono tutti assunti sbagliati, che portano a interpretare male i fatti.
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della controversia su razza e intelligenza.
The Bell Curve è un libro del 1994 di Richard J. Herrnstein e Charles Murray,[15] che esplora il ruolo dell'intelligenza nel modo di vivere negli USA. Il libro cominciò ad essere ampiamente letto e dibattuto per la sua discussione sui rapporti tra etnie umane e intelligenza, presente nei capitoli 13 e 14. Da allora, le analisi in quel libro vennero riprese e aggiornate, per merito di studi più approfonditi.
Mentre i punteggi dei membri di differenti gruppi etnici sono distribuiti per tutta la scala QI, i gruppi etnici hanno valori medi di QI differenti tra loro. Analizzando i risultati dei QI e raggruppando gli individui secondo la loro appartenenza etnica, si sono ottenuti i seguenti risultati riguardo alle principali etnie presenti negli USA: gli ebrei-ashkenaziti e gli orientali hanno punteggi medi superiori a quelli dei bianchi europei, mentre gli ispanici e gli afroamericani ottengono medie inferiori.
L'interpretazione dei risultati è stata controversa fra gli esperti.[16] Alcuni affermano che esistono realmente differenze interetniche nel QI, per cui i test del QI standard non sarebbero universalmente validi e dovrebbero invece essere localizzati. Ma la maggior parte degli esperti concorda nel ritenere che i risultati rivelano semplicemente le differenze socioeconomiche tra le varie etnie: ad esempio, è molto difficile trovare una persona senza istruzione superiore tra gli ebrei, che appartengono alle classi medio-alte della società; al contrario, negli USA, le classi sociali più svantaggiate sono composte prevalentemente da ispanici e afroamericani. Risalta, comunque, la differenza tra QI medio degli ebrei-ashkenaziti rispetto ad altri gruppi di ebrei e alcuni quindi ipotizzano che i test QI sarebbero viziati all'origine, misurando soltanto un certo tipo di intelligenza.
No Nerorosso: mi dispiace contraddirti. Lì 2+2 fa sempre 1nerorosso ha scritto: 28 feb 2021, 0:44E' il bispensiero di "1984"...Ovidio ha scritto: 27 feb 2021, 23:42 Ora anche la matematica diventa "razzista" e "suprematista":
"Il politicamente corretto assume toni sempre più grotteschi. Dimenticatevi ciò che ci hanno insegnato a scuola: secondo l'ultima follia antirazzista proveniente dagli Stati Uniti e dalle scuole più liberal, la matematica è un'opinione perché insegnare agli studenti a cercare il risultato corretto in un problema di matematica o in un'espressione diventa sinonimo di suprematismo bianco."
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" La convinzione che esista qualcosa di "oggettivo" è, secondo i promotori del corso, un modo di pensare tipicamente suprematista e razzista. Invece di concentrarsi su una risposta giusta, s'incoraggiano gli insegnanti a "trovare almeno due risposte che potrebbero risolvere il problema". Viene poi chiesto a questi poveri insegnanti delle medie di "identificare e mettere in discussione i modi in cui la matematica viene utilizzata per sostenere le opinioni capitaliste, imperialiste e razziste"."
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/or ... 27134.html
2+2=4, ma 2+2=5 se il Politicamente Corretto lo impone. Follia è dir poco...
Dite che se chiedo asilo politico in Iran me lo concedono? Almeno li 2+2 fa sempre 4...
Passano gli anni, cambiano le epoche ma negli USA permane il razzismo. Non c'è nulla da fare...
solo se Allah vuole.giampieros ha scritto: 28 feb 2021, 18:25E' il bispensiero di "1984"...
2+2=4, ma 2+2=5 se il Politicamente Corretto lo impone. Follia è dir poco...
Dite che se chiedo asilo politico in Iran me lo concedono? Almeno li 2+2 fa sempre 4...
No Nerorosso: mi dispiace contraddirti. Lì 2+2 fa sempre 1
a detto un qualcosa di un po diversoHolubice ha scritto: 28 feb 2021, 12:43
Le frasi razziste del premio Nobel Watson: "I neri meno intelligenti dei bianchi, lo dice il Dna"
Cioè? Mi starai mica diventando anche tu ermetico come heyoka? ;)giampieros ha scritto: 28 feb 2021, 18:25No Nerorosso: mi dispiace contraddirti. Lì 2+2 fa sempre 1nerorosso ha scritto: 28 feb 2021, 0:44E' il bispensiero di "1984"...Ovidio ha scritto: 27 feb 2021, 23:42 Ora anche la matematica diventa "razzista" e "suprematista":
"Il politicamente corretto assume toni sempre più grotteschi. Dimenticatevi ciò che ci hanno insegnato a scuola: secondo l'ultima follia antirazzista proveniente dagli Stati Uniti e dalle scuole più liberal, la matematica è un'opinione perché insegnare agli studenti a cercare il risultato corretto in un problema di matematica o in un'espressione diventa sinonimo di suprematismo bianco."
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" La convinzione che esista qualcosa di "oggettivo" è, secondo i promotori del corso, un modo di pensare tipicamente suprematista e razzista. Invece di concentrarsi su una risposta giusta, s'incoraggiano gli insegnanti a "trovare almeno due risposte che potrebbero risolvere il problema". Viene poi chiesto a questi poveri insegnanti delle medie di "identificare e mettere in discussione i modi in cui la matematica viene utilizzata per sostenere le opinioni capitaliste, imperialiste e razziste"."
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/or ... 27134.html
2+2=4, ma 2+2=5 se il Politicamente Corretto lo impone. Follia è dir poco...
Dite che se chiedo asilo politico in Iran me lo concedono? Almeno li 2+2 fa sempre 4...
penso oche la superiorità fisica dei neri non sia un fattore genetico, (o almeno non lo sia in natura) gli europei che invasero le americhe si accorsero che i nativi come schiavi valevano poco, avevano la pessima abitudine di morire in fretta, di conseguenza importarono dall'africa i neri, assai piu resistenti alle patologie che sterminavano i nativi, qualche secolo di selezione dovuta all'alta mortalità e gli interventi mirati incrociandoli tra loro al fine di ottenere lo schiavo perfetto, ottennero quello che in africa non era mai esistito, e che è dal punto di vista fisico è il superuomo afro/americano.Holubice ha scritto: 28 feb 2021, 12:43
Questa cosa è più banale che comica. Mettiamola così: se dico che (mediamente) un nero tiene una #er€hia (mediamente) il doppio più lunga della mia, questa cosa si può dire, oppure è una affermazione razzista? Se dico che un nero, avendo una conformazione della muscolatura molto più ricca di (mi pare) fibre rosse è sempre molto più veloce negli sport di potenza?
certo che il sistema occhio cervello negli umani ha prestazioni incredibili, alcuni riescono a vedere la madonna, e altri non riescono a cogliere la differenza tra uno svedese e un pigmeo.Sara ha scritto: 28 feb 2021, 17:35 https://www.biopills.net/differenze-quo ... polazioni/https://it.wikipedia.org/wiki/Quoziente ... telligenzaIn quello che dice Watson ci sono due punti problematici. Primo, è vero che popoli diversi (bianchi, neri, asiatici) hanno dei quozienti intellettivi diversi [1]: ma assicurare che la causa siano le differenze genetiche non è una conclusione razionale, bensì un salto di fede. Infatti nella letteratura psicologica sul tema non c’è consenso, ci sono solo ipotesi più o meno suffragate dai dati [2, 3, 4]. C’è chi ipotizza un ruolo principale dei geni, chi ipotizza un ruolo dell’ambiente, ed entrambe le posizioni argomentano con i dati alla mano.
Se però si allarga lo sguardo oltre la psicologia, verso la biologia e l’antropologia, l’ipotesi genetica diventa priva di senso.
Secondo, la discussione diventa un problema quando esce dall’accademia e coinvolge il pubblico che, informato poco e male, trae le conclusioni sbagliate.
Per esempio, il pubblico tipicamente assume che esista una separazione biologica tra “bianchi” e “neri”, mentre non è così. Assume anche che il QI equivalga all’intelligenza, mentre è solo la sua misurazione psicometrica, fatta dagli psicologi con scopi clinici e di ricerca. Soprattutto assume che nei geni sia già scritto il destino di una persona, e che l’ambiente si limiti a ritoccarlo leggermente. Sono tutti assunti sbagliati, che portano a interpretare male i fatti.Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della controversia su razza e intelligenza.
The Bell Curve è un libro del 1994 di Richard J. Herrnstein e Charles Murray,[15] che esplora il ruolo dell'intelligenza nel modo di vivere negli USA. Il libro cominciò ad essere ampiamente letto e dibattuto per la sua discussione sui rapporti tra etnie umane e intelligenza, presente nei capitoli 13 e 14. Da allora, le analisi in quel libro vennero riprese e aggiornate, per merito di studi più approfonditi.
Mentre i punteggi dei membri di differenti gruppi etnici sono distribuiti per tutta la scala QI, i gruppi etnici hanno valori medi di QI differenti tra loro. Analizzando i risultati dei QI e raggruppando gli individui secondo la loro appartenenza etnica, si sono ottenuti i seguenti risultati riguardo alle principali etnie presenti negli USA: gli ebrei-ashkenaziti e gli orientali hanno punteggi medi superiori a quelli dei bianchi europei, mentre gli ispanici e gli afroamericani ottengono medie inferiori.
L'interpretazione dei risultati è stata controversa fra gli esperti.[16] Alcuni affermano che esistono realmente differenze interetniche nel QI, per cui i test del QI standard non sarebbero universalmente validi e dovrebbero invece essere localizzati. Ma la maggior parte degli esperti concorda nel ritenere che i risultati rivelano semplicemente le differenze socioeconomiche tra le varie etnie: ad esempio, è molto difficile trovare una persona senza istruzione superiore tra gli ebrei, che appartengono alle classi medio-alte della società; al contrario, negli USA, le classi sociali più svantaggiate sono composte prevalentemente da ispanici e afroamericani. Risalta, comunque, la differenza tra QI medio degli ebrei-ashkenaziti rispetto ad altri gruppi di ebrei e alcuni quindi ipotizzano che i test QI sarebbero viziati all'origine, misurando soltanto un certo tipo di intelligenza.